lunedì 31 luglio 2017
Comprendere la creazione di denaro e la bilancia commerciale
di Frank Shostak
Secondo l'analisi tradizionale, un fattore chiave nella determinazione del tasso di cambio è lo stato della bilancia dei pagamenti. Si ritiene che fino a quando gli Stati Uniti continueranno a gestire un grande deficit commerciale, pari a $48.5 miliardi a gennaio 2017, faranno pressione sui tassi di cambio del dollaro USA rispetto ad altre valute.
Seguendo questa logica, un aumento delle importazioni porta ad un aumento della domanda di valuta estera. Per ottenere valuta estera, gli importatori venderanno la moneta nazionale. Ovviamente questo porterà al rafforzamento del tasso di cambio della valuta estera rispetto alla moneta nazionale, o almeno così si sostiene.
Al contrario, in presenza di un aumento delle esportazioni, ceteris paribus, gli esportatori scambiano i loro guadagni in valuta estera per moneta nazionale, questo mette in moto un rafforzamento del tasso di cambio nazionale rispetto alla valuta estera.
Secondo questo modo di pensare, gli esportatori determinano l'offerta di valuta estera mentre gli importatori determinano la domanda di valuta estera. Di conseguenza l'interazione tra offerta e domanda determina un tasso di cambio.
Seguendo questa logica, ha senso concludere che lo stato della bilancia dei pagamenti, risultato dell'interazione tra esportazioni ed importazioni, è una chiave per determinare il tasso di cambio.
Importatori ed esportatori e domanda/offerta di valuta estera
È giusto dire che l'offerta di valuta estera sia determinata dagli esportatori, mentre la domanda di valuta estera sia impostata dagli importatori?
Per esempio, la domanda per lo yen non proviene solo dagli importatori americani di beni e servizi giapponesi, ma anche dagli stessi giapponesi.
Ogni attività economica situata in Giappone dà origine alla domanda di denaro giapponese — lo yen. Ad esempio, un produttore giapponese di scarpe esercita la sua domanda di denaro vendendo il suo prodotto (scarpe) in cambio di yen, che a sua volta potrebbe spendere in futuro per acquistare altri beni e servizi.
Allo stesso modo i produttori di altri beni e servizi esercitano la loro domanda di denaro scambiando i loro prodotti e servizi per denaro, il quale verrà scambiato per altri beni e servizi.
Qual è la fonte dell'offerta di valuta estera come lo yen e l'euro? Nel sistema monetario moderno, la fonte è la politica monetaria della banca centrale e la riserva frazionaria delle banche commerciali. La quantità di yen e di euro è impostata dalle rispettive banche centrali e dalla riserva frazionata delle banche commerciali, e non ha nulla a che fare con l'attività degli esportatori.
Inoltre, ceteris paribus, le rispettive politiche monetarie delle banche centrali determinano il potere d'acquisto del denaro. Ciò determina a sua volta i tassi di cambio. Ecco come.
Il potere di acquisto relativo del denaro ed il tasso di cambio
Il prezzo di un paniere di beni è l'importo in denaro pagato per tale paniere. Possiamo anche dire che l'importo in denaro pagato per il paniere rappresenta il potere d'acquisto del denaro in rapporto al paniere di beni.
Se negli Stati Uniti il prezzo di un paniere di beni è $1 e in Europa un paniere identico viene venduto a €2, allora il tasso di cambio tra il dollaro e l'euro deve essere due euro a dollaro.
Un fattore importante per stabilire il potere d'acquisto del denaro è l'offerta di denaro. Se nel tempo il tasso di crescita dell'offerta monetaria degli Stati Uniti supera il tasso di crescita dell'offerta monetaria europea, ceteris paribus, questo metterà pressione al rialzo sui dollari USA.
Dal momento che un prezzo di un bene è la quantità di denaro pagato per esso, questo significa che i prezzi dei beni in termini di dollari aumenteranno più velocemente rispetto ai prezzi in termini di euro, ceteris paribus.
Un altro fattore importante che influenza il potere d'acquisto del denaro ed il tasso di cambio, è la domanda di denaro. Ad esempio, un aumento della produzione di beni farà aumentare la domanda di denaro.
La domanda dei servizi del mezzo di scambio aumenterà, poiché si prevede che più beni verranno scambiati per una certa offerta di denaro; il potere d'acquisto del denaro aumenterà perché meno soldi "inseguiranno" più beni.
All'interno di un'economia nazionale, ogni individuo è sia un esportatore che un importatore. Gli individui che producono e vendono beni e servizi ad altri individui, possono essere considerati esportatori di questi beni e servizi, mentre gli individui che acquistano tali beni e servizi possono essere considerati importatori.
Poiché in un'economia nazionale ogni individuo è sia un esportatore (un venditore) sia un importatore (un acquirente), la vendita e l'acquisto possono essere accertati dalla bilancia dei pagamenti nazionale. Si noti che la bilancia dei pagamenti non altera il potere d'acquisto del denaro in tal Paese. Questo perché, per una determinata offerta di moneta, un individuo che ha venduto i suoi beni ha aumentato la sua domanda di denaro mentre un individuo che ha acquistato tali beni l'ha ridotta. Di conseguenza non c'è alcun cambiamento nella domanda complessiva di denaro.
Ciò significa che per una certa offerta di denaro ed una domanda di denaro inalterata, il potere d'acquisto del denaro resta invariato.
Come per la bilancia dei pagamenti all'interno di un Paese, la bilancia dei pagamenti tra i Paesi non provoca cambiamenti nel rispettivo potere d'acquisto del denaro e quindi non determina i tassi di cambio.
Infatti possiamo osservare che un raffreddamento del disavanzo commerciale statunitense con il Giappone tra il giugno 2007 ed il febbraio 2009, è stato effettivamente associato ad un calo del tasso di cambio del dollaro americano rispetto allo yen – meno yen per dollari USA (vedi grafico), l'esatto contrario della concettualizzazione popolare.
Dal marzo 2012 al gennaio 2017, un rallentamento del disavanzo commerciale statunitense con il Giappone è stato associato ad un rafforzamento del dollaro americano rispetto allo yen, che è in linea con il quadro di pensiero popolare. Non esiste una chiara relazione osservabile tra la bilancia dei pagamenti ed il tasso di cambio.
Stampare denaro e tasso di cambio
Supponiamo che il tasso di cambio tra il dollaro e lo yen sia di 1:1 e che i rispettivi poteri d'acquisto siano uguali.
Supponiamo inoltre che i soldi siano creati "dal nulla" negli Stati Uniti. Gli importatori americani impiegano i nuovi fondi per acquistare yen. Nel processo il tasso di cambio dello yen rispetto al dollaro si apprezza a 2:1. Con gli yen gli americani acquistano beni giapponesi. Il saldo commerciale tra gli Stati Uniti e il Giappone si sposta in disavanzo. Si osservi che quello che abbiamo qui è uno scambio di nulla per qualcosa. Gli americani scambiano i loro soldi, che non scaturiscono dalla produzione, per i beni giapponesi.
I giapponesi avrebbero quindi difficoltà a procurarsi beni reali dagli americani coi dollari che hanno ricevuto, dal momento che questi dollari non sono stati creati dalla produzione. Ciò si manifesta con un aumento dei prezzi delle merci negli Stati Uniti. Quindi, per mezzo di dollari fasulli, gli americani si sono assicurati risorse reali dal Giappone.
Di conseguenza ciò che abbiamo qui è un calo del potere d'acquisto dei soldi statunitensi, una calo del tasso di cambio del dollaro USA rispetto allo yen e un deficit commerciale americano con il Giappone.
Si noti che il pensiero convenzionale attribuirebbe la debolezza del dollaro americano rispetto allo yen al disavanzo commerciale statunitense.
Come abbiamo visto, questa logica è una spiegazione errata del calo del dollaro americano, perché ignora la diminuzione del potere d'acquisto relativo del dollaro. Ogni deviazione del tasso di cambio dal tasso fissato dal relativo potere d'acquisto, metterà in atto un arbitraggio che annullerà la deviazione.
