martedì 18 dicembre 2018

Due grandi fondi pensione statunitensi ammettono che c'è un grosso problema

Gli elettori informati sanno dov'è diretto il gigantesco Schema di Ponzi rappresentato dal sistema pensionistico, soprattutto quelli che leggono il mio blog, ma la maggior parte degli elettori è ingenua e ignara. Questi ultimi hanno fiducia nella politica per la loro salvezza economica. Fanno affidamento sulle rassicurazioni dei politici per quanto riguarda la solvibilità futura del sistema pensionistico esattamente nel modo in cui i dipendenti della Enron si fidavano di Kenneth Lay per quanto riguardava la solvibilità futura dei loro programmi di pensionamento 401(k) riempiti con azioni della Enron. Quest'ultima si è alquanto ripresa, abbandonando però i sogni di gloria, ma i pensionati non hanno scampo. Quando le entrate fiscali non riusciranno più a pagare più tutte le spese del sistema pensionistico, coloro che dipendono da questo sistema non avranno opportunità di riprendersi. È in quel momento che si presenteranno, cappelli alla mano, sulla soglia di casa dei loro figli. Questo è il momento in cui dovranno vendere le loro case per far fronte alle spese della loro vita. I loro piani e i piani dei loro figli subiranno brusche inversioni di marcia. Non sarà piacevole da vedere, ma lo vedremo. La società occidentale, a partire dall'introduzione del programma di pensionamento obbligatorio per gli anziani inaugurato da Otto von Bismarck nella Germania del tardo diciannovesimo secolo, ha costantemente trasferito la responsabilità dell'assistenza degli anziani dalla famiglia allo stato. Ora lo stato è fallito e chi si è fidato delle sue promesse deve affrontare un disastro economico durante la sua vecchiaia. Le famiglie di questi citrulli, che non si sono preparate per l'inversione delle responsabilità economiche di nuovo nelle mani delle famiglie, non hanno idea di cosa stia per accadere. Penso che da qui ai prossimi 15 anni vedremo una rivolta fiscale. Coloro che rimangono nella forza lavoro vedranno scendere il loro reddito al netto delle imposte, mentre le tasse della previdenza sociale assorbiranno porzioni maggiori del loro reddito. Gli elettori più giovani inizieranno a percepire che il sistema è contro di loro. Si aggrapperanno all'illusione di un futuro sicuro, ma il costante calo del valore del denaro fiat e l'aumento delle tasse li costringerà ad affrontare la realtà: passività fiscali non finanziate che non possono essere saldate dalle tasse presenti. Tutto nel sistema politico occidentale è orientato a ritardare questa comprensione. Le persone preferiscono credere alle bugie politiche e non voteranno nessuno che osi dire la verità sulla realtà statistica di queste passività non finanziate nei programmi pensionistici. Ma la realtà colpirà duramente il sistema economico, indipendentemente dal fatto che gli elettori lo accettino o meno.
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da Zerohedge


C'è una crisi delle pensioni in agguato...

La mia tesi: se siete dipendenti da una pensione per i vostri anni di pensionamento, è il momento di iniziare a cercare delle alternative.

Le pensioni sono semplicemente dei giganteschi fondi dovuti a pagare le prestazioni pensionistiche nei confronti dei lavoratori.

E oggi i 1400 piani pensionistici aziendali della nazione si trovano ad affrontare un deficit di $553 miliardi. E, secondo il Boston College, circa il 25% andrà probabilmente in bancarotta nel prossimo decennio.

Pensateci... Un quarto degli impiegati statunitensi nel settore privato che si aspettano un flusso di reddito per finanziare il loro pensionamento, probabilmente rimarranno delusi.

Ed è ancora peggio per quelli nel settore pubblico...

Secondo l'agenzia di rating Moody's, i piani pensionistici statali, federali e locali hanno un buco da $7000 miliardi.

La ragione di questa crisi è semplice: i rendimenti degli investimenti sono troppo bassi.

I fondi pensione investono in azioni, obbligazioni, immobili, private equity e una miriade di altri asset, nella speranza di generare un rendimento sicuro.

Ma con tassi d'interesse ai livelli più bassi della storia umana, è stato difficile per queste pensioni generare un rendimento adeguato senza assumersi sempre più rischi.

E questo è un altro grosso problema con le pensioni: i loro ritorni sugli investimenti sono totalmente irrealistici.

La maggior parte dei fondi pensione richiede un rendimento annuo minimo di circa l'8% per coprire le proprie passività future.

