Bibliografia

venerdì 29 marzo 2019

Riconoscere il sound money attraverso la sound theory: ieri e oggi





di Francesco Simoncelli


Tra gli economisti professionisti il supporto ad una gold standard è limitato principalmente ai membri della Scuola Austriaca. La maggior parte degli economisti crede in un sistema monetario gestito dallo stato composto da moneta fiduciaria che a sua volta viene creata da un monopolio autorizzato dallo stato: il sistema bancario commerciale. Dietro questo monopolio c'è un altro monopolio autorizzato dallo stato: la banca centrale. Il numero di economisti accademici che crede che ci dovrebbero essere leggi contro la riserva frazionaria (che le banche non dovrebbero essere autorizzate a prestare denaro a lungo termine il quale è stato depositato a breve termine, con la garanzia che il depositante possa ritirare il proprio denaro in qualsiasi momento) è decisamente infimo.

Ciò che gli economisti pensano è una questione marginale. La questione cruciale per il funzionamento di qualsiasi sistema monetario è che gli attori di mercato decidano quale tipo di denaro utilizzare. Il problema oggi è chiaro: la popolazione non usa monete d'oro come denaro. Le monete d'oro negli Stati Uniti furono rimosse dalla circolazione nel 1933 per ordine esecutivo. In Europa la sospensione della redimibilità in monete d'oro ebbe luogo nelle settimane successive allo scoppio della prima guerra mondiale. L'Inghilterra ripristinò il rimborso nel 1925, ma una corsa agli sportelli nei confronti della Banca d'Inghilterra la costrinse a sospenderli di nuovo nel 1931.

Con la sospensione universale del rimborso in oro, la popolazione fu costretta ad accettare il furto dei propri depositi. Tutti i media, comprese le università, dicevano che l'oro era una reliquia barbara, facendo eco alle parole di John Maynard Keynes. I banchieri del mondo applaudirono, così anche i leader politici del mondo. Senza la minaccia di una corsa agli sportelli, i politici ed i banchieri potevano stampare tutto il denaro che volevano perché la popolazione non poteva richiedere monete d'oro in cambio dei loro depositi bancari e della loro cartamoneta.

Gli economisti della Scuola Austriaca sono favorevoli al gold standard perché sono a favore del denaro creato dal mercato. Sono convinti che le monete d'oro e d'argento saranno denaro ogni volta che vengono abolite le leggi che stabiliscono monopoli bancari, e quando nessuna agenzia viene autorizzata da un monopolio della forza ad emettere ricevute cartacee per metalli preziosi (o qualsiasi altra cosa) che non siano coperte al 100% dal patrimonio necessario per riscattarle. Gli economisti Austriaci presentano questa tesi basandosi sull'osservazione del mondo reale. Negano che l'oro abbia un valore intrinseco, cioè un valore indipendente dalle decisioni degli individui che agiscono. Insistono sul fatto che l'oro abbia un valore storico grazie ai suoi usi industriali, alle sue applicazioni in gioielleria e nell'arte, e in definitiva alla domanda d'oro come denaro.

Ma cos'è oro oggi? La censurabilità del metallo giallo lo pone in una posizione di svantaggio per quanto riguarda un utilizzo diffuso. L'oro oggi è la sound theory. Il lato cosiddetto "disruptive" di bitcoin non è insito solo nel fatto che cerca di riportare in auge il sound money nella mentalità degli individui, ma li spinge a riscoprire tutti quei principi economici e sociali alla cui base c'è una sound theory. Bitcoin è molto più di una tecnologia, è un paradigma. Così come negli anni '30 la spesa in deficit stava segnando un cambiamento di paradigma nei principi economici e sociali della società, avallati successivamente dalla General Theory di Keynes, quest'oggi bitcoin rappresenta lo stesso cambiamento di paradigma che invece riporta in auge principi economici e sociali sani.



ASSENZA DI DOMANDA

L'economia moderna non è un sistema volontaristico. Le leggi riflettono il potere politico dei blocchi di voto con interessi particolari e le banche commerciali sono tra i più potenti tra questi interessi particolari. Il sistema monetario moderno è quindi un sistema truccato. Dalla fine delle guerre napoleoniche nel 1815 fino allo scoppio della prima guerra mondiale nel 1914, in realtà il sistema monetario internazionale è stato il sistema meno truccato dai tempi del gold standard nell'Impero bizantino, durato ben otto secoli.

