di Doug French
Nonostante le criptovalute abbiano rubato tutte le attenzioni sulla scena finanziaria, c'era una notizia intrigante apparsa il primo settembre sul Nikkei Asian Review. Scrivendo da Denpasar, Indonesia, Damon Evans riportava che "la Cina è prossima ad inaugurare contratti futures sul petrolio greggio prezzati in yuan e convertibili in oro, in quello che gli analisti descrivono come un cambiamento epocale nel settore".
Non coperti dal bitcoin, non coperti da ethereum, ma coperti dall'o-r-o. Quanto scarso amore hanno i cinesi per la tecnologia! Per il momento, il petrolio è prezzato in dollari, sia il Brent sia il West Texas Intermediate.
Evans spiegava:
La mossa della Cina permetterà agli esportatori, come la Russia e l'Iran, di eludere le sanzioni statunitensi tramite negoziazioni in yuan. Per stimolare ulteriormente il commercio, la Cina (il più grande importatore mondiale di petrolio) dice che lo yuan sarà completamente convertibile in oro sugli exchange di Shanghai e Hong Kong.
Questo sarà il primo contratto futures in Cina aperto a società straniere come i fondi d'investimento, le società di trading e le società petrolifere.
È da tempo che la Cina vuole sganciarsi dal dollaro e ora ci sta provando per la terza volta con gold contract denominati in yuan.
"È un meccanismo che può attirare i produttori di petrolio che preferiscono evitare di usare dollari e non sono disposti ad accettare di essere pagati in yuan per le vendite di petrolio in Cina", ha affermato Alasdair Macleod di Goldmoney.
"È un trasferimento di asset dal liquido nero al metallo giallo, è una mossa strategica per sostituire l'oro al petrolio piuttosto che ai bond statunitensi, che invece possono essere stampati dal nulla", ha spiegato Grant Williams.
Se l'Arabia Saudita accettasse lo yuan per regolare gli scambi di petrolio, ha dichiarato Louis-Vincent Gave, "sarà una bella gatta da pelare per Washington, poiché il Tesoro americano la vedrebbe come una minaccia all'egemonia del dollaro [...] ed è improbabile che gli Stati Uniti continuerebbero ad approvare le vendite di armi ai sauditi e la protezione della Casa di Saud".
Diciamo che la Cina acquisti l'Aramco, il prezzo del petrolio saudita potrebbe spostarsi dai dollari allo yuan, dice Macleod: "Se la Cina può legare l'Aramco, la Russia, l'Iran e altri, avrà un grado di influenza su quasi il 40% della produzione globale e sarà in grado di far progredire il suo desiderio di escludere il dollaro in favore dello yuan".
Per quanto riguarda le criptovalute, invece, Goldman Sachs "sta ponderando l'idea di una nuova operazione di negoziazione dedicata al bitcoin e ad altre valute digitali, la prima azienda di Wall Street si prepara a tuffarsi in questo mercato in espansione seppur ancora un po' controverso" riferisce il Wall Street Journal.
Si scopre che Goldman Sachs sta solo rispondendo a clienti che vogliono giocare nello spazio crypto. Paul Vigna, Telos Demos e Liz Hoffman scrivono:
Goldman cerca di servire un crescente numero di investitori istituzionali che vogliono scommettere sul bitcoin. Il suo sforzo potrebbe comportare la nascita di una squadra di trader che renderanno i mercati in bitcoin simili a quello dello yen giapponese o alle azioni di Apple Inc.
Circa 70 hedge funds hanno acquistato bitcoin. La volatilità dei prezzi delle criptovalute fornisce qualcosa che i mercati tradizionali hanno scordato... l'azione. "Goldman, una volta conosciuta come il trader più veloce a Wall Street, è quella che ha arrancato di più rispetto ai suoi pari. I ricavi nei suoi investimenti a reddito fisso sono diminuiti del 21% rispetto allo scorso anno, trascinati a fondo da una scarsa performance delle commodity e delle valute".
Il dollaro finirà presto sotto attacco: sia da uno yuan coperto dall'oro che dalle criptovalute. Potremmo chiederci se tutto questo si adatti bene al piano di Janet Yellen di rialzare i tassi d'interesse e ridurre il bilancio del suo datore di lavoro. Scommetto di no.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
Le cryptovalute continuano il loro apprezzamento di un fattore 10 all'anno, vediamo se questo "cambiamento epocale", così come descritto dagli analisti, farà si che cambi la situazione dell'oro.
RispondiEliminaO se invece il suo declino continuerà inesorabilmente, indicando che la loro capacità di analisi è pari alla loro ignoranza, e grante quanto la totale incapacità di prevedere e cavalcare l'alba delle cryptovalute.
Che molti golbugs stiano rosicando o semplicemente non vedano l'onda in arrivo è palese, ma nel mezzo ci sono sempre posizioni interessanti da ascoltare:
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=KrP8zyIlTAU
R.G.
Eccellente video e, come al solito, eccellente Michael. La sua posisizione è più che ragionevole e perfettamente condivisibile.
EliminaAnzi, ritengo proprio che a lungo termine il valore dei metalli preziosi si sposti verso il loro valore di mercato dal punto di vista di materia prima.
Benché siamo ancora (penso molto) lontani dal fatto compiuto, più passa il tempo è più aumenta la probabilità che dalle ceneri dell'ormai putrescente sistema monetario, quello nuovo che ne prenderà il posto avrà alla base delle cryptovalute (e con una certa probabilità Bitcoin) invece che quello che è sempre stata la scelta migliore (l'oro).
E' possibile che siamo prossimi ad un cambio epocale senza precedenti.
Ma è bene ricordare che siccome il futuro è incerto per definizione è sempre meglio essere pronti a tutto e mettere anche in oro fisico parte dei propri risparmi.
Le cripto serie sono ancora volatili, ma per chi non ne avrà neanche una frazione saranno davvero volatili ..... per diabetici.
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