Bibliografia

mercoledì 5 luglio 2017

La prossima gamba del grande rally dell'oro





di Byron King


Anche dopo il recente pullback dell'oro da $1,290 a $1,269, i prezzi dell'oro sono in crescita di quasi il 20% sin dall'inizio del 2016.

Anche i titoli azionari legati all'oro sono aumentati prima di rientrare nell'attuale range.

Oggi guarderemo quanto più in su potremmo andare da qui...

Prima di guardare avanti, diamo un breve sguardo indietro. Di seguito è riportato un grafico che descrive i movimenti dei prezzi delle gold e mining stock negli ultimi 17 mesi.

Il grafico mostra il prezzo dell'oro ($GOLD) rispetto ad un buon exchange traded fund, lo Sprott Gold Miners ETF (SGDM).




Come si può vedere, i titoli minerari hanno sperimentato una grande corsa nel 2016, certamente ad agosto. Da allora hanno ritracciato.

Ma il punto è che stiamo ancora guardando un mercato sano.

I fondamentali sono buoni in tutte mining stock dell'oro. Adesso stanno lateralizzando, mentre i mercati cercano di capire cosa accadrà dopo.

Il recente rally è ancora più accentuato quando si guarda a come le cose andavano male prima del 2016.

Ecco un grafico simile che raffigura il movimento dei prezzi negli ultimi quattro anni utilizzando lo stesso confronto:




Le gold e mining stock sono scese nel 2014 e nel 2015. Abbiamo vissuto un mercato orso.

Il recupero e la rottura tra gennaio e agosto 2016 hanno creato molte nuove ricchezze. Tuttavia il pullback dall'agosto dell'anno scorso ha canalizzato questo mercato in una lunga fase di lateralizzazione.

Alti e bassi si stanno restringendo, quindi presto o tardi ci sarà una rottura.

La domanda logica da porsi è: come potrebbe essere la salita da qui?

Per ciascuno degli ultimi 11 anni, una ditta d'investimenti chiamata Incrementum ha rilasciato buone relazioni riguardo l'oro intitolate, In Gold We Trust. L'edizione del 2017 è stata rilasciata all'inizio di questo mese ed è piena di intuizioni che fanno ben sperare per l'oro.

Il punto di vista istituzionale di Incrementum è che l'inversione del prezzo dell'oro lo scorso anno, "ha segnato la fine del mercato orso". Incrementum scrive che: "Il rally nel settore dei metalli preziosi è probabilmente appena iniziato".

Per illustrare il punto, Incrementum ha seguito l'andamento di sei mercati toro sin dal 1942, utilizzando come indicatore il Barron's Gold Mining Index. I loro dati mostrano che i mercati toro passati sono saliti nella gamma del 600-700%. Naturalmente molte singole aziende sono andate anche meglio.

Sulla base di questa storia, il mercato toro dell'oro iniziato nel 2016 sembra esse molto promettente.

Infatti, sulla base dei mercati toro del passato, sembra che siamo nei primi giorni del nostro mercato toro.

Oltre all'analogia storica, considerate gli attuali driver del mercato dell'oro e delle industrie minerarie...

Come il mio partner Jim Rickards ha detto più e più volte, avremo prezzi dell'oro più alti per una serie di motivi. Infatti Jim ha scritto un libro su questo tema, The New Case for Gold.

A livello dell'estrazione stessa, le industrie minerarie hanno imparato a trarre vantaggio dai prezzi più bassi dei metalli — così come le industrie petrolifere hanno imparato a fare soldi con prezzi relativamente bassi.

Si tratta di disciplina nei confronti dei capitali e di applicazione delle nuove tecnologie.

Dal 2012 al 2015 molte industrie minerarie aurifere hanno fatto registrare significativi flussi di cassa negativi. Adesso, però, la situazione sembra diventare positiva. Nel 2016 le società di estrazione dell'oro del HUI Gold Index hanno fatto registrare flussi di cassa positivi per un totale di $4.8 miliardi, superando il record precedente nel 2011.

Al livello "macro" c'è un forte sentore che sia giunto il momento di un ciclo di fondi istituzionali nelle azioni dell'estrazione mineraria. Le ragioni non sono affatto scioccanti: i livelli instabili del debito globale, l'erosione del dollaro come valuta di riserva mondiale e il potenziale di una recessione incombente negli Stati Uniti.

Poi abbiamo la FED e i suoi giochi sul tasso d'interesse. Secondo la relazione di Incrementum, i tassi d'interesse in aumento hanno preceduto quasi ogni recessione statunitense da 100 anni a questa parte.

"La testimonianza storica è travolgente", dice la relazione. "Negli ultimi 100 anni, 16 dei 19 cicli di aumento dei tassi sono stati seguiti da recessioni". Come Jim ha spiegato in passato, l'oro procede bene durante le recessioni.

Tutto questo mi ricorda una citazione del grande Bernard Baruch: "Uno speculatore [è] un uomo che osserva il futuro e agisce prima che si verifichi".

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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