Bilancia commerciale come indicatore della redistribuzione della ricchezza
Si noti che mentre la bilancia commerciale non determina il tasso di cambio, essa fornisce un'indicazione sull'entità degli abusi monetari da parte della banca centrale. Essa fornisce un'indicazione riguardante la deviazione della ricchezza reale degli stranieri verso il Paese impegnato in una politica monetaria sconsiderata.
Dal momento che il dollaro USA è il mezzo di scambio più accettato, la politica monetaria della banca centrale statunitense è un mezzo importante per la deviazione di ricchezze reali dagli stranieri agli americani.
Nel terzo trimestre del 2016, i possedimenti di dollari statunitensi in percentuale delle riserve valutarie complessive sono stati pari al 63%. Si noti che nel secondo trimestre 2001 tale percentuale era pari al 73%.
La diminuzione della popolarità del dollaro statunitense è un veicolo importante nel declino della deviazione di ricchezza reale dagli stranieri agli americani.
Ceteris paribus, questo declino continua a sconvolgere lo standard di vita degli americani che hanno beneficiato della deviazione di ricchezza reale dal resto del mondo a loro.
Stampando il più diffuso mezzo di scambio internazionale, la banca centrale statunitense permette ai primi ricevitori di dollari, che sono americani, di deviare ricchezza reale dal resto del mondo.
Nel quadro di un tasso di cambio fisso, l'eccesso di pompaggio monetario da parte di una banca centrale di un Paese porterà ad una "corsa agli sportelli" per la moneta di quel Paese e pertanto metterà in pericolo tale politica monetaria allentata.
Tuttavia, nel quadro di un sistema di tassi di cambio fluttuanti, gli aggiustamenti dei tassi di scambio sono scialbi e richiedono molto tempo prima che emerga il punto di crisi.
Inoltre se tutte le banche centrali coordinano le loro politiche monetarie, come nel caso attuale, la crisi può essere evitata per un lungo periodo.
Solo se le banche centrali smetteranno di coordinare le proprie politiche, potrà emergere una crisi economica. Nell'ambito di tassi di cambio fluttuanti, le banche centrali, tramite la coordinazione della politica monetaria, possono creare l'illusione di una stabilità delle valute.
Più a lungo persiste l'attuale quadro di tassi di cambio fluttuanti, maggiore sarà il danno che verrà inflitto ai produttori di ricchezza. La via d'uscita da questo disordine è quella di ritornare ad una moneta scelta dal mercato, cioè, l'oro.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
venerdì 28 luglio 2017
Crisi e legittimità: il bivio
di Gary North
Remnant Review
Quelli di noi che sono noti come storici della cospirazione sostengono che il Council on Foreign Relations, la Commissione Trilaterale e varie altre società d'élite di alto livello, rappresentano il cuore della leadership a livello nazionale negli Stati Uniti. In altre parole, pensiamo che il sistema sia truccato.
Allo stesso tempo siamo ben consapevoli del fatto che il popolo è convinto che non ci siano problemi significativi dal punto di vista politico, e una volta ogni quattro anni gli elettori si svegliano dal loro sonno e s'interessano a chi viene eletto presidente. Poi tornano a dormire. Quelli di noi che sono storici della cospirazione non credono che le elezioni facciano molta differenza in termini di direzione generale verso cui si muove la nazione.
Tuttavia ci sono momenti nella storia, che in genere sono tempi di crisi, in cui nuove procedure politiche e nuove idee politiche iniziano a delineare la direzione verso cui si muoverà una nazione. L'elezione del 1912 rappresentò proprio questo, ma ancora più importante fu la guerra ispano-americana (1898) che lanciò una nuova era dell'impero degli Stati Uniti. La figura chiave in tutto questo fu Teddy Roosevelt.
Il cambiamento principale successivo fu la Grande Depressione. Dal punto di vista politico sembrava come se Hoover e Roosevelt avessero programmi radicalmente diversi. In realtà, erano entrambi progressisti. Se non altro, nel 1932 Hoover era il più radicale. Il popolo pensava che stesse prendendo una decisione fondamentale nel 1932 quando votò per Roosevelt, ma il New Deal era semplicemente un'estensione di quello che Hoover aveva già cominciato a costruire. Su questo tema, leggete il libro di Murray Rothbard, La Grande Depressione Americana (1963).
Ovviamente la bomba atomica cambiò la natura della guerra e quindi cambiò la natura del conflitto tra gli imperi. Successivamente, il crollo dell'Unione Sovietica nel 1991 rese gli Stati Uniti l'unica superpotenza. Questo scenario ormai è degenerato in una serie di guerre senza vincitori, e queste guerre sono contro combattenti non statali. Non sappiamo come andrà a finire, ciononostante ad un certo punto il governo degli Stati Uniti non sarà in grado di permettersi di mantenere il suo attuale impero. A quel punto, ci sarà un riesame fondamentale degli Stati Uniti come unica superpotenza mondiale. Con ogni probabilità non emergerà una sola superpotenza, ma non lo sappiamo con certezza.
EUROPA
In Europa, la minaccia di un'invasione da parte di cittadini sfollati islamici e di cittadini sfollati dell'Africa sub-sahariana, sta forzando un'importante riconsiderazione del Nuovo Ordine Mondiale in Europa. I burocrati che gestiscono l'Unione Europea e la Commissione Europea sono stati colti alla sprovvista da questa invasione, e sono rimasti ancor più spaesati dal voto degli inglesi per lasciare l'Unione Europea. Avrebbero dovuto prevederlo, ma non l'hanno fatto. Quando l'Europa e gli Stati Uniti hanno rovesciato il governo di Gheddafi, ciò ha aperto i confini libici in una misura che non era mai vista prima. Egli aveva messo in guardia da questo esito, ma l'Occidente non ha prestato attenzione. E ora sta pagando il prezzo per non aver prestato attenzione.
La Brexit è stata davvero importante. Ha rivelato ai burocrati che un grande movimento di opposizione ha ora i voti per indebolire il Nuovo Ordine Mondiale in Europa. I burocrati sono ora terrorizzati da ciò che sta per accadere in Francia, Austria e in gran parte dell'Europa occidentale.
Questo rappresenta davvero un cambiamento politico. Rappresenta un cambiamento soprattutto in legittimità. L'opinione pubblica ha cambiato il suo punto di vista riguardo la legittimità del Nuovo Ordine Mondiale a vantaggio della sovranità nazionale. I burocrati avevano pensato che sarebbero stati in grado di eliminare la sovranità nazionale attraverso una serie di elezioni truccate, rielezioni e trattati. Ora scoprono che il popolo non si preoccupa delle elezioni truccate precedenti. Il popolo si preoccupa per la duplice invasione e cercherà di fermarla. Se questo significa violare i trattati con cui il Nuovo Ordine Mondiale ha messo nel sacco l'Europa occidentale, il popolo non se ne preoccuperà. Mentre la legittimità si sposterà dal Nuovo Ordine Mondiale, i burocrati scopriranno che i loro accordi alla luce del sole e gli accordi dietro le quinte non avranno alcun mordente. Questi accordi sono efficaci solo se la stragrande maggioranza dei cittadini europei è disposta a rispettarli, ma questo è un aspetto che sta cambiando rapidamente.
Alla fine è tutta una questione di legittimità. Quando una qualsiasi istituzione politica perde legittimità, non gli rimane molto da vivere in questo mondo.
BANCHE CENTRALI E DEBITO PUBBLICO
I due pilastri fondamentali dell'Europa occidentale sono ormai diventati i due elementi fondamentali di tutto il mondo: banche centrali e debito pubblico enorme. I due sono sempre stati strettamente interconnessi. Nel 1694 la giustificazione originale per la creazione della Banca d'Inghilterra prevedeva che se il Parlamento avesse concesso il monopolio a questa banca centrale privata, essa avrebbe fornito prestiti di ultima istanza al governo britannico. Questo fu il quid pro quo ed è sempre stato onorato da parte della Banca d'Inghilterra.
