Bibliografia

mercoledì 6 marzo 2019

Il collasso del dollaro: un titolo per vendere cose in cambio di dollari





di Gary North


Se leggete le parole "il collasso del dollaro", smettete di leggere perché state sprecando il vostro tempo. Presto vi verrà chiesto di spendere i vostri inutili dollari.

Questo tipo di titolo è usato per vendere cose ad un gruppo di lettori che mi piace chiamare "Depends Brigade". Queste persone si dilettano a leggere storie spaventose sull'iperinflazione, non analizzando mai quale sia la probabilità di un simile scenario: remota.

Leggono queste storie spaventose per emozionarsi. Questa è una forma di intrattenimento, non è una chiamata all'azione significativa. C'è una disconnessione tra ciò che queste persone leggono e ciò che fanno con i loro soldi. Vale sempre la vecchia regola: seguite il denaro. Seguite le tracce dei loro dollari nelle varie vie d'investimento.



IPERINFLAZIONE NELLO STATO DI ISRAELE, 1984-85

Lo scenario dell'iperinflazione è apparso solo una volta negli ultimi 50 anni in un Paese industriale occidentale al di sopra dell'equatore: lo stato di Israele. A metà degli anni '80 tale nazione attraversò qualcosa di simile ad un'iperinflazione. I prezzi più che triplicarono nel 1985.

https://www.inflation.eu/inflation-rates/israel/historic-inflation/cpi-inflation-israel.aspx

Come potete vedere dal grafico, questa iperinflazione non è durata a lungo. Non dura mai a lungo: riforma monetaria oppure le persone passano ad un'altra valuta.

Le cose andarono bene nel 1985. Ero lì e tenni una conferenza per i miei abbonati al Remnant Review. Proprio nel bel mezzo dell'iperinflazione. Tutto andò liscio. Non ci fu alcun segno di crisi ed era facile girare per Gerusalemme. I negozi erano aperti e c'erano molte persone nei centri commerciali.

Poi la banca centrale smise di inflazionare. Alla fine lo fa sempre.



DEFINIZIONI MANCANTI

Quello che ritengo sia curioso riguardo questi articoli sull'imminente crollo del dollaro è che in nessuno di essi esiste una definizione precisa di ciò che comporti un crollo.

Un collasso del valore internazionale del dollaro? Questo è qualcosa che non è mai accaduto nella storia degli Stati Uniti d'America sotto la Costituzione del 1788. Ci sono stati alti e bassi riguardo il valore internazionale del dollaro, ma queste fluttuazioni non sono state permanenti. Il dollaro è sempre stato una valuta desiderabile agli occhi degli stranieri. Questo perché la produttività americana ha fornito beni ed investimenti molto ricercati che gli stranieri sono disposti ad acquistare con le loro valute, ma non possono acquistarli con le loro valute. Devono prima comprare dollari o aprire conti bancari negli Stati Uniti.

Chiunque sostenga che ci sarà un collasso del valore del dollaro sta implicitamente sostenendo che la produttività americana si disintegrerà a livello internazionale. Nessuno vorrà comprare beni e servizi americani. Nessuno vorrà comprare gli investimenti americani. Ci sarà un completo collasso dell'economia domestica americana in cui l'America diventerà l'equivalente di una nazione del Terzo Mondo. Queste persone credono davvero che l'America si trasformerà nello Zimbabwe. Queste persone sono cretine. Non ascoltate nessuno che sostiene che il dollaro crollerà a livello internazionale.

Le principali valute non aumentano o diminuiscono significativamente in valore, le loro banche centrali non lo permetteranno. Essere una potenza economica importante significa che le persone possono acquistare beni e servizi di una nazione e investire nei suoi mercati. Qualsiasi Paese che non soddisfa questi requisiti non è un player economico significativo nell'economia mondiale.

Pertanto quelli che che prevedono un crollo del dollaro stanno dicendo che gli Stati Uniti d'America diventeranno un Paese del terzo mondo. Gli Stati Uniti d'America hanno un'enorme base industriale, dazi bassi e un'economia da $19.000 miliardi. Eppure ci si aspetta che crediamo che gli Stati Uniti diventeranno lo Zimbabwe.