Ma questa cifra è davvero difficile da generare oggi, soprattutto se si acquistano obbligazioni (che è il più grande vantaggio per la maggior parte delle pensioni). Quindi le pensioni stanno allocando più capitale in asset più rischiosi, come azioni e private equity.

E finora ha funzionato.

Sia il California State Teachers' Retirement System (CalSTRS) che il California Public Employees' Retirement System (CalPERS) hanno guadagnato oltre l'8% per il secondo anno fiscale consecutivo. CalPERS è la più grande pensione pubblica negli Stati Uniti. E, insieme, i due fondi gestiscono $575 miliardi per 2,8 milioni di lavoratori pubblici e pensionati.

Due anni consecutivi con un 8% non sono la norma. Infatti negli ultimi 10 anni CalSTRS ha mostrato un tasso annuo del 6.3%, ben al di sotto del suo obiettivo. E CalPERS ha mostrato un triste 5.1% nello stesso periodo.

E questo è accaduto grazie al vento di coda di uno dei più lunghi bull market della storia negli asset a reddito fisso e nelle azioni.

È chiaro che questi guadagni gonfiati non possono durare.

E i due giganti nel mondo delle pensioni stanno addirittura ammettendo che la festa è finita.

Niente più rendimenti dell'8%, mentre siamo ancora ai margini di quella che potrebbe essere la più grande correzione di mercato della nostra vita.

CalSTRS sta facendo la scelta coraggiosa di abbandonare il suo obiettivo futuro e farl oscendere al... 7%.

E CalPERS sta facendo crollare i suoi obiettivi di rendimento... aspettandosi un 7% entro il 2021.

Ascoltate, è un bel gesto da parte di questi grandi fondi abbassare i rendimenti attesi e ammettere che le cose vanno male là fuori.

Ma il 7% è pur sempre irrealistico e questo non tiene nemmeno conto dei tempi difficili che attendono i mercati. Le pensioni non sono state in grado di ottenere un rendimento del 7% durante i periodi di vacche grasse.

A giugno dell'anno scorso il rendimento medio annualizzato a 10 anni per tutte le pensioni pubbliche monitorato dal Wilshire Trust Universal Comparison Service era del 5.57%.

Sono quasi 250 punti base al di sotto dell'obiettivo dell'8%.

Ma c'è un altro modo in cui le pensioni fanno soldi... raccolgono fondi da lavoratori attivi e contribuenti.

Quando questi fondi abbassano le loro aspettative di rendimento, ci sono implicazioni nella vita reale. Con un rendimento inferiore previsto, un fondo pensione ha bisogno di più denaro per pagare le sue passività future.

Ad esempio CalPERS, che fino al 2021 non si aspetterà più di avere un rendimento del 7%, ha detto che i distretti statali e scolastici che versano contributi pensionistici dovranno pagare almeno $15 miliardi in più nei prossimi 20 anni per compensare l'obiettivo del 7%.

Quindi le persone che dipendono da una pensione non solo non otterranno il denaro dovuto loro in futuro... ma pagheranno di più solo per non rivedere un centesimo. È un vero affare lose/lose.

Votate col vostro denaro, è l'unico modo in cui il vostro voto conta davvero. Fortunatamente il libero mercato è sempre un passo avanti alla pianificazione centrale e le criptovalute lo dimostrano.

Credo che una lezione strategica di Bitcoin sia questa: se si vogliono fare passi avanti graduali, ma concreti e realistici nella direzione della libertà (cioè della difesa del principio di non aggressione) e quindi nella direzione della prosperità sostenibile, con lo stato non si ragiona; con lo stato non si discute; con lo stato non si tratta; lo stato non lo si riforma; non lo si migliora.

Settore dopo settore, pezzo dopo pezzo, lo stato lo si forka, sviluppando una struttura di incentivi economici per farlo e un modo per essere incensurabili.

Se nel 2009, al posto dell'invenzione di Bitcoin, ci fosse stato il migliore tentativo di fornire per vie politiche un'alternativa di mercato sostenibile al denaro di stato, queste alternative oggi sarebbero lo stesse che erano nel 2008: zero.

Nel tempo, dopo che vari pezzi saranno stati protetti dall'azione coercitiva dello stato, e quando molte persone si saranno abituate a veder prosperare il processo spontaneo di mercato laddove lo stato era preponderante, lo stato stesso potrebbe collassare da sé, senza fare troppo rumore.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://www.francescosimoncelli.com/


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