Bibliografia

mercoledì 6 febbraio 2019

“Chiamatemi Anna” ci mostra come le truffe non sono un'esclusiva del mondo delle criptovalute





di Jeffrey Tucker


C'è questo termine evocativo che emerge dalle storie di truffe sugli investimenti del XIX secolo: gli imbroglioni. Queste erano persone che camuffavano la loro professione, si trasferivano in una nuova città, guadagnavano la fiducia della comunità, la rapinavano e se ne andavano col malloppo.

È una tradizione antica che attinge ad ogni forma di fallibilità umana.



Oro sottoterra!

C'è una rappresentazione assolutamente favolosa di questa cosa nei primi tre episodi della seconda stagione di Chiamatemi Anna. Triste verità: non ho mai letto il romanzo. Tra quelli che l'hanno letto, ci sono molti che sono insoddisfatti riguardo la serie TV. Per quanto mi riguarda, vado pazzo per questa serie: è affascinante, elettrizzante e nel complesso meravigliosa.

Ma torniamo agli imbroglioni. Due persone si presentano in città per vivere nella casa di Anna a Prince Edward Island. Uno è solo un lavoratore che ha esaurito la sua buona fortuna e viene pagato per aiutare nella fattoria. L'altro è un geologo che esamina il terreno in cerca di petrolio per una compagnia in Inghilterra.

La truffa che mettono in piedi inizia con alcune dicerie. Il geologo sta lavorando e finge di fare una meravigliosa scoperta: c'è oro nel terreno. Lo scopre grazie al suo microscopio e condivide il segreto con un cittadino benestante che apparentemente è bravo con i soldi. Come spiega l'imbroglione, ora si trova di fronte ad un dilemma morale: se lo dice alla sua compagnia, essa prenderà tutto il terreno e saccheggerà i profitti; oppure può dirlo agli stessi cittadini e tagliare fuori la compagnia.

Terminata la sua rivelazione fa promettere al buon cittadino di non svelare il segreto.

Naturalmente, in un giorno, tutti in città conoscono la scoperta dell'oro. Tengono una riunione al municipio ed i cittadini chiedono che il geologo taccia su tutte le informazioni in suo possesso. Detto fatto e poi il suo partner (nascosto) chiede che il geologo lasci la compagnia per cui lavora e investa i suoi soldi in questa spedizione, oltre ad inviare campioni di suolo in Inghilterra dalla terra di altre persone. Il geologo è d'accordo.

Tutti applaudono! Ricchezze per tutti!

Il falso geologo dice che i test sono costosi e costeranno ad ogni proprietario terriero circa mezzo anno di reddito. Il ricco in città accetta di prestare denaro a chiunque ne abbia bisogno, ad un certo interesse. Molti sono d'accordo. Non possono fare soldi senza spendere soldi, o prenderli in prestito! Tutti in città si fanno conquistare dalla febbre dell'oro, sognano ricchezze infinite e di non dover mai più lavorare. Quindi scavano in profondità. Il risultato è che la gente della città dà agli imbroglioni una grande quantità di denaro.

Anna scopre la truffa, ma è troppo tardi per fermare il saccheggio. I due imbroglioni scappano nel mezzo della notte con i soldi. Tutti poi si sentono stupidi e imbarazzati. Ci vogliono ben sei mesi affinché il senso di umiliazione svanisca e che le persone tornino al lavoro e ricordino che fare soldi è un lavoro duro e raramente solo una questione di ricchezze accidentali.



Oro e criptovalute

Guardare questi episodi è stata una grande esperienza, perché rappresentano un solido promemoria: le truffe faranno sempre parte della vita. Il settore delle criptovalute ne è pieno. Ogni giorno salta fuori un nuovo consiglio d'investimento. La maggior parte sono terribili, alcuni invece mi pento di non averli seguiti.

Quasi ogni giorno, i criptoasset più performanti sono qualcosa di cui non ho mai sentito parlare e di cui non sentirò più notizie dopo la prossima settimana. Ciò non significa necessariamente che le criptovalute in generale siano una truffa, ma indica che c'è abbastanza esuberanza irrazionale nell'aria per rendere redditizia la truffa. La parte esuberante si basa su qualcosa di reale. La parte irrazionale è il problema.

È incredibile come le persone permettano alla loro immaginazione di inondare la razionalità quando è coinvolta la prospettiva della ricchezza. Sospendiamo la nostra incredulità per nutrire le nostre speranze di emancipazione economica dalla routine quotidiana.

Il mercato delle criptovalute è afflitto da questo problema? Assolutamente. E l'oro? Assolutamente. Non oggi, forse, ma nel diciannovesimo secolo, la febbre dell'oro era reale. La gente faceva enormi sacrifici per ottenerlo.

Questo fatto non toglie che per circa 6,000 anni l'oro ha rappresentato denaro stabile e solido, una riserva di valore ineguagliata. L'esistenza di Bernie Madoff non discredita le azioni. L'esistenza di BitConnect non discredita la tecnologia blockchain.



