Bibliografia

martedì 11 luglio 2017

La calma prima della tempesta: il bilancio della FED





di Lee Adler


L'annuncio della Federal Reserve secondo cui presto comincerà a ridurre il suo stato patrimoniale, è il passo più importante che abbia intrapreso con la politica monetaria da quando nel marzo 2009 ha avviato gli acquisti di titoli di stato USA dai Primary Dealer.

Nel frattempo il bilancio della FED e diversi indicatori bancari chiave, sono attualmente nella fase "calma prima della tempesta". Il prestito bancario continua a rallentare, ma ancora non sta colando a picco.

Le misure riguardanti i prestiti finanziari speculativi ai fini dell'ingegneria finanziaria hanno segnalato che il gioco è finito, ma non hanno ancora segnalato che il collasso è imminente. Dovremmo cominciare a vedere questi segnali una volta che la FED inizierà il processo di riduzione del bilancio. Ciò costringerà il Tesoro USA a vendere il debito supplementare alla popolazione al fine di pagare la FED per le obbligazioni che sta riscattando. Tale offerta metterà pressione al ribasso sui mercati.

Nel momento in cui accadrà tutto ciò, il denaro comincerà a scomparire. La crescita dell'offerta di denaro sarà lenta, o addirittura si ridurrà. Anche i prestiti bancari per la speculazione finanziaria spariranno. Ci sarà una pressione al ribasso sui prezzi delle obbligazioni con l'aumento dei rendimenti obbligazionari e dei tassi d'interesse a breve termine. Allo stesso modo, anche le azioni saranno sottoposte ad una crescente pressione per la loro liquidazione.

Non ci sarà un accordo sul tetto del debito fino a quando il Tesoro USA non avrà esaurito il suo bilancio e non avrà preso in prestito tutto ciò che potrà dai fondi interni. Il tetto del debito, conoscendo il Congresso, sarà alzato all'ultimo momento. Il Tesoro USA, poi, inonderà immediatamente il mercato con nuova offerta per raccogliere soldi e rimborsare i fondi interni da cui ha preso in prestito per mantenere operativo il governo federale.

I mercati verranno quindi premiati con un severo declino, forse un crash.

Durante le 4 settimane terminate il 7 giugno, gli asset della FED sono aumentati di $9.2 miliardi. $3.5 miliardi di questi provenivano dagli acquisti di sostituzione dei titoli garantiti da ipoteca (MBS). Molti di questi appariranno nella dichiarazione della settimana prossima. Il saldo dell'incremento delle 4 settimane è riportato nella voce Other Assets, che è per lo più interesse maturato.




La dimensione del bilancio della FED varia da $4,390 miliardi a $4,500 miliardi ogni mese in quanto gli MBS vengono ripagati e poi ne vengono ascquistati altri per sostituire quelli ripagati.

A parte queste fluttuazioni minime, la dimensione complessiva dello stato patrimoniale è sostanzialmente stabile. Ma dall'altro lato della medaglia, la FED continua a pompare denaro nei conti dei Primary Dealer tramite gli acquisti di MBS. Questi ultimi utilizzano i soldi per comprare ciò che vogliono, incluso l'acquisto di ulteriori MBS, o titoli di stato USA, o addirittura azioni.

Quando la FED comincerà a vendere asset ad un certo punto verso la fine di quest'anno, lo farà non sostituendo più gli MBS che mensilmente vengono ripagati e lasciando maturare, senza rinnovarli, parte dei titoli di stato USA in suo possesso.

Il Tesoro USA deve pagare queste obbligazioni quando arrivano a maturazione. Il denaro sarà tolto dal sistema quando il Tesoro USA venderà nuovi debiti al pubblico per raccogliere soldi e ripagare la FED. Quest'ultima otterrà denaro in cambio delle sue partecipazioni maturate. Il denaro arriverà dai Primary Dealer e dagli investitori che acquisteranno i nuovi titoli di debito.

I soldi arriveranno dai loro conti, che a loro volta andranno a diminuire le riserve presso la FED, in quanto è lì che le banche detengono gran parte del loro denaro.

Così, sia gli attivi che le passività della FED – i depositi in riserva – si riduranno di un ammontare simile. L'offerta di titoli di stato aumenterà costantemente e il denaro nel sistema finanziario, che è il carburante per la domanda di titoli di stato e altri titoli, declinerà costantemente.

Ci sono coloro che sostengono che tutto ciò non sarà ribassista. A loro dico: "Vi paicerebbe che fosse così!"

