di David Stockman
Possiamo dire questo per quanto riguarda le proverbiali "creature della palude" di cui Trump parla spesso: la loro spavalderia non conosce limiti.
A quanto pare i due attivisti governativi che gestiscono il Senato degli Stati Uniti -- Mitch McConnell e Chuck Schumer -- hanno raggiunto un accordo per spingere il budget federale già inzuppato di inchiostro rosso di altri $400 miliardi per i prossimi due anni e di $3,500 miliardi nel prossimo decennio. Di conseguenza, i rendimenti obbligazionari hanno continuato la loro marcia verso l'alto.
Ma ecco la parte irritante: Mitchels & Chuckles hanno ribattezzato il loro pessimo accordo "The Government Shutdown Prevention Act".
Proprio così. I contribuenti e le generazioni future sono condannate. A quanto pare, non importa quante piccole imprese, agricoltori e imprenditori vengono cacciati dai mercati dei capitali a causa dei $1,000 miliardi spesi ogni anno dallo zio Sam: Mitchels & Chuckles intendono mantenere aperto il monumento di Washington a tutti i costi, olte a pagare i 3.7 milioni di impiegati della Città Imperiale.
Questo è solo un altro modo per dire che le creature della palude sono diventate così abituate ai grandi numeri dei deficit da essere letteralmente impazzite quando si tratta accendere nuovi prestiti. Ad esempio, prima che approvassero la loro sciocca legge sulle tasse, il CBO aveva detto ai repubblicani che il deficit di base nel prossimo decennio sarebbe stato di $10,000 miliardi, il che significa che il debito pubblico avrebbe raggiunto i $30,000 miliardi entro il 2027.
Nemmeno questo importa. Hanno approvato lo stesso una riduzione temporanea delle tasse per le persone e un incentivo permanente di $1,400 miliardi per ulteriori riacquisti di azioni, dividendi a pioggia, operazioni di fusione/acquisizione e altri stratagemmi di ingegneria finanziaria come regalo di Natale alle lobby delle grandi aziende.
Poco tempo dopo il CBO ha rilasciato un aggiornamento: il deficit di base al netto delle imposte sarebbe stato pari a quasi $12,000 miliardi nel prossimo decennio.
Nemmeno questo ha prodotto campanelli d'allarme. Come mostrato di seguito, il lavoro di Mitchels & Chuckles porterà il deficit a 10 anni a $15,000 miliardi e quindi garantirà che il debito pubblico supererà i $35,000 miliardi entro il 2027 -- un livello che stimiamo ammontare a circa il 135% del PIL. I $15,000 miliardi di nuovo inchiostro rosso includono anche il finanziamento del welfare state per $2,500 miliardi all'anno.
In breve, i nostri amici del Committee for a Responsible Budget (CFRB) calcolano che Mitchels & Chuckles hanno ormai superato ogni record passato. Il loro piano metterà Washington sulla strada verso un deficit annuale di $2,100 miliardi entro il 2027.
Ma ecco il punto: la proiezione del CFRB si basa su uno scenario ottimista!
Per intenderci, si presume che gli Stati Uniti passino 219 mesi (fino al 2027) senza una recessione. Un periodo di tempo quasi il doppio di quello più lungo durante le circostanze molto più favorevoli degli anni '90; è 3.6 volte il periodo di ripresa economica post-1950 (61 mesi); ed è semplicemente fuori di testa quando si guardano le nuvole temporalesche che si addensano dappertutto.
Il grafico qui sotto, quindi, dovrebbe essere sufficiente a spaventare entrambe le barricate di Capitol Hill. È importante ricordare che la falsificazione drastica e prolungata dei tassi d'interesse e dei prezzi degli asset finanziari da parte della FED e di altre banche centrali ha praticamente distrutto il sistema di disciplina economica per mantenere sulla retta via Washington e Wall Street.
Gli scommettitori di Wall Street sono stati talmente storditi da anni di monetizzazione del debito pubblico da parte della FED che ora pensano che i rendimenti in aumento siano una "cosa buona" e che riflettano la crescita economica.
E invece no!
L'economia americana sta ancora arrancando lungo una delle riprese economiche più deboli della storia moderna; e con ogni mese che passa, si avvicina alla sua data di scadenza.
Pertanto l'unico modo possibile per accelerare la crescita in un ciclo economico di 104 mesi, in cui i consumatori interni sono impalati su $15,000 miliardi di debiti e altre passività, è attraverso un focolaio di spese in conto capitale.
Finora, tuttavia, il settore delle imprese ha risposto al tax rate del 21% annunciando $86 miliardi di nuovi riacquisti di azioni proprie e altre manovre di ingegneria finanziaria. Nel frattempo, ecco la tendenza degli ordini in conto capitale di base. Inutile dire che non sono affatto buoni.
Infatti nonostante gli alti e bassi dei numeri mensili mostrati qui sotto, tutto ciò che ci rimane è una linea piatta. Nel dicembre 2007 gli ordini in conto capitale esclusi i velivoli arrivarono a $67.6 miliardi. Dieci anni di inflazione e gli ordini sono arrivati a soli $66.9 miliardi a dicembre 2017.
La verità è che qualunque impulso espansivo che permane nell'economia degli Stati Uniti sta per essere soffocato dalla collisione imminente tra un'emissione crescente di debito da parte del Tesoro americano e la FED che è pronta a riversarne $2,000 miliardi sui mercati.
