di Claudio Grass
Cos'è il denaro, da dove viene e, ancora più importante, dove va a finire?
A prima vista potrebbe sembrare inesplicabile e bizzarro che i nostri governi ed i nostri governanti siano riusciti a mantenere la loro presa sul sistema monetario per 2.000 anni, specialmente quando si pensa agli innumerevoli modi in cui hanno abusato di tal potere e usato il loro monopolio a danno dei propri cittadini. È stata un'illusione di massa che ha facilitato tutto questo, una convinzione cieca che loro, e loro solamente, possono essere degni di fiducia per questo compito vitale, poiché apparentemente in grado di badare ai nostri migliori interessi. Tuttavia, ora che la sfiducia nei confronti dei nostri governanti sta giustamente sbiadendo, sta diventando sempre più chiaro che solo noi come individui possiamo badare ai nostri interessi ed è solo una questione di tempo prima che l'intero castello di carte cada a terra.
Per rispondere a tutte queste domande sul denaro dobbiamo prima capire la sua storia, tenendo presente che coloro che non conoscono la storia sono condannati a riviverla. Tutto è iniziato quando le persone sono diventate stanziali e invece di vivere nello stato di natura hanno iniziato a sfruttarla; questo fu l'inizio dei diritti della proprietà privata. Inoltre gli uomini hanno iniziato a rendersi conto che alcune persone erano più brave a svolgere compiti specifici rispetto ad altre e quindi mettere in atto ciò che oggi conosciamo come divisione del lavoro. Questi cambiamenti migliorarono la produzione economica e in generale tutti ne beneficiarono. Questa transizione nel modo in cui veniva svolto un lavoro in un'economia, rese necessario il commercio tra gli individui. Così il baratto, o lo scambio di beni e servizi reali con altri beni e servizi reali, divenne una pratica comune. Anche il baratto aveva i suoi svantaggi, perché richiedeva quella che è nota come "doppia coincidenza dei desideri" per poter funzionare. Ad esempio, per poter scambiare la vostra mucca con tre capre in un'economia caratterizzata dal baratto, dovevate prima trovare qualcuno che volesse una mucca, avesse tre capre e fosse disposto a scambiarle con la vostra mucca.
Il concetto di denaro, tuttavia, liberò tutti gli operatori di mercato da questo onere ed eliminò tali inefficienze; offrì la possibilità di utilizzare una merce, o più precisamente, un hard asset di valore ampiamente riconosciuto e accettato, che servisse "a riempire il vuoto" di quei desideri non coincidenti. Nel corso della storia umana, molte cose sono servite come denaro, dal bestiame al tabacco alle conchiglie e alle perle. Ancora oggi usiamo parole che provengono da quei tempi e derivano dal latino, come "salario", sale che veniva usato come mezzo di pagamento per i soldati durante l'Impero Romano.
Nel corso di migliaia di anni i metalli preziosi, e in particolare l'oro e l'argento, sono emersi come la migliore forma di denaro, con l'oro che alla fine ha prevalso sul mercato. L'oro è stato quindi scelto in modo organico e come risultato di un processo di selezione naturale e decentralizzato. Perché? Perché le persone conferivano valore all'oro come merce ancor prima che diventasse denaro. Pertanto il denaro reale non viene in essere a causa della coercizione o di un decreto. È, in sostanza, un processo di mercato, in cui gli attori di mercato decidono liberamente quale mezzo di scambio utilizzare. L'oro e l'argento erano facilmente riconoscibili e trasportabili, erano rari e quindi assolvevano la funzione di deposito di valore privo di rischi di controparte.
La gente oggi, specialmente in Occidente, ha dimenticato che il denaro cartaceo rappresentava un semplice titolo di proprietà per una certa quantità di oro o argento. Anche in passato non era considerato saggio camminare con troppe monete d'oro o d'argento in tasca, così la gente iniziò a depositare il proprio oro presso gli orafi, i quali in cambio chiedevano un deposito per la custodia. I depositanti erano ancora i proprietari e l'oro non poteva essere prestato, mentre ricevevano una ricevuta per i loro depositi. Con il passare del tempo, questi biglietti divennero un mezzo di pagamento, poiché erano un titolo di proprietà sull'oro e quindi "buoni come l'oro". Questo sviluppo diede origine al sistema bancario moderno e alla dematerializzazione del denaro.
