Bibliografia

martedì 30 gennaio 2018

I prezzi degli asset sono spropositati

Una puntualizzazione iniziale è necessaria in virtù dell'argomento trattato in questo articolo: aspettative sull'inflazione. Secondo la teoria canonica, sono queste aspettative che guidano l'andamento dell'inflazione; se, ad esempio, c'è un improvviso aumento del prezzo di un bene, allora gli attori di mercato si aspetteranno un aumento maggiore di suddetti prezzi. In questo contesto si ergono i banchieri centrali, i quali utilizzano il metodo della cosiddetta "inflation targeting" per rassicurare gli attori di mercato che essi faranno tutto il possibile per tenere le cifre dell'inflazione entro un determinato range. Peccato, però, che l'inflazione non sia guidata dalle aspettative, bensì sia un aumento dell'offerta di moneta. Senza un precedente aumento di quest'ultima non può esserci inflazione dei prezzi, mentre invece i commentatori mainstream e gli economisti pensano tautologicamente che l'inflazione dei prezzi sia causata dall'inflazione dei prezzi. Il prezzo non è altro che la quantità di denaro pagata per un bene, e se offerta di quest'ultimo e offerta di denaro rimangono invariati non ci sarà alcun aumento di prezzi. Così come non ci sarà un aumento generale dei prezzi se, ad esempio, un improvviso salto dei prezzi del petrolio innescasse aspettative inflazionistiche più alte; questo evento ricadrebbe solo sulla filiera influenzata da tale commodity, ma non avrebbe alcuna influenza su altri settori. Ciò che avremmo sarebbe solo una ridistribuzione della spesa degli attori di mercato, con conseguente aggiustamento dei prezzi. Senza la creazione di denaro ex novo, a parità di condizioni, non ci sarebbe alcun aumento generale dei prezzi.
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di Thorsten Polleit


Viviamo in tempi inflazionistici. Alcune persone potrebbero considerare questa affermazione controversa. Questo perché di questi tempi l'inflazione è ampiamente considerata come un aumento dell'indice dei prezzi al consumo (IPC) oltre il 2% all'anno. Tuttavia ci sono ragioni convincenti per mettere in discussione questo punto di vista. Da un lato l'IPC non include "asset" come, ad esempio, azioni, abitazioni, immobili, ecc. Di conseguenza l'evoluzione dei prezzi di questi asset non è spiegata dai cambiamenti nell'IPC.

Dall'altra parte, e ancor più essenziale, le variazioni dei prezzi di beni e servizi sono associate a cambiamenti nella quantità di denaro. Questo è il motivo per cui gli economisti erano soliti intendere un aumento della quantità di moneta come inflazionistica (e un declino della quantità di moneta come deflazionistico): senza il denaro che circolava, non poteva esserci un fenomeno come l'inflazione — questa è una tendenza al rialzo di tutti i prezzi di beni e servizi nel tempo. La verità è che l'aumento generale dei prezzi è inestricabilmente legato al denaro.



I prezzi degli asset sono spropositati

Un indicatore di uno sviluppo monetario inflazionistico è il legame tra lo stock di moneta statunitense M2 e il PIL nominale. Questo rapporto può essere indicato come una misura di "eccesso di liquidità". Dall'inizio della crisi 2008/2009, l'eccesso di liquidità è cresciuto fortemente — poiché la crescita del PIL è rimasta indietro rispetto all'aumento della quantità di denaro. Perché? Beh, gran parte dell'espansione monetaria ha spinto verso l'alto i prezzi degli asset — in particolare nel mercato azionario e immobiliare.




La Federal Reserve (FED) ha creato l'ennesimo "boom inflazionistico". L'economia USA è alimentata da tassi d'interesse estremamente bassi, accompagnati da un'ulteriore crescita del credito e della moneta fiat. L'espansione monetaria porta ad un aumento artificiale dei consumi e delle spese per investimenti, con conseguenti miglioramenti in termini di produzione e occupazione. Inoltre la liquidità si fa strada nei mercati finanziari (asset), facendo salire i prezzi degli asset e persino i livelli delle valutazioni.



