giovedì 30 novembre 2017
Avvertimenti dal “China Beige Book”
di James Rickards
Leland Miller, un mio caro amico, è il fondatore e titolare di un servizio di ricerca economica chiamato "China Beige Book".
Il nome "beige book" è preso in prestito dalle indagini condotte dalle banche regionali Federal Reserve sulle condizioni economiche nelle loro regioni. (Nei giorni precedenti Internet, la FED rilasciava opuscoli con copertine di vario colore in base all'oggetto analizzato. Il libretto delle condizioni economiche aveva una copertina beige.)
Leland fa con la Cina ciò che la FED fa nelle sue regioni, tranne che lui copre l'intero Paese. Ha una rete diversificata di oltre 3,000 aziende e imprenditori in tutti i settori di attività. Ottiene le sue informazioni direttamente alla fonte e bypassa i canali del governo centrale. È come un servizio di intelligence privato.
Infatti, la rete di Leland è migliore di quella della CIA quando si tratta di dati economici; infatti la CIA si rivolge a lui per consigli e suggerimenti.
Il servizio di ricerca dettagliato costa circa $100,000 all'anno per un abbonamento. Ma Leland pubblica sintesi su base trimestrale e sono liberamente disponibili. Il suo ultimo sommario non dipinge un bel quadro.
Il China Beige Book, CBB, dice che la Cina ha nascosto i problemi legati alla debole crescita e al debito eccessivo per apparire calma davanti al mondo durante il Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese, avuto luogo il mese scorso.
Il CBB chiarisce anche che non è avvenuto il fantomatico "ribilanciamento" dell'economia cinese da investimenti e produzione a consumi e spesa. Invece la Cina ha raddoppiato l'eccesso di capacità per quanto riguarda carbone, acciaio e produzione manifatturiera generale e ha continuato la sua politica di investimenti improduttivi alimentati da debiti impagabili.
È evidente, quindi, che iniziano a comparire le prime crepe nella Grande Muraglia del debito cinese.
La baldoria di debito cinese degli ultimi 10 anni è una storia ben nota. Le società cinesi hanno contratto debiti in dollari per centinaia di miliardi di dollari, la maggior parte dei quali non sono pagabili senza sovvenzioni da Pechino.
Il rapporto debito/capitale della Cina è superiore al 300%, peggio di quello americano (anch'esso pericolosamente alto) e paragonabile a quello del Giappone e di altri grandi debitori. Il mercato cinese della gestione del patrimonio (WMP) è fondamentalmente uno schema di Ponzi.
Nuovi WMP sono utilizzati per riscattare i WMP maturanti, mentre la maggior parte dei prodotti in questo mercato viene semplicemente rinnovata perché i progetti immobiliari e infrastrutturali sottostanti non possono rimborsare i loro debiti.
Un sacco di prestiti aziendali si riduce semplicemente ad un'azienda che presta ad un'altra, che a sua volta presta ad un'altra ancora, dando l'impressione che ogni azienda detiene buone risorse, ma in realtà nessuna può effettivamente pagare i suoi creditori. È un gioco contabile senza soldi veri e nessuna possibilità di rimborso.
Tutto questo è ben noto.
Ciò che non è noto, è il quando finirà. Quando scomparirà la fiducia in modo tale che l'intero castello di carte cada a terra? Quando uno shock geopolitico o una catastrofe naturale innescheranno una perdita di fiducia e accenderanno un panico finanziario?
C'è stata una scarsa prospettiva di un evento simile nell'ultimo anno, perché il presidente Xi Jinping stava mantenendo un coperchio sui guai che ribollivano in patria prima del Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese.
Con questo evento alle spalle, Xi è pronto ad intraprendere la riforma del sistema finanziario, il che significa chiudere le società e le banche insolventi. Ora sono cominciati a comparire i primi fallimenti.
Dandong Port Group, che fa affari nella zona calda vicino alla Corea del Nord, è appena andata in default per il suo debito. Questo può rappresentare il fallimento d'apertura di una grande ondata di bancarotte. La questione è se il presidente Xi possa attuare le sue riforme pianificate e gestire l'insolvenza delle imprese senza trasformare il processo in qualcosa di più pericoloso che può andare fuori controllo.
I primi segnali ci dicono che questo processo di ristrutturazione sarà più difficile di quanto si aspetta Xi e che il potenziale di panico è davvero alto.
Il CBB prevede che o la Cina avrà un rallentamento significativo nel 2018, che a sua volta si ripercuoterà sulla crescita mondiale, oppure dovrà affrontare un debacle ancora più grande. Entrambi i risultati sono notizie negative per l'economia globale.
Saluti,
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
mercoledì 29 novembre 2017
Una guida per comprendere il caos intorno a bitcoin
di Jeffrey Tucker
Non riesco a ricordare un fine settimana più caotico nella storia di bitcoin di quello di due settimane fa. Questo perché l'azione diventa più emozionante giorno dopo giorno, con trame più profonde, più opzioni, nuove complessità e drammi finanziari e personali.
Sapete perché? Perché questa tecnologia è diventata enormemente fondamentale per il futuro del mondo. È la nascita di un nuovo modo di fare affari.
Gli outsider che entrano in bitcoin possono ritrovarsi completamente confusi, o addirittura terrorizzati.
Posso solo immaginare cosa potrebbe essere stato per qualcuno che si è avventurato in bitcoin negli ultimi 30 giorni. Potrebbero essersi chiesti che razza di circo sia questo, specialmente se queste persone sono diventate curiose e hanno iniziato ad esaminare il bitcoin dopo aver letto cataste di news su di esso. È possibile leggere materiale del genere tutto il giorno e ritrovarsi più confusi che mai.
Ed è vero: bitcoin è più confuso di quanto non sia mai stato. È l'ultimo posto in cui qualcuno pensava di ritrovarsi cinque anni fa, ma questa è la natura di una tecnologia emergente. Ci vorrà molto tempo prima che diventi tanto facile da utilizzare come l'elettricità.
Che cosa stava accadendo esattamente? Non saprei da dove cominciare neanche se avessi capito tutto. Scrivo in veste di un osservatore entusiasta ed un partecipante minore nella storia tecnologica più emozionante della mia vita. È estremamente difficile scrivere su questo argomento per i non iniziati senza sembrare un klingoniano, ma ecco il mio tentativo.
BTC contro BCC
Una nuova valuta denominata Bitcoin Cash (una "fork" dalla catena principale, il che significa che tutti i proprietari precedenti di bitcoin hanno ottenuto anche bitcoin cash) è andata per conto proprio, e solo poche settimane fa è stata dichiarata morta. Per settimane ho sentito che questa cosa chiamata BCC sarebbe "andata a zero"... e invece ha fatto il contrario.
Lo shock era (ed è) palpabile. Per anni le persone si sono domandate se bitcoin avesse mantenuto per sempre il punto più alto nel mondo delle criptovalute, data la concorrenza là fuori. Chiunque può creare un token. Sicuramente bitcoin potrebbe essere insidiato ad un certo punto.
Due settimane fa è emerso il candidato meno probabile. Bitcoin (BTC) è ancora il primo per capitalizzazione di mercato, a $104 miliardi. Pensate a quanto sia grande questa cifra ed è solo il 2% della valutazione dell'oro, il che suggerisce che abbia ancora molta strada da percorrere. Il token della blockchain di ethereum (ETH), più un asset che una valuta, è stato per molto tempo secondo a $29 miliardi.
All'improvviso bitcoin cash (BCC) ha sorpassato ethereum in capitalizzazione di mercato, raggiungendo un picco nel rapporto di cambio a $2,400 dollari (con una capitalizzazione temporanea di mercato di $32.8 miliardi) prima di scendere nuovamente a $1,100 (con una capitalizzazione di mercato di $18.8 miliardi).
E questo improvvisamente ha sollevato la possibilità che BCC, la cui esistenza era solo di alcuni mesi, sarebbe potuta diventare una valuta popolare in futuro, nonostante abbia un supporto limitato per il wallet, transazioni super lente ed è lungi dall'essere mainstream.
I critici sono sicuri che sia una bolla. Non è ovvio per me, dato che abbiamo a che fare con una tecnologia estremamente rivoluzionaria i cui campi d'applicazione comprendono la moneta, la finanza e la legge. È normale che ci siano oscillazioni selvagge.
Quello che verrà dopo non sarà deciso da esperti o dai grandi player nei mercati, ma dalle stesse forze di mercato. I mercati sono più pratici degli intellettuali.
L'avvento di BCC
Diversi fattori hanno fatto scattare l'aumento del prezzo di bitcoin cash, nonché un rinnovato interesse nei suoi confronti.
In primo luogo, le fee sulle transazioni e/o il tempo di elaborazione delle transazioni di bitcoin sono aumentati e annullano quello che molti dicevano che fosse il vantaggio fondamentale delle criptovalute. La rete è diventata più affollata e la comunità "mineraria" che conferma le transazioni con il potere di elaborazione sta scegliendo quelle transazioni a prezzi elevati rispetto alle altre, vale a dire, si comportano come attori di mercato (ma in modi che gli utenti non amano).
In secondo luogo, una solida soluzione al problema chiamata Segregated Witness, che separa le firme dalle transazioni e libera lo spazio (tra le altre modifiche), è stata attivata ad agosto attraverso una soft fork, un modo per aggiornare retroattivamente bitcoin.
Una proposta separata chiamata SegWit2x che avrebbe aggiunto una modifica per aumentare la dimensione dei blocchi di bitcoin attraverso una hard fork (un aggiornamento compatibile non retroattivo), non è riuscita invece ad ottenere consensi.
Queste realtà stanno generando preoccupazioni, perché bitcoin è in un punto in cui ha bisogno di scalabilità per la prossima fase di utilizzo pratico. La domanda è come, e questa c'ha portati a bitcoin cash. Ingrandire i blocchi significa affrontare un aspetto del problema attuale, ma tutti sanno che ancora non lo risolve del tutto. Il punto è che non viviamo nel lungo termine; dobbiamo affrontare le realtà attuali.
L'altra soluzione a più lungo termine crea più strati in cima alla blockchain. Pensateci: i nostri computer diventano sempre più grandi ogni anno? No, sono più piccoli, ma sono più veloci e più efficienti in quello che fanno. Il futuro di bitcoin potrebbe andare nella stessa direzione.
Inoltre, i difensori dello status quo sottolineano che non è mai stato destinato a scalare la chain. I primi utilizzatori hanno capito che il registro di bitcoin avrebbe infine operato come un sistema per il saldo definitivo delle transazioni, incoraggiando ulteriori innovazioni per affrontare esigenze finanziarie più specifiche.