La popolazione in Occidente oggi, non ha familiarità con l'oro come denaro. Tutti usano la cartamoneta, o il denaro fiduciario: assegni e carte di credito. I contratti sono scritti in termini di moneta fiduciaria. I piani economici di tutti sono basati sulla fiducia degli uomini nella sovranità a lungo termine degli stati sul denaro. Il marchio di questa fiducia è rappresentato dalle risposte dei mercati dei capitali alle decisioni del Federal Reserve System. Ha il potere di influenzare pesantemente i mercati controllando il grado di chiarezza nelle sue dichiarazioni pubbliche.

Se vogliamo difendere intellettualmente la legittimità delle economie di libero mercato e delle istituzioni del libero mercato, allora dobbiamo adottare il principio della sovranità dei consumatori. La principale giustificazione a supporto del libero mercato è la seguente: esso estende la più grande autorità all'individuo riguardo i propri affari. Rende gli individui responsabili della gestione di tutto ciò che possiedono. È un sistema basato sul principio giuridico e morale della responsabilità individuale.

La manipolazione del sistema monetario da parte dello stato è inefficiente. Questa interferenza con la sovranità del consumatore nel campo monetario non produce altro che una cattiva allocazione del capitale. L'attuale sistema basato sul denaro fiat produrrà boom e bust nei mercati dei capitali e nei mercati dei consumatori. Gli economisti Austriaci restano in disparte e gridano "fermatevi" ogni volta che la banca centrale interferisce con i tassi d'interesse, aumentando o diminuendo l'offerta di denaro (principalmente comprando o vendendo titoli di debito pubblico).

La popolazione non capisce nulla di tutto ciò. Neanche la maggior parte degli economisti e dei politici. Tutto quello che sanno è che, una volta adottato, il controllo della banca centrale sul denaro è come tenere una tigre per la coda. La banca centrale non può andarsene senza finire tra i denti del felino. Ecco perché, tre decenni fa, l'economista F. A. Hayek ha scritto un libro sulla politica monetaria intitolato A Tiger by the Tail: The Keynesian Legacy of Inflation. Due anni dopo ricevette il premio Nobel in economia, ma non per questo libro.

Il fatto che la popolazione non comprenda la teoria monetaria non è il presupposto per dire che la maggior parte delle persone non s'è interessata all'oro come denaro. La popolazione non ha mai capito la teoria monetaria, anche durante l'era del gold standard; era però qualcosa che intuivano attraverso l'esperienza: i criminali possono contraffare i soldi, però è difficile contraffare monete d'oro e d'argento. Quindi le persone utilizzavano volontariamente le monete d'oro, utilizzando queste ultime per grandi transazioni, mentre quelle d'argento per le transazioni minori. Ciò che più importava era l'autorità legale degli individui di entrare in una banca e scambiare le proprie banconote, o i suoi certificati di deposito emessi dalla banca, e ricevere indietro monete d'oro. Le banche potevano fare la stessa cosa col Ministero del Tesoro.

Oggi la popolazione non considera l'oro come denaro. La realtà, invece, è che l'oro è denaro oggi solo per le banche centrali. Le loro barre d'oro sono immagazzinate principalmente nella Federal Reserve Bank di New York. I dipendenti nel caveau le muovono avanti e indietro, da una banca centrale all'altra: è in questo modo che le banche centrali equilibrano i loro conti l'una con l'altra. Alcuni banchieri centrali credono ancora che l'oro sia denaro, ma solo per loro. Infatti considerano l'oro come denaro solo se si parla del loro piccolo mondo chiuso e monopolistico. Dopotutto l'hanno rubato alle banche commerciali, che a loro volta l'hanno rubato ai loro depositanti. Le vittime non si lamentarono nel 1914, nel 1931 e nel 1933.



