Bibliografia

giovedì 5 ottobre 2017

Le ICO non verranno sconfitte





di Jeffrey Tucker


Assolutamente nessuna regolamentazione, nessun numero di articoli belligeranti, nessuna pletora di denunce fuoriuscite dalla bocca di pezzi grossi, impedirà alle ICO di distruggere completamente il modo in cui le aziende raccoglieranno fondi in futuro.

Il mercato delle criptovalute è stato un successo senza il minimo aiuto dello stato o dell'establishment finanziario. Lo sappiamo già, l'abbiamo visto. Il genio è fuori dalla lampada.

Ma ora è in corso la controrivoluzione, con gli stati che muovono battaglia, i portavoce dell'establishment che cercano di spaventare i mercati e le istituzioni finanziarie che denunciano tutte le perturbazioni nel loro settore. È un attacco coordinato.

Quindi è giunto il momento che la gente sappia esattamente cosa sia una ICO. Si tratta di una Initial Coin Offering, un token utilizzato affinché gli investitori esprimano il loro interesse pecuniario in idee che si rivolgono alle imprese. Il numero di ICO quest'anno supera di gran lunga le Offerte Pubbliche Iniziali di società pubbliche (quelle che sembrano sulla strada verso l'estinzione) e battono la capitalizzazione di mercato dei fondi di venture capital.



Una spiegazione stramba

Ma prima di arrivare alla spiegazione completa, consideriamo questa descrizione brillante, evocativa e ridicolmente ingannevole di Kevin Roose sul New York Times.

Immaginate che un vostro amico stia costruendo un casinò e vi chieda di investirvi. In cambio ottenete chip che possono essere utilizzate sui tavoli del casinò una volta terminato. Ora immaginate che il valore delle chip non sia fisso e invece fluttui a seconda della popolarità del casinò, del numero di giocatori e dell'ambiente normativo per i casinò. Oh, e invece di un amico, immaginate che sia un estraneo su Internet che potrebbe usare un nome falso, che forse non saprebbe come costruire un casinò e a cui probabilmente non potete fare causa per frode se rubasse i vostri soldi e li usasse per comprare una Porsche. Questo è una ICO.

Dopo aver letto questo passaggio, potreste sospettare che una ICO sia una truffa che si rivolge a quella fetta di popolazione molto suscettibile alle lotterie, ad esempio. Ma se avete ricevuto la newsletter di Goldman-Sachs lo scorso agosto, avreste scoperto qualcosa di leggermente diverso: a giugno di quest'anno le ICO hanno raccolto $450 milioni, i quali superano l'importo dei fondi di venture capital. La stessa cosa è accaduta nuovamente a luglio. Il totale raccolto dalle ICO quest'anno è di $1.5 miliardi.

Le ICO sono pronte a superare non solo le fonti di finanziamento convenzionali, ma anche a sostituirle completamente. Questo è ciò che fanno le innovazioni: sostituiscono quello che è venuto prima, che agli esperti piaccia o no.



Perché funziona

Perché questa strategia per raccogliere fondi per nuove imprese funziona così bene? La considerazione più evidente è basse barriere all'entrata. Chiunque può organizzarla e chiunque può comprare, indipendentemente dalla sua posizione nel mondo. C'è un bacino di investitori che può aggirare le macchine normative nazionali, impossibilmente costose e complesse.

Che il mercato sia perlopiù deregolamentato e decentrato, e quindi più attivo ed efficace, è di per sé interessante. Nessun settore è più pieno di miti riguardo la "protezione dei consumatori" di questo; infatti sembra difficile da credere, ma la base della casa degli orrori della SEC è che è tutto necessario per proteggere le persone dai capitalisti rapaci.

Per quanto ne so, i regolatori ci credono per davvero.

Ma i grandi giocatori la pensano diversamente. Lo scopo del macchinario nazionale è quello di proteggere i pezzi grossi contro i concorrenti più piccoli. Dal punto di vista dell'establishment, solo alcune persone dovrebbero essere autorizzate, mentre altre dovrebbero essere tenute fuori; proprio per questo ci sono sempre meno società che sono nella posizione privilegiata di presentarsi sul mercato pubblico ed ottenere finanziamenti.

Nulla offre un tale collegamento tra imprenditori e finanziatori come in un libero mercato, ma da molto tempo i mercati finanziari non sono liberi. Le ICO rappresentano un tentativo di risolvere tal problema.



Nuova tecnologia

E la soluzione è assolutamente ingegnosa. Si basa su mercati decentrati che vivono su Internet, combinati con l'invenzione di nuovi token che hanno tutte le qualità del denaro tradizionale, dipendendo interamente dalla domanda e dall'offerta, e fungono anche da asset per il protocollo della società stessa. Questi token consentono alle aziende di finanziare le operazioni iniziali nello stesso modo in cui lo fanno GoFundme, Kickstarter o Indiegogo, ma senza il costo elevato di tali piattaforme e il rischio che i fondi saranno bloccati da interventi normativi.

Le ICO utilizzano la tecnologia della blockchain, un sistema che documenta le rivendicazioni di proprietà in cloud, creando registri immutabili non conservati da una fonte centralizzata ma piuttosto condivisi tra tutte le parti interessate. Questo crea il tipo di fiducia che è necessaria per il commercio, ma non richiede il tipo di fiducia che gli intermediari finanziari tradizionali insistono sia necessaria per svolgere una qualsiasi attività.