Ad esempio, abbiamo avuto una delle riprese nel settore immobiliare più deboli della storia -- nonostante il fatto che i tassi dei mutui siano stati abbattuti dalle politiche di indebitamento facile alimentate dalla FED. Infatti il tasso sui mutui a tasso variabile a 15 anni era in media del 3.0% tra il 2012-2017, appena l'1% al netto dell'inflazione.
Ora i rendimenti stanno aumentando, eppure i completamenti degli immobili familiari sono equivalenti a quelli di 35 anni fa.
La X sul grafico qui sotto, invece, potrebbe un giorno essere vista come il marchio della sconfitta del settore bancario centrale. Tentando di far crescere l'economia degli Stati Uniti schiacciando una determinazione onesta dei prezzi a Wall Street, ha scatenato un'ondata di dissolutezza fiscale che alla fine è diventata irreversibile.
Per quanto riguarda invece il grafico qui sotto e i $400 miliardi di compravendite di voti al Senato, questo è il prezzo che secondo i repubblicani deve essere pagato al fine di mantenere le navi, gli aerei e i carri armati operativi e i servizi armati addestrati.
Proprio così. Anche senza l'aumento nel settore della difesa da $85 miliardi per il prossimo anno, ci sarebbero ancora $631 miliardi per finanziare le operazioni militari, molto più di quanto i successivi 10 Paesi del mondo spendono per la difesa su base combinata e 10 volte di più dei russi.
Quello che sta succedendo è che i generali hanno preso il controllo della sicurezza nazionale, tra cui il generale "Mad Dog" Mattis che gestisce il Pentagono.
Così facendo non si sono presi la briga di dire agli occupanti dell'Ufficio Ovale che aumentando drasticamente il ritmo delle operazioni militari in tutto il mondo -- dalla Corea/Pacifico all'Afghanistan, all'Iraq/Siria, allo Yemen, al Nord Africa, ai Paesi Baltici e al Mar Nero -- si consumeranno carburante, materiali, pezzi di ricambio, logistica e supporto degli appaltatori come se non ci fosse un domani.
Vale a dire, tentando follemente di Far Tornare Grande l'America facendola diventare il poliziotto del mondo, Trump sta facendo andare di nuovo in bancarotta il Pentagono, generando così le stesse vecchie storie dell'orrore che vengono usate più e più volte per mandare nel panico Capitol Hill affinché approvi enormi aumenti al budget della difesa.
Assolutamente nessuno negli Stati Uniti è minacciato dalla non aggressione della Russia nei Paesi Baltici o dalle sue basi navali nel proprio cortile sul Mar Nero. Lo stesso vale per le distese dimenticate dall'Hindu Kush, i deserti dello Yemen, le macerie di quelle che erano le grandi città della Mesopotamia, le regioni impoverite dell'Africa settentrionale e centrale, o persino la penisola coreana -- doveva essere lasciata ai coreani affinché risolvessero una inutile guerra vecchia di 65 anni.
Peggio ancora, gli aumenti nel budget della difesa per finanziare queste operazioni e occupazioni completamente inutili in tutto il pianeta, hanno anche dato origine al famoso welfare/warfare state. Inutile dire che quando si marcia verso un deficit da $2,100 miliardi senza mettere in conto la prossima recessione, e quando i 60 milioni di beneficiari della previdenza sociale di oggi saranno 80 milioni entro il 2027 a causa della massiccia ondata di pensionamenti dei baby boomer, l'unica cosa da dire è che si è praticamente in bancarotta.
Infatti non c'è alcuna via d'uscita dalla trappola fiscale in cui è finita a Washington.
Le creature della palude, Mitchels & Chuckles, hanno speso 44 anni a succhiare finanziamenti dalla tetta pubblica e zero anni a guadagnarsi da vivere nel mondo reale.
Ma a quanto pare non importa. Trump non ha mai preso un centesimo dal registratore di cassa pubblico, eppure sembra essere affascinato dal debito in un modo che solo uno sviluppatore di proprietà immobiliari può esserlo. Uno che soprattutto ha giocato per quarant'anni con la leva finanziaria. Questo è il motivo per cui durante il discorso dello State of The Union ha menzionato il deficit solo una volta, e faceva riferimento ad uno che non esiste nemmeno!
Ogni dollaro federale dovrebbe essere sfruttato per collaborare con i governi statali e locali e, se è il caso, sfruttare gli investimenti del settore privato per riparare permanentemente il deficit nelle infrastrutture. E possiamo farlo.
Come ha fatto notare di recente il Mises Institute, non vi è alcun deficit infrastrutturale. La spesa per i trasporti pubblici, ad esempio, è aumentata da $18 miliardi al mese nei primi anni del 2000 fino a $25 miliardi al mese per finanziare il piano di stimolo di Obama, per poi passare a $30 miliardi al mese.
Chiamatelo come volete, ma "deficit" non è la parola adatta.
Quindi, vediamo: una crisi fiscale ruggente, rendimenti in ascesa e una frana democratica nel 2018 decisa a rimandare al mittente il dono del taglio delle tasse repubblicano nei confronti delle grandi imprese americane.
Sì, in effetti, nulla è cambiato finora e questo è esattamente il motivo per cui il pericolo nel casinò azionario è così palpabile.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://francescosimoncelli.blogspot.it/
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