di Frank Shostak
Diverse statistiche che gli stati divulgano regolarmente portano l'etichetta di "aggiustamenti stagionali". Qual è il loro significato? Secondo il pensiero popolare i dati osservati nel tempo (etichettati come serie temporali) sono determinati da quattro fattori:
- Il fattore di tendenza
- Il fattore ciclico
- Il fattore stagionale
- Il fattore irregolare
Si accetta che la tendenza vada a determinare la direzione generale dei dati nel tempo, mentre il fattore ciclico causa movimenti legati al ciclo economico. L'influenza delle stagioni, come l'inverno, la primavera, l'estate e l'autunno e le varie vacanze, viene trasmessa dal fattore stagionale. Il fattore irregolare descrive l'effetto di vari eventi irregolari. Si ritiene che l'interazione di questi quattro fattori generi i dati finali.
Il pensiero popolare considera l'influenza ciclica come la parte più importante dei dati. Si ritiene che l'isolamento di questa influenza permetta agli analisti di svelare il mistero del ciclo economico. Inoltre, per prevenire l'effetto negativo del ciclo economico sul benessere delle persone, è importante osservare l'influenza del fattore ciclico sul più breve periodo possibile. Come tutte le malattie, più presto viene diagnosticata, migliore sarà la possibilità di combatterla. Una volta che la banca centrale individua le dimensioni dell'influenza ciclica, potrebbe compensare questa influenza mediante una politica monetaria appropriata.
Secondo vari studi statistici, le fluttuazioni mensili dei dati sono dominate dall'influenza del fattore stagionale.[1] Man mano che il fattore temporale aumenta, cresce l'importanza dell'influenza ciclica mentre l'influenza del fattore stagionale diminuisce. L'influenza ciclica sarà più significativa nei dati trimestrali che nei dati mensili. La tendenza esercita una forte influenza su base annuale, pur avendo un effetto insignificante sulle variazioni mensili dei dati. Sebbene il fattore irregolare possa essere molto "instabile", si sostiene che l'effetto che produce è di breve durata. L'effetto degli shock positivi viene compensato da shock negativi.
Ne consegue che per poter osservare l'influenza del ciclo economico sul breve termine è necessario rimuovere l'influenza del fattore stagionale. Tuttavia, il metodo di rimozione deve assicurarsi che l'influenza ciclica non venga intaccata nel processo.
La maggior parte degli economisti considera l'effetto stagionale come una costante e quindi noto ex ante. Ad esempio, ogni anno le persone acquistano vestiti pesanti prima dell'arrivo dell'inverno, non prima dell'arrivo dell'estate. Inoltre le persone seguono un modello di comportamento simile anno dopo anno prima delle vacanze più importanti. Ad esempio, le persone tendono a spendere gran parte dei loro redditi prima di Natale. L'ipotesi che l'influenza stagionale sia costante anno dopo anno significa che la sua rimozione non distorcerà l'influenza del fattore ciclico. Questo a sua volta consentirà una valutazione accurata dell'effetto del ciclo economico. Attraverso metodi statistici, gli economisti generano numeri per ogni mese in modo da inquadrare una stima dell'effetto stagionale. I dati vengono aggiustati stagionalmente una volta che questi numeri vengono sottratti dai dati grezzi.
Nonostante l'applicazione di vari metodi statistici e matematici per estrarre l'influenza stagionale, che varia in base alla complessità, l'intero quadro si basa su ipotesi arbitrarie che non hanno nulla a che fare con la realtà. Se dovessimo accettare che i dati siano il risultato dell'interazione delle tendenze, dei fattori ciclici, stagionali e irregolari, si potrebbe concludere che solo questi fattori influenzano i dati, indipendentemente dalla volontà umana. Indipendentemente dal comportamento umano, questi fattori determinano ciò che gli esseri umani stanno facendo, implicando un comportamento robotico.
Tuttavia l'azione umana non è robotica, ma consapevole e intenzionale. I dati sono il risultato delle valutazioni degli individui riguardo la realtà, secondo lo scopo di ciascun individuo, in un determinato momento. L'azione dell'individuo viene messa in moto dalla sua mente e non da fattori esterni. Questo a sua volta significa che la costante delle varie stagioni non significa che gli individui siano tenuti a seguire l'esatto schema di comportamento anno dopo anno. I cambiamenti nei singoli obiettivi produrranno risposte diverse alle vacanze o alle stagioni dell'anno. Di conseguenza un quadro che ignora che gli esseri umani non sono robot e che tratta l'effetto stagionale come una costante, contribuirà alla valutazione errata dell'influenza ciclica.
