Bibliografia

mercoledì 26 settembre 2018

La trappola keynesiana dell'imbecillità, non della liquidità





di Gary North


Per prima cosa, riportiamo alla memoria questo sketch.




Ora imiterò Ben Stein per farvi divertire.

Cos'è la liquidità? Nessuno lo sa? Nessuno?

La liquidità è la capacità di entrare in un negozio e comprare qualcosa perché avete soldi.

Cos'è una trappola? Nessuno lo sa? Nessuno?

Una trappola è qualcosa che impedisce di muovervi.

Cos'è una trappola della liquidità? Nessuno lo sa? Nessuno?

Una trappola della liquidità è quando potete entrare in un negozio e comprare qualcosa, ma scegliete di non farlo.

Perché una trappola della liquidità è un male? Nessuno lo sa? Nessuno?

Una trappola della liquidità è un male perché le persone nel negozio non possono vendervi nulla. Il negozio potrebbe fallire se molte persone fanno come voi.

Cosa si può fare contro una trappola della liquidità? Nessuno lo sa? Nessuno?

Lo stato può stampare denaro e distribuirlo gratuitamente alle persone affinché possano comprare le cose.

Perché questo è illogico? Nessuno lo sa? Nessuno?

Qui finisce la mia imitazione, ma supponiamo che voi non siate il ragazzo con la testa sul banco: cosa rispondete? Perché questa idea è illogica? Riuscite a capirlo?

Andiamo su Wikipedia. Ecco il paragrafo iniziale alla voce "Trappola della liquidità".
La trappola della liquidità (Liquidity trap in inglese) è un concetto ipotizzato negli anni trenta dal celebre economista John Maynard Keynes. La spiegazione tipica delle cause della trappola della liquidità indica le aspettative da parte degli operatori economici di eventi negativi (come deflazione, guerra civile o conflitti internazionali, caduta della domanda aggregata) che li inducono ad una maggiore preferenza per la liquidità. Il segno distintivo della trappola è la caduta dei tassi di interesse a breve vicino a zero e il verificarsi della circostanza che variazioni della base monetaria non si riflettono in corrispondenti variazioni nell'indice generale dei prezzi. In questa situazione, con i tassi d’interesse nominali ormai zero o vicini a zero, le banche centrali non possono farli scendere ulteriormente, e gli strumenti a disposizione della politica monetaria si esauriscono. Il vero motore dei consumi, infatti, come aveva intuito Keynes, risiede nella fiducia prima ancora che nei tassi. Se la fiducia viene meno, nemmeno tassi di interesse nulli o un aumento della base monetaria possono far ripartire i consumi. Quando le aspettative negative si diffondono all'intera economia, esse tendono ad autoalimentarsi in un circolo vizioso. Accumulando liquidità anziché spendere, gli operatori economici inconsapevolmente realizzano le loro peggiori aspettative: senza domanda di beni, si innesca la recessione, che conduce ad un aumento della disoccupazione, a minori redditi, e dunque a minori consumi e investimenti, e così via, in una spirale che si autoalimenta.

Capito? La frase chiave è questa: "Accumulando liquidità anziché spendere".



ACCUMULARE LIQUIDITÀ

Mi rendo conto che il ragazzo con la testa appoggiata sul banco non avrebbe alzato la mano e detto a Ben Stein: "Nessuno accumula liquidità in questi giorni. Tutti hanno una carta di credito tranne me, ma ne prenderò una il giorno del mio diciottesimo compleanno."

Se le persone non portano molto denaro in tasca, allora dove lo tengono? Lo tengono in una banca.

Cosa ci fa la banca con quel denaro? Lo presta. C'è solo un'eccezione: quando gira il denaro digitale dei depositanti alla Federal Reserve affinché lo conservi come riserve in eccesso. La Federal Reserve accumula questo denaro digitale, non lo spende. L'unica fonte di una trappola della liquidità in America oggi è la Federal Reserve. Il denaro che accumula non è denaro cartaceo, è denaro digitale. Ma il denaro digitale e la valuta cartacea sono identici in termini di conseguenze economiche. Il denaro nei caveau di una banca è esattamente la stessa cosa delle riserve in eccesso detenute dalla Federal Reserve, sia dal punto di vista legale che economico.

Capito?

Vi dirò chi ancora non l'ha capito: Paul Krugman, l'economista keynesiano più famoso d'America.

Ma sto divagando. Da dove è uscita questa idea? Da John Maynard Keynes. Non ha mai usato le parole "trappola della liquidità", ma ha fornito il concetto. Ecco come Keynes descrisse la trappola della liquidità nel 1936, a pagina 207 della sua Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e del denaro.
Esiste la possibilità, per le ragioni sopra discusse, che, dopo che il tasso d'interesse è sceso ad un certo livello, la preferenza per la liquidità possa diventare praticamente assoluta nel senso che quasi tutti preferiscono il contante al possesso di un debito che rende un tasso d'interesse basso. In questo caso l'autorità monetaria avrebbe perso un controllo effettivo sul tasso di interesse.