Ma adesso aspettiamo l'inizio del programma. C'è tempo per prepararsi, o in altre parole, ridurre la vostra esposizione ad azioni ed obbligazioni.

A partire dal 14 giugno 2017, i depositi statunitensi presso la FED ammontavano a $163.9 miliardi, in calo di $10 miliardi rispetto a 4 settimane prima. Il Tesoro USA ha dato fondo al suo denaro, non per pagare le spese regolari, ma per ridurre ciò che il governo federale deve al fondo della previdenza sociale. Questo debito nei confronti di sé stesso è incluso nel debito totale soggetto al tetto del debito.




Ripagando il debito alla previdenza sociale, il governo federale si è permesso di continuare a vendere nuovo debito al pubblico a circa il tasso previsto dal Treasury Borrowing Advisory Committee (TBAC).

I depositi di riserva regolari delle banche, denominati “Other deposits held by depository institutions”, sono scesi di $16 miliardi rispetto alle 4 settimane terminate il 14 giugno. Le Federal Reserve Notes (denaro contante) sono aumentate di $6.9 miliardi. In sostanza, è l'ammontare di denaro che è stato ritirato dai conti bancari e convertito in denaro cartaceo.

I reverse repo sono diminuiti di $1.5 miliardi. È insignificante.

La voce “Other deposits” comprende i Primary Dealer e le imprese sponsorizzate dal governo federale (GSE) — praticamente Fannie e Freddie. Sono aumentati di $28.1 miliardi durante le ultime 4 settimane. Questa è una cifra bella grande. Gran parte proveniva dai ripagamenti mensili di MBS.

Le altre voci rappresentano cambiamenti insignificanti.

Le passività totali sono aumentate di $9.2 miliardi, corrispondenti all'aumento degli attivi.

Quindi il bilancio della FED rimane stabile per ora, ma sta arrivando una tempesta. Questa è la calma prima della tempesta. Prendete provvedimenti finché potete.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


7 commenti:

  1. Ciao Francesco,

    autunno caldo nell'eurozona...
    Ma torrido dalle nostre parti.
    Vediamo chi vorrà stare al governo in frangenti simili.
    Governo tekniko in agguato?
    Troika palese?

    E se, invece, il denaro necessario per comprare il debito americano arrivasse da BOE, BCE, BOJ, o addirittura dall'FMI?

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    1. Ciao Dna.

      La BOJ lo già sta facendo. La BCE è probabile che lo farà, d'altronde il QE2 dello zio Ben era indirizzato proprio alla zona Euro, quindi si tratterebbe di restituire il favore. In sintesi, c'è la FED che sta andando controcorrente mentre le altre banche centrali non possono pena un'impennata vertiginosa dei rendimenti obbligazionari sovrani. Quest'ultimo, però, si è moltiplicato negli ultimi 15 anni proprio perché non esiste modo per mettere un freno alle spese dello stato e soprattutto alle sue promesse. Ed è su di queste che ci dobbiamo concentrare, perché sarà lo stato sociale che manderà infine in bancarotta lo stato dal punto di vista finanziario. Questa gente può stampare quanto vuole, ma quelle promesse e quelle spese rimarranno e si faranno più grandi. Non basterà un'iperinflazione. È il destino della pianificazione centrale: suicidarsi attraverso i propri eccessi.

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  2. Non riesco a capire una cosa.
    Il denaro che il governo usa dovrebbe raccogliere vendendo i titoli di debito è piuttosto consistente: come faranno a venderne a sufficienza ai gonzi e in tempi brevi?

    R.G.

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  3. '....prendete provvedimenti finché potete' in che modo? Comprando oro e argento che come nel 2007-2008 crollarono pure loro e che molto probabilmente ricrolleranno alla prossima crisi?

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    1. Tradando criptovalute?
      Convertendo cash in bitcoin e poi usandoli solo per acquisti in bitcoin?

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    2. Oro e argento cartacei sono tutt'altro rispetto ad oro ed argento fisici.

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    3. Se crolleranno alla prossima crisi vanno comprati.
      Dando per scontato il ragionamento per analogia e induttivo, allora 3 anni dopo il crollo si troveranno a fare nuovi massimi come fu nel 2011.

      Graziano L., se proprio devi spararle, cerca di farlo meglio.

      Inoltre dal 2000 la trendline dell'oro è in rialzo... dal 2000!
      Se questo è un crollo non oso immaginare le fiat currencies che combineranno.

      R.G.

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