Oggi stiamo arrivando a quello che sembra essere un bivio, o la fine della strada. L'entità dei debiti pubblici di tutto il mondo è così grande che un'iperinflazione dalle banche centrali non potrà eliminare la maggior parte dei debiti nazionali. Questo è particolarmente vero per le promesse dello stato sociale moderno. Non c'è modo che gli stati possano evitare di pagare i programmi di pensionamento statali e l'assistenza sanitaria statale agli anziani. Questi obblighi si estendono a due generazioni. Non c'è modo affinché gli stati possano pagare questi debiti. Le banche centrali non possono salvare gli stati, perché l'iperinflazione non dura mai più di pochi anni. Così, dopo la fine dell'iperinflazione, gli stati si ritroveranno ancora i conti da pagare, il che significa soldi con potere d'acquisto.
Gli stati andranno in default. Questo creerà la più grande rimozione di legittimità nella civiltà occidentale sin dal 1694. Tutto ciò che gli stati hanno fatto in Occidente sin dal 1694 è dipeso dal debito pubblico e dalle banche centrali. Entrambi verranno messi in discussione nell'arco di una generazione. Forse non ci vorrà così tanto.
Quando le due istituzioni fondamentali del mondo moderno verranno chiamate in causa dal default e dal fallimento, ci sarà una trasformazione politica su una scala che è inimmaginabile dai politici e burocrati di oggi. Il sistema è andato avanti troppo a lungo senza una rottura. In sostanza è durata per un anno negli Stati Uniti: 1836. Durante quell'anno il governo degli Stati Uniti aveva un debito pari a zero e in quello stesso anno scomparve la Seconda Banca degli Stati Uniti, quando non venne rinnovato il suo atto costitutivo. Dal 1837 in poi, il debito federale iniziò ad aumentare e poi, nel 1913, il governo creò la Federal Reserve Bank.
Le istituzioni politiche esistenti sono completamente dipendenti dalla banca centrale e dal debito pubblico. Questo debito comprende l'intero stato sociale. L'intera struttura andrà a gambe all'aria. Non accadrà rapidamente, ma accadrà. Non è possibile far uscire sangue da una rapa. Gli esattori delle tasse non saranno in grado di raccogliere entrate sufficienti per pagare per lo stato sociale. Negli Stati Uniti l'esattore delle tasse a livello federale non è mai stato in grado di raccogliere più di circa il 20% del PIL in tassazione. Il popolo non tollera nulla al di sopra di questo limite.
Combinate questo scenario in Europa occidentale con tassi di natalità in calo tra i bianchi europei. È chiaro che l'Europa bianca non sopravviverà. Credo che gli europei lo sappiano. Non c'è niente che offra speranza alla cultura europea bianca. Verrà inghiottita o dall'Islam o dall'Africa sub-sahariana. È solo una questione di tempo. La scritta è sul muro.
La stessa cosa sta accadendo in Russia. Ad un certo punto, i cinesi attraverseranno il confine con la Siberia, famiglia dopo famiglia, e non ci sarà sufficiente resistenza per fermare questo esito. Nel frattempo, l'alcolismo e l'aspettativa di vita in declino si sono combinati per mettere in discussione la sopravvivenza della Russia. Anche in questo caso, è solo una questione di tempo.
La questione, come sempre, è la seguente: che cosa si deve fare? Quale sistema, quale visione del mondo, quali gruppi demografici sostituiranno il sistema condannato, la visione del mondo ed i gruppi demografici dell'Europa occidentale? Questo non è un problema incipiente per gli Stati Uniti, perché il paese è ancora in crescita in termini di popolazione. Ma il Grande Default arriverà e non è chiaro chi sarà più colpito.
CHI È IL COLPEVOLE?
Gli elettori americani cercheranno i responsabili. Entrambi i partiti politici saranno ritenuti responsabili. La burocrazia statale sarà ritenuta responsabile. Il keynesismo sarà ritenuto responsabile. In altre parole, il Nuovo Ordine Mondiale, che si trova in cima ad un sistema in bancarotta, sarà sostituito. Questo è quello che fanno grandi le crisi.
L'establishment americano ha insistito sul fatto che abbia il diritto di governare perché possiede le risposte. Il capitalismo di libero mercato non ha le risposte, o almeno così ci viene assicurato. Ci deve essere pianificazione centrale keynesiana. Ci deve essere pianificazione centrale da parte della Federal Reserve. Il popolo ha solo una scelta: democratici o repubblicani. Le scuole pubbliche hanno l'autorità morale di comandare il popolo affinché mandi i propri figli in edifici lugubri dove saranno indottrinati. Il popolo s'è bevuto tutte queste fandonie. Finché le cose barcolleranno in avanti, il popolo continuerà a crederci. Ma quando sarà chiaro che Washington non potrà mantenere le promesse, ci sarà un completo ripensamento riguardo l'attuale ordine politico, educativo, morale ed economico. Questo è quello che fanno grandi crisi.
Le risposte dovranno essere semplici. Le risposte non dovranno prendere la forma di equazioni matematiche complicate. Le risposte acquisiranno la forma di slogan comprensibili a tutti. Il partito politico che non li adotterà, sarà sconfitto.
Entrambi i partiti politici hanno tradito i loro costituenti originali. I democratici hanno tradito il movimento sindacale. I democratici sotto Lyndon Johnson hanno tradito i segregazionisti del sud nel 1964-65. I repubblicani hanno tradito le piccole imprese. Nessun partito politico si è impegnato per ottenere un bilancio in pareggio. Nessun partito politico è disposto ad aumentare le tasse e ridurre i benefici per previdenza sociale, Medicare e Medicaid.
La politica serve a screditare il nemico. È una questione di vendetta. È una questione di saccheggiare il popolo. Ma quando il popolo ha le tasche vuote, allora la politica diventerà una questione di vendetta. E non sarà una bella cosa.
I leader del futuro saranno sconosciuti. Il lotto attuale tra i leader di Washington annegherà nell'inchiostro rosso. Si ridurrà tutto ad incolpare l'altro lato. Ma ciò richiederà risposte, e nessuna delle due parti ne ha di plausibili. Il popolo non ha risposte. Il popolo vuole qualcosa in cambio niente e al popolo è stato promesso qualcosa in cambio di niente.
Ognuno calcia il barattolo lungo la strada.
Ci sarà un grande ripensamento riguardo a ciò che costituisce un governo civile legittimo. Il problema oggi è semplice da descrivere: non c'è praticamente nessun movimento politico organizzato che possa gettare le basi necessarie per indurre suddetto ripensamento riguardante la legittimità politica.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
giovedì 27 luglio 2017
Ecco il Doom Index
di Bill Bonner
GUALFIN, ARGENTINA – Oggi vediamo cosa sta succedendo in Venezuela. Per divertimento e per istruzioni sul futuro.
Come i lettori di lungo termine sanno, siamo intenditori dei disastri finanziari. Pensiamo di vedere un'annata particolarmente buona da questo punto di vista in Venezuela.
Ma prima di arrivarci, introduciamo il nostro Doom Index.
L'idea è quella di provare a misurare la tensione nel sistema... e avere un'idea migliore sul quando le cose possano andare a rotoli.
Il nostro reparto di ricerca, guidato da Nick Rokke, ha esaminato 11 indicatori che – quando aggregati – hanno coinciso con gli ultimi due grandi crash:
- Crescita del prestito bancario
- Declassamenti
- Prezzi delle obbligazioni
- Valutazioni del mercato azionario
- Margin debt
- Sentiment degli investitori (indicatore contrario)
- Sentiment della produzione
- Traffico ferroviario
- Libri paga non agricoli
- Debito delle famiglie/reddito disponibile
- Permessi di costruzione trimestrali
Siamo rimasti sorpresi dai risultati. Come si può vedere dal grafico qui sotto, nonostante tutte le nostre fatiche su queste pagine, il nostro indice mostra che non siamo ancora nella zona di pericolo.
Ulteriori informazioni sul Doom Index sono disponibili qui.
Ma torniamo ad un'economia il cui fallimento è già in atto: Venezuela.
Le azioni hanno conseguenze. Nella politica pubblica, è impossibile dire quali saranno le conseguenze. Ci sono troppe illusioni e troppo fumo.