Altre valute e servizi potrebbero servire come sistemi più efficienti per le piccole transazioni e per i servizi di credito. Ad esempio, gli sviluppatori hanno costruito sistemi di secondo livello che si basano su bitcoin, come Lightning Network, i quali consentono transazioni istantanee e di grandi volumi che si adattano alla blockchain. Alcuni di questi sistemi risalgono alla metà del 2013, ma hanno avuto ritmi di adozione limitati, ciononostante hanno un basso impatto su come bitcoin viene utilizzato oggi.
Il breve termine
Si scopre che aspetti del lungo termine sono arrivati prima di quanto previsto. Questo crea problemi ed opportunità. Le persone stanno attualmente utilizzando bitcoin non solo come "riserva di valore", ma anche come denaro vero: un mezzo per facilitare le transazioni reali. La frustrazione con le fee elevate ha spinto un team a separarsi dalla catena originale per creare bitcoin cash (BCC), il quale ha moltiplicato le dimensioni dei blocchi di bitcoin pre-Segwit di otto volte e quindi è probabile che per un certo periodo di tempo funzionerà bene per le piccole transazioni.
I critici dicono che questo approccio ci porta nella direzione sbagliata, verso il disincentivo dei minatori e ad una maggiore centralizzazione. Dall'altra parte, e questa è la bellezza di un processo di sviluppo decentralizzato, non dobbiamo scegliere un solo cammino. BTC, BCC e mille altre criptovalute possono operare contemporaneamente. Ciò garantisce quello che F. A. Hayek definiva "scelta della valuta", un'idea che era un sogno negli anni settanta ma che oggi sta rapidamente diventando la realtà.
BCC non è l'unico contendente in grado di offrire transazioni a basso costo. Molti servizi stanno lavorando per aggiornare il loro codice ed integrare le transazioni SegWit (alcune già ce l'hanno) e si stanno preparando ad utilizzare sistemi di secondo livello costruiti negli ultimi anni su bitcoin. Nel frattempo, molte altre criptovalute (es. litecoin, dash, monero) stanno gareggiando per fornire quei servizi che bitcoin non può fornire, inclusa una migliore privacy e tempi di conferma più veloci.
Inoltre ci sono criptovalute, o più precisamente asset class, come Ethereum e Ripple che potrebbero funzionare come mezzi di scambio nelle condizioni giuste.
Ma attenzione anche al nuovo arrivato: bitcoin gold (BTG). Non ha nulla a che fare con l'oro come merce. Questa è un'altra fork con un'ambizione diversa: decentralizzare l'attività mineraria fornendo un metodo nuovo e più facile.
Ha già ricevuto il sostegno dell'industria, perché comprende parecchi miglioramenti apparenti che sarebbero stati difficili da ottenere dato l'ecosistema minerario di bitcoin.
Bitcoin è quindi condannato?
Il dibattito sulla questione della scalabilità va avanti da tre anni ormai, ma poiché la base dei prezzi e degli utenti s'è estesa in maniera massiccia, è sorto prorompente l'imperativo per un modo scalabile di utilizzare bitcoin. La pressione s'è andata accumulando fino all'incredibile esplosione in questo mese, un novembre che sicuramente finirà negli annali delle criptovalute.
La comunità, una volta unita, è diventata così divisa che è impossibile fare un tweet sul tema senza essere additati in qualche modo spregevole. Diciamo solo che c'è una certa carenza di fiducia nel prossimo.
Oltre a tutto questo, c'è la comunità finanziaria del vecchio mondo che considera tutto questo settore come un grande schema di Ponzi. Le persone come Jamie Dimon dicono che è da sciocchi mettere anche un solo centesimo in questa tecnologia, che sia BTC, BCC, BTG, ETH, o qualsiasi altra.
Ciò che non ti uccide, ti rafforza
Qual è il significato di tutto questo caos? Per quanto mi riguarda, sono contento. Perché? Perché più questo settore viene pubblicizzato, rimodellato e ricostruito, più diventerà forte. Questo perché è il prodotto di un mercato dinamico e competitivo piuttosto che di una qualche commissione centrale. Questo lo rende adattabile, robusto e connesso alla scelta umana.
In altre parole, tutto il caos attuale è un sintomo del successo di bitcoin, non del suo fallimento. Non esiste più grande esempio contemporaneo di ordine che emerge da un caos apparente.
Sono contento anche perché sono convinto che nessun guru in questo spazio, per non parlare di pianificatori ed intellettuali al di fuori, possa sapere in modo sicuro quello che ci riserva il futuro. Per quanto riguarda gli investitori medi, questo slogan è probabilmente giusto: "Keep calm and HODL".
Questo è quanto possiamo dire: qualunque cosa ne emergerà, sarà meglio dei sistemi che hanno monopolizzato la finanza mondiale negli ultimi cento anni. Inoltre, questa volta, il settore non rimarrà congelato nel tempo, invece non smetterà mai di svilupparsi.
Godetevi il viaggio!
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
martedì 28 novembre 2017
C'è una via d'uscita dalla trappola della BCE?
di Daniel Lacalle
La BCE si trova di fronte all'alternativa del diavolo che Frederick Forsyth ha menzionato in uno dei suoi libri. Tutte le opzioni a sua disposizione sono potenzialmente rischiose. Mario Draghi sa che mantenere i cosiddetti stimoli comporta più rischi che benefici, ma sa anche che eliminarli potrebbe far crollare il castello di carte dell'Eurozona.
Nonostante la massiccia iniezione di liquidità, sa che non può nascondere i rischi politici: il colpo di stato secessionista in Catalogna, ad esempio. L'Ibex riflette tutto questo, rendendo chiaro che la Banca Centrale Europea non stampa la prosperità, ma mette solo un minimo alle valutazioni.
La BCE vuole un euro debole, ma è solo un pio desiderio avere un euro debole e allo stesso tempo un'economia forte. I Paesi dell'Unione Europea esportano principalmente tra di loro. I Paesi membri vendono più di due terzi dei propri beni e servizi ad altri Paesi della zona Euro. Pertanto più esportano e le loro economie recuperano, più forte è l'euro e, con esso, il rischio di perdere la competitività. La BCE ha cercato di diminuire la forza dell'euro con proclami pro ciclici, ma non hanno funzionato fino a quando il rischio politico non è rientrato. Con le elezioni tedesche e la prospettiva di una debole coalizione, i risultati delle elezioni austriache e la situazione in Spagna, gli operatori di mercato hanno capito – alla fine – che il miraggio incarnato dalla formula "questa volta è diverso" per quanto riguarda l'Unione Europea era semplicemente... un miraggio.
Un euro debole non ha aiutato l'UE ad esportare di più all'estero. Le esportazioni extra UE provenienti dai Paesi membri sono rimaste stagnanti da quando è stato inaugurato il programma di stimolo monetario, anche se l'euro è molto più debole rispetto al suo paniere di valute sin da allora. Ciò dimostra che la crescita delle esportazioni non viene conseguita mediante sovvenzioni artificiali come una svalutazione monetaria, ma da un valore aggiunto, qualcosa che l'Unione Europea ha smesso di cercare.
Escape From The Central Bank Trap spiega come la BCE si sia ritrovata in un problema che non è facile da risolvere. In primo luogo avrebbe dovuto terminare il suo programma di stimolo mesi fa, secondo il proprio piano, ma non è in grado di farlo. In secondo luogo, con più di un migliaio di miliardi di euro in liquidità in eccesso, la BCE sfoggia una cifra per i suoi acquisti che è chiaramente inutile e che ha portato alla moltiplicazione della liquidità in eccesso per un fattore di dieci. In terzo luogo gli incentivi perversi hanno scavalcato la politica economica europea.
I rischi sono rilevanti. Questa settimana ho avuto l'opportunità di parlare presso la Federal Reserve Bank di Houston e ho spiegato come il programma di acquisto della BCE superi le emissioni nette dei titoli obbligazionari sovrani nell'area dell'Euro di più di sette volte. Durante i vari giri di QE della Federal Reserve, non si è mai raggiunto il 100% delle emissioni nette. Ora che la BCE "ridurrà" questi acquisti a €30 miliardi al mese, la cifra continuerà ad essere più del 100% delle emissioni nette.
Cosa significa? Che gli Stati Uniti continuavano a mantenere vivo il mercato secondario, il che garantiva che non ci sarebbero stati enormi rischi di crollo quando sarebbe iniziato il tapering, perché la Federal Reserve ha acquistato meno di quanto veniva emesso, prestando attenzione alle valutazioni del mercato per quanto riguarda obbligazioni ed asset finanziari. Con l'estensione del programma di acquisti, la BCE ammette di non sapere se esiste un mercato secondario che acquisterà i titoli di stato europei ai rendimenti correnti.
Ponetevi una domanda: acquistereste obbligazioni decennali ad una resa inferiore al 2% da uno stato fortemente indebitato che ha bloccato il suo impulso per le riforme? Non credo proprio.
Con più di $8,000 miliardi di obbligazioni a rendimenti negativi, il rischio di una bolla è enorme, perché potrebbe portare a grandi perdite nominali e reali in migliaia di piani pensionistici che investono solo in asset a reddito fisso e con basso rischio. Sebbene gli stati abbiano risparmiato molto per quanto riguarda la spesa per gli interessi, tali risparmi sono giunti a scapito di pensionati e risparmiatori. La BCE è caduta nella propria trappola perché ora non può più essere rigorosa nei confronti dei limiti che ha stabilito, soprattutto in assenza di un mercato secondario a questi prezzi.
In attesa di una riforma finanziaria
La trappola in cui è finita la BCE riguarda anche un'Europa che ora richiede che le banche ritardino e decelerino la pulizia dei loro bilanci. Le banche europee hanno più di un migliaio di miliardi di euro in prestiti non performanti e molti stati non hanno effettuato una riforma finanziaria come quella spagnola. Questi stati richiedono una ristrutturazione "ammorbidita" degli asset tossici. È incredibile, ma non abbiamo imparato niente.
Inoltre, i tassi a zero stanno zombificando l'economia.
Ponetevi un'altra domanda: quale tipo di investimenti e imprese sono incentivati da tassi d'interesse a zero e che invece non erano redditizi all'1.5%? Suddetta trappola non consente a Draghi di aumentare i tassi, cosa che è urgente quando la BCE è quasi 200 punti base dietro la curva, perché altrimenti l'economia ne soffrirà. Che tipo di economia è così debole che non può sopportare un rialzo dei tassi dello 0.5%? Un'economia dove ci sono aziende zombie – quelle che non possono pagare i loro interessi con i profitti operativi nonostante i tassi bassi. Secondo la BRI, negli ultimi due anni il numero di aziende zombie tra le grandi aziende è salito al 9%. Immaginate tra quelle piccole.