La lezione

Ecco la lezione: che una risorsa, o innovazione, sia soggetta alle truffe non significa che non sia una buona idea. Potete osservare questa fallacia con qualsiasi nuova scoperta apparsa nella storia dell'umanità.

L'oro, con una reputazione di impeccabilità ed onestà, è stato per molte generazioni sottoposto alle stesse truffe affrontate dalle criptovalute oggi.

Nonostante una storia simile, nonostante il gold standard sia stato distrutto dagli stati di tutto il mondo per alimentare l'appetito per il leviatano, l'oro rimane lo standard per i sistemi monetari. Le criptovalute ora replicano molte delle caratteristiche dell'oro, ma con un ulteriore vantaggio: decentramento ed offerta controllata da un protocollo rigoroso. La parte migliore: non richiedono e nemmeno cercano la gestione da parte di governi ed intermediari finanziari.

Ci saranno sempre truffe. Dobbiamo far tesoro della nostra incredulità, per proteggerci dall'entusiasmo che ci priva della razionalità. Non esiste un "qualcosa in cambio niente", e le ricchezze rapide saranno sempre un sogno illusorio.

Tranne quando non lo sono. A volte anticipare gli altri nella conoscenza è molto redditizio. La saggezza arriva con la conoscenza della differenza tra ciò che è reale, ciò che è falso e ciò che è una scommessa abbastanza buona sull'incertezza del futuro.

Gli imbroglioni sono bravi a sfruttare le nostre speranze ed i nostri sogni, ma cercano solo di derubarci. Questo era vero nel diciannovesimo secolo ed è vero nei nostri tempi, così come lo sarà anche nei tempi a venire.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


3 commenti:

  1. ''Le criptovalute ora replicano molte delle caratteristiche dell'oro, ma con un ulteriore vantaggio: decentramento ed offerta controllata da un protocollo rigoroso. La parte migliore: non richiedono e nemmeno cercano la gestione da parte di governi ed intermediari finanziari.''...con una differenza sostanziale non trascurabile: l'oro é stato creato dalla natura, le cryptovalute sono state create dall'uomo....basterebbe fermarsi qui senza commentare altro, chissà quante cose 'preziose' l'uomo inventerà ancora prima della sua estinzione, come ne ha inventate in passato, ma tutte inflazionate, diluite, scomparse, create in abbondanza,dimenticate, venerate, ricordate....invece ció che é stato 'inventato' da Gaia o da Dio é limitato (realmente) nella storia della nostra galassia.

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  2. Adriano M.
    Dubito che qualcuno, possa conoscere la reale "storia della nostra galassia"; per quanto riguarda la terra ( gaia ) ancora non è stata del tutto esplorata per cui, non si sa quali sorprese possa riservare. A quanto mi risulta, l'inflazione non è un problema di alcune criptovalute, anzi, è forse vero il contrario. Il tuo commento ha l'aria di essere preconcetto, idealizzato oppure solamente ottuso: senza offesa, forse non hai capito che, ciò che le crypto ci hanno ridato, è la fiducia persa a causa del comportamento umano, al cospetto dell'oro e di Dio. Solamente l'esplicita discesa sulla terra di quest'ultimo, potrebbe forse, ottenere lo stesso risultato.

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    1. Senza offesa, spero per lei che non sia uno di quelli che ha comprato a 19500 e ora si giustifichi considerandosi un hoDLer criticando le idee altrui, o ancor peggio che abbia comprato crypto per speculare e non per una 'guerra personale' contro la centralizzazione e lo stato sociale....premesso che tutto si basa sulla fiducia, quello che intendevo non era difendere l'oro ma sottolineare che l'oro, come gli altri 117 elementi della natura, sono elementi finiti in quantità, indipendentemente che molte persone non ragionano su questo fatto ma continuano a pensare alle risorse infinite in un mondo finito...l'oro come sappiamo dalla geologia ce ne sotto i mari e la terra circa due volte tanto quello che si é già (solamente) estratto, anche di petrolio ce ne tanto, tanto da non poterlo mai finire e lasciarlo dov'é semplicemente perché tutte le cose fisiche si basano su l'EROEI (in teoria anche le crypto), quello che ribadisco é che invece le idee e le invenzioni dell'uomo saranno sempre infinite...dunque se ci basiamo sulla singola idea può anche essere che sia deflattiva (vedi Bitcoin) ma il problema che l'uomo con le sue continue invenzioni buone o cattive che siano renderà le stesse inflattive, uniche nella loro singolarità ma tutte insieme saranno inflattive!! Poi ok sappiamo tutti, e chi fa il mio lavoro ancora meglio, che tutto si basa sui sistemi di compenso, dopaminergici, limbici, e dunque appena qualche tempo che il Bitcoin segni 4000-5000-6000 si rientra tutti in massa, magari anche per andare a 100 mila (personalmente penso di piú) dunque tenga stretti i suoi Bitcoin che saliranno di valore, pragmatismo, sempre, mai innamorarsi di un'idea in finanza.

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