È una tale assurdità che trovo difficile credere che qualcuno sano di mente possa crederci. L'America ha un enorme ambiente imprenditoriale, è la nazione più imprenditoriale della storia e questo non cambierà da un giorno ad un altro. Non cambierà in due generazioni. È incredibilmente facile qui aprire un'azienda. È possibile aprire un'azienda in 20 minuti online. Nella maggior parte dei casi è possibile ottenere una licenza per gestire l'azienda entro i limiti della città, anche se potrebbero esserci problemi, ma in fin dei conti non sono problemi importanti. Potete aprire un conto bancario per la vostra azienda. Potete possedere proprietà. Potete assumere persone. Fintanto che pagate le tasse trimestrali, l'IRS vi lascerà in pace. Le tasse sulle imprese sono basse.

Coloro che dicono che ci sarà un crollo del dollaro stanno implicitamente dicendo che tutto questo cambierà, e presto. No, le cose non stanno affatto così. Gli americani non lo lasceranno cambiare. A loro piace essere in grado di avviare imprese e milioni di loro credono nell'avvio di imprese. Credono nel sogno americano dell'uomo che si è fatto da sé. Coloro che prevedono che ci sarà un collasso iperinflazionistico del dollaro stanno dicendo che questo ethos che definisce la storia americana sarà rovesciato dal Federal Reserve System. Questa tesi è così assurda che è difficile credere che chiunque sano di mente possa crederci.



ALLA FEDERAL RESERVE IMPORTA

Il Federal Reserve System è gestito da burocrati. La FED ha un programma di pensionamento che per il 94% non è investito in buoni del Tesoro degli Stati Uniti. Potete vederlo qui quali sono le opzioni di investimento disponibili per i dipendenti della Federal Reserve. Delle sei opzioni, solo una riguarda i titoli del Tesoro.

Ecco una valutazione del portafoglio previdenziale della Federal Reserve da parte di un think tank di mercato libero.
Ma ecco la realtà: nonostante la sua posizione finanziaria più forte, la Federal Reserve si è sottoposta a norme di contabilità e finanziamento molto più rigorose rispetto ai governi statali e locali.

La FED lavora sotto il FASB (Federal Accounting Standards Board), non il GASB. In base alle regole FASB, la FED sconta le passività pensionistiche utilizzando "i rendimenti disponibili su obbligazioni societarie di alta qualità che genererebbero flussi di cassa necessari per pagare i benefici del piano quando dovuti"; che è il modo in cui la maggior parte degli economisti ritiene che debba essere effettuata la valutazione delle passività. Per il 2015 la FED ha utilizzato un tasso di sconto del 4,05%. Sulla base di questo tasso di sconto, il piano di pensionamento della FED aveva passività per $13,27 miliardi. Combinati con il patrimonio di $12,5 miliardi del piano, questo produce un rapporto del 94%.

Gli economisti sanno che l'iperinflazione è molto negativa per i portafogli. Gli economisti sanno anche qualcos'altro: l'iperinflazione non può andare avanti per più di qualche anno. In caso contrario la valuta cessa di acquistare beni e servizi. A quel punto il governo non può più acquistare beni e servizi con i suoi soldi inutili. Poi c'è una riforma monetaria. L'esempio classico è lo Zimbabwe. Ha avuto la seconda peggiore inflazione dei prezzi dopo il pengo ungherese nel 1946. Si è conclusa da un giorno all'altro, quando la banca centrale ha scelto uno standard basato sul dollaro USA e su diverse altre valute stabili.

Il Federal Reserve System non distruggerà il valore del dollaro, a meno che il Congresso non lo nazionalizzi e poi lo costringa all'iperinflazione. Chiunque predica un crollo del dollaro, e non lo fa sulla base di una nazionalizzazione della FED, non dovrebbe essere preso sul serio.

L'iperinflazione non risolverà il problema fondamentale, vale a dire, le passività non finanziate del governo degli Stati Uniti. Le passività non finanziate del governo federale superano ora i $210.000 miliardi in valore attuale. Non c'è modo che tre o quattro anni di iperinflazione possano cancellare questi obblighi. Dopo che l'iperinflazione è finita e il dollaro viene rivalutato, gli obblighi previdenziali saranno ancora lì. L'iperinflazione non può eliminare questi obblighi di lungo termine del governo federale.

Perché la Federal Reserve dovrebbe adottare una politica monetaria che sarebbe distruttiva per il suo portafoglio pensionistico e che non ridurrebbe in alcun modo gli obblighi del governo federale in relazione alle passività non finanziate?



VENDERVI PAURA PER COMPRARE I VOSTRI DOLLARI

I predittori di un crollo a volte invocano lo spaventapasseri dell'iperinflazione in Germania tra il 1921 e il 1923. Ma in Germania non accadde più. Questo fu un evento unico, proprio come per l'Austria.