La trappola del cosiddetto piano di stimolo è sempre la solita: una volta che il periodo e la quantità annunciati sono stati coperti, la BCE stessa è ostaggio degli incentivi perversi che ha creato. Ci viene detto che non esiste nessuna una bolla, ma la BCE non può fermare i propri acquisti a causa del timore di un crollo nei mercati finanziari. Non è ironico? Ci viene detto che i fondamentali economici giustificano l'ambiente finanziario e politico, ma se si menziona un rialzo dei tassi dello 0.5% i governi e le aziende svanirebbero. Se non c'è alcuna bolla, è il momento ideale per fermare qualcosa che non serve più a mitigare il panico finanziario. Quello che vediamo oggi nelle valutazioni delle obbligazioni sovrane non è la normalizzazione dei rendimenti eccessivi, ma l'euforia generata da un singolo operatore: la BCE. E questo porta sempre conseguenze negative.
Il sistema finanziario non può guarire se i tassi vengono mantenuti a livelli ridicoli, come gran parte dell'industria bancaria ha già avvertito. Inoltre l'ossessione per l'inflazione da parte della BCE, la porta ad ignorare le tre ragioni per cui i prezzi non aumentano come vorrebbe: la sovraccapacità accumulata dopo anni di sovvenzioni e stimolo della domanda; disinflazione da parte della tecnologia, la quale è molto positiva e democratizza l'utilizzo di beni e servizi per tutti i segmenti di reddito; l'invecchiamento della popolazione europea, la quale porta a cambiamenti nei modelli di consumo, oltre ad imposte più elevate per la classe media e le famiglie a causa dell'incremento della spesa per le pensioni. Questi sistemi pensionistici inoltre soffrono di tassi bassi perché gli asset annessi sono investiti in obbligazioni statali con rendimenti reali negativi. Cioè, i risparmi vengono erosi.
Nessuno può dire che Draghi non abbia avvisato più e più volte sull'esigenza di fare le riforme, ma l'errore della BCE è stato quello di guardare agli Stati Uniti e pensare di poter imitare la Federal Reserve senza rischi. Nel processo ha dimenticato le riforme, come i politici vogliano fare solo più debiti e, soprattutto, ha dimenticato di prestare attenzione alla domanda reale dei mercati. Oggi, nonostante l'urgenza, Draghi non può scappare dalla sua stessa trappola.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
lunedì 27 novembre 2017
Oro, tassi d'interesse e super cicli
In questi giorni il prezzo dell'oro continua a lateralizzare, segnale che suggerisce una certa attesa da parte degli investitori per quanto riguarda la decisione prossima della FED su un eventuale rialzo dei tassi il mese prossimo. In questo contesto è possibile "giocare" con un certo anticipo su questa informazione, perché come documentato spesso su questo blog, la FED sta lasciando che i tassi salgano e non ha controllo su di essi. Il 30 novembre infatti usciranno i dati riguardanti la PCE di base, indicatore preferito dalla FED per quanto riguarda l'impostazione della sua politica monetaria. I numeri della disoccupazione, mascherati dall'ascesa strabordante del part-time, le hanno permesso di cantare vittoria su quel fronte; l'unico che ancora rimane aperto è quello sull'inflazione dei prezzi. Il dato monitorato e preferito dalla FED è la spesa al consumo personale di base (PCE core) misurata annualmente, ed è in questo dato che desidera ardentemente raggiungere il fantomatico 2%. Ora, se giovedì questo dato risulterà superiore o uguale all'1.6%, allora è praticamente sicuro che la FED rialzerà i tassi a dicembre e l'oro continuerà a lateralizzare. Se invece sarà dell'1.3% o inferiore, allora è assai probabile che non ci sarà alcun rialzo dei tassi a dicembre e l'oro vedrà uno spike nel prezzo. Comprare oro adesso e speculare su queste informazioni rappresenta un buon modo per staccare profitti nel breve termine; nel primo caso, invece, è possibile smobilitare la posizione senza paura di perdite. Per quanto riguarda il medio/lungo termine, invece, segnali di un breakout sono tutti presenti oltre a diversi catalizzatori che ne alimenteranno il rally del prezzo.
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di James Rickards
Quando la FED ha rialzato i tassi d'interesse lo scorso dicembre, molti credevano che l'oro sarebbe crollato. Ma non è successo.
L'oro ha toccato il fondo il giorno dopo il rialzo dei tassi, poi ha ripreso a muoversi in alto.
Per inciso, la stessa cosa è successa dopo il tightening della FED a dicembre 2015. L'oro poi nel primo trimestre del 2016 avrebbe sfoggiato uno dei suoi migliori trimestri in 20 anni. È stato molto interessante vedere l'oro salire nonostante i venti contrari della FED.
Nel frattempo, l'oro ha retto bene quest'anno.
Normalmente quando i tassi salgono, il dollaro si rafforza e l'oro si indebolisce. Di solito si muovono in direzioni opposte. Com'è possibile, quindi, che l'oro salga di prezzo quando la FED sta assumendo una posizione più ristretta e il dollaro è più forte?
Questo mi suggerisce che ci sono altre storie che si stanno sviluppando dietro le quinte.
Significa che non possiamo limitarci a guardare solo il dollaro. Il dollaro è un importante motore del prezzo dell'oro, senza dubbio, ma lo sono anche i fondamentali economici come l'offerta e la domanda nel mercato dell'oro fisico.
Viaggio costantemente e sono stato a Shanghai per incontrare i più grandi dealer cinesi in oro. Sono stato anche in Svizzera, non molto tempo fa, ad incontrare raffinatori e dealer in oro.
Ho sentito le stesse storie sia in Svizzera che a Shanghai: ci sono carenze di oro fisico e i raffinatori stanno avendo problemi a procurarselo. I raffinatori hanno liste d'attesa chilometriche e non riescono a trovare l'oro di cui hanno bisogno per mantenere le loro operazioni di raffinazione.
E le scoperte di nuovi giacimenti d'oro sono poche e lontane tra loro, quindi la domanda sta superando l'offerta. Ecco perché alcune delle opportunità che abbiamo scoperto tra i cercatori d'oro sono così attraenti in questo momento. Una buona scoperta può far fare fortuna agli investitori.
Il mio punto è che le carenze fisiche sono diventate un problema. Questo è un elemento motore importante per i prezzi dell'oro.
C'è un'altra ragione per credere che l'oro adesso potrebbe essere in un trend rialzista di lungo termine.
Per capirla, dobbiamo prima mettere in prospettiva il lungo calo dei prezzi dell'oro dal 2011 al 2015. La migliore spiegazione che ho sentito è arrivata dal leggendario investitore, Jim Rogers. Secondo lui l'oro arriverà a $10,000 l'oncia, cosa che anch'io ho previsto.
Ma Rogers sottolinea che nessuna commodity passa mai da un minimo ad un massimo senza un ritracciamento del 50% lungo la strada.
L'oro ha toccato il fondo a $255 l'oncia nell'agosto del 1999. Da lì è salito decisamente più in alto e stiamo parlando di una salita del 650% fino a raggiungere un picco vicino ai $1,900 l'oncia nel settembre 2011.
Quindi l'oro è salito di $1,643 l'oncia dall'agosto 1999 al settembre 2011.
Un ritracciamento del 50% di questo rally richiederebbe $821 in meno sul prezzo: $1,077 l'oncia a ritracciamento finito, cifra quasi uguale a quella raggiunta il 27 novembre 2015 ($1,058 l'oncia).
Ciò significa che ci siamo lasciati dietro le spalle il ritracciamento del 50% e l'oro sta percorrendo una strada che l'anno prossimo vedrà nuovi massimi storici.
Perché gli investitori dovrebbero credere che l'oro non finirà nuovamente scaraventato a terra?
La risposta è che c'è una distinzione importante tra l'azione dei prezzi 2011-15 e ciò che sta accadendo ora.
Il calo quadriennale ha seguito un modello chiamato "alti inferiori e minimi inferiori". Mentre l'oro saliva e poi scendeva, ogni picco era più basso di quello precedente e ogni calo era più basso di quello precedente.
Dal dicembre 2016 sembra che questo mercato orso si sia invertito. Ora vediamo "alti più alti e minimi più alti", segnali di un trend rialzista generale.
Il 24 febbraio 2017 il punto massimo di $1,256 l'oncia è stato superiore al precedente massimo del 23 gennaio 2017, pari a $1,217 l'oncia.
Il minimo del 10 maggio a $1,218 l'oncia è stato superiore al precedente minimo del 14 marzo a $1,198 l'oncia.
Il massimo del 7 settembre a $1,353 è stato superiore al massimo del 6 giugno a $1,296. E il minimo del 5 ottobre a $1,271 è stato superiore al minimo del 7 luglio a $1,212.
Naturalmente questa nuova tendenza ha meno di un anno e non è deterministica. Malgrado ciò è un segno incoraggiante, se considerato insieme ad altri fattori rialzisti.
Ma, cosa ancora più importante, l'oro ha mantenuto questo trend nonostante i tassi d'interesse più alti.
Questo fatto mi suggerisce che stiamo assistendo ad una fuga verso la qualità, il che significa che le persone stanno perdendo fiducia nelle banche centrali di tutto il mondo. Si rendono conto che sono a corto di polvere da sparo asciutta. Per otto anni hanno stampato denaro e hanno mantenuto i tassi vicini allo zero o negativi, ciononostante questa strategia non è ancora riuscita a stimolare l'economia nel modo in cui vogliono.
Quindi l'oro è salito in quello che considererei un ambiente difficile con tassi più alti.
La domanda è: dove andrà l'oro da qui?
I mercati scommettono che al 100% la FED rialzerà i tassi il mese prossimo.
Non sono d'accordo. E infatti sono scettico perché i dati sull'inflazione sono deboli. Prima della riunione del 13 dicembre ci sarà la pubblicazione dei dati sulla PCE di base, prevista per il 30 novembre.
Se la cifra è calda, ad esempio, pari all'1.6% o superiore, ciò confermerà l'opinione della Yellen secondo cui la debolezza dell'inflazione era "transitoria" e giustificherebbe un rialzo dei tassi a dicembre.
Dall'altra parte, se questa cifra risulterà debole, ad esempio 1.3% o meno, ci sono buone probabilità che la FED non rialzi i tassi a dicembre. In tal caso, gli investitori dovrebbero aspettarsi un'inversione rapida e violenta dei trend recenti.
I mercati hanno valutato un dollaro forte e prezzi dell'oro e delle obbligazioni più deboli in base all'aspettativa di un rialzo dei tassi a dicembre. Se questo rialzo dei tassi non ci sarà a causa di dati deboli sull'inflazione, assisteremo ad un forte rally in obbligazioni e oro.
L'ultima volta che l'oro è stato venduto furiosamente risale alla notte delle elezioni negli Stati Uniti, quando Stan Druckenmiller ha venduto tutto il suo oro. È naturale che il prezzo scenda quando qualcuno scarica una tale quantità d'oro come quella posseduta da lui.
Questa mossa riflette un cambiamento nel sentimento.
Quello che Stan diceva era molto interessante: "Tutte le ragioni per cui avrei dovuto possedere oro sono sparite, proprio perché Trump è stato eletto presidente".