I cambiamenti nei diritti di proprietà sono confermati continuamente e sono resi possibili da unità digitali chiamate token. Ma questi token si comportano sia come denaro sia come azioni dell'azienda, o, più precisamente, come espressione di interesse nella proprietà, analoghi ad un certificato azionario digitale che fluttua in valore. Non sono del tutto conformi al modo in cui funziona un qualsiasi asset finanziario oggi. Si tratta davvero di qualcosa di nuovo perché, beh, tutto questo è una nuova invenzione.

Mi rendo conto, però, del perché le persone siano un po' allarmate, come quelle che lo erano nei confronti della combustione interna, l'elettricità, il volo e anche il fuoco. Tutte le cose nuove sembrano improbabili e vagamente pericolose in un primo momento. Tuttavia per quanto sia nuova la tecnologia, la necessità che incontra -- stabilire e documentare in modo più affidabile i diritti di proprietà -- risale ai primi giorni dell'esperienza umana stessa.



Fiches per il poker

Ho detto che l'analogia delle chip per il poker è ridicola. In realtà, non del tutto. Diciamo che vorreste farlo realmente, ovvero, vendere in anticipo le chip del vostro casinò e stabilire un modo in cui il loro valore si può spostare rispetto alle valute esistenti. Che cosa ci sarebbe di male? Ora non è permesso, naturalmente, probabilmente sembra folle. Ma in realtà, in un mercato libero, questo sarebbe permesso.

Che dire invece del tipo che scappa con i soldi e non costruisce il casinò? Beh, siete liberi di chiedere i soldi indietro se potete. Ma, soprattutto, probabilmente dovreste imparare una lezione: non buttare i soldi al vento.

È lo stesso con i mercati delle criptovalute. Alcuni token rappresentano idee brillanti, ma molti sono pump/dump, monete senza progetti o truffe palesi. Qui c'è un paradosso però: i truffatori sono anche imprenditori e vanno a caccia di idee sempre più redditizie. Ecco perché si stanno interessando allo spazio delle criptovalute.

E indovinate un po'? Il 100% di tutti coloro che sono coinvolti in questi mercati lo sanno. Alcune persone perdono... la prossima volta saranno più fortunate. Altre si sono arricchite, scommettendo su piattaforme brillanti che stanno utilizzando la tecnologia blockchain per portare nuovi standard di chiarezza, verità ed efficienza alla vita di tutti i giorni.

Lo stato dovrebbe regolamentarli per proteggere il consumatore? Se ci fosse stata la minima possibilità che lo stato avrebbe potuto farlo, è decisamente certo che l'avrebbe fatto. Ma nessuna struttura regolatrice è più propensa ad essere catturata dagli interessi particolari di quella che regola i mercati finanziari. Ogni intervento verrà utilizzato per conto dei pezzi grossi per scansare i consumatori ed i concorrenti più piccoli.



Laissez-faire

Per questo motivo lo stato dovrebbe restarne completamente fuori (e lo dico pur sapendo che il mio annuncio finirà nel vuoto, perché non gli impedirà di intromettersi in ogni caso).

Attualmente esistono molti progetti che stanno portando stabilità a questo settore. Se un mercato si è dimostrato capace di auto-regolamentarsi, è proprio quello delle criptovalute. È emerso spontaneamente con l'apparizione di bitcoin nel 2009 e si è sviluppato gradualmente nel modo in cui i mercati si suppone debbano svilupparsi. Di conseguenza crescerà anche la capacità del settore di regolarsi man mano che cresceranno la conoscenza e la sofisticazione.

È stato d'ispirazione poter guardare questo settore nascere dal White Paper del novembre 2008 fino ai più recenti sistemi peer-to-peer di gestione dei portafogli che utilizzano smart contract. Tutto è avvenuto in nove anni, dopo un periodo in cui la credibilità dei regolatori convenzionali, delle banche e delle grandi istituzioni finanziarie è stata spazzata via durante le crisi che cambiano i paradigmi.

Nessuno sa come finirà questa storia, ma una cosa la sappiamo: non si può tornare indietro.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


5 commenti:

  1. In ogni caso, anche le ICO sono qualcosa che è nato e nasce spontaneamente dal basso e non viene imposto a nessuno.
    Sono estranee ai progetti di ingegneria finanziaria e sociale che cercano di modificare coercitivamente la realtà per costruire la fiatrealta' più congeniale a chi sta in alto.

    Infatti, che differenza c'è tra il loro fiatmoney creato dal nulla ed imposto e la loro fiatsocieta' multiculturale e disintegrata creata dal nulla ed imposta?

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  2. Gli stati si mettono di mezzo sicuramente, a volte in modo strategicamente intelligente:
    http://www.zerohedge.com/news/2017-10-04/de-dollarization-disintermediation-russian-mobile-phone-operator-issues-first-blockc

    https://news.bitcoin.com/japanese-energy-supplier-bitcoin-payments/

    L'unico enorme punto debole delle criptovalute è internet, o meglio l'energia: se dovesse esserci qualche stop momentaneo o prolungato, oro e argento vinceranno a mani basse.

    R.G.

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    1. Se dovesse mancare l'energia, tutta la civiltà cesserebbe di esistere e tornerebbe alla preistoria nel giro di 48 ore. Banche, Frigoriferi, Ospedali, Treni, Aeroporti, Semafori, Lampioni, TV, Industrie, Centri Commerciali, Telefonia, Pompe, Acquedotti, Idrovore, Fognature, eccetera, eccetera, eccetera, eccetera.

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    2. Mi aiuti a dire!

      R.G.

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    3. Ah,dimenticavo : non funzionerebbero nemmeno Facebook e Whatsapp.
      E neanche la Playstation.

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