Attualmente la maggior parte degli uffici statali utilizza i programmi informatici del governo statunitense, X-11, X-12 e X-13, per stimare l'influenza stagionale sui dati. Grazie a sofisticate medie mobili, questi programmi generano stime dell'effetto stagionale. Il programma informatico utilizza quindi le stime ottenute per de-stagionalizzare i dati, ovvero, aggiustarli alla stagionalità. I progettisti di questi programmi informatici di adeguamento stagionale hanno tentato di affrontare la questione della costanza dell'effetto stagionale permettendo a tale effetto di variare nel tempo. Ad esempio, l'effetto stagionale delle vendite al dettaglio a dicembre non sarà lo stesso anno dopo anno, ma varierà. Inoltre ci si aspetta che questi programmi stabiliscano se l'effetto stagionale sia stabile. Sembra che con metodi statistici e matematici questi programmi possano generare stime realistiche dell'influenza stagionale sui dati. La verità è che questi programmi generano cifre arbitrarie che non hanno nulla a che fare con la realtà.
Il punto cruciale del problema è che le risposte delle persone alle varie stagioni o festività non sono mai automatiche, ma sono piuttosto parte di un comportamento cosciente e consapevole. Tuttavia non esistono mezzi e modi per quantificare le valutazioni individuali. Non ci sono standard costanti per misurare l'atto della valutazione della realtà. Su questo tema Rothbard scrisse:
È importante rendersi conto che non esiste nessuna possibilità di misurare aumenti o diminuzioni della felicità o della soddisfazione. Non solo è impossibile misurare o confrontare i cambiamenti nella soddisfazione di persone diverse; non è possibile neanche misurare i cambiamenti nella felicità di una determinata persona. Affinché ogni misura sia possibile, deve essere prevista un'unità eternamente fissa e oggettivamente data con cui si possano confrontare altre unità. Non esiste una tale unità oggettiva nel campo della valutazione umana. L'individuo deve determinare in modo soggettivo ciò che è meglio o peggio per lui. La sua preferenza può essere espressa solo in termini di semplice scelta, o elenco.[2]
Poiché non è possibile quantificare una valutazione umana della realtà, ovviamente questa valutazione non può essere posta in una formulazione matematica. Questo a sua volta significa che le cosiddette stime dei fattori stagionali generati dai programmi informatici saranno necessariamente numeri arbitrari.
Contrariamente alla visione comunemente accettata, l'aggiustamento alla stagionalità distorce i dati grezzi, rendendo così molto più difficile accertare lo stato del ciclo economico. Queste distorsioni hanno gravi implicazioni per quei policymaker che utilizzano politiche anti-cicliche in risposta ai dati stagionali. Ad esempio, la forza dei dati destagionalizzati sull'occupazione potrebbe determinare se la banca centrale debba aumentare o abbassare i tassi d'interesse. Questa pretesa dei policymaker della banca centrale è una delle principali fonti di instabilità economica.
Anche i dati aggiustati in base alla stagionalità costituiscono la base della cosiddetta economia applicata. Le varie teorie vengono ricavate osservando le relazioni intercalari della serie temporale aggiustata stagionalmente.
L'idea che influenzando il ciclo economico si possa migliorare la nostra comprensione di questo fenomeno, è fallace. Il ciclo economico è presentato come un qualcosa inerente all'economia. Si ritiene che questa misteriosa cosa sia la fonte delle improvvise oscillazioni nell'attività economica.
Però viene trascurato che le oscillazioni nell'attività economica sono il risultato delle politiche monetarie della banca centrale, le quali falsificano i tassi d'interesse e creano denaro "dal nulla", contribuendo così ad una valutazione errata della realtà.
Anche se fosse possibile quantificare l'influenza ciclica, ciò non ci aiuta a capire cosa sia il ciclo economico. Senza una teoria coerente, basata sul fatto che le azioni umane sono coscienti e intenzionali, non è possibile iniziare a comprendere le cause dei cicli economici e nessuna quantità di dati fuoriusciti dai metodi matematici più avanzati ci riuscirà.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
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Note
[1] Si veda Bureau of Census, X-11 program.
[2] Murray N. Rothbard, Man, Economy and State (Los Angeles: Nash Publishing, 1962), vol. 1, pagg. 15-16.
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