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lunedì 9 aprile 2018

Perché la crescita dei salari è così debole





di Frank Shostak


Il tasso di crescita annuale delle paghe orarie medie nel settore privato è sceso dal 2.4% di maggio al 2.3% a giugno.

Molti esperti sono perplessi per l'aumento sommesso delle paghe dei lavoratori. Dopotutto, si ritiene che l'economia americana sia in una fase espansiva da un po' di tempo.




Crescita del prodotto reale più debole: il motivo per cui le paghe orarie rimangono sotto pressione

Secondo i dati del governo degli Stati Uniti, dal 2000, in termini di produzione industriale, l'economia statunitense è entrata in una fase di crescita sommessa. (Si noti che tra il 1945 e gli inizi del 2000 l'indice della produzione industriale aveva seguito un trend al rialzo visibile.) Pertanto sembra che la capacità dell'economia di crescere sia stata visibilmente indebolita. Quindi, da questa prospettiva, il lento tasso di crescita della produzione potrebbe essere una ragione importante dietro il basso tasso di crescita dei salari.


Alcuni commentatori, come il vice presidente della Federal Reserve, Stanley Fischer, hanno suggerito che una produttività in rallentamento potrebbe essere un fattore importante dietro tutto questo.

Che un calo della produttività dei lavoratori possa essere un fattore importante è un buon inizio nel tentativo di stabilire cosa stia realmente accadendo. Tuttavia, è solo un sintomo — non è la causa del problema.

Salari più alti sono possibili se il contributo dei lavoratori alla creazione di ricchezza reale si sta espandendo. Più un lavoratore genera ricchezza reale, più può richiedere in termini di salario.

Un fattore importante che consente ad un lavoratore di aumentare la produttività è la dimensione e la qualità dell'infrastruttura disponibile. Con strumenti e macchinari migliori, è possibile generare più output all'ora e quindi retribuzioni più elevate.

È assegnando una fetta più ampia di un dato bacino di ricchezza reale all'accumulo e al potenziamento dell'infrastruttura che permette l'emersione di più beni capitali per lavoratore (più strumenti e macchinari per lavoratore). Ciò pone le basi per una maggiore produttività dei lavoratori e quindi per un'espansione della ricchezza reale e infine prospettive di salari più alti. (Con infrastrutture migliori, i lavoratori possono produrre più beni e servizi.)



Formazione di beni capitali e pompaggio monetario

I fattori chiave che indeboliscono l'espansione dei beni capitali per lavoratore sono uno stato in continua espansione e politiche monetarie accomodanti da parte della banca centrale. Eppure molti credono che entrambe queste istituzioni giochino un ruolo fondamentale nel sostenere l'economia. Secondo il punto di vista popolare, ciò che guida l'economia è la domanda di beni e servizi. Se, per qualsiasi ragione, emerge una domanda insufficiente, allora è compito dello stato e della banca centrale rafforzare la domanda per mantenere in buono stato l'economia.

Non esiste, tuttavia, nessuna categoria indipendente come una domanda che guida un'economia. Ogni domanda deve essere finanziata da una precedente produzione di ricchezza. Producendo qualcosa di utile per gli altri, un individuo può esercitare una richiesta di altri beni utili.

Qualsiasi politica che aumenta artificialmente la domanda, porta ad un consumo che non è supportato da produzione di ricchezza precedente. Ad esempio, il pompaggio monetario, presumibilmente finalizzato a rafforzare l'economia, genera di fatto attività che non possono sostenersi. Ciò significa che la loro esistenza è possibile solo deviando ricchezza reale da coloro che la creano. Questo a sua volta indebolisce la capacità di creare ricchezza per produrne di nuova.

Il pompaggio monetario costituisce una piattaforma per varie attività non produttive, o bolle — invece di utilizzare la ricchezza per finanziare l'espansione di infrastrutture generanti ricchezza, il pompaggio monetario canalizza la ricchezza verso attività che la sprecano. Ciò significa che il pompaggio monetario porta allo sperpero della ricchezza reale. Allo stesso modo, una politica di abbassamento artificiale dei tassi d'interesse al fine di aumentare la domanda, fornisce di fatto il supporto a varie attività non produttive che in un contesto di mercato libero non emergerebbero.