In altre parole, stava assecondando la teoria secondo cui Hillary Clinton avrebbe rappresentato un danno per l'economia e le politiche di Donald Trump si sarebbero dimostrate utili. Se all'orizzonte stava facendo capolino una forte crescita economica, allora non sarebbe servito oro per proteggersi. Quindi ha venduto il suo oro e ha comprato azioni ipotizzando che l'economia sarebbe cresciuta sotto Trump.
Ma all'inizio di quest'anno Stan ha detto che sarebbe tornato sui suoi passi. Ciò significa che le persone stanno riconsiderando i presunti benefici sventolati da una presidenza Trump. La riforma fiscale è ancora un grande punto interrogativo; e quand'è l'ultima volta che avete sentito una parola sulla spesa per infrastrutture?
Gli investitori torneranno a comprare oro una volta che la realtà non potrà più essere ignorata. Aggiungeteci le crescenti tensioni geopolitiche in Asia e in Medio Oriente, e il futuro dell'oro è davvero luminoso.
Saluti,
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
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di James Rickards
Quando la FED ha rialzato i tassi d'interesse lo scorso dicembre, molti credevano che l'oro sarebbe crollato. Ma non è successo.
L'oro ha toccato il fondo il giorno dopo il rialzo dei tassi, poi ha ripreso a muoversi in alto.
Per inciso, la stessa cosa è successa dopo il tightening della FED a dicembre 2015. L'oro poi nel primo trimestre del 2016 avrebbe sfoggiato uno dei suoi migliori trimestri in 20 anni. È stato molto interessante vedere l'oro salire nonostante i venti contrari della FED.
Nel frattempo, l'oro ha retto bene quest'anno.
Normalmente quando i tassi salgono, il dollaro si rafforza e l'oro si indebolisce. Di solito si muovono in direzioni opposte. Com'è possibile, quindi, che l'oro salga di prezzo quando la FED sta assumendo una posizione più ristretta e il dollaro è più forte?
Questo mi suggerisce che ci sono altre storie che si stanno sviluppando dietro le quinte.
Significa che non possiamo limitarci a guardare solo il dollaro. Il dollaro è un importante motore del prezzo dell'oro, senza dubbio, ma lo sono anche i fondamentali economici come l'offerta e la domanda nel mercato dell'oro fisico.
Viaggio costantemente e sono stato a Shanghai per incontrare i più grandi dealer cinesi in oro. Sono stato anche in Svizzera, non molto tempo fa, ad incontrare raffinatori e dealer in oro.
Ho sentito le stesse storie sia in Svizzera che a Shanghai: ci sono carenze di oro fisico e i raffinatori stanno avendo problemi a procurarselo. I raffinatori hanno liste d'attesa chilometriche e non riescono a trovare l'oro di cui hanno bisogno per mantenere le loro operazioni di raffinazione.
E le scoperte di nuovi giacimenti d'oro sono poche e lontane tra loro, quindi la domanda sta superando l'offerta. Ecco perché alcune delle opportunità che abbiamo scoperto tra i cercatori d'oro sono così attraenti in questo momento. Una buona scoperta può far fare fortuna agli investitori.
Il mio punto è che le carenze fisiche sono diventate un problema. Questo è un elemento motore importante per i prezzi dell'oro.
C'è un'altra ragione per credere che l'oro adesso potrebbe essere in un trend rialzista di lungo termine.
Per capirla, dobbiamo prima mettere in prospettiva il lungo calo dei prezzi dell'oro dal 2011 al 2015. La migliore spiegazione che ho sentito è arrivata dal leggendario investitore, Jim Rogers. Secondo lui l'oro arriverà a $10,000 l'oncia, cosa che anch'io ho previsto.
Ma Rogers sottolinea che nessuna commodity passa mai da un minimo ad un massimo senza un ritracciamento del 50% lungo la strada.
L'oro ha toccato il fondo a $255 l'oncia nell'agosto del 1999. Da lì è salito decisamente più in alto e stiamo parlando di una salita del 650% fino a raggiungere un picco vicino ai $1,900 l'oncia nel settembre 2011.
Quindi l'oro è salito di $1,643 l'oncia dall'agosto 1999 al settembre 2011.
Un ritracciamento del 50% di questo rally richiederebbe $821 in meno sul prezzo: $1,077 l'oncia a ritracciamento finito, cifra quasi uguale a quella raggiunta il 27 novembre 2015 ($1,058 l'oncia).
Ciò significa che ci siamo lasciati dietro le spalle il ritracciamento del 50% e l'oro sta percorrendo una strada che l'anno prossimo vedrà nuovi massimi storici.
Perché gli investitori dovrebbero credere che l'oro non finirà nuovamente scaraventato a terra?
La risposta è che c'è una distinzione importante tra l'azione dei prezzi 2011-15 e ciò che sta accadendo ora.
Il calo quadriennale ha seguito un modello chiamato "alti inferiori e minimi inferiori". Mentre l'oro saliva e poi scendeva, ogni picco era più basso di quello precedente e ogni calo era più basso di quello precedente.
Dal dicembre 2016 sembra che questo mercato orso si sia invertito. Ora vediamo "alti più alti e minimi più alti", segnali di un trend rialzista generale.
Il 24 febbraio 2017 il punto massimo di $1,256 l'oncia è stato superiore al precedente massimo del 23 gennaio 2017, pari a $1,217 l'oncia.
Il minimo del 10 maggio a $1,218 l'oncia è stato superiore al precedente minimo del 14 marzo a $1,198 l'oncia.
Il massimo del 7 settembre a $1,353 è stato superiore al massimo del 6 giugno a $1,296. E il minimo del 5 ottobre a $1,271 è stato superiore al minimo del 7 luglio a $1,212.
Naturalmente questa nuova tendenza ha meno di un anno e non è deterministica. Malgrado ciò è un segno incoraggiante, se considerato insieme ad altri fattori rialzisti.
Ma, cosa ancora più importante, l'oro ha mantenuto questo trend nonostante i tassi d'interesse più alti.
Questo fatto mi suggerisce che stiamo assistendo ad una fuga verso la qualità, il che significa che le persone stanno perdendo fiducia nelle banche centrali di tutto il mondo. Si rendono conto che sono a corto di polvere da sparo asciutta. Per otto anni hanno stampato denaro e hanno mantenuto i tassi vicini allo zero o negativi, ciononostante questa strategia non è ancora riuscita a stimolare l'economia nel modo in cui vogliono.
Quindi l'oro è salito in quello che considererei un ambiente difficile con tassi più alti.
La domanda è: dove andrà l'oro da qui?
I mercati scommettono che al 100% la FED rialzerà i tassi il mese prossimo.
Non sono d'accordo. E infatti sono scettico perché i dati sull'inflazione sono deboli. Prima della riunione del 13 dicembre ci sarà la pubblicazione dei dati sulla PCE di base, prevista per il 30 novembre.
Se la cifra è calda, ad esempio, pari all'1.6% o superiore, ciò confermerà l'opinione della Yellen secondo cui la debolezza dell'inflazione era "transitoria" e giustificherebbe un rialzo dei tassi a dicembre.
Dall'altra parte, se questa cifra risulterà debole, ad esempio 1.3% o meno, ci sono buone probabilità che la FED non rialzi i tassi a dicembre. In tal caso, gli investitori dovrebbero aspettarsi un'inversione rapida e violenta dei trend recenti.
I mercati hanno valutato un dollaro forte e prezzi dell'oro e delle obbligazioni più deboli in base all'aspettativa di un rialzo dei tassi a dicembre. Se questo rialzo dei tassi non ci sarà a causa di dati deboli sull'inflazione, assisteremo ad un forte rally in obbligazioni e oro.
L'ultima volta che l'oro è stato venduto furiosamente risale alla notte delle elezioni negli Stati Uniti, quando Stan Druckenmiller ha venduto tutto il suo oro. È naturale che il prezzo scenda quando qualcuno scarica una tale quantità d'oro come quella posseduta da lui.
Questa mossa riflette un cambiamento nel sentimento.
Quello che Stan diceva era molto interessante: "Tutte le ragioni per cui avrei dovuto possedere oro sono sparite, proprio perché Trump è stato eletto presidente".
In altre parole, stava assecondando la teoria secondo cui Hillary Clinton avrebbe rappresentato un danno per l'economia e le politiche di Donald Trump si sarebbero dimostrate utili. Se all'orizzonte stava facendo capolino una forte crescita economica, allora non sarebbe servito oro per proteggersi. Quindi ha venduto il suo oro e ha comprato azioni ipotizzando che l'economia sarebbe cresciuta sotto Trump.
Ma all'inizio di quest'anno Stan ha detto che sarebbe tornato sui suoi passi. Ciò significa che le persone stanno riconsiderando i presunti benefici sventolati da una presidenza Trump. La riforma fiscale è ancora un grande punto interrogativo; e quand'è l'ultima volta che avete sentito una parola sulla spesa per infrastrutture?
Gli investitori torneranno a comprare oro una volta che la realtà non potrà più essere ignorata. Aggiungeteci le crescenti tensioni geopolitiche in Asia e in Medio Oriente, e il futuro dell'oro è davvero luminoso.
Saluti,
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
venerdì 24 novembre 2017
Il tramonto del denaro fiat
di Francesco Simoncelli
Quando un qualsiasi articolista usa la parola "tramonto" nel pezzo che si prepara a stendere, intende molto probabilmente la fine di un'era. Con essa giungono al termine tutte quelle pratiche che vi erano annesse e che eravamo soliti seguire. Ci si appresta a cambiare registro. Ci si appresta a voltare progressivamente pagina, trasformando le vecchie abitudini in reliquia del passato, buona solamente da ammirare in qualche film nostalgico che apparirà qualche tempo dopo. Nel nostro caso, stiamo assistendo alla lenta fine dell'eredità del ventesimo secolo. Molti privilegi e consuetudini sono stati costruiti su tal secolo, ma il tempo sta erodendo costantemente le basi su cui erano stati eretti. Il denaro fiat, in particolar modo, diventerà una reliquia di questo passato. Ad essere pignoli, lo è già adesso data la massiccia digitalizzazione attuata finora tra conti correnti e carte di credito; ma questo è solo l'ultimo sussulto di uno strumento che è stato inserito a forza nella società, insieme al sistema pensionistico, grazie anche a due guerre mondiali. Pensate che ce ne vorrà una terza per farlo rimanere? Pensate male. Immaginate che venga dichiarata una guerra e nessuno si presenta per combatterla. In tutto il panorama economico stanno emergendo alternative a quelle istituzioni praticamente venerate nel ventesimo secolo: scuola, guerra, sicurezza statale, servizi statali, ecc.
