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lunedì 29 aprile 2019

Economia ovunque, politica da nessuna parte: i benefici della decentralizzazione svizzera





di Hunter Hastings


C'è qualche speranza che i singoli cittadini del mondo occidentale possano liberarsi dalla crescita implacabile dello stato? Negli Stati Uniti la spesa pubblica, un proxy per valutare il potere statale che ci opprime, aumenta ogni anno. La situazione dei cittadini diventa sempre più terribile. Abbiamo poca influenza sulle nostre tasse, sulla nostra assistenza sanitaria, sulle nostre forniture di energia, per non parlare delle regole sociali con cui lo stato ci costringe. Il numero di regole e regolamenti, utilizzando il proxy delle pagine nel Federal Register, aumenta ogni anno e vengono rimosse pochissime regole. Lo stato ci stringe sempre più per la gola ogni giorno che passa.

C'è un Paese occidentale a cui potremmo guardare per avere un assaggio di speranza: la Svizzera. In un piccolo Paese senza sbocco sul mare, con risorse preziose in termini di risorse naturali, le persone hanno creato un alto livello di prosperità basato sull'innovazione e sul capitalismo creativo.



100% economia, 0% politica

Prima della costituzione del 1848, la Svizzera era una confederazione di stati, ognuno dei quali sovrano e indipendente, legato da un trattato di mutua difesa da aggressioni esterne. Come Paese, è stato il più economicamente sviluppato in Europa. Vario dal punto di vista etnico e religioso, è stato anche altamente innovativo e altamente produttivo. Gli ugonotti espulsi dalla Francia nelle guerre di religione diedero il via all'industria svizzera dell'orologeria ed i protestanti tedeschi in fuga dall'oppressione cattolica fondarono importanti compagnie industriali. Ci si è concentrati sulla conoscenza e sull'istruzione per compensare la mancanza di risorse naturali, e gli svizzeri erano commercianti globalmente collegati e attivi.

"L'economia era ovunque e la politica da nessuna parte" era una frase usata per descrivere questa nazione commerciale produttiva, energica, innovativa e decentralizzata nella metà del diciannovesimo secolo. Che immagine meravigliosa della libertà economica evocata in tale descrizione.

La Svizzera è stata in grado di mantenere alcune di queste caratteristiche nonostante le predazioni del XX secolo. Ha mantenuto il gold standard fino al 1999 e ha resistito all'internazionalizzazione fino all'adesione all'ONU nel 2002. Infatti l'internazionalizzazione è ciò che ha eroso l'unicità della Svizzera come nazione. L'afflusso di MBA di stampo internazionale e la mafia McKinsey sta trascinando la Svizzera verso il minimo comune denominatore di statalismo ed interventismo. L'UE punta ad indurre la Svizzera a firmare un accordo bilaterale che porterà inevitabilmente Bruxelles ad imporre gradualmente il suo socialismo multiculturale, proprio come ha fatto nel Regno Unito.

Tuttavia, la Svizzera ha almeno sei vantaggi strutturali che la ancora la rendono superiore rispetto ai suoi pari mediocri.


1) Decentralizzazione

La Svizzera rimane una confederazione di 26 cantoni. È più centralizzata rispetto al 1848, ma le funzioni del governo centrale sono limitate. C'è una costituzione nazionale, una forza militare e di sicurezza nazionale, una moneta unica e una banca centrale, e una politica estera. Ma il popolo è stato in grado di mantenere incatenati i poteri del governo centrale in misura maggiore rispetto agli Stati Uniti. James Madison fece promesse, ma la sua Costituzione non è stata in grado di mantenerle. Gli svizzeri hanno fatto meglio.


2) Sussidiarietà

La sussidiarietà è il principio di risolvere tutti i problemi e le questioni al livello più basso. La maggior parte delle tasse è imposta a livello comunale e cantonale. Il prelievo federale è limitato a circa il 20% del totale delle imposte. Questo affama la bestia del governo centrale. I cittadini sono più coinvolti nei loro governi locali e nelle loro decisioni di tassazione e spesa. E possono votare con i piedi, trasferirsi in un'altra città o cantone se ritengono che migliorerà le loro circostanze.


3) Democrazia diretta

In Svizzera la gente è sovrana. Il modo in cui la loro sovranità viene mantenuta è attraverso regolari referendum, in cui il popolo vota su questioni di politica nazionale, leggi e proposte di modifiche costituzionali. Di solito c'è un'alta affluenza alle urne per questi referendum e la gente prende sul serio il controllo democratico diretto del proprio governo.


4) Libero scambio

C'è poco dibattito sul libero commercio in Svizzera: esso è un imperativo. È un Paese fortemente dipendente dalle importazioni di beni di base: energia, cibo, materie prime. Ha quindi sviluppato una strategia industriale strategica sull'export: prodotti e servizi unici ad alto valore che soddisfano la domanda globale. Gli orologi sono il classico esempio, ma oggi si aggiungono anche biotecnologie e altre tecnologie. Il libero commercio è stato la condizione vincolante per la prosperità della Svizzera.


5) Neutralità

In politica estera e diplomatica, la Svizzera è notoriamente neutrale e non aggressiva. Si attiene al libero scambio globale, avere nemici sarebbe controproducente. La Svizzera ha un servizio militare obbligatorio, ma solo per difesa contro gli invasori esterni. La guerra è la barriera numero uno contro il progresso economico e la ricostruzione politica dopo il conflitto bellico è peggiore della distruzione fisica portata dalla guerra.


6) Innovazione imprenditoriale

La Svizzera si colloca piuttosto in alto nella lista dei Paesi per facilità di fare affari, anche se la sua classifica si è deteriorata nel XXI secolo. È facile avviare un'impresa, la tassazione è relativamente bassa e le leggi sono trasparenti. Numerose aziende internazionali scelgono la Svizzera per la loro sede. L'innovazione è integrata nell'istruzione e in una rete di centri di ricerca, che rappresentano investimenti nelle persone e nella conoscenza. È nella psiche individuale e nelle istituzioni della nazione.



Non perfetta, ma migliore

La Svizzera non è affatto perfetta come stato-nazione. L'intero concetto di stati-nazione è dannoso per le vite individuali delle persone. Forse saranno gli svizzeri, con la loro tradizione di decentramento, sussidiarietà, iniziativa individuale e libero scambio di idee, a scardinare tale concetto... a meno che prima non saranno sopraffatti dagli internazionalisti nell'Unione Europea, nelle Nazioni Unite, nel FMI e nella McKinsey. È economia contro politica. Speriamo che sarà l'economia a vincere e non la politica, ma sarà un'ardua battaglia. Il fatto che l'economia abbia prevalso in Svizzera ci fa sperare che possa ristabilire il suo primato.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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