Prendete, ad esempio, un decreto che ordina di uccidere i ratti in città. Il suo vero scopo è quello di premiare un grande ammanicato con la politica che possiede una ditta di controllo dei parassiti. Finisce per uccidere i piccioni.
Spesso i decreti con scopi chiari ed evidenti finiscono per produrre risultati completamente in contrasto con gli obiettivi dichiarati.
Il proibizionismo, ad esempio, ha aumentato il numero di ubriachi. La Guerra contro le Droghe ha ingrassato i profitti dei rivenditori di droga.
La Guerra alla Povertà ha reso la povertà rispettabile... anche attraente... agli occhi delle persone povere.
La Guerra al Terrorismo ha portato un milione di musulmani, altrimenti sani di mente, a voler farsi esplodere ogni volta che vedono una bandiera degli Stati Uniti.
Più spesso, questi risultati non sono esattamente delle sorprese. Guardate più da vicino e troverete spesso, nascosta dietro le promesse... una ditta di controllo dei parassiti!
Le ultime notizie, ad esempio, ci dicono che i commercianti americani di armi stanno per ottenere $110 miliardi. Il presidente Trump ha annunciato un accordo con i Sauditi – il più grande della storia.
Anche se le conseguenze esatte delle politiche pubbliche sono oscure, i modelli sono familiari.
Come abbiamo già esplorato, gli accordi "win-lose" riducono sempre la soddisfazione umana totale.
Gli accordi "win-lose" – a meno che non siano imposti da piccoli criminali o da bulli locali – richiedono l'insistenza dello stato. Altrimenti nessuno finirebbe dal lato dei perdenti.
Quindi più stato c'è... più è attivo, ambizioso e sprezzante... più accordi "win-lose" sottraggono alla somma della felicità umana.
Un mese fa, ben un milione di queste persone deluse hanno manifestato contro il governo di Nicolás Maduro in Venezuela. Era la "Madre di tutte le proteste", dicevano.
Qual era il motivo?
L'inflazione è al 700% l'anno. L'anno scorso il PIL è sceso del 19%. Le scorte di cibo – fagioli, riso, pane – stanno scomparendo. Le famiglie varcano il confine in Colombia per acquistare la carta igienica.
Gli ospedali non hanno alcuna medicina, nessuna apparecchiatura, nemmeno i guanti di gomma ed i disinfettanti. A volte non hanno elettricità. Le morti di bambini prematuri sono aumentate del 10,000% negli ultimi cinque anni.
Come ha fatto un paese tale a finire nel caos?
In un certo senso, il Paese è stato vittima della propria buona fortuna... e poi una vittima del suo cattivo giudizio.
La buona fortuna è avvenuta nel 1914 quando fu trivellato il primo campo petrolifero, facendo scorrere il denaro.
Negli anni '50, con un governo fondamentalmente orientato al mercato, il Venezuela è diventato il paese più ricco del mondo in termini di PIL pro-capite.
Oggi il Paese ha le più grandi riserve petrolifere del mondo – 297 miliardi di barili di petrolio rispetto ai 267 miliardi di barili in Arabia Saudita.
Ma la buona fortuna può trasformarsi in cattivi giudizi. Con la ricchezza petrolifera Hugo Chávez – che si è definito un trotskista due giorni prima del suo insediamento come presidente nel 2007 – poteva imporre offerte "win-lose" su tutta l'economia.
Le industrie chiave sono state nazionalizzate. Sono stati messi in atto controlli sui prezzi. La ricchezza è stata ridistribuita.
Gli accordi "win-lose" possono ridistribuire la ricchezza, ma solo nella misura in cui essa venga creata in primo luogo. Senza gli accordi "win-win", la ricchezza presto scompare... come accaduto a Cuba e in Unione Sovietica.
Ora anche il serbatoio petrolifero è vuoto in Venezuela.
Non importa come lo chiamiate – lo stato è sempre un mezzo affinché i pochi possano sfruttare i molti.
I pochi utilizzano ogni risorsa a loro disposizione per perpetuare la truffa, con particolare attenzione alla manipolazione della folla credulona.
Il cittadino tipico raramente ha idea di quello che sta succedendo ... e non ha molta curiosità. Finché ha credito per un nuovo pickup e un campione che promette di colpire i suoi nemici, l'uomo comune andrà avanti credendo quasi a tutto.
Ma l'industria automobilistica venezuelana è stata rovinata. E non c'è credito disponibile. Quindi ci sono pochi pickup per le strade e gran parte della popolazione si è rivoltata contro il governo.
Non sorprende se le politiche che hanno distrutto il Venezuela siano state accolte con favore dagli economisti e dai politici statunitensi – impazienti di imporre i propri accordi "win-lose".
Nel 2007 l'economista Joseph Stiglitz ha elogiato le "politiche positive" in materia di salute e istruzione del governo Chávez.
E nel 2011 Bernie Sanders ha scritto:
Oggi il sogno americano ha più probabilità d'essere realizzato in Sud America, in luoghi come l'Ecuador, il Venezuela e l'Argentina, dove i redditi sono più uguali di quelli nella terra di Horatio Alger. Chi è una repubblica delle banane?
Sanders non aveva idea di che cosa stesse succedendo in Venezuela. Ma aveva ragione su quello che stava succedendo negli Stati Uniti. Stava per diventare una repubblica delle banane.
Solo senza banane. E neanche repubblica.
Saluti,
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
mercoledì 26 luglio 2017
La democrazia vuol dire guerra con altri mezzi
di Dan Sanchez
La democrazia vuol dire guerra con altri mezzi. A livello superficiale viene condotta con schede elettorali al posto delle pallottole. Alla fine, tali schede diventano proiettili. Le elezioni caricano fucili veri e li puntano a persone reali. Se si disobbedisce ai comandi pronunciati dai funzionari eletti, uomini muscolosi con la testa rasata e con occhiali da sole Ray-Ban vi porteranno via. Se opponete resistenza, scatteranno le manette. Le elezioni rappresentano una scalata al controllo delle cariche pubbliche con cui poi vessare la società. In tali elezioni, ogni fazione cerca di puntare la pistola a qualcun altro.
Una fazione cattura democraticamente il potere ed influenza la linea di politica. I membri delle fazioni sconfitte vengono uccisi politicamente. Il bottino di guerra è incarnato da assegni statali e regalie di vario genere. Ma poi una coalizione delle fazioni danneggiate vince le elezioni successive e così si ricomincia. Gli espropriatori vengono espropriati fino a quando il potere cambia di nuovo. Tutti si alternano come vittime e carnefici in un giro senza fine di violenza reciproca.
In questa guerra tutte le parti sono perdenti, tranne una: lo stato.
Questo perché "la guerra è la salute dello stato". Quando Randolph Bourne coniò questo aforisma, si riferiva alla guerra militare e alla prima guerra mondiale in particolare. Ma il ragionamento che sta dietro alla sua massima vale anche per la guerra civile formalizzata nella democrazia.
Lo stato e la guerra
Per Bourne lo stato e il governo sono due cose diverse. Il governo è un'organizzazione che si distingue dalla popolazione che governa. Lo stato è molto più di questo, e molto meno.
Più comprende tutti nel paese. Si tratta di una mistica unione dell'intera popolazione, compresi i governanti ed i governati. Tutti per uno e uno per tutti. E pluribus unum.
Meno è immaginario. Lo stato è una finzione che esiste solo nella mente dei suoi credenti. È una superstizione, un concetto incoerente, perché i molti non possono agire come uno. Solo gli individui agiscono. Gli individui si comportano allo stesso modo quando obbediscono agli stessi comandamenti. Ma sono ancora gli individui che scelgono tale obbedienza.
Lo stato è una finzione nei confronti della quale coloro che ne sono intimoriti e finiscono per crederci, vi attribuiscono preferenze, volontà, e agenzie: in sostanza, un dio. I veri credenti in questo dio aderiscono pedissequamente alle sue preferenze. Approvano la nozione incoerente secondo cui lo stato esiste come manifestazione della volontà collettiva e che funziona per il loro beneficio collettivo. La chiesa e il suo dio sono uno. Questa superstizione, che li trasforma in schiavi di sé stessi, rende tale schiavitù più facile da accettare.