PRESENZA DI DEBITO

La montagna di debiti cresce perché i creditori sono convinti che le banche centrali non "inflazioneranno" eccessivamente le loro unità monetarie, ed i debitori sono convinti che le banche centrali non consentiranno la deflazione dei prezzi. Credono che il debito attualmente esistente non sarà mai rimborsato. Non può esserlo senza restringere l'offerta di denaro, perché il sistema monetario si basa sulla monetizzazione del debito, in particolare del debito pubblico, da parte delle banche centrali. Se lo stato ripagasse i propri debiti, costringendo le banche centrali a venderlo, le banche centrali dovrebbero monetizzare qualcos'altro come risorsa sostitutiva. Se le banche non monetizzano il debito, allora devono monetizzare il patrimonio netto: azioni, proprietà immobiliari o (se necessario per prevenire la deflazione monetaria) sedie da ufficio.

Si presume che il livello attuale del debito del mondo abbia solo una strada verso cui andare: su. Parlare del rimborso del debito in generale significa parlare di deflazione monetaria, deflazione dei prezzi, bancarotta e depressione. Vale l'analogia di Hayek, quindi: i pianificatori centrali stanno cavalcando una tigre che gli si rivolterà loro contro.

Ci sarebbe solo un modo per tornare ad un gold standard senza riserva frazionaria che non sarebbe deflazionistico per l'attuale sistema enormemente gonfiato: l'aumento del prezzo dell'oro da parte delle banche centrali e contemporaneamente la vendita del debito statale nei loro bilanci. La valuta in cui sarebbe denominata la base monetaria della nazione rimarrebbe la stessa. Quindi per rimettere l'oro nelle mani della popolazione, le banche centrali dovrebbero o mettere all'asta il loro oro sotto forma di monete (non lingotti), o semplicemente spedire lo stesso numero e quantità di monete d'oro ai singoli contribuenti. Penso che quest'ultima strategia sarebbe la più accettabile dal punto di vista politico. Non penso che esista un movimento che vuole portare a termine questo obiettivo, anche perché se esistesse gli stati lo combatterebbero alacremente col supporto degli economisti accademici.

Il problema principale con un aumento pilotato del prezzo dell'oro è che creerebbe enormi profitti per gli investitori nel metallo giallo. Questo è inaccettabile dal punto di vista politico. Se pensate che far passare una flat tax progressiva e bassissima sia complicato, pensate che cosa dovrebbe affrontare un movimento politico standard pro-gold standard, e quante poche persone capirebbero il problema.

Non esiste un modo immaginabile per stabilire un gold standard che non implichi o una deflazione nell'attuale sistema, o un enorme aumento del prezzo dell'oro. Quest'ultima eventualità senza una restituzione ai cittadini di tutto l'oro rubato, avallerebbe la proprietà delle banche centrali sulla maggior parte dell'oro mondiale (l'opposto della tesi dell'economista di libero mercato: la sovranità individuale dei consumatori).

Questo significa tre cose:
  1. il livello del debito mondiale aumenterà
  2. la monetizzazione del debito mondiale da parte delle banche centrali aumenterà
  3. l'inflazione monetaria aumenterà

Se l'inflazione monetaria aumenterà, l'oro alla fine salirà di prezzo. È per questo che l'oro fisico dovrebbe far parte di ogni portafoglio d'investimento. I profitti imprenditoriali sul possesso d'oro saranno indiretti: attraverso gli effetti dei prezzi dell'inflazione monetaria; ma non direttamente, cioè, attraverso una decisione internazionale coordinata delle principali banche centrali che decidono di demonetizzare il debito e rimonetizzare l'oro mediante:
  1. aumenti del suo prezzo
  2. sostituzione del debito con monete d'oro come base monetaria

La maggior parte delle nazioni del mondo sta tenendo una tigre per la coda, proprio come scrisse Hayek. Come investitori, dobbiamo riflettere sulle implicazioni del rimanere dietro la tigre. Alcune persone potrebbero essere in grado di fuggire, ma la maggior parte delle persone non può farlo senza affrontare la tigre faccia a faccia.



RITORNO AL SOUND MONEY ATTRAVERSO LA SOUND THEORY

Oltre alle difficoltà politiche e sociali, ci sarebbero le difficoltà fisiche per una re-introduzione del metallo giallo nel sistema monetario. È già successo prima prima d'ora. Nel 1790 i centesimi ed i mezzi centesimi vennero privatizzati dagli industriali a Birmingham. All'epoca gli industriali iniziarono a pagare i lavoratori in contanti anziché in natura, come invece facevano i contadini, ma c'era una carenza cronica di monete. La Zecca Reale aveva rinunciato a coniare le monete d'argento perché la gente le scioglieva quando il loro valore come metallo superava il loro valore nominale e smise di coniare anche i mezzi centesimi di rame (troppo facile contraffarli).