C'era un problema con questa analisi all'epoca, almeno negli Stati Uniti. Nel 1936 nessuno stava accumulando liquidità. Non c'era motivo di accumulare valuta a meno che non si era talmente indigenti da non aver un conto in banca. Ma le persone tanto povere da non avere un conto in banca non stavano accumulando abbastanza liquidità da fare tanta differenza per l'economia americana.

Perché gli americani non avevano accumulato valuta nel 1936? Perché il primo gennaio 1934 il Federal Deposit Insurance Corporation aprì i battenti. Ecco cosa dice il FDIC riguardo le sue prestazioni.
Un'agenzia indipendente del governo federale, il FDIC è stato creato nel 1933 in risposta alle migliaia di fallimenti bancari verificatisi negli anni '20 e nei primi anni '30. Da quando ha aperto i battenti il primo gennaio 1934, nessun depositante ha perso un solo centesimo di fondi assicurati a causa di un fallimento.

Questa affermazione è accurata dal punto di vista storico.

Dalla fine del 1929 fino al 6 marzo 1933, circa 9,000 banche americane andarono in bancarotta su un totale di circa 16,000 banche che non erano membri del Federal Reserve System. Altre 8,000 banche erano membri. La stragrande maggioranza delle 9,000 banche che andarono in bancarotta erano piccole banche. Alcune erano rurali. La maggior parte delle altre si trovava in piccole città.

Non appena il FDIC divenne operativo, non ci furono più corse agli sportelli. La gente sapeva che il proprio denaro era protetto dal governo federale. A quel punto non c'era motivo di accumulare liquidità. Le corse agli sportelli erano finite.

Era il 1934. Keynes, nel 1934, era a due anni dalla pubblicazione della sua Teoria Generale. Avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione a ciò che stava accadendo al sistema bancario e all'offerta di moneta negli Stati Uniti. Roosevelt chiuse unilateralmente le banche nella prima settimana della sua amministrazione, la seconda settimana del marzo 1933. La chiamò festività bancaria. Quando riaprirono nella terza settimana di marzo, vennero effettivamente assicurate dal governo centrale. Poi fece in modo che il Congresso, all'una del mattino del 6 marzo, approvasse una legge che confermasse ciò che aveva fatto unilateralmente e senza alcuna autorizzazione costituzionale.

Ecco cosa è successo all'offerta monetaria.


La deflazione monetaria finì non appena Roosevelt riaprì le banche il 13 marzo 1933. Ne ho discusso nel 2012. Leggete cosa ho scritto: https://francescosimoncelli.blogspot.com/2012/08/perche-la-tesi-dei-deflazionisti-e.html

Quindi il problema che Keynes aveva articolato nel 1936 non era più un problema negli Stati Uniti già dopo il 13 marzo 1933. Ciò non fermò la depressione, sebbene non fosse più causata, modellata o influenzata dall'accumulo di liquidità. Qualunque cosa stesse causando la depressione, non aveva nulla a che fare con l'accumulo di liquidità negli Stati Uniti. Inoltre non aveva nulla a che fare con la politica della Federal Reserve, che era altamente inflazionistica.

C'è stata una seconda recessione nel 1937. Anche questa non venne causata dall'accumulo di liquidità.

In altre parole, tutto ciò che è associato alla frase "trappola della liquidità" è falso, sia in termini teorici che in termini pratici.

In termini teorici, non c'è un accumulo monetario a meno che non ci sia la riserva frazionaria che moltiplichi l'offerta di moneta oltre le promesse che il sistema bancario può mantenere. In altre parole, c'è un accumulo monetario perché c'è un inganno da parte delle banche, un inganno che è una frode. Ma il governo centrale consente la frode, perché permette l'esistenza della riserva frazionaria. L'accumulo monetario non arriva in risposta al libero mercato, arriva in risposta ad un precedente intervento nel libero mercato da parte del governo centrale.

Ma dal 13 marzo 1933 negli Stati Uniti non c'è stato un accumulo generalizzato di liquidità. Tale "minaccia" non esiste più da 80 anni.

Inoltre, nel mondo di oggi, la stragrande maggioranza dei depositi bancari è costituita da enormi fondi d'investimento che non possono far uscire il denaro dal sistema bancario sotto forma di valuta. I fondi hanno la possibilità di decidere in quali banche depositare i loro soldi digitali, ma non hanno la possibilità di prelevare $10 miliardi in banconote di piccolo taglio. Quindi non vi è alcuna minaccia di corse agli sportelli. Le uniche persone che potrebbero ottenere i loro soldi sotto forma di valuta sono i depositanti comuni e il deposito medio nei conti di risparmio della persona media negli Stati Uniti è inferiore ai $1,000. Spiccioli. Hanno un effetto pari a zero sull'economia generale.