In altre parole, lo stato è una mentalità da gregge: un'inclinazione affinché le persone rinuncino alla propria individualità e si identifichino in una mandria, un branco, una tribù, un'orda, una banda, un culto, un collettivo. I credenti lo venerano e fanno riferimento al loro "stare insieme" come se fosse un dio. Deutschland uber alles.
La guerra è la salute di questo gregge deificato chiamato stato, perché lo stato di guerra è uno stato di disperazione, di lotta, di terrore primordiale e soprattutto di odio. In tale cornice, gli individui respingono i principi morali della civiltà come lusso insostenibile. L'anima umana regredisce agli impulsi degli animali, rinunciando alla civiltà per la legge della giungla. Mangiare o essere mangiati, uccidere o essere uccisi, catturare o essere catturati, saccheggiare o essere saccheggiati.
Gli altri esseri umani non sono più ritenuti utili come partner volontari nel lavoro creativo, nel commercio reciprocamente vantaggioso e in una società amichevole. Invece sono o compagni di leva o nemici.
Gli addetti ai lavori sono considerati utili solo nella misura in cui sono membri della mandria, del gruppo, della tribù, dell'orda, della banda, del culto, del collettivo; solo nella misura in cui contribuiscono alla forza dei numeri per uccidere, catturare e saccheggiare gli estranei.
Gli individualisti refrattari sono costretti alla conformità. I dissidenti sono evitati come eretici, ladri ed estranei. "Se non sei con noi, sei contro di noi". E gli estranei sono esclusi completamente dalla comunità morale. Sono considerati minacce e utili solo come prede, come schiavi, come fonti di bottino.
In tempo di guerra, il branco deve sciamare in tandem; il branco deve fuggire all'unisono. Affinché un collettivo funzioni in modo coerente e sia proiettato verso un unico sforzo bellico, non solo ha bisogno d'irreggimentazione, ma anche di leadership. Così la gente sotto assedio cerca un leader del branco, un pastore del gregge.
Ma anche un'oligarchia può rivelarsi inadatta per perseguire una guerra. Così la gente invoca un singolo uomo forte, un caro leader, un führer.
Questo è il motivo per cui gli stati sono così ansiosi di coinvolgere i loro sottoposti in guerre. Le esigenze della guerra innescano un antagonismo bestiale ed un collettivismo che spinge le persone a prostrarsi ai piedi dello stato come pecore e belare affinché siano tosate delle loro libertà.
La democrazia vuol dire guerra
La democrazia è una forma di guerra. Ciò che la distingue dalle altre forme è la rapina legalizzata.
Rapina legalizzata è un termine coniato da Frédéric Bastiat. Potremmo anche aggiungere omicidio legalizzato e sequestro legalizzato di persona. Queste attività, che giustamente consideriamo reati quando commesse da chiunque altro, diventano legittime unicamente se commesse da agenti dello stato. La rapina diventa tassazione, il sequestro di persona diventa carcere, l'omicidio diventa politica estera.
Prima della nascita della democrazia, la rapina legalizzata era chiaro cosa significasse. Lo stato era formato da una cricca distinta che rapinava "legalmente" la gente. L'ascesa della democrazia ha offuscato la distinzione tra governanti e governati, e quindi ha disarmato la resistenza popolare. Con la democrazia, la rapina è diventata altamente partecipativa. Bastiat la definì "rapina legale universale".
Sostenendo le tasse dello stato sociale e tasse alte in generale, i meno ricchi rapinano i ricchi. Grazie al supporto della regolamentazione dei vari settori, il protezionismo ed i sussidi, i produttori ricchi saccheggiano i loro consumatori meno ricchi ed i concorrenti. Bastiat disse: "Lo stato è quella grande illusione attraverso cui ognuno cerca di vivere a spese di tutti gli altri". E tutti rapinano attraverso lo stesso intermediario: lo stato, il quale ottiene una parte del bottino. Quindi lo stato ha un forte incentivo a mettere l'uno contro l'altro i suoi sudditi.
E non è solo la rapina. Nelle guerre al terrorismo e alla droga, per esempio, gli americani uccidono gli stranieri ed incarcerano i loro vicini, il tutto al fine di "sentirsi più al sicuro."
Uno stato democratico ed interventista è, in realtà, uno stato hobbesiano: una delega alla guerra civile di tutti contro tutti. Questo tipo di guerra è la salute dello stato. La democrazia ha lo stesso impatto sulla psiche umana.
Dal momento che sono in gioco la vita ed i mezzi di sussistenza, le battaglie politiche inducono anche la disperazione. I tempi disperati offrono un pretesto per misure disperate: escludere i nemici politici dalla comunità morale. Coloro che commettono reati non violenti legati al mondo della droga, possono finire in prigione per decenni. I fornai cristiani possono vedersi rovinare la vita e le loro finanze se esercitano il loro diritto di rifiutarsi di prestare servizio. Tutto è lecito in politica e in guerra.
Al fine di sopraffare i nemici politici, gli elettori ricorrono allo stesso tipo di tribalismo come gli sciovinisti. Invece delle nazioni, i "branchi" collettivi sono i partiti politici, i gruppi d'interesse, i "movimenti", ecc. I partigiani affossano qualsiasi dissenso sleale che possa emergere dai loro ranghi.
La violenza politica è violenza di massa. Più è grande la folla, più è anonima la sua violenza. E l'impunità di questo anonimato, come l'impunità del potere, permette all'uomo di fare del male e passarla liscia. Schermato dall'anonimato, da una folla incline al linciaggio e dall'urna elettorale, qualsiasi atrocità è lecita.
I partigiani diffamano i membri delle tribù politiche nemiche. Al fine di perseguire la loro guerra inter-tribale, fanno affidamento sull'apparato statale che usano per infliggere violenza. Non importa che se si tratti di quella stessa istituzione che consente e incoraggia gli altri a far loro del male: l'importante è che tutte le parti siano una contro l'altra. Tutte le fazioni sono così concentrate a combattersi a vicenda, che sono ignare del fatto che la macchina del potere è il loro vero nemico comune.
I partigiani, come gli sciovinisti, inneggiano alla leadership al fine d'essere ammassati verso un unico obiettivo: sconfiggere il nemico politico. Si radunano e prendono ordini dalla loro leadership politica.
La politica democratica è un rito fondamentale per il potere dello stato. Rende lo stato importante, rilevante, indispensabile; questo è particolarmente vero durante la stagione elettorale. Il candidato avversario di ogni lato è demonizzato come una minaccia esistenziale, la quale può essere scongiurata votando solo una delle parti in gioco. "Il candidato X non è perfetto, ma dobbiamo fermare il candidato Y!"
Se il vostro candidato vince, diventate doppiamente fedeli allo stato affinché mantenga le mandrie nemiche sottomesse. Se il vostro candidato perde, diventate doppiamente determinati ad aiutare la vostra tribù a ritrovare la sua presa sulle leve del potere. Smontare la macchina del potere è l'ultima cosa a cui pensate.
È così che lo stato divide e conquista i suoi soggetti: utilizzando la politica democratica per fomentare una guerra civile.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
martedì 25 luglio 2017
La blockchain è più importante del presidente
di Jeffrey A. Tucker
È come un orologio. Quando il prezzo di bitcoin (il tasso di cambio del dollaro) va su, nella mia casella di posta arrivano vagonate di email.
“Cos'è Bitcoin e come posso acquistarlo?”
Poi il prezzo scende e torna di nuovo il silenzio radio, con le persone che si lamentano che il loro investimento non ha resa.
È la solita vecchia storia. I non specialisti comprano alto (a causa della crescente attenzione della popolazione) e vendono, e poi non riescono a comprare basso (perché i prezzi bassi non fanno notizia). Non è diverso con le criptovalute come non lo è con qualsiasi altro titolo.
Quello che le persone non capiscono è che c'è molto più in gioco con Bitcoin rispetto al loro portfolio di investimenti. Chi pensa a questa innovazione solo come ad una possibilità per far soldi, ha completamente frainteso il significato di quello con cui abbiamo a che fare.