Così Thomas Williams, il proprietario di una miniera di rame di Anglesey, e Matthew Boulton si offrirono di coniare i centesimi per il governo. Nonostante la loro audacia venne raffreddata e respinta, lo fecero lo stesso. Quelle monete erano più difficili da falsificare (perché avevano i bordi sollevati) e meno costose da coniare rispetto alle monete statali. Essendo convertibili in ghinee e sterline ad un prezzo fisso di un centesimo, furono presto accettate in tutta Birmingham e persino a Londra. Nel 1797 c'erano in circolazione 600 tonnellate di tali monete ed i contraffattori furono messi fuori mercato. Sulla scia del successo iniziarono a produrre anche monete d'argento, ma la Zecca Reale invidiosa fece pressioni sul Parlamento per mettere fuori legge la competizione. Ci riuscì nel 1818, tre anni prima che potesse produrre nuove monete di rame per soddisfare gli alti standard di quelle private, e così la carenza delle monete riprese.

In anni più recenti, la storia si è ripetuta allo stesso modo con il caso di Bernard Von Nothaus ed il Liberty Dollar. Con bitcoin è possibile oltrepassare tutti questi problemi. Esso è la prima valuta digitale decentralizzata in grado di incarnare tutte le qualità positive dell'oro e aggiungere la non censurabilità ed anonimato alle sue caratteristiche. Coloro che affermano che "copia" l'oro né hanno studiato la teoria economica Austriaca, né hanno capito cos'è bitcoin. Prima di parlare quindi, dovrebbero ripassare o seguire corsi che accademie come la Bcademy mettono a disposizione di coloro in buona fede che vogliono provare ad entrare nell'ottica di questa tecnologia. Bitcoin riparte da dove avevamo lasciato con l'oro, prima che venisse de-monetizzato progressivamente dall'azione dei pianificatori monetari centrali. Non solo, ma aggiunge quelle caratteristiche uniche attraverso le quali emanciparsi dai legacci che finora hanno soppresso qualsiasi tentativo di scappare dalla morsa del denaro fiat.

Ma al di là di ciò, è riuscito a catalizzare l'attenzione su di sé apportando una sorta di ventata di novità. Le sue radici affondano in profondità nella crittografia, nella teoria dei giochi e nell'informatica, quindi conserva una sorta di alone di mistero da svelare. Dell'oro sappiamo tutto, o quasi, praticamente. Catalizzando l'attenzione su di sé in questo modo, sta spingendo le persone a riscoprire principi economici/sociali genuini che tanto hanno fatto per permettere all'umanità di beneficiare della più grande evoluzione storica mai vista: la rivoluzione industriale. Questo perché sulla scia di tale evento c'era una sound theory che, a catena, ha spalancato le porte a tutta una serie di innovazioni con basi solide e resistenti. Non ultimo l'utilizzo del sound money.

Di conseguenza non dovremmo tanto ringraziare bitcoin per le migliorie apportate nel campo monetario, ma per la sua spinta a riscoprire una sound theory sociale ed economica.

Bitcoin è un asset raro, slegato dal classico modo di intendere gli asset finora. Il debito globale ha raggiunto $250.000 miliardi ($70.000 miliardi in più rispetto al 2008), gli Stati Uniti hanno un deficit da mille miliardi di dollari, i fondi pensione sono sottofinanziati e il debito degli studenti è salito a $1.500 miliardi negli Stati Uniti (con 9/10 mutuatari che faticano a pagare). Tutto ciò mette sotto pressione le banche centrali affinché continuino a seguire un percorso inflazionistico, diluendo il valore della moneta fiat. Gli smart money sceglieranno asset che hanno un'offerta limitata (oro, bitcoin o altri beni alternativi che non fanno parte del mondo degli investimenti mainstream). Gli asset tradizionali, come titoli azionari, titoli di stato, obbligazioni societarie e immobili sono tutte sottoposte ad un eccesso di leva finanziaria.