L'ILLUSIONE DI KRUGMAN

Ma questo fatto non turba l'economista premio Nobel Paul Krugman, l'economista keynesiano più importante d'America. Ecco cosa ha scritto sul New York Times a gennaio 2012.
Sono circolate molte informazioni sin dal 2008, non credete? Se non altro, abbiamo imparato che la trappola della liquidità non è né un frutto della nostra immaginazione né qualcosa che accade solo in Giappone; è una minaccia reale, e quando ce ne libereremo dovremmo comunque fare attenzione ad un suo ritorno — il che significa che c'è un forte motivo per un obiettivo inflazionistico più alto e per una politica monetaria aggressiva quando la disoccupazione è alta a l'inflazione bassa.

La morale della favola è che la FED quasi sicuramente non lo farà, e sicuramente non dovrebbe iniziare a rialzare i tassi d'interesse in tempi brevi.

Nel dicembre 2008 la Federal Reserve iniziò a pagare degli interessi sulle riserve in eccesso: 0.25%. Le riserve in eccesso sono aumentate in risposta a questo sistema di rimborso garantito.

https://fred.stlouisfed.org/series/EXCSRESNS

La Federal Reserve non ha iniziato ad aumentare i tassi d'interesse fino all'inizio del 2016. Inoltre l'unico tasso che può aumentare direttamente è il tasso che paga alle banche commerciali sulle riserve in eccesso detenute presso la Federal Reserve stessa. Ciò significa che gli economisti della Federal Reserve sapevano che l'innalzamento di suddetto tasso avrebbe convinto le banche commerciali a destinare più denaro alla Federal Reserve piuttosto che prestarlo nell'economia più ampia. Questa è una legge dell'economia: se gli acquirenti aumentano il prezzo, ne verrà fornito di più.

La Federal Reserve non presta il denaro detenuto come riserve in eccesso. È l'equivalente legale del denaro nei caveau. Ciò significa che la Federal Reserve sta facendo esattamente l'opposto di ciò che Krugman pensava che la Federal Reserve dovesse fare: restringere la posizione monetaria. Nel 2012 ancora non aveva capito che la Federal Reserve può controllare solo il tasso che paga sulle riserve in eccesso. Pertanto più alto è il tasso d'interesse, più l'economia cade nella trappola della liquidità, supponendo che ce ne sia una tra l'altro. Le banche commerciali non prestano questo denaro, quindi nessuno lo spende. Anche la Federal Reserve accumula denaro. Questo è esattamente ciò da cui Keynes mise in guardia nel 1936.



CONCLUSIONE

I keynesiani governano il Paese. Governano il mondo. Gestiscono le banche centrali. Si preoccupano all'infinito di un problema che non esiste. Per evitarlo, adottano una politica monetaria che creerebbe questo problema se esistesse.

È per questo che definisco il keynesismo una trappola dell'imbecillità. Gli economisti keynesiani non riescono a pensare come le persone normali. Per citare il defunto Mitch Jayne, due dei loro cervelli non ne farebbero nemmeno uno.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://francescosimoncelli.blogspot.it/


4 commenti:

  1. Beh, ma l'articolo non dice che Krugman asserì che non bisogna alzare il tasso??
    e' quello che dice il pezzo, che alzando il tasso, si crea la trappola della liquidità perchè i soldi vengono depositati alla federal come riserve in eccedenza.

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    1. oppure si confondono i tassi generali con quello prettamente della federal reserve su riserve in eccesso??

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    2. Salve Angio.

      I tassi pagati dalla FED sulle riserve in eccesso sono chiamati IOER e non sono quelli a cui si riferiva Krugman. Egli, infatti, indirizzava la sua analisi ai cosiddetti tassi "generali" o di riferimento (ovvero, il benchmark che usano le banche commerciali per i loro prestiti). La presunta trappola della liquidità ordita dalla FED, per esempio, è nata sulla scia della sua volontà di rendere liquido un settore bancario commerciale pieno di falle. In questo modo ha incentivate le grandi banche commerciali a parcheggiare nel Federal Reserve Deposit Facility il denaro che veniva creato ex novo. Non solo, ma questa stabilità fasulla nei loro bilanci le ha permesso di speculare in borsa attraverso posizioni a leva basate sulla possibilità effimera di sventolare il feticcio delle riserve in eccesso (senza mai usarlo per davvero e infatti i prestiti a Main Street sono rimasti morti per anni).

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  2. LA CONCLUSIONE E' TROPPO "FORTE", MA IL RAGIONAMENTO APRE LA STRADA AD UNA RIVISITAZIONE DELL'ANALISI KEYNESIANA

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