Un esempio tratto dal passato per far capire meglio come stanno iniziando ad essere combattute le guerre. Si pensa comunemente che l'antica Roma sia caduta sotto i colpi inerti dagli eserciti dei barbari. Non è così. A lungo i romani hanno respinto le invasioni barbariche, fieri della propria cittadinanza e lealtà nei confronti dell'impero romano. Nel tempo, però, le istituzioni che governavano Roma divennero sempre più corrotte e decadenti, offrendo sempre meno sicurezza alla popolazione. Ciò andò avanti fino a quando le invasioni barbariche non divennero una prospettiva migliore del dominio romano sul territorio. Infatti, con l'ultima ondata conquistatrice, i barbari vennero accolti a braccia aperte poiché avrebbero offerto una tassazione del 10% dei redditi ed il ripristino dell'ordine, mentre l'impero romano li tassava al 20% ed offriva disordine. Roma implose e il resto è storia. Se non impariamo dai nostri errori la storia si ripete, ed è quello che sta accadendo anche oggi: l'impero statunitense-europeo sta cadendo a pezzi, abbattuto dalle stesse politiche promosse a tenerlo in piedi. Non è un caso che molti attori abbiano preso la cittadinanza russa attratti dalla flat tax russa. E non è nemmeno un caso che sempre più pensionati si trasferiscono all'estero per scappare alla scure del fisco. Non sono notiziole scandalistiche, sono il trend alla base di suddetto cambiamento.
È così che viene combattuta la guerra al giorno d'oggi e vince quella fazione che non deve sparare nemmeno un colpo. E dal punto di vista finanziario Stati Uniti ed Europa sono alquanto fragili. Nonostante la corsa delle azioni statunitensi appaia praticamente inarrestabile, annidati in essa ci sono una serie di fratture che fino ad adesso si sono allargate. A lungo su questo blog s'è discusso dei potenziali inneschi di una correzione dei mercati, e per quanto siano critici all'interno del panorama finanziario, le cose sono andate avanti. Malgrado la classe media sia stata annientata dall'Effetto Cantillon e la ridistribuzione della ricchezza abbia favorito una i primi riceventi il denaro fiat, e in particolar modo il mondo finanziario, le cose sono andate avanti. La fiducia, la vera merce più commerciata al giorno d'oggi, ha continuato ad essere scambiata. Questo vuol dire a sua volta che si continua a salire lungo la scala della credibilità ed ogni piolo diventa una trappola.
Prendete ad esempio le valutazioni degli utili aziendali: esse escono fuori da proiezioni future più l'aggiunta di un multiplo. Problema: i multipli sono ai massimi storici, quindi non rimangono altro che le proiezioni degli utili. Quest'anno sono risultate lievemente in crescita perché l'anno scorso erano deboli, di conseguenza come mostrare un miglioramento se quest'anno era già un anno "buono" e tutt'intorno c'è solo terreno bruciato? È una domanda questa che si sta ponendo anche la stampa mainstream. Come ripeto spesso, ricordando Herbert Stein, quando qualcosa non può più andare avanti si ferma. L'esempio per eccellenza è la Caterpillar, la quale non ha fatto altro che sfoggiare trimestri deludenti e s'è tenuta in piedi grazie soprattutto all'ingegneria finanziaria. Presto le banche commerciali dovranno tirare i remi in barca e smettere di concedere prestiti a quelle imprese che potevano sacrificare il proprio bilancio per ottenere nuove linee di credito. Infatti il tessuto economico s'è fatto talmente sottile che qualsiasi altro strattone potrebbe romperlo.
Il settore bancario commerciale, infatti, potrebbe presto finire nel ciclone a causa della prossima bolla subprime: prestiti per automobili. Oltre ai prestiti sono stati realizzati strumenti derivati (CLO, CDO) attraverso i quali cercare di staccare profitti in un ambiente arido dal punto di vista dei rendimenti. Ora il settore automobilistico è saturo di debiti, equity negative, prezzi folli e redditi della popolazione stagnanti. Una correzione è inevitabile.
Questi sono solo potenziali inneschi, ciononostante fanno parte di quel grande e variegato arazzo di eventi imprevedibili che infine porteranno l'economia mondiale lungo i binari della prossima recessione. Aspettatevi quindi una normalizzazione non solo dei numeri folli riguardanti i multipli di valutazione delle azioni e degli utili aziendali, ma anche una correzione del mercato azionario. Se pensate che questo scenario vedrà come protagonisti solo gli Stati Uniti, vi sbagliate di grosso. Vi basti pensare che negli ultimi due trimestri di quest'anno la Banca Nazionale Svizzera ha praticamente stampato nuovo denaro per comprare azioni statunitensi, possedimenti che adesso arrivano a $87.8 miliardi e rappresentanti un nuovo record rispetto al secondo trimestre di quest'anno.
Il gioco della BNS è sempre il solito: mercantilismo. Ciò sorprende se si considera che stiamo parlando di un Paese tenuto in grande considerazione negli anni passati grazie alla sua storia di credito. In realtà, tale sorpresa dovrebbe durare non più di una manciata di secondi visto che il denaro fiat lascia aperta la finestra della corruzione dei comportamenti. Invade tutti i settori della società, e nonostante si voglia mettere un freno al dilagare di questa corruzione, come il referendum sull'oro di qualche anno fa, la strada verso l'implosione è praticamente un senso unico. Di conseguenza la BNS, volendo star dietro alle follie dello zio Mario, ha iniziato a svalutare il franco svizzero e a comprare azioni e obbligazioni. Quindi tutti coloro che parlano di "mercato azionario ai massimi", dovrebbero tenere in considerazione la manipolazione massiccia da parte delle banche centrali. Senza contare che la BNS sta agendo peggio della BOJ: sebbene quest'ultima abbia intrapreso lo stesso percorso di svalutazione e acquisti, almeno lo percorre entro i propri confini; la BNS sta praticamente influenzando il mercato azionario statunitense.
Diamo un'occhiata alle azioni che sono state più acquistate dalla banca centrale svizzera.
In questo modo è un gioco da ragazzi fare front running ai mercati seguendo semplicemente la traccia lasciata dalla BNS. Il rischio viene azzerato e chi può permettersi grandi investimenti nel mercato azionario viene premiato. Soprattutto diventa ridicolo quando si consiglia agli investitori di seguire un determinato percorso d'investimenti in base a numeri fasulli. Le grandi aziende incluse nell'indice Nasdaq 100 non stanno sfornando niente di innovativo; il settore della R&S è praticamente deserto. Le valutazioni delle loro azioni, dei multipli annessi e delle previsioni future degli utili aziendali sono tutte influenzate dalla manipolazione dei mercati da parte delle banche centrali e dell'ingegneria finanziaria che ne deriva.
Di conseguenza un calo improvviso e "imprevisto" del mercato azionario statunitense si ripercuoterebbe anche altrove e man mano il panico si diffonderebbe a tutto il mondo. Questo perché negli ultimi nove anni le banche centrali hanno attuato una strategia d'azione condivisa attraverso lo stimolo monetario sincronizzato, cercando di correggere errori economici che essi stessi hanno causato attraverso politiche espansive precedenti. Le munizioni monetarie sono praticamente nulle, e con bilanci aggregati delle principali banche centrali sfoggianti $20,000 miliardi e tassi d'interesse ai minimi storici, l'attuazione di politiche anticicliche è pressoché nulla. È chiaro quindi il motivo per cui la FED voglia lasciare che i tassi d'interesse continuino a salire, la BCE abbia diminuito l'ammontare dei suoi acquisti di asset mensili, la BOE e la Banca del Canada vogliano "rialzare" i tassi. Niente di tutto ciò a accadrà, o almeno non per molto. Le eventuali inversioni di politica saranno presto seguite da un rinnovato giro di quantitative easing/ZIRP/NIRP.
Sin dal 2008 è stato chiaro a tutti chi è stato il protagonista: le banche centrali. Sono nel mirino della colpa. Finché niente smuove le acque, nessuno le accuserà. Ma il genio è uscito dalla lampada, la loro esposizione nella guida delle economie mondiali è chiara alla maggior parte delle persone. Sebbene la Scuola Austriaca abbia contribuito a smascherare le distorsioni che hanno sempre causato attraverso il denaro fiat, in realtà si sono messe alla berlina da sole. Perché? Perché questa è l'inevitabile conclusione a cui porta il denaro fiat. L'economia ha leggi apodittiche che non possono essere violate. Temporaneamente aggirate, ma non violate. Più si cerca di aggirarle, più si diventa ciechi alle conseguenza a cui si va incontro. Al giorno d'oggi i banchieri centrali sono più ciechi che mai.
IL PARADOSSO GRECO E ITALIANO
A questo punto, è decisamente chiaro quanto sia interconnesso al giorno d'oggi il sistema finanziario globale. Questo vuol dire che, oltre al fatto che le passività di un istituto sono l'attivo di un altro, il default anche di una realtà apparentemente insignificante può dare inizio ad un domino distruttivo. Non è un caso ad esempio che MPS non sia stata lasciata fallire. Lo stesso vale alle banche venete. Infatti, come fa notare anche Bloomberg, la fiducia nelle banche commerciali italiane continua a scemare. Inutile sottolineare come esse rappresentino una fucina di investimenti improduttivi che necessitano una correzione, e il loro salvataggio nel tempo sventolando il feticcio della salvaguardia dei depositanti non farà altro che acuire suddetta correzione. Proprio così, quei depositanti che si vuole tanto salvaguardare alla fine finiranno per essere immolati sull'altare delle politiche anticicliche. Gli elettori del Partito Democratico e di Forza Italia, in base al grafico nell'articolo di Bloomberg, sono tra quelli che molto probabilmente rimarranno col cerino in mano. Non riescono a leggere la proverbiale scritta sul muro. Cosa dice la scritta?
Gli squilibri dei saldi TARGET2 per quanto riguarda l'Italia sono ai massimi. A differenza della propaganda europea, questi squilibri rappresentano una fuga di capitali e debiti che non saranno mai ripagati. A settembre l'Italia doveva ai propri creditori €432.5 miliardi. Non è un caso infatti che la fiducia nelle banche italiane stia calando e che gli squilibri TARGET2 stiano aumentando; così come non è un caso che la maggior parte delle importazioni italiane arrivi dalla Germania. Per capire meglio cosa sia questo meccanismo transfrontaliero di pagamento, facciamo un esempio: l'Italia importa beni tedeschi, ma in cambio la Germania non riceve né nuovi beni né nuovo capitale. L'unica cosa che acquisisce è un IOU emesso dalle banche italiane alla Banca d'Italia in cambio del pagamento. Questo meccanismo comprende anche i depositi che vengono spostati da una banca nazionale ad una estera. Il risultato inevitabile di questa situazione è il controllo dei capitali, come accaduto in Grecia.