Eppure ogni nuova tecnologia, anche quella rivoluzionaria come le ferrovie o i ponti, deve entrare nella nostra vita attraverso l'esperienza di mercato, con tutte le sue prove ed errori, fallimenti e successi, affari legittimi e frodi, con gli investitori che si scottano e coloro che hanno successo.
Questo è ciò che cattura i titoli dei giornali. Ciò che non cattura l'attenzione sono le implicazioni più profonde della tecnologia di bitcoin: col tempo potrebbe modificare sostanzialmente il rapporto tra il cittadino e lo stato, non solo in patria, ma in tutto il mondo.
Blockchain > Politica
Dopo una stagione elettorale combattuta sino all'ultimo colpo sui giornali, si potrebbe avere l'impressione che il futuro del paese, se non del mondo, dipenda dalla qualità e dall'ideologia della leadership. In realtà è sbagliato. Molto poco è stato detto durante le ultime elezioni presidenziali riguardo la tecnologia digitale; niente sui libri mastri distribuiti e niente sulla notevole invenzione di una moneta interamente privata che vive su Internet e funziona senza intermediari.
È un caso paradigmatico di come la tecnologia nel nostro tempo abbia capovolto il modello tradizionale di come funziona la società e cosa spinge in avanti la storia. Come stiamo imparando, presidenti e feste vanno e vengono; ciò che persiste e che continua ad avanzare a prescindere dalle tendenze politiche sono gli strumenti che usiamo per migliorare la nostra vita. È qui che c'è l'azione reale.
Che cos'è e perché è importante
Coloro che possiedono bitcoin conoscono bene le applicazioni della blockchain e leggono questi temi costantemente, e tutto questo è una notizia vecchia. Eppure questa conoscenza è ben lungi dall'avere il riconoscimento popolare che dovrebbe avere. Ogni volta che vengo intervistato, riappaiono le solite domande: che cos'è bitcoin e perché è importante?
Il mio miglior tentativo: Bitcoin è una moneta emersa dal mercato ed un sistema di pagamento che opera senza la necessità di regolatori, banche centrali, o anche intermediari finanziari. Non è solo una moneta ed un sistema di pagamento; è anche un sistema per il bundling, la documentazione e la negoziazione di pacchetti immutabili di qualsiasi tipo di informazione che può includere contratti, titoli di proprietà, o qualsiasi altra forma di accordo umano, indipendentemente dalla collocazione geografica. Ciò significa che la moneta e/o il sistema informativo gestisce completamente i confini al di fuori del dominio dello stato-nazione.
E fa tutto questo ad un costo estremamente basso.
Da dove proviene? Questa è la parte interessante. La prima spiegazione è stata pubblicata su una serie di email, seguita dal rilascio del “blocco genesi” con pochissime persone che vi prestavano attenzione. Ci sono voluti 10 mesi prima che Bitcoin ottenesse un qualche tipo di prezzo ufficiale.
Le persone dietro questa tecnologia sono brillanti, ma scollegate dal potere. Il progetto non è comparso su una rivista accademica. La moneta non è stata creata dalla FED e dal Ministero Tesoro. Nessun policymaker è stato consultato. I cosiddetti "smanettoni dei computer" dietro questa innovazione non hanno chiesto a nessuno il permesso; si sono fidati del mercato, vale a dire le persone, per determinarne il successo o il fallimento.
E perché è importante? Ognuno può dire la sua. Il mio punto di vista è monetario. Se ci può essere una valuta parallela al denaro standard e che si sviluppa in tandem, l'economia mondiale avrà un futuro oltre l'attuale miasma. Tanti problemi ed orrori moderni riconducono al denaro fiat: depressioni economiche, redditi in calo, guerre, crescita dello stato e del debito, destabilizzazione culturale e molto di più. Trovare una soluzione a questo problema è una priorità per tutti coloro che amano la libertà.
Nel 1976 F. A. Hayek scrisse:
Quello di cui ora abbiamo bisogno è un movimento per una moneta libera paragonabile al movimento del libero scambio del diciannovesimo secolo, dimostrando non solo il danno causato dall'inflazione, che può essere evitabile anche con le istituzioni presenti, ma gli effetti più profondi della produzione nei periodi di stagnazione che sono effettivamente inerenti all'attuale sistema monetario.
Sarà necessario che il problema e l'urgenza di una riforma venga ampiamente compreso. La questione, come potrebbe sembrare a prima vista ai profani, non riguarda un tecnicismo minore del sistema finanziario. Dobbiamo pensare a come possiamo ancora sperare di fermare il continuo progresso di ogni stato verso il totalitarismo che appare quasi come inevitabile. Vorrei poter consigliare che si possa procedere lentamente, ma il tempo può essere breve. Quello che oggi è necessario, non è la costruzione di un nuovo sistema, ma la pronta rimozione di tutti gli ostacoli giuridici che per duemila anni hanno bloccato la strada ad un'evoluzione che è destinata a produrre risultati positivi che non possiamo ora prevedere.
Certamente nessuno, nemmeno Hayek, poteva prevedere la brillantezza della blockchain nel suo funzionamento ed i possibili effetti sul mondo. Ma abbiamo avuto la fortuna di vederla nascere e svilupparsi.
Quello che trovo notevole è il metodo con cui viene trovata una soluzione: non si tratta di esperti e il potere di imporre una soluzione dall'alto. Ci siamo già passati e i risultati sono stati terribili (pensate a Bretton Woods o alla riforma monetaria di Nixon).
Il sistema bitcoin è stato sviluppato nel contesto di un ampio consenso delle parti interessate e testato dai risultati di mercato. Questa è la strada giusta da percorrere. Qualunque sia il risultato, è meglio che l'economia mondiale segua questo percorso piuttosto che fare riferimento a qualsiasi legge o ordine esecutivo proveniente da qualsiasi governo o partito politico.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
lunedì 24 luglio 2017
La storia di due mercati dell'oro
di James Rickards
Nelle prime ore del mattino di lunedì 26 giugno l'oro è sceso dell'1%, da $1,254 l'oncia a $1,242 l'oncia, in pochi secondi.
1.8 milioni di once d'oro sono state vendute all'istante, equivalenti a circa 59 tonnellate di oro, circa il 2% dell'intera produzione mineraria annua d'oro del mondo. Nessuno può vendere una tale quantità d'oro fisico.
Inoltre la produzione mineraria è quasi il 100% pre-venduta in questi giorni, il che significa che se volete acquistare l'oro direttamente da una miniera, non potreste farlo perché è già stato impegnato per soddisfare i contratti esistenti.
Dimenticate anche di ottenere l'oro altrove.
Il più grande Paese estrattore d'oro al mondo, la Cina, produce quasi 500 tonnellate all'anno. Ma la Cina vieta anche l'esportazione di oro, quindi potete dimenticarvi di acquistare oro fisico dalla Cina.
Le raffinerie d'oro non vi venderanno metallo giallo. I più grandi raffinatori stanno facendo i salti mortali per soddisfare la domanda esistente. Molte raffinerie hanno difficoltà a trasformare l'oro in doré da miniere, gioielli di scarto o barre esistenti.
L'oro inoltre sta lasciando le banche commerciali e si dirige verso depositi non bancari come Loomis & Brinks. Questi trasferimenti non cambiano l'offerta totale, ma diminuiscono l'offerta fluttuante per supportare il mercato del paper gold gestito dalla London Bullion Market Association.
Infatti sempre più oro di carta è in cima ad una piramide invertita con meno e meno fisico alla base.
Tutte queste informazioni sulle carenze di oro fisico rispetto alla domanda sono ben documentate.
Nell'ultimo anno ho visitato caveau d'oro in Stati Uniti, Regno Unito, Australia e Svizzera. Ho visitato raffinerie d'oro in Svizzera. Ho visitato operazioni di estrazione dell'oro in Canada e negli Stati Uniti e ho incontrato importanti gold dealer bancari e non bancari in Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Cina.
Ovunque la storia è la stessa. L'oro fisico è scarso e nel frattempo la domanda rimane robusta.
Ho incontrato due figure importanti impiegate in due delle maggiori banche in Cina, ICBC e UOB. Entrambe mi hanno detto che la domanda di oro fisico tra gli acquirenti cinesi al dettaglio è forte.