Come far continuare il boom: più inflazione

Per mantenere il boom inflazionistico — e prevenire il "bust" — la FED deve assicurarsi che il credito e l'offerta di moneta continuino ad aumentare e che, non meno importante, i costi di finanziamento e del capitale rimangano a livelli abbastanza bassi. Ciò detto, la politica inflazionistica deve andare avanti, soprattutto per ragioni politiche. Tassi d'interesse più alti e un rallentamento del credito e della creazione di denaro porterebbero togliere la brocca del punch e la festa si fermerebbe di colpo. Il boom economico si trasformerebbe in un bust.

L'inflazione funziona solo se passa inosservata, se c'è "inflazione a sorpresa". Tuttavia, non appena le persone scoprono che il potere d'acquisto dei soldi diminuisce più di quanto si aspettavano, i polli vengono spennati: le persone tengono in considerazione un aumento dell'inflazione nei loro contratti per salari, locazioni e prestiti. Se ciò accade, non c'è più un effetto sorpresa e l'inflazione perde il suo potere di stimolare l'economia (attraverso segnali di prezzo ingannevoli).

Una banca centrale che vuole far continuare il boom e prevenire il bust rimane con una sola opzione: deve creare una dose maggiore di inflazione a sorpresa. Il lettore può già sapere a cosa porterà un simile "gioco dell'inflazione". Fa percorrere all'economia una strada ad alta inflazione o, nel caso estremo, una strada di super inflazione, o addirittura iperinflazione, che alla fine distruggerà il potere d'acquisto della valuta.



Perché non c'è crisi

Finora i mercati finanziari sono rimasti abbastanza calmi. L'inflazione non è vista come un problema importante, come dimostrato, ad esempio, dalle aspettative sull'inflazione. Come mai? Ci potrebbero essere due ragioni. Innanzitutto la maggioranza delle persone ricava le proprie aspettative sull'inflazione dall'IPC (possiamo parlare di "aspettative sull'inflazione che si adattano"). Poiché quest'ultimo è stato relativamente basso per molti anni, la gente non si aspetta che l'inflazione aumenti nei prossimi anni.




In secondo luogo molte persone sembrano non rendersi conto che "l'inflazione dei prezzi degli asset" rovina il potere d'acquisto del denaro allo stesso modo in cui lo fa l'inflazione nell'IPC: se volete comprare azioni, case o terreni, il rendimento sarà infimo se i prezzi di questi asset salgono. Finché l'inflazione dei prezzi degli asset non viene intesa come una forma di "vera inflazione", le aspettative sull'inflazione rimarranno attenuate e le banche centrali potranno continuare il loro schema inflazionistico.

In questo contesto possiamo trarre due conclusioni. Innanzitutto l'inflazione è viva e vegeta: è attualmente in aumento nei prezzi degli asset. In secondo luogo, ad un certo punto nel tempo un boom inflazionistico rischia di trasformarsi in un bust — uno scenario che colpirebbe pesantemente l'economia, il sistema finanziario e i prezzi degli asset. Sfortunatamente non si può prevedere (con alcuna precisione scientifica) quando il boom si trasformerà in un bust; dipende da certe condizioni.

Detto questo, l'attuale boom potrebbe protrarsi per un bel po' — con le economie che continueranno ad espandersi ed i prezzi degli asset che correranno da un livello record a quello successivo. Tuttavia sappiamo che l'attuale boom inflazionistico — che presumibilmente è acclamato da molti in quanto fornisce più posti di lavoro e redditi supplementari — sta in realtà gettando le basi per un bust.

L'investitore dovrebbe tenere a mente che le banche centrali non solo mettono in moto un boom inflazionistico (che finirà in lacrime), ma che combatteranno un bust con più inflazione (aumentando ulteriormente la quantità di denaro). Detto questo, gli investitori devono essere consapevoli di una verità piuttosto scomoda: abbiamo avuto l'inflazione, e ce ne sarà ancora di più. Il denaro continuerà a perdere il suo potere d'acquisto.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


3 commenti:

  1. e c è gente che pensa il prezzo alto delle case li fa diventare ricchi...
    attenti.. siamo vicini al bordello totale... manca poco...

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    1. Mi sa che tocca darti ragione.

      https://www.zerohedge.com/news/2018-01-26/one-bofas-imminent-market-crash-indicators-was-just-triggered
      "the market always dumps within the next 3 months once a Sell signal has been triggered"

      R.G.

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  2. .....nessuno che parla piú di oro e argento però

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