Se l'Italia dovesse mai lasciare l'UE, i membri rimanenti dovrebbero sobbarcarsi il fardello di questi debiti in base al loro peso all'interno dell'Unione. Per dirla in altro modo, semmai qualche stato membro dovesse lasciare l'UE sarebbe game over istantaneo per il progetto europeo. Ovviamente queste notizie non vengono affatto menzionate nei discorsi ufficiali dei vari saltimbanchi politici, i quali preferiscono pavoneggiarsi con le inutili statistiche del PIL. Vorrei giusto ricordare un paio di cosette riguardanti questa metrica ridicola: il PIL è una statistica che guarda al valore dei beni ultimi e dei servizi prodotti durante un determinato intervallo di tempo, costruita sull'opinione che il motore dell'economia non sia la produzione di ricchezza ma il suo consumo. Considera quindi la crescita non in base a ciò che si è in grado di produrre, ma a ciò che si consuma.
Questo perché il consumo dei beni può essere stimolato artificiosamente con la creazione di moneta quando questo consumo dovesse calare. Più soldi saranno generati dalla banca centrale e dal settore bancario, maggiore sarà la spesa monetaria. Questo a sua volta significa che il tasso di crescita di ciò che si identifica con l'economia reale rispecchierà molto da vicino l'aumento nella riserva monetaria. Così non c'è da stupirsi se nel contesto del PIL, la banca centrale può causare uno sviluppo economico reale e la maggior parte degli economisti che seguono questa logica credono che sia così. Gran parte della cosiddetta ricerca economica produce un “sostegno scientifico” per la diffusa opinione che, per mezzo del pompaggio monetario, la banca centrale possa far crescere l'economia. Tutti questi studi trascurano il fatto che nessun'altra conclusione può essere raggiunta una volta compreso che il PIL è un parente stretto della massa monetaria.
Per mezzo del PIL, il governo ed i funzionari della banca centrale danno l'impressione di poter guidare l'economia. Secondo questo mito, ci si aspetta che “l'economia” segua il percorso di crescita descritto da onniscienti funzionari. Così ogni volta che il tasso di crescita slitta al di sotto del previsto percorso di sviluppo, ci si aspetta che i funzionari diano una spinta adeguata “all'economia”. Per contro, ogni volta che “l'economia” sta crescendo troppo velocemente, ci si aspetta che i funzionari facciano un passo indietro per raffreddare il suo tasso di crescita. Come gli Austriaci ben sanno, se un vandalo rompe una finestra ed essa deve essere sostituita, il PIL sale. Più concretamente, se lo stato spende vagonate di denaro per cattedrali nel deserto e altri progetti improduttivi, il PIL sale.
In questo contesto, vi dice nulla spesa pubblica e quantitative easing targato zio Mario? Benché i politici italiani si stiano prendendo il merito per un rinnovato barlume di salita nei numeri statistici del nostro Paese, la realtà ci dice che essi sono stati gonfiati artificialmente dagli interventi ripetuti della BCE. Perché se davvero dovessimo parlare di "ripresa economica" secondo gli standard mainstream, allora le tasse dovevano essere state abbassata già da un bel pezzo. Invece ci ritroviamo gravati da un peso erariale crescente, come gli ultimi esempi ci dimostrano. Se la BCE non avesse comprato pattume obbligazionario italiano, ad esempio, nel suo programma di stimolo, l'insostenibilità degli errori economici avrebbe fagocitato questo Paese e tutte le sue ridicolaggini burocratiche. Allo stesso modo, se la BCE non avesse intermediato gli swap di debito della Grecia, a quest'ora la dolina finanziaria ellenica si sarebbe portata dietro non solo l'UE ma anche il FMI.
Come possiamo osservare da questi due grafici, la presunta ripresa è inconciliabile col fatto che i rendimenti dei decennali di entrambi i Paesi siano scesi nonostante l'ammontare di debito sia vertiginosamente salito. E guarda caso questo paradosso s'è iniziato a sviluppare dal 2012, anno in cui lo zio Mario ha lanciato il suo ukase. Ma a detta dello stesso Draghi, la BCE dovrebbe iniziare a diminuire la consistenza dei suoi acquisti mensili dall'inizio dell'anno prossimo. Questo vuol dire che non appena arriveranno le elezioni italiane a marzo, inizierà una baldoria senza fine riguardo il futuro del Paese semmai dovesse uscire dall'UE. Che rimanga o meno dentro, l'Europa è destinata a fallire. Detto ciò la diminuzione degli acquisti di bond sovrani dal parte della BCE farà ritornare in vita qualche bond vigilantes e probabilmente un rapporto P/E reale, non quello fittizio mostrato fino ad ora.
Ci sarà incertezza sui mercati. I politici punteranno il dito gli uni contro gli altri cercando di seminare paura tra la popolazione affinché vada a votare. Non fatevi ingannare, perché il vero colpevole del disastro finanziario e del recente raggio di sole nei numeri statistici è solo uno: la banca centrale. L'aumento dei tassi dei decennali rimarcherà solamente il fatto che questo Paese sarebbe dovuto andare in bancarotta venti anni fa. Draghi ha solo rimandato l'inevitabile fornendo una rete di sicurezza temporanea.
CONCLUSIONE
La teoria del ciclo economico enunciata dalla Scuola Austriaca ci spiega come la fase euforica, guidata da un'espansione artificiale dell'offerta di denaro, sia il prodotto di tassi d'interesse estremamente bassi influenzati dalle banche centrali. In questo modo progetti d'investimento con un'efficienza marginale bassa sembrano redditizi e vengono finanziati col credito a basso costo creato dal settore bancario commerciale. I prezzi delle azioni salgono, proprio perché i profitti di banche ed imprese in generale aumentano, mentre i tassi dei depositi scendono ed i saggi salariali rimangono indietro fino a quando la maggior parte delle capacità inattive non vengono impiegate. Non appena i salari iniziano a salire, le imprese aumentano i prezzi e l'inflazione dei prezzi inizia a galoppare. La banca centrale, per tentare di tenere sotto controllo l'inflazione dei prezzi, lascia che i tassi si normalizzino verso il punto indicato dalle forze di mercato e gli investimenti con una bassa efficienza marginale vanno a gambe all'aria.
Col passare del tempo, però, la teoria ha avuto bisogno di nuovi innesti a margine per spiegare come l'intensificarsi degli invertenti dei banchieri centrali, a seguito di crisi più violente e misure anticicliche altrettanto massicce, c'abbia condotti alla situazione attuale. L'espansione monetaria è stata confinata principalmente al settore finanziario facendo salire a livelli vertiginosi i prezzi dei titoli azionari/obbligazionari, mentre scarsa influenza ha avuto sui beni. Ma questa politica ha avuto serie conseguenze. In primo luogo gli investimenti con un'efficienza marginale bassa sono stati tenuti in vita durante le recessioni, smorzando e paralizzando una qualsiasi emersione di entità di mercato in grado di prendere il loro posto in accordo con le volontà genuine degli attori di mercato. In parole povere le banche zombie, che sopravvivono grazie alla liquidità garantita dalle banche centrali, possono estendere credito ad imprese zombie le quali, attraverso l'ingegneria finanziaria, possono rimanere a galla.
In secondo luogo non esiste più l'effetto ricchezza a cascata con cui le precedenti espansioni finivano anche tra le mani di Main Street. Dal momento che la liquidità viene dapprima trasferita ad istituti finanziari e persone facoltose, sono i primi a poterne approfittare grazie ai loro possedimenti di asset. La permanenza del semi-boom va ad incidere anche i tassi dei depositi, ovviamente, i quali rimangono nel seminterrato della storia scoraggiando il risparmio.
Dal momento che le politiche monetarie allentate deprimono il differenziale di rendimento tra prestiti e depositi, il mercato dei finanziamenti fine sotto pressione e tale attività finisce per concentrarsi nelle mani dei big player nel settore bancario commerciale. Le banche piccole/medie finiscono nei guai e sono praticamente costrette a fondersi con quelle grandi. Questo effetto penalizza le piccole e medie imprese, mentre invece quelle grandi hanno accesso diretto ai mercati dei capitali e potendo raccogliere fondi a tassi ultra bassi, sono altresì in grado di penalizzare la concorrenza e costringere le piccole/medie imprese a non avere altra scelte se non fondersi.
Quelle aree in cui la presenza di piccole/medie imprese soffrono particolarmente di più rispetto a quelle in cui la concentrazione di grandi imprese è superiore. Di conseguenza gli individui che vivono nelle prime aree sono costretti a spostarsi nelle seconde, dove troveranno solamente lavori a salari bassi dato che la carenza di produttività impedisce la salita dei salari reali. Senza contare, quindi, che sono impossibilitati a costruire una famiglia ed avere una casa di proprietà a causa delle interferenze nei mercati da parte delle banche centrali. In conclusione, il risultato dell'azione delle banche centrali è l'instabilità economica e non il contrario.
Non saranno le banche centrali a far scoppiare il caos finanziario, ma l'ambiente economico che hanno modellato finora: disconnessione tra economia reale e finanziaria, assenza di rischio, segnali economici offuscati, cartolarizzazioni crescenti, confusione tra passivi/attivi, assenza di volatilità, burocrazia contraddittoria e opprimente, tasse, ecc. I semi della prossima crisi sono stati piantati ed i germogli sono tutt'intorno a noi. Tutto ciò che rimane è la fiducia (si veda qui, qui e qui) e una volta scomparsa il denaro fiat perderà la sua raison d'être.
giovedì 23 novembre 2017
Un credo sempre a portata di mano: .357, .45 e le glock
di Gary North
Per quanto riguarda l'assassinio di massa nella chiesa del Texas, il presidente Trump aveva ragione: era un bene che qualcuno avesse una pistola.
Qualcuno fuori dalla chiesa aveva un fucile. Sapeva come usarlo. Le autorità locali saranno dispensate dal costo di tenere prigioniero l'assassino. Non ci sarà alcuna carcerazione a vita, nessuna possibilità di appello e nessun ribaltamento di tale sentenza da parte di una commissione per la libertà condizionale. L'assassino è stato trasferito alla Corte Suprema. Sono certo che sia stato giudicato e condannato. Non ci sarà alcun appello. Non ci sarà alcuna libertà vigilata.
Tuttavia. . . .
Se ogni uomo di quella chiesa avesse avuto un'arma, meno persone sarebbero morte.
Se ogni donna di quella chiesa avesse avuto un'arma, ancor meno persone sarebbero morte.
È comune per la maggior parte delle chiese avere una persona che dà il benvenuto alla porta. La mia chiesa ne ha due. Se entrambi avessero una pistola domenica prossima, mi sentirei sollevato. Due persone che danno il benvenuto, due pistole. Questo comportamento sarebbe coerente con quello che Gesù ha insegnato:
Poi disse: «Quando vi ho mandato senza borsa, né bisaccia, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla». Ed egli soggiunse: «Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così una bisaccia; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. Perché vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra i malfattori. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo termine». Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade». Ma egli rispose «Basta!». (Luca 22: 35-38).
Preferirei nuove persone che danno il benvenuto. Dovrebbero essere alte almeno sei piedi e pesare 220 libbre.