La storia degli esseri umani è una storia di network, dove in migliaia di anni di storia ci siamo organizzati in network che usiamo per fare le cose. La cooperazione oltre i confini ha prodotto nazioni, imprese e altre istituzioni cruciali, ma la cooperazione richiede un protocollo che stabilisca le regole di tale cooperazione. Tradizionalmente ciò richiede l'esistenza di un'entità di controllo, perché qualcuno imbroglia sempre. Nel corso della storia tale entità è stata un re, l'élite, una corporazione, o una folla. Il problema è che se si pone un re al comando, si spiana la strada ad un tiranno; se si mette al comando un'élite, si spiana la strada ad un'aristocrazia ingiusta; e se si mette al comando una corporazione, si spiana la strada ad un monopolio per la ricerca di rendite. Se si mette al comando una banca centrale, essa gestirà l'offerta di moneta per ottimizzare la salute della propria valuta e del proprio bilancio, non a vantaggio del singolo risparmiatore o investitore. Una banca centrale protegge i suoi interessi svalutando i risparmi della popolazione. E la recente decisione dello zio Mario ne è la prova più eclatante.


Non scordiamoci, però, che abbiamo protocolli aperti in cui i partecipanti di un network possono interagire in modo permissionless, senza il permesso di un'entità di controllo. La lingua è un protocollo aperto. perché non è di proprietà di nessuno (non abbiamo bisogno dell'approvazione dello stato per conversare o aggiungere una nuova parola). Porzioni di Internet stesso sono un protocollo aperto e le criptovalute faciliteranno l'uso di tali protocolli aperti in quasi tutto. Chiunque potrà partecipare a tutti i tipi di network, senza la necessità di un'entità di controllo. Ma a differenza di una democrazia pura, questi network sono meritocrazie. Nella rete bitcoin più sicurezza fornite, più "moneta" ricevete. Nella rete Ethereum si viene pagati in ether per verificare i calcoli. Questi sistemi sono mercati basati sul merito e peer-to-peer, i quali consentono agli esseri umani di continuare a formare network preziosi ed efficienti senza fare affidamento su figure autoritarie. Come corollario di quest'ultimo punto, bitcoin ora esiste come network finanziario separato dal controllo delle banche centrali.

Oltre a ciò, esso democratizza anche l'accesso ai capitali di quel mondo che è stato sempre escluso dalle élite di Wall Street. Senza entrare troppo nel tecnico, le criptovalute fondono informatica, economia, psicologia comportamentale e altri campi per creare un libro aperto, permissionless e distribuito a cui chiunque nel mondo può accedere e controllare da qualsiasi luogo. I quattro principali vantaggi di bitcoin includono:
  1. resistenza alla censura
  2. decentralizzazione
  3. immutabilità
  4.  trustless

Bitcoin è veloce/economico da inviare, intrinsecamente deflazionistico, facile da custodire/dividere ed è un vero e proprio hedge. A differenza dell'oro o del dollaro USA, funziona nei fine settimana, 24 ore su 24, 365 giorni l'anno. È resistente alla censura e soprattutto non soggetto a nessun controllo di capitale, restrizioni bancarie, o blocco dei conti. Non ha bisogno di terze parti affidabili a garanzia del suo funzionamento. La struttura comprende un registro che tiene traccia di tutte le "monete" esistenti e dei loro proprietari (non per nome, ma per codici). Non c'è assolutamente alcun modo per cui una moneta possa essere posseduta da due persone distinte. Il registro è aperto e cambia secondo dopo secondo, a seconda delle compravendite.

Questi sono i motivi per cui bitcoin ha avuto successo dove ogni altro tentativo di presentare una valuta digitale (e ce n'erano un sacco prima) ha fallito. Bitcoin assegna diritti di proprietà ad ogni unità di scambio e la rende una delle principali caratteristiche del software stesso. In altre parole, bitcoin ha usato il codice informatico per respingere quello che apparentemente è il vantaggio chiave di tale codice: il suo status di bene non scarso. Invece lo ha reso scarso. Incredibile, non è vero? Inoltre l'integrità del sistema stesso non dipende da una singola istituzione come una banca centrale o una grande società, ma invece funziona in modo completamente decentralizzato, peer to peer.

