mercoledì 2 agosto 2017
Perché non abbiamo bisogno di dati macroeconomici in un'economia libera
di Frank Shostak
È comune per i commentatori economici e gli economisti far continuamente riferimento nelle loro discussioni a qualcosa chiamato "economia" — che talvolta va bene e in altri momenti va male. Questa "economia" viene presentata come un'entità vivente avulsa dagli individui.
Ad esempio, diversi esperti riferiscono che "l'economia" è cresciuta di tot. percentuale, o che l'allargamento del deficit commerciale minaccia "l'economia". Che cosa intendono con il termine "economia"? Esiste per davvero?
Cos'è "l'economia"?
Il termine "economia" è parte integrante di un ambiente economico "ostacolato". In un ambiente economico privo d'interferenze statali, "l'economia" non esiste.
Bisogna comprendere che in nessuna fase la cosiddetta "economia" ha una vita propria, indipendente dagli individui.
Mentre in un ambiente libero "l'economia" è solo una metafora e non esiste come tale, in un ambiente "ostacolato" lo stato genera una creatura chiamata "economia" attraverso il suo costante riferimento statistico ad essa.
"L'economia" come motivo per l'interventismo statale
Abbattendo i valori dei beni e dei servizi, gli statistici statali concretizzano l'illusione di una "economia" inquadrata dalla statistica del PIL.
Considerando "l'economia" come qualcosa che esiste nel mondo reale, gli economisti mainstream raggiungono una bizzarra conclusione: ciò che è buono per gli individui potrebbe non essere buono per l'economia, e viceversa. Dato che l'economia non può avere vita propria senza gli individui, ciò che è bene per gli individui non può essere cattivo per l'economia.
All'interno di questo quadro, "all'economia" viene assegnata la massima importanza, mentre gli individui vengono appena menzionati. Infatti si ha l'impressione che sia l'economia a produrre beni e servizi. Una volta che "l'economia" sforna i prodotti, ciò che viene richiesto è la loro distribuzione tra gli individui nel modo più giusto.
In realtà i beni e servizi non vengono prodotti e supervisionati da un essere supremo. Ogni individuo è preoccupato per la propria produzione di beni e servizi.
Inoltre, seguendo il pensiero mainstream, "l'economia" dovrebbe seguire il percorso di crescita delineato dai pianificatori statali. Così ogni volta che il tasso di crescita scivola sotto il percorso di crescita delineato, lo stato dovrebbe dare all'economia una spinta adeguata.
Al fine di convalidare il successo o il fallimento delle interferenze statali, sono stati elaborati diversi indicatori statistici con i quali i funzionari statali e della banca centrale reagiscono mediante politiche fiscali e monetarie.
Ad esempio, la forza di un indicatore come il prodotto interno lordo (PIL) viene interpretata come un successo, mentre un numero debole viene considerato come un fallimento. Periodicamente, però, i funzionari statali dicono che "l'economia" è diventata surriscaldata (cioè, sta crescendo troppo velocemente). Altre volte dicono che "l'economia" si è indebolita.
Ogni volta che l'economia sta crescendo troppo velocemente i funzionari statali dichiarano che è compito dello stato e della banca centrale intervenire per prevenire l'inflazione. Al contrario, quando l'economia sembra essere debole, gli stessi funzionari dichiarano che è dovere dello stato e della banca centrale mantenere un elevato livello di occupazione.
Abbiamo bisogno delle statistiche riguardo l'economia macro?
In un ambiente libero non ha molto senso misurare e pubblicare diversi indicatori macroeconomici. Questo tipo di informazioni è poco utile per gli imprenditori.
L'unico indicatore a cui ogni imprenditore di successo deve prestare attenzione è se stacca un profitto. Maggiore è il profitto, più una particolare attività imprenditoriale sarà in sintonia con i desideri dei consumatori.
Prestare attenzione ai desideri dei consumatori significa che gli imprenditori devono organizzare la struttura di produzione più adatta a questo scopo. Le informazioni dei vari indicatori macroeconomici saranno di scarso aiuto in questo sforzo.
Quello che un imprenditore richiede non è una macro-informazione generale, ma piuttosto informazioni specifiche sulla domanda dei consumatori per un prodotto o una gamma di prodotti. Gli indicatori macro dello stato non saranno di grande aiuto agli imprenditori.