L'avidità, tuttavia, prese il sopravvento e gli orafi vollero fare più soldi. Il primo caso documentato di frode da parte di un "banchiere" risale all'anno 393 a.C. Isocrate descrive come il banchiere "Passio" usava tangenti e documenti falsificati per appropriarsi indebitamente dell'oro che era stato affidato alla sua "banca". Diventò una pratica largamente usata tra gli orafi prestare l'oro che era stato loro consegnato per sicurezza e guadagnare interessi sul prestito dell'oro attraverso le ricevute. Poiché queste ultime erano percepite come oro, creavano denaro dal nulla e si guadagnava un interesse su di esso. Questo schema di Ponzi funzionava bene finché la gente aveva fiducia nella banca e tutti non si presentavano nello stesso momento a ritirare il loro oro.
La popolazione viene quindi automaticamente divisa in pochi vincitori e molti perdenti. Organizzazioni e istituzioni più vicine alla nuova produzione di denaro, al governo e alle banche centrali, ricevono per primi i soldi creati ex novo e quindi possono acquistare beni ai livelli di prezzo esistenti prima che aumentino a scapito di tutti gli altri, i quali non possono far altro che guardare evaporare i loro risparmi e perdere potere d'acquisto.
Dove possiamo andare da qui? Negli anni '70 Friedrich August von Hayek lo spiegò in un'intervista:
Non saremo mai in grado di prevenire l'inflazione se non togliamo allo stato il monopolio della spesa iniziale del denaro. Gli stati non ci hanno mai dato un buon mezzo di scambio; sì, il fondamento logico per il monopolio degli stati sulla spesa iniziale del denaro non era nemmeno il fatto che ci avrebbero dato un buon mezzo di scambio, ma solo quello che avrebbe permesso loro di finanziarsi. Il risultato è stato che per duemila anni abbiamo avuto un monopolio che nessuno ha messo in dubbio. Quindi, se vogliamo avere una società libera, dobbiamo ricostruire la democrazia e togliere allo stato il monopolio monetario.
Oggi siamo negli stadi iniziali di una rivoluzione come quella auspiacata da Hayek. Proprio come il cambio di paradigma e gli effetti dirompenti di Internet negli anni '90, le applicazioni blockchain e le criptovalute hanno il potenziale per rompere e ricostruire il sistema monetario attuale. La comunicazione decentrata, regole decentralizzate, la produzione decentralizzata e un sistema finanziario decentralizzato possono permetterci di riprendere il controllo e porre fine a tutti gli abusi di potere da parte delle istituzioni centralizzate.
In tale sistema decentralizzato, basato sulla blockchain, le risorse reali possono essere digitalizzate e ogni persona può decidere da sé ciò che vuole utilizzare come denaro. Potranno essere scambiati anche titoli di proprietà su oro fisico, argento o altre materie prime, immobili o azioni di società operanti nel mondo reale. Immaginate il mondo come un mercato globale, connesso, ma totalmente decentralizzato e veramente libero. L'allocazione delle risorse sarà ottimizzata, i talenti umani saranno utilizzati in modo migliore rispetto a oggi, l'innovazione fiorirà, mentre la libertà totale di commerciare con chiunque piaccia, senza barriere e in qualsiasi forma di valuta preferita, ridurrà i costi ed eliminerà tutti gli intermediari e tutti gli oneri e le limitazioni imposte dallo stato.
Se pensate che suona come un lontano futuro, ripensateci. Le startup Fintech ed i progetti su blockchain stanno già lavorando intensamente in tutto il mondo, in particolare nei principali cripto-hub come la Svizzera ed il Liechtenstein. Certo, sarebbe sciocco credere che la transizione verso questo nuovo mondo sarà completamente priva di sfide e difficoltà. Tuttavia, alla fine della fiera, dobbiamo decidere se vogliamo vivere in un sistema che impone e limita le nostre scelte quando si tratta di che tipo di denaro possiamo usare, o se vogliamo reclamare il diritto di prendere le nostre decisioni.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/
"In tale sistema decentralizzato, basato sulla blockchain, le risorse reali possono essere digitalizzate e ogni persona può decidere da sé ciò che vuole utilizzare come denaro."
RispondiEliminaFrase pericolosamente fuorviante: una qualsivoglia blockchain priva della relativa moneta è un sistema di controllo assai peggiore di quelli attualmente in essere.
Sarebbe bene limitarsi a parlare di criptovalute (e neanche questo basta: la quasi totalità di esse sono centralizzate o comunque facilmente sottoponibili a censura).
Peraltro digitalizzare il valore dei beni su bc apre le porte alla loro tokenizzazione, cosa ben diversa dal denaro.
R.G.