Un raffinatore d'oro in Svizzera mi ha detto: "Jim, se avessi chiamato per acquistare oro e non ti avessi conosciuto personalmente, non avrei neppure risposto alla chiamata. Non ne abbiamo."
Dato lo stato della domanda e dell'offerta, perché il prezzo dell'oro non aumenta? È così che i mercati risponderebbero normalmente alla ristrettezza dell'offerta.
Un prezzo più alto dell'oro incoraggerebbe ulteriori attività minerarie (anche se nuove miniere impiegano cinque o sette anni per produrre oro), cosa che aumenterebbe l'offerta e bilancerebbe i mercati ad un nuovo prezzo più alto.
La risposta è che in realtà non c'è un vero mercato dell'oro, solo un gioco truccato tra oro fisico e oro di carta trattati fianco a fianco come se fossero uguali; e invece non lo sono.
Il flash crash del 26 giugno è un buon caso. Se avessi venduto 59 tonnellate di oro fisico e ne avessi voluto la consegna, non avrei potuto farlo, né avrebbe potuto farlo una banca o un rivenditore di titoli. Data la situazione che ho descritto, sareste fortunati a trovare 5 tonnellate in 30 giorni; ammontare difficile da trovare per chiunque tranne che per JPMorgan o HSBC. In ultima analisi andrei in default e affronterei una causa per danni ed eventualmente per frode.
Ma nel mondo del paper gold, non è un problema.
Alzate il telefono, date l'ordine al vostro broker, esponetevi per un margine relativamente piccolo (forse $100 milioni per una vendita di $2 miliardi, o il 5% del valore del contratto nozionale) e avete fatto. Avete appena distrutto il prezzo dell'oro senza alcun coinvolgimento d'oro reale.
I mercati dei futures esistono apparentemente per scopi di hedging, ma è difficile capire perché un investitore avrebbe bisogno di coprire 56 tonnellate tutte in una volta. (A proposito, gli ordini di tale dimensione sono di solito "stornati" in giorni o settimane, evitando così il tipo di impatto sul mercato visto in questo caso, il che fa male alla parte che si copre perché ottiene un prezzo più basso.)
I mercati dei futures consentono anche la speculazione, la quale viene considerata come una fonte maggiore di liquidità e di determinazione legittima dei prezzi. Ma esiste una linea sottile tra la speculazione legittima e la manipolazione, che invece è fraudolenta.
La differenza tra la speculazione legittima e la manipolazione fraudolenta è spesso difficile da dimostrare, perché richiede qualche riscontro di "intento" nella mente del manipolatore. Ciò può essere inafferrabile, a meno che non ci sia una pistola fumante sotto forma di email o altre prove scritte.
Però questo non importa, perché i regolatori non hanno mostrato interesse a far rispettare la legge. Il messaggio ai manipolatori è che questo è un mercato fatto di grandi player, i quali possono fare tutto ciò che vogliono finché non è troppo evidente.
Ci sono varie ipotesi sul motivo reale del flash crash nel mercato paper gold. Era il cosiddetto "pezzo grosso" che ha commesso un errore inserendo la quantità sbagliata o spingendo il pulsante sbagliato? È possibile, ma mi viene in mente una spiegazione più sinistra.
Il mercato del paper gold non riguarda solo i futures, ma anche le opzioni sui futures. Il flash crash è avvenuto il giorno prima di un'importante data di scadenza nel mercato delle opzioni.
È stato un venditore di opzioni che ha cercato di affondare il prezzo dell'oro il giorno prima della scadenza per evitare una perdita di $10 a contratto? È possibile, anche plausibile. Probabilmente non lo sapremo mai, perché l'applicazione della legge in questo settore è quasi inesistente.
Una delle domande più frequenti degli investitori in oro è: "Perché dovrei investire in oro, se il prezzo sta per essere abbattuto dai venditori di paper gold senza alcun coinvolgimento dell'oro reale? Qual è il punto?"
Più in generale, come performerà il prezzo dell'oro da qui in poi?
Il segnale più importante è che l'andamento al rialzo dell'oro, iniziato il 15 dicembre 2016, rimane ancora intatto. Anche dopo il flash crash, l'oro rimane solo un po' al di sotto del minimo precedente di $1,210 l'oncia il 10 maggio 2017. Ciò significa che l'oro è destinato ad un rally superiore ai $1,300 l'oncia, che supererebbe il picco precedente di $1,293 l'oncia del 6 giugno.
L'indicazione successiva è il marcato rallentamento dell'economia statunitense in risposta al restringimento monetario da parte della FED. Ciò si ripercuote sulle vendite di auto, sulle vendite al dettaglio, sulla disinflazione, sulla riduzione della partecipazione alla forza lavoro e su molti altri indicatori.
Il risultato di questo rallentamento sarà il ritorno della FED ad utilizzare la "forward guidance" per segnalare che i tassi non saranno rialzati a settembre. Questa è una forma di allentamento monetario che abbasserà l'indice del dollaro e aumenterà il prezzo dell'oro in dollari.
Infine gli investitori possono trarre conforto dal fatto che tutte le manipolazioni falliscono nel lungo periodo. Che sia il "gold corner" del 1869, la "gold pool" del 1968, il "gold dump" segreto di Kissinger della fine degli anni '70, o il "Brown's bottom" (quando il Regno Unito ha venduto la maggior parte dell'oro a prezzi bassi) del 1999, o i più recenti giochi presso il Comex, tutte le manipolazioni falliscono. I prezzi dell'oro alla fien saliranno, perché le valute di carta perderanno sempre più valore nel tempo.
La risposta chiave alla manipolazione è la pazienza, la fiducia nel lungo percorso dell'oro e comprare oro a prezzi bassi.
Il rally dell'oro che è iniziato il 15 dicembre 2016 è destinato a proseguire nonostante il trauma del flash crash. Il crash rappresenta un regalo agli investitori. Ora abbiamo un punto d'ingresso migliore per quello che sarà un prezzo dell'oro più alto più avanti quest'anno.
Saluti,
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
venerdì 21 luglio 2017
Etica del lavoro e l'arte dell'essere insostituibili
di Francesco Simoncelli
Il tempo stringe, ma la maggior parte delle persone non se ne rende conto, confidando di poter rimandare nel tempo gli obblighi che si ritrova davanti. Quando si è giovani, infatti, si tende a guardare al tempo in modo diverso. Si è orientati al presente. Si pensa, quindi, di avere tutta la vita davanti per decidere circa questioni importanti. In un lampo passano 10 anni e ci si ritrova di nuovo con queste scelte pendenti che richiedono una decisione. Sono pochi i giovani che comprendono il valore effettivo del tempo, ovvero, sono pochi i giovani orientati al futuro. Qualcuno riesce ad essere l'eccezione a questa regola quando coltiva i propri talenti in giovane età, ma è davvero raro vedere una cosa simile riguardo il denaro.
Il tempo è una componente importante della nostra vita. Prima impariamo questa lezione, prima possiamo sfruttare questa conoscenza per diventare ricchi passo dopo passo. Poco a poco. È questa la strategia per sedimentare una consistente quantità di denaro per vivere i nostri anni di pensione nel modo più sereno possibile. Questa bassa preferenza temporale, la quale predilige un accumulo di capitale lento e costante nel tempo, tiene conto di come la parsimonia giochi un ruolo fondamentale nella nostra vita, a differenza di un'alta preferenza temporale che invece richiede soddisfazioni immediate. La prima è una visione orientata al futuro, la seconda orientata al presente.
Quella persona che è disposta a posticipare le spese presenti in cambio di guadagni futuri, avrà a disposizione la possibilità di poter accumulare capitale e si ritroverà in una posizione di vantaggio. Colui che invece preferirà spendere adesso, negherà a stesso la possibilità di guadagni futuri. Al di là di qualsiasi investimento (azzeccato o meno), l'accumulo di capitale è la strategia che ha permesso agli individui di sperimentare quella crescita sensazionale che ha aperto all'Occidente le porte del benessere. Il XIX secolo è stato stupefacente per la crescita dell'essere umano, in un batter d'occhio le classi più povere si ritrovavano a poter accedere a beni che in precedenza erano accessibili solo alle classi privilegiate. Fu, in sostanza, l'accumulo di capitali ad influire su questa trasformazione della società, i quali misero a disposizione delle persone gli strumenti per avere successo nella vita.