L'imprenditore stesso dovrà stabilire una propria rete di informazioni su una particolare impresa. Solo un imprenditore saprà quale tipo di informazioni necessiterà per avere successo. A questo proposito nessuno può sostituire l'imprenditore.
Quindi, se la valutazione di un imprenditore riguardo la domanda dei consumatori è corretta, allora staccherà un profitto. Una valutazione errata comporterà una perdita.
Il quadro profitti/perdite penalizza, per così dire, quelle imprese che hanno ponderato male le priorità dei consumatori e ricompensa coloro che hanno esercitato una corretta valutazione.
Il quadro profitti/perdite assicura che le risorse siano ritirate da quegli imprenditori che non prestano attenzione alle priorità dei consumatori a coloro che lo fanno.
L'ambiente economico "ostacolato" ed i dati macroeconomici
Mentre in un ambiente economico libero un imprenditore non se ne farà niente dei dati macro come il prodotto interno lordo, la bilancia dei pagamenti del Paese o l'indice dei prezzi al consumo, ciò non vale in un ambiente economico ostacolato.
Un imprenditore non può permettersi di ignorare i cambiamenti nei diversi indicatori macroeconomici, dato che i funzionari statali e della banca centrale reagiscono ai cambiamenti di questi indicatori.
Ad esempio, se la banca centrale dovrebbe restringere la sua posizione monetaria in risposta ad un rafforzamento del prodotto interno lordo, un imprenditore deve tenerne conto per avere successo nel suo business.
In un ambiente economico ostacolato, gli imprenditori devono cercare di interpretare diversi indicatori economici per capire come le autorità risponderanno e come questa risposta influirà sul loro ambiente imprenditoriale nei mesi successivi.
Gli imprenditori, piuttosto che dedicarsi totalmente a soddisfare le esigenze dei consumatori, è probabile che allocheranno alcune delle loro risorse per valutare le risposte delle autorità statali e delle banche centrali ai vari indicatori economici. Ovviamente questo mette in pericolo il processo di creazione di ricchezza reale.
Si noti che lo stato, per costruire diversi indicatori economici, si impegna a raccogliere dati da quelle imprese che stanno allocando risorse per fornire informazioni allo stato.
La costruzione di diversi indicatori economici genera opportunità di lavoro per economisti ed esperti in altri campi come la matematica e la statistica. Questi esperti non solo s'impegnano a compilare diversi dati economici, ma anche ad interpretarli ed a fornire orientamenti alle imprese. Queste attività probabilmente non sarebbero necessarie in un ambiente economico libero.
Infatti in un ambiente economico libero, cosa se ne fa un imprenditore delle informazioni sul tasso di crescita del prodotto interno lordo (PIL)? Come può l'informazione che il PIL è aumentato del 4% aiutare un imprenditore a staccare un profitto?
Oppure come può utilizzare l'informazione secondo cui la bilancia dei pagamenti è finita in deficit? Come abbiamo visto, questo tipo di informazioni diventa molto importante in un ambiente economico ostacolato.
Per avere successo in un ambiente economico ostacolato, gli imprenditori tendono a rispondere alle condizioni prevalenti che sono influenzate dalle politiche della banca centrale e statali. Di regola quando le cose vanno male sono le aziende che si prendono la colpa.
Per esempio, la crisi finanziaria del 2008 è stata affibbiata ai finanziatori nei mercati immobiliari ed a vari sistemi d'ingegneria finanziaria. Le politiche della banca centrale non sono state mai criticate seriamente.
Le forti attività di prestito all'epoca ed i vari sistemi d'ingegneria finanziaria, dovrebbero essere considerati come i tentativi delle imprese di avere successo in un ambiente influenzato dalle politiche monetarie allentate della banca centrale. Le imprese non hanno generato queste condizioni, hanno semplicemente risposto alle condizioni generate dalla politica monetaria allentata.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
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In un ambiente di scambio non ostacolato da una oligarchia parassitaria vivremmo tutti molto meglio.
RispondiEliminaPragmaticamente, oggi punto a ridurre le dimensioni dell'oligarchia ed i suoi poteri.
Pragmaticamente, oggi, se qualcuno vuol darmi più libertà di azione economica e molta meno imposizione fiscale, non posso che provare ad affidargli il governo. Pragmaticamente.
E pragmaticamente provo anche altre e diverse protezioni individuali, in primis per precauzione nei confronti della mia capacità di pragmatico giudizio.
https://it.sputniknews.com/punti_di_vista/201708024840401-reaganomics-mito-realta/
RispondiElimina???