Lo so, lo so: questo sarebbe considerato estremismo. Ma ad un certo punto, se le cose continuano così come sono continuate finora, questo non sarà più considerato estremismo.
Una volta tutto ciò era comune nell'ovest degli Stati Uniti. Un buon libro su questo argomento è quello di Ross Phares, Bible in Pocket, Gun in Hand: The Story of Frontier Religion (1971).
Suppongo di guardare un po' troppo avanti nel futuro, ma se ci saranno altri 40 o 50 massacri nelle chiese fondamentaliste, gli atteggiamenti cambieranno.
Portare un'arma non sarà mai accettato nelle chiese teologicamente liberal. Quello che seminano, raccolgono. Una politica di "nessuna resistenza attiva qui", non è un buon modo per evitare il terrorismo. C'è una strategia fondamentale per prevenire la criminalità: rendere più difficile per il criminale commettere il suo crimine contro di voi rispetto a qualcun altro. Questa è un'applicazione di una delle leggi più importanti nell'economia: quando il prezzo di qualcosa aumenta, meno ne sarà richiesto.
Credo che sia una buona politica per le chiese credenti nella Bibbia adottare un metodo che all'ingresso delle chiese dica chiaramente ai terroristi: "Ti conviene andare in una chiesa liberal".
"LA PACE, LA PACE, QUANDO NON C'È PACE"
Una chiesa dovrebbe essere un luogo di pace. Tutti sono d'accordo su questo punto. Anche una nazione dovrebbe essere un luogo di pace. Molte persone sono d'accordo. Ma solo i pacifisti ritengono che lo stato debba essere disarmato.
Perché qualcuno crede che la chiesa debba essere disarmata? Perché lo stato dovrebbe avere un monopolio sulla difesa armata contro i criminali? Perché non crediamo nell'arresto da parte dei cittadini? Un tempo ci credevamo, ma ora non più. Perché quelle persone timorate di Dio non credono che sia legittimo essere armati?
Nei circoli liberal, è comune la prospettiva di un'abolizione delle armi da fuoco in sintonia con l'Europa occidentale. I liberal vogliono rendere gli americani timorati dello stato, senza che essi mettano in discussione i suoi interventi nella loro vita, così come già accade coi cittadini dell'Europa occidentale. Questa prospettiva non predomina negli Stati Uniti, non in teoria almeno, ma è prevalente nella pratica. La maggior parte delle persone crede nel principio del secondo emendamento, ma la maggior parte delle persone è raro che sia armata. Molte persone credono veramente che lo stato possa difenderle contro i terroristi. Su questo presupposto, dal 2011 gli americani hanno consegnato la loro libertà al governo federale. Ecco perché è avvenuto il massacro nel Texas.
Alle parole debbono seguire i fatti. Se crediamo in cittadini armati, dovremmo essere cittadini armati. Dobbiamo praticare ciò che predichiamo, ma è difficile rompere con la nostra cultura. Essa è schizofrenica riguardo il principio generale di una cittadinanza armata.
Gli americani sono sempre stati armati. Ciò risale all'era della rivoluzione americana. L'unico storico americano che ha scritto un libro dicendo il contrario, e che ha vinto il premio più prestigioso della storia accademica americana, il premio Bancroft, è stato smascherato: l'autore ha falsificato le sue prove. È stato licenziato dall'Università di Emory. Il premio Bancroft gli è stato revocato, la prima volta che accadeva una cosa del genere. Ha messo nel sacco gli accademici con la cattedra. Non ha messo nel sacco gli studiosi non universitari che credono nel secondo emendamento e che sentivano puzza di bruciato quando hanno letto il suo libro. Lo hanno colto con le mani nel sacco. Inizialmente aveva difensori accademici, ma presto sono tutti scomparsi.
Essere armati è un'antica tradizione americana. Deve essere riportata in auge.
LA TEOLOGIA DELL'AUTODIFESA
Mio padre era nell'FBI. Quando diventò cristiano, iniziò a preoccuparsi del fatto che dovesse sparare ad un criminale che minacciasse di fare violenza. Il suo pastore, il primo pastore del Presbiterio settentrionale ad essere spretato per ortodossia -- senza un processo (1933) -- aveva una pronta risposta: "Spara, alla fine andrà lo stesso all'inferno".
Quando qualcuno minaccia violenza contro di voi, è legittimo trasferire il suo caso ad un luogo superiore. Speditelo ad un giudice superiore.
Ricordate questa regola: non ci sarà alcun patteggiamento nel giorno di giudizio.
CONCLUSIONE
Qual è la mia opinione sulle .357, .45, o le glock?
Credo nella diversità. Credo nella libertà di scelta. Credo nella divisione del lavoro e nella specializzazione.
Tuttavia sono della vecchia guardia. Favorisco le .45 ACP. Sono stato addestrato dal Col. Jeff Cooper. Lui ed io eravamo compagni di classe alla scuola di specializzazione. Mi ha insegnato come agire: due al petto, uno alla testa, tre secondi.
Credo che le persone dovrebbero seguire un corso di formazione sulla sicurezza delle armi. Ogni volta che pensate alla "sicurezza delle armi", pensate a questo: due al petto, uno alla testa, tre secondi.
Quello che è sicuro per voi, è pericoloso per il vostro aggressore.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
mercoledì 22 novembre 2017
Il Deep State ha la precedenza
di Bill Bonner
POITOU, FRANCIA – Donald Trump, presidente di tutti gli americani, ha detto di recente che il suo Paese avrebbe speso più sangue e denaro cercando di forzare gli afghani a fare quello che vuole che facciano, qualunque cosa sia.
E così... una coltre oscura ha coperto la terra.
Da Sioux City a Savannah... un'ombra s'è frapposta tra la Terra e il sole.
Sono stati segnalati eventi strani. È nato un vitello con due teste a Des Moines. Sono fioriti alberi di melograni a Manhattan.
La gente aveva paura.
In nessun posto l'oscurità era più profonda nella capitale della nazione. Là, nessuna luce brillava. Nessun sfarfallio luminoso di consapevolezza... osservazione... apprendimento.
Donald J. Trump aveva promesso di accendere una candela, ma non si vedeva da nessuna parte.
Cinque anni fa, disse: "Ron Paul ha ragione". L'avventura afghana era uno "spreco dei nostri soldi". Era un "disastro totale".
Chiese: "Cosa ci facciamo lì? Quelle persone ci odiano". Poi, un anno dopo, disse:" Dobbiamo lasciare immediatamente l'Afghanistan".
E nella sua campagna elettorale aveva offerto qualcosa di meglio: "L'America prima di tutto". Invece di tentare, inutilmente, di costruire un Paese migliore nell'Hindu Kush, avrebbe cercato di costruire un paese migliore in patria!
Niente più guerre inutili. Niente più regolamenti stringenti. Niente più affari sconvenienti con il resto del mondo.
Anche dalla bocca di Donald Trump queste promesse sembravano buone, abbastanza buone per essere eletto.
Innanzitutto crediamo che la democrazia, come praticata in un grande impero degenerato, sia in gran parte un'illusione. Votare è uno spreco di tempo.
In secondo luogo, abbiamo pensato che il Deep State – i pochi insider che realmente governano la macchina statale – aveva già fatto la pace con Trump, o l'avrebbe fatta poco dopo le elezioni.
In terzo luogo, abbiamo identificato una causa principale del malessere economico americano (così come molti dei suoi altri problemi): il sistema monetario fasullo, il quale incoraggia l'accumulo di debito e arricchisce Wall Street, riducendo la produzione reale e la ricchezza di Main Street.
In quarto luogo, questo sistema monetario fasullo è la fonte di finanziamento del Deep State. Non può rinunciarvi, non importa chi sia presidente. Finché questo sistema rimane in piedi, il Deep State continuerà a crescere – leggi, regolamentazioni, illusioni.
In quinto luogo, non si può costruire un'economia decente su denaro fasullo, debito e accordi win-lose. Ogni giorno che passa viene aggiunto più debito, più complessità e un'allocazione più errata delle risorse. Presto o tardi, l'intera struttura salterà in aria.
Poche ore dopo l'uscita dei risultati lo scorso novembre, la nostra opinione sembrava fondamentalmente giusta. Il nuovo presidente s'è circondato dei due rami più importanti del Deep State – i Pistoleri (che rappresentano il settore militare/industriale) e i Bancari (che rappresentano Goldman Sachs e Wall Street).
Ovviamente era stato raggiunto un accordo – o tacitamente riconosciuto. Wall Street e il Pentagono – "i miei generali" – erano già parte della squadra. Con loro ai posti di comando, Trump poteva essere Trump senza temere di disturbare i privilegi e la posizione del Deep State.
"No... cambierà le cose", protestavano alcuni lettori. "È la nostra unica speranza...". "Dategli tempo".
Ma il tempo e il denaro si stanno esaurendo.
Sotto pressione dei generali, Donald Trump ha abbandonato la promessa di una politica estera in cui l'America avrebbe avuto la precedenza. Gli Stati Uniti hanno perso 2,350 soldati in Afghanistan... e hanno speso un migliaio di miliardi di dollari.
E ora vi saranno riversate più risorse a supporto, in modo che la più lunga e inutile guerra nella storia degli Stati Uniti possa continuare. Trump stesso potrebbe essere a favore del cambiamento, ma la politica estera statunitense sotto la sua amministrazione è la stessa di quella dell'amministrazione Barack Obama.
Favorisce le industrie militari del Deep State – come ha fatto negli ultimi 17 anni.
Non c'è stata alcuna modifica all'Obamacare... o ad alcun altro programma federale significativo. Anche i programmi del Deep State (pensioni, istruzione, sanità) che trasferiscono le briciole agli zombie rimangono in vigore.
Ma mentre Trump e i media si concentrano sui monumenti confederati... sulla Russia... sulla Corea del Nord... sui transessuali... e le crisi naturali, l'orologio sta ticchettando.
I federali hanno solo soldi sufficienti per circa sei settimane di operazioni. Poi si scontreranno contro l'attuale tetto del debito.
Il Deep State deve alzare il tetto del debito per continuare a far scorrere il denaro fasullo, ma tale rialzo non sarà facile.
I repubblicani conservatori vogliono sapere: "Con il debito nazionale già a $30,000 miliardi, dove pensiamo di andare?"
"Acconsentiamo ad alzare il tetto del debito", dicono i democratici liberal, "ma solo se non modificate l'Obamacare".
"Ehi, e quel ponte nel mio distretto?" chiede l'indipendente.
E così, l'oscurità si diffonde...
Saluti,
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
martedì 21 novembre 2017
La blockchain sta rendendo più produttiva la società
di Vivek Singh
La crescita della produttività è alimentata dall'innovazione tecnologica. Oggi è al punto più basso sin dai primi anni del '900. La blockchain è la tecnologia che molto probabilmente nei prossimi decenni spingerà in avanti la produttività del nostro mondo.