L'origine dell'erosione della ricchezza — la deregolamentazione finanziaria

L'introduzione della deregolamentazione dei mercati finanziari dai primi anni '80 ha posto le basi per una massiccia esplosione monetaria "dal nulla". I sostenitori di un minor controllo sui mercati finanziari sostengono che meno restrizioni implicano un migliore utilizzo delle risorse scarse, il che porta alla creazione di più ricchezza reale.

È vero che un ambiente finanziario libero è un agente di promozione della ricchezza attraverso l'uso efficiente di risorse scarse reali, mentre un settore finanziario controllato soffoca il processo di formazione della ricchezza reale. Tuttavia viene trascurato che l'attuale sistema finanziario non ha nulla a che fare con un libero mercato.

Quello che abbiamo attualmente è un sistema finanziario con una banca centrale, la quale promuove l'inflazione monetaria e la distruzione del processo di creazione di ricchezza reale attraverso il sistema bancario commerciale a riserva frazionaria.

Nel sistema attuale, più le banche sono libere da restrizioni, più denaro possono generare "dal nulla", e quindi un maggiore danno viene inflitto al processo di creazione di ricchezza. Ciò deve essere confrontato con un vero e proprio free banking, vale a dire, l'assenza di una banca centrale, dove il potenziale per la creazione di denaro "dal nulla" è minimo.

Prima della deregolamentazione finanziaria degli anni '80, avevamo un settore bancario controllato. Il comportamento delle banche era guidato dalla banca centrale. All'interno di questo ambiente, i margini di profitto delle banche erano quasi predeterminati (la FED imponeva massimali ai tassi d'interesse e tassi d'interesse controllati a breve termine), quindi la "vita" delle banche era abbastanza facile, anche se noiosa.

L'introduzione di decreti finanziari e lo smantellamento del Glass-Steagall Act hanno cambiato tutto questo. L'ambiente deregolamentato ha provocato una forte concorrenza tra le banche.

I margini precedentemente fissi sono stati severamente ridotti. Ciò a sua volta ha richiesto un aumento dei volumi di prestito al fine di mantenere il livello dei profitti. Nell'attuale quadro, questo aumento è culminato in un'esplosione del credito "dal nulla" — una massiccia esplosione nella massa monetaria. (Nell'ambiente deregolamentato la capacità delle banche di amplificare i pompaggi della FED è enormemente aumentata.)

L'AMS (una misura della crescita dell'offerta di moneta) al suo rapporto di tendenza (la tendenza è stata calcolata dal gennaio 1959 al dicembre 1979) si è posizionata molto vicino a circa 1.0. Dall'inizio degli anni '80 questo rapporto è aumentato visibilmente, salendo a 2.2 nell'ottobre 2016, prima di chiudere a 2.1 a giugno 2017.


Questa massiccia esplosione di denaro "dal nulla" ha seriamente danneggiato il bacino dei risparmi reali. Piuttosto che promuovere un'allocazione efficiente dei risparmi reali, l'attuale sistema monetario non regolamentato ha promosso la capacità delle banche di incanalare grandi quantità di denaro "dal nulla" nell'economia più ampia.

Da ciò ne consegue che nell'attuale sistema bancario ciò che è necessario per ridurre l'indebolimento del processo di produzione di ricchezza reale, e quindi l'erosione delle paghe dei lavoratori, è l'introduzione di controlli più severi sulle banche.

Secondo Murray Rothbard in Making Economic Sense:

Molti sostenitori del libero mercato si chiedono: perché sono il campione di mercati liberi, privatizzazione e deregolamentazione ovunque, ma non nel sistema bancario? La risposta dovrebbe essere chiara: l'attività bancaria non è un'industria legittima, che fornisce un servizio legittimo, fin quando continua ad essere un sistema a riserva frazionaria; vale a dire, l'esecuzione fraudolenta di contratti che è impossibile onorare.

Non sto sostenendo la soppressione del libero mercato, ma la soppressione della capacità delle banche di generare credito "dal nulla". Questo perché l'attuale sistema bancario non ha nulla a che fare con un sistema bancario basato sul mercato.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://francescosimoncelli.blogspot.it/


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