I dollari possono essere prodotti all'infinito e questo potere è stato utilizzato a piene mani dal 2008; i bitcoin, al contrario, hanno un particolare proprietario e non possono essere spesi simultaneamente da due proprietari. In altre parole, è sound money come il gold standard ed è strutturato per essere tale. Questo è il motivo per cui ci sono così tante persone attratte da bitcoin.

Ci sono altri vantaggi che questa unità monetaria ha più dell'oro stesso. Le grandi quantità d'oro di solito devono essere conservate e durante la storia ciò ha dato i natali alle banche di deposito che invitavano i banchieri ad offuscare le linee di proprietà. Bitcoin bypassa completamente questo problema di immagazzinamento, dal momento che sono letteralmente senza peso. Ciò significa che i mercati intorno a questa tecnologia avranno una base solida, senza nessun subdolo tentativo di occultare i titoli di proprietà.

Sicuramente la promessa fatta da un'unità di scambio, anonima, creata dal mercato e con costi di transazione bassi, può essere descritta solo come strabiliante. Continuerà a progredire? Nessuno lo sa per certo, ma i dubbi diminuiscono giorno dopo giorno, soprattutto in considerazione dell'incredibile fallimento del denaro fiat e del clamore mondiale di una moneta moderna che serve i bisogni umani.



CONCLUSIONE

È possibile che un giorno gli individui ritornino ad un gold standard, ma solo in risposta ad un crollo delle varie valute fiat mondiali. Il costo di una tale transizione sarebbe pesante. Quasi nessuno sa dove acquistare monete d'oro. Non ci sono abbastanza rivenditori per gestire la domanda di due o tre miliardi di persone che voglio vendere cartaccia dello stato (a chi?) e comprare oro. Esistono modi tecnici per passare dalla moneta fiduciaria al gold standard. È possibile creare conti bancari digitali in oro, con riserve al 100%: https://www.auromoney.com/it/

Fino a quando il sistema monetario esistente continuerà a barcamenarsi, la maggior parte delle persone lo avallerà. Non possiamo immaginare una transizione "facile" ad un gold standard, ma questo non significa che non può essere fatto; significa che non possiamo immaginare ancora "come". C'è voluta la prima guerra mondiale e la grande depressione per convincere gli elettori ad accettare il furto del loro oro da parte delle banche commerciali e poi dalle banche centrali. Cosa ci vorrà per invertire il furto e restituire l'oro alla popolazione come un modo per inaugurare un gold standard e un sistema bancario senza riserve frazionaria?

Se questa transizione arriverà, è molto probabile che arrivi in ​​Asia, dove l'eredità dei metalli preziosi è più forte, e dove la divisione del lavoro non è avanzata come quella in Occidente (sebbene stia progredendo molto velocemente). Il problema è che i sistemi monetari asiatici sono anch'essi basati sul credito e gestiti dalle banche centrali. Sono tutte valute truccate. Dato che 2.5 miliardi di persone in India e Cina entreranno a far parte della classe media nei prossimi due decenni, la loro moneta sarà principalmente digitale, basata sul credito e quindi basata sul debito. Solo se sopravviveranno i mercati secondari per i metalli preziosi tra le masse, allora la transizione sarà più facile.

La popolazione non ha più familiarità con le monete d'oro e questo probabilmente non cambierà nel breve termine, a meno di una catastrofe economica internazionale. La popolazione invece si accosterà sempre di più all'uso delle criptovalute, poiché il livello di interventismo centrale ed oppressione burocratica aumenteranno. Esse saranno lo strumento indispensabile per combattere una battaglia di libertà. Noi che siamo difensori del libero mercato dobbiamo fare il possibile per istruire le persone, soprattutto noi stessi, a comprendere la tesi della libertà e della responsabilità individuale. Ciò implica la comprensione del sound money, cosa che inizia con una sound theory.


3 commenti:

  1. Articolo eccezionale.
    Sono arrivato in fondo per tornare al cappello e vedere la firma..
    Bravo Francesco
    Saluti
    Luca

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  2. Complimenti, per la cultura e la chiarezza. Grazie davvero.

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  3. Preferisco oro e petrolio come riserva di valore. Perché tangibili.

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