Le persone che predicono un dollaro che crolla non ne parlano mai. Non parlano del portafoglio pensionistico della Federal Reserve. Non parlano del valore internazionale delle principali valute, le quali fluttuano in un certo range da decenni. Il dollaro canadese e il dollaro statunitense sono oggi quasi allo stesso livello di quello nel 1985. Lo stesso vale per il tasso di cambio dollaro/sterlina. Il tasso dollaro/yen non è cambiato molto sin dal 1993. Ci sono alti seguiti da bassi, ma non ci sono crolli. I banchieri centrali delle principali nazioni seguono politiche simili. Non consentono alle valute delle loro nazioni di salire troppo (riducendo così le esportazioni) o di scendere troppo (indicando quindi lo status economico del secondo mondo).

Le persone che prevedono un crollo del dollaro vendono abbonamenti o monete di metalli preziosi. Se i lettori sono sufficientemente paurosi, possono firmare assegni. Spenderanno alcuni dei loro sudati dollari, che non sono mai crollati a zero se non durante la Rivoluzione americana. Il crollo del dollaro "Continental" è stato un evento unico.



CONCLUSIONE

Ci potrebbe essere inflazione dei prezzi negli Stati Uniti al 10%. Questa non è iperinflazione. Posso persino concedere che l'inflazione dei prezzi potrebbe arrivare al 20%, anche se ne dubito. Ma al di là di ciò, la Federal Reserve spingerà sui freni, causerà una recessione e ricomincerà daccapo.

Non lasciatevi spaventare dalle storie di un'iperinflazione che arriva in America. Non succederà. Se qualcuno vi dice che succederà, potete tranquillamente ignorarlo. Potrebbe sapere qualcosa su un altro argomento, ma non sa nulla sull'iperinflazione, sulle nazioni industriali occidentali e sul piano pensionistico della Federal Reserve.

Per un elenco delle iperinflazioni del XX secolo, consultate la tabella alla fine di questo articolo. Dal 1924 nessuna nazione industriale occidentale al di sopra dell'equatore è in quella lista. L'uomo che l'ha preparata è il Prof. Steve Hanke. Vi invito a guardare una recente intervista di Hanke da parte di Jeff Deist del Mises Institute. Prestate molta attenzione all'avvertimento di Hanke sui programmi assistenziali pubblici: sono tutti in bancarotta. Non saranno pagati (44:20).




[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


3 commenti:

  1. Un articolo come questo era inaspettato su questa pagina. In altre parole, comprate dollari :D

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    1. Ciao Tosvarsan.

      Diciamo che articoli come questo servono a mettere in prospettiva tutto ciò che si legge su questo blog e altrove. Ricordare che l'inflazione di massa è quello che vedremo molto probabilmente e non una iperinflazione. Ma questo non vuol dire "luce verde" sui dollari. Anzi, come ricorda Anonimo, meglio comprare Bitcoin e anche metalli preziosi aggiungerei io. Ma questo North non lo dirà mai... :)
      Anche perché basta guardare cosa sta accadendo con l'indice S&P 500, ad esempio. Gli ultimi movimenti dell'indice infatti non sono altro che il risultato di manovre alla cui base non c'è niente. L'illusione di mantenere in piedi un mercato che necessita di una correzione, ma che "per decreto" non accadrà. Davvero? Vediamo quanto la popolazione sopporterà tassi d'interesse reali negativi.

      La FED cercherà di mandare avanti l'attuale pseudo-boom il più a lungo possibile. Una continuazione di tassi d'interesse artificialmente bassi significa, però, più investimenti improduttivi. E più ce ne saranno, maggiori saranno i costi di un bust correttivo in termini di produzione e perdite di occupazione. L'inflazione dei prezzi (ufficiale, quella ufficiosa sarebbe molto più alta) è già oltre un livello accettabile dagli individui, e infatti non è un caso che i saldi monetari stiano venendo smobilitati.

      Con i tassi d'interesse soppressi artificialmente, le persone subiscono perdite reali sui loro depositi. Sono più poveri, mentre i debitori diventano più ricchi, poiché le loro passività sono svalutate in termini monetari reali. In questo modo la banca centrale produce una ridistribuzione della ricchezza su larga scala. Probabilmente a quel punto si capirà finalmente come l'interventismo è ed è sempre stato il problema dei malanni economici che abbiamo avuto sin da quando le banche centrali hanno fatto la loro apparizione nella storia economica. Se non sarà così? Beh, allora buona perdita di risparmi per chi è impreparato e preferisce credere alle favole.

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  2. No, comprate bitcoin

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