Sebbene sia un requisito cruciale, non basta solo questo. Per avere successo ed avere denaro c'è bisogno di un piano, disciplina e passione. Perché? Perché quando si parla di denaro la maggior parte delle persone è orientata al presente. È scarsamente interessata a risparmiare. È scarsamente interessata a rispettare i piani. C'è bisogno di auto-disciplina; c'è bisogno di una conoscenza di cosa si sta facendo. Quest'ultima caratteristica non è così largamente diffusa come qualcuno può pensare. La scuola, ad esempio, insegna tante cose tranne quelle di base: configurazione del proprio scopo e gestione del tempo. Essenziali nella vita, ci aiutano a far germogliare le nostre capacità in modo da poter essere il più affidabili possibile. La divisione del lavoro, infatti, è stata la quintessenza del nostro successo come specie, elevando in tal modo i nostri standard di vita mentre elevavamo le nostre capacità. Divisione del lavoro significa anche responsabilità. Significa potersi fidare del prossimo. Significa assegnare un compito ad un individuo ed aspettarsi che egli lo porti a termine nei termini temporali e pecuniari concordati.
Malgrado queste parole possono sembrare banali, la maggior parte delle persone la maggior parte delle volte fallisce nell'adattarsi a queste aspettative. Soprattutto ad una: svolgi un compito senza essere monitorato e senza che ti venga ricordato. Gli impiegati sotto i 30 anni falliscono spesso nel conformarsi a questa aspettativa. Qualunque giovane, invece, soddisferà i requisiti sopra elencati, avrà un netto vantaggio rispetto ai suoi pari. Sarà difficile competere con lui. Se poi ci aggiungiamo la passione, abbiamo un cocktail esplosivo che renderà la persona in questione non solo determinata, ma anche non rimpiazzabile.
Potete scordarvi di apprendere tutto ciò su un banco di scuola. Potete scordarvi di apprendere tutto ciò in una qualsiasi aula universitaria. Le normative statali precludono ai giovanissimi di accedere al mondo del lavoro fino all'età di 18 anni. A quel punto la maggior parte dei ragazzi ha in mente principalmente concludere la propria carriera scolastica. Non ha un'etica del lavoro. Non ha sviluppato una sensibilità alla pratica. Inoltre ci sono le normative statali assurde che scoraggiano le aziende ad offrire lavoro a chi ha poca pratica e dimestichezza col mondo del lavoro, per non parlare di offrire una paga "eccessivamente" bassa. In questo contesto i giovani, non avendo sviluppato un'etica del lavoro e non avendo coltivato il proprio piglio imprenditoriale, si ritrovano in balia degli eventi, scoprendo d'aver studiato per niente.
E se hanno contratto debiti per poter studiare? Sarà molto più dura emanciparsi dalla famiglia e crearne una loro.
SOVRABBONDANZA DI DIPENDENTI, CARENZA DI IMPRENDITORI
Ogni volta che lo stato s'intromette nelle meccaniche del mercato, alterando una determinazione onesta dei prezzi, esso crea carenze e sovrabbondanze artificiali. Come cerca di risolverle? Con gli stessi strumenti che hanno creato il problema in primo luogo. Di conseguenza non sorprende se sin dal 2008, ad esempio, il mercato del lavoro nei vari Paesi del mondo sia diventato ingessato a causa di una selva intricata di normative e controlli dei prezzi. Le promesse politiche si basano principalmente sulla creazione di posti di lavoro, ma la domanda è: che tipo di lavori? Sono utili? Nessuno se lo chiede. Ma nel frattempo le risorse economiche scarse vengono sprecate, e in quanto scarse, non possono essere replicate dal nulla.
L'insostenibilità di tale situazione porterà la società a dover affrontare un dilemma che ormai pende sulla sua testa da molto tempo: reinventarsi oppure depletare completamente il bacino della ricchezza reale? A livello micro, è lo stesso dilemma che deve affrontare un qualsiasi lavoratore. La passività con cui si affaccia al mondo del lavoro, non gli permette di percorrere strade alternative a quella del dipendente. Questo fondamentalmente perché la scuola dell'obbligo trasmette all'alunno obbedienza, mentre smorza la creatività e la produttività. Al contrario, il mondo del lavoro premia la creatività e la produttività, perché diversamente della soddisfazione di regole arbitrarie ed evanescenti ne esiste una fondamentale che nessuno può cambiare: si è creato valore?
Il consumatore è il re, di conseguenza creare valore ed anticipare quanto più accuratamente la sua domanda diventa lo scopo fondamentale alla base delle produzione. C'è bisogno di flessibilità, quindi, non rigidità. E ciò si rispecchia anche nella conduzione del lavoro, poiché non rispettare la flessibilità significa perdere denaro e questo a sua volta significa fallimento. Il licenziamento fa parte del gioco, ma anche la possibilità di abbandonare un lavoro che non rappresenta adeguatamente la propria indole produttiva. La scuola, invece, non permette agli alunni di abbandonarla. L'uso della forza è rigidamente concepito per affossare l'individualità e fondere la personalità degli alunni in quella che può essere definita una mentalità da branco.
Cosa c'è da scoprire durante una lezione? Qual è lo stimolo per gli studenti a migliorarsi a parte prendere un buon voto? Che dire di quelle materie che stonano con l'indole di determinati studenti? Impossibile rinunciarvi e sebbene esso eccella in altri campi, quelli in cui non è brillante lo penalizzano oltremodo togliendo tempo a quei campi che più s'intonano con la sua curiosità. La scuola non ricerca il miglioramento, ricerca la standardizzazione. Non è una questione di "lasciare indietro" chi ha difficoltà, è una questione di permettere ad ogni individuo di occupare quella nicchia che più si adatta alle proprie esigenze e capacità. Rompere gli schemi non è concepito all'interno delle aule scolastiche, mentre invece è altamente remunerato all'interno del mondo del lavoro e delle imprese. Pensare all'impensabile e scommetterci non è tollerato nelle scuole, sarebbe come un insulto nei confronti degli insegnanti e delle regole.
Non è concesso uscire dai margini, sviluppare le proprie abilità e metterle a disposizione del prossimo. Tutte le abilità devono essere vagliate dagli insegnanti e messe a loro disposizione, come se una sola persone fosse tanto onnisciente da decretare in una manciata d'anni le capacità reali di un singolo individuo. Infatti loro travisano il loro ruolo. Non fungono da guida, bensì da comandanti supremi di un ordine di dubbia utilità.
Fortunatamente non tutte le scuole sono così. Le scuole parentali, o homeschooling, e le scuole Montessori, ad esempio, rappresentano una valida alternativa al lugubre ambiente incarnato dalla scuola pubblica obbligatoria.
SIETE SPACCIATI?
Sebbene la scuola dell'obbligo faccia enormi danni per quanto riguarda l'etica del lavoro degli individui, coloro che escono da suddetto tritacarne non sono spacciati. Bensì, seguendo i consigli forniti in questo articolo, possono riprendere in mano le redini della loro vita e trasformare una situazione potenzialmente irreparabile in qualcosa di più interessante ed entusiasmante. È chiaro che sia impossibile sviluppare un'esperienza lavorativa leggendo semplicemente un articolo, è invece possibile sviluppare una mentalità che acceleri il processo di apprendimento. In primo luogo, come si diceva nella sezione precedente, il lavoro rappresenta uno scambio: il lavoratore pone maggior valore sui soldi con cui viene pagato, mentre l'imprenditore pone maggior valore sul lavoro dei lavoratori piuttosto che sul denaro con cui li paga (perché ritiene di poterne fare di più in seguito una volta che la sua idea prenderà forma).
È una questione di soggettività, e laddove le volontà di entrambe le figure di mercato (lavoratore e imprenditore) si intersecheranno, avremo come risultante un accordo. Il lavoratore lavorerà per una determinata paga e l