La fine del XIX secolo ci ha portato l'elettricità, il motore a combustione interna, i prodotti chimici e le telecomunicazioni. Queste invenzioni hanno posto le basi per "l'età dell'oro della produttività" negli Stati Uniti — nel dopoguerra dal 1948 al 1973. La fine degli anni '60 ha visto anche i semi della rivoluzione informatica, con invenzioni come il database e il personal computer. Internet ha completato il quadro nel 1989.
Tuttavia i guadagni in produttività non sono ancora stati completamente realizzati. Infatti questo ciclo economico ha visto la produttività più bassa sin dal periodo del dopoguerra nel 1948. Questo basso tasso significa una lotta costante per aumentare l'output prodotto per ogni ora di lavoro. Significa che le nostre aziende, il governo e le persone devono accontentarsi di sbarcare il lunario.
La blockchain ha il potenziale per avere un impatto estensivo sulla crescita della produttività per le società sviluppate e in via di sviluppo. Ci sono numerose caratteristiche fondamentali della blockchain che la rendono possibile.
Il mondo della tecnologia deve ancora raggiungere il suo pieno potenziale. I dati si accumulano sui server aziendali, incapaci di comunicare con i dati raccolti dalla realtà. Inviare una email in tutto il mondo praticamente non ha costi; tuttavia l'invio di un solo dollaro è complicato. I nostri sistemi sono chiusi al controllo esterno.
La nota dolente è proprio lo spostamento di denaro. Anche nella società sviluppata di oggi, spostare denaro dal punto A al punto B richiede tempo — tre giorni lavorativi se siete fortunati. Fatturare per i clienti, pagare i dipendenti e inviare pagamenti ai fornitori richiede l'invio di denaro tramite una banca — dopo di che arriva in un numero sconosciuto di mani prima di raggiungere la destinazione finale.
I nostri soldi viaggiano lentamente. Nel mondo in via di sviluppo le condizioni sono peggiori. Le nostre aziende non sono in grado di comunicare efficacemente i dati, all'interno o all'esterno. Il nostro sistema politico soffre di disinformazione e diffidenza — non aiutato dal sistema di voto.
Bitcoin si basa su decenni di ricerca in crittografia, informatica, economia e sistemi distribuiti. Ha completamente trasformato il modo in cui pensiamo allo spostamento del denaro. Tasse elevate sulle transazioni da parte degli intermediari potrebbero diventare una cosa del passato, analogamente a come l'email ha ridotto il costo d'invio di informazioni in tutto il mondo rispetto a 30 anni fa.
Otto anni dopo il white paper, è diventato chiaro che bitcoin è solo l'inizio. La blockchain che supporta bitcoin, introdotta per la prima volta nel white paper, è l'innovazione più importante.
Una blockchain è "un registro aperto e distribuito che consente di registrare in modo efficiente e permanente le transazioni tra due parti". La blockchain si assicura che sia convalidata ogni transazione in una banca dati condivisa, e successivamente sia completamente resistente ad un qualsiasi cambiamento.
La blockchain è ciò che permette di esistere alle valute digitali come bitcoin ed ethereum. Sono possibili anche blockchain private all'interno di un'impresa — e oggi alcune aziende le stanno sperimentando.
La blockchain consente fondamentalmente ad individui sconosciuti di affidarsi l'un l'altro senza la necessità di intermediari. In tal modo la blockchain aiuta a ridurre il numero di input necessari per ottenere lo stesso output e aumenta la produttività.
Questo registro pubblico sbloccherà una serie di opportunità che cambieranno il modo in cui operano la società e le imprese. I guadagni in produttività stanno già portando i loro frutti nell'economia della blockchain.
Se prendeste una macchina del tempo dal 1200 al 1700 per vedere come è cambiata l'Inghilterra, sareste testimoni di pochi cambiamenti nelle tecnologie utilizzate e nelle cose da fare. Dal sito Our World in Data:
I redditi sono rimasti pressoché invariati nel corso di diversi secoli rispetto al loro incremento visto negli ultimi due secoli. Anche la vita cambiò poco. Quello che la gente usava come riparo, cibo, abbigliamento, alimentazione energetica, è rimasto molto simile per un periodo di tempo molto lungo. Quasi tutto quello che le persone ordinarie utilizzavano e consumavano nel XVII secolo sarebbe stato molto familiare a quelle persone che vissero mille o addirittura un paio di migliaia di anni prima.
La crescita della produttività è rimasta stagnante, ma solo 150 anni dopo, ci sarebbero stati guadagni esponenziali nella produttività. Perché?
I progressi tecnologici nelle seguenti aree hanno guidato la carica:
Prima Rivoluzione Industriale
- Il motore a vapore, la manifattura tessile, la metallurgia, le macchine industriali, i prodotti chimici, il cemento, l'illuminazione a gas, il trasporto, le fabbriche
Risultati: la società è uscita dalla trappola malthusiana, l'aspettativa di vita è aumentata di 10 anni (negli Stati Uniti), i costi alimentari sono diminuiti, il reddito della popolazione e il reddito pro capite sono aumentati contemporaneamente per la prima volta nella storia.
Seconda rivoluzione industriale
- Elettrificazione, ferro e acciaio, tecnologie marittime, motore a combustione interna → automobili, gomma, telecomunicazioni.
Risultati: il periodo di maggiore crescita economica nella storia mondiale. Gli standard di vita sono aumentati, i prezzi delle merci sono scesi drasticamente. Grandi gruppi di persone sono rimasti disoccupati, in quanto macchine e fabbriche hanno reso obsoleti i loro lavori.
Alla fine di questo turbinio di innovazioni, la maggior parte del mondo sarebbe stato irriconoscibile anche ai nostri antenati più recenti. I guadagni nella produttività sono giunti da migliorie nella tecnologia. La rivoluzione industriale è stata inoltre correlata con il miglioramento dell'aspettativa di vita, della qualità della vita e del benessere umano in tutti i campi.
Un indicatore primario della salute di una società è quanti input essa utilizza per creare l'output. Quest'ultimo dovrebbe a) servire la comunità e b) inondare di prosperità imprese e, soprattutto, le persone.
Negli ultimi decenni la maggior parte dei guadagni nella produttività sono derivati dal settore informatico. La blockchain ha il potenziale per continuare a guidare la produttività delle aziende e della società — basandosi sulle innovazioni degli ultimi decenni.
La rivoluzione informatica è iniziata circa 50 anni fa — appoggiandosi direttamente alle innovazioni dell'elettrificazione e delle telecomunicazioni. Da questo punto in poi, i guadagni nella produttività delle società del primo mondo sono stati in gran parte guidati da miglioramenti nel mondo dell'informatica.
Le grandi vittorie iniziali per la comunità sono state il database e il personal computer, due innovazioni che hanno simultaneamente modellato il modo in cui la maggior parte degli esseri umani opera nel mondo di oggi.
Tuttavia la modellazione reale non è stata possibile fino al 1990, quando il World Wide Web ha portato la capacità di collegare i computer mondiali in un sistema di macchine interoperabili. Da un punto di vista produttivo, i guadagni associati a ciascuna di queste tecnologie hanno guidato la maggior parte della nostra crescita fin dagli anni '80.
Oggi il nostro mondo è più informato che mai. Solo il 3-8% (a seconda delle fonti) dell'offerta di moneta mondiale è in forma fisica; il resto è digitale. La blockchain mira a migliorare il modo in cui circola il 90%+ della ricchezza e dell'informazione del mondo. Cerchiamo di individuare le sfaccettature specifiche della blockchain che molto probabilmente diverranno gli elementi motore della produttività futura.
La blockchain è letteralmente una catena di blocchi che ospitano informazioni visibili a tutti ed inalterabili. Come? Per saperne di più qui ecco i casi di utilizzo di oggi:
Gestione del patrimonio: monitorare gli asset fisici è molto importante per aziende e governi. Per le aziende una migliore gestione degli asset può portare ad un'efficienza operativa superiore. Per i governi, aiutare la popolazione a monitorare i loro beni (titoli di proprietà, registrazione del suolo).
Un'identità globale e digitale: una delle applicazioni di questa tecnologia è "un'identità globale", la quale permette di tracciare l'identità digitale completa di un individuo. Ciò creerebbe a sua volta le basi per l'interazione tra individui ed aziende. Questo potrebbe avvenire all'interno di un'organizzazione, o pubblicamente condiviso con il mondo.
La "proprietà" dei dati: si sposta dalle aziende che la raccolgono alle persone che la condividono col mondo. Questa libertà cambia il modo in cui tali dati possono interagire all'interno della società e nel mondo.
- Una conversazione da seguire: il conflitto sulla proprietà dei dati
Costi delle transazioni quasi pari a zero: un guadagno fondamentale nell'utilizzo della blockchain come meccanismo di fiducia è che i costi delle transazioni sono minori per spostare denaro da un luogo all'altro. Sia attraverso banche, o attraverso le frontiere, la blockchain permette lo spostamento del denaro con il clic di un pulsante.
Globalizzazione del denaro: inviare denaro da Paese a Paese (da valuta a valuta) sarà più facile che mai. La riduzione dei costi delle transazioni comporta un maggiore incentivo economico ad interagire con le controparti globali.
Smart contract: sono essenzialmente codici intesi a facilitare, verificare o far rispettare le prestazioni di un contratto. Questi contratti ora possono essere gestiti tramite la blockchain — in particolare Ethereum.
Oggi gli smart contract possono essere il meccanismo per consentire una migliore comunicazione e un miglior coordinamento tra le imprese. Come SMTP una volta consentiva a server separati di posta elettronica d'inviare email tra di loro, forse un utente di Facebook potrebbe pagare un utente di LinkedIn nonostante operino su piattaforme diverse. In tutto il panorama industriale stanno spuntando vari casi d'uso.
Conclusioni e raccomandazioni
La tecnologia che sta alla base della blockchain sta crescendo rapidamente da una parte e lentamente dall'altra. Stiamo ancora all'inizio di una tecnologia creata per avere grandi impatti. Affinché si sedimenti, i governi, le imprese e gli imprenditori hanno tutti un ruolo da ricoprire.
- I governi devono prendere in considerazione attentamente la regolamentazione della blockchain per sostenere in modo sicuro tecnologie innovative;
- Le imprese esistenti dovrebbero considerare i modi in cui la blockchain può avere nell'immediato un impatto sul loro business e considerare come modellerà il loro futuro;
- Nuove entità, avulse dai limiti della governance passata, dovrebbero considerare quali aspetti della blockchain da incorporare immediatamente nel loro business.
Oggi la via da seguire è segnata: fare esperimenti con la blockchain affinché si possa impostare la propria attività, aprire nuovi modi di creare valore e consentire una distribuzione più produttiva del capitale. La natura collaborativa della blockchain ha il potenziale per migliorare la nostra produttività in tutto il mondo. Quanto — e quanto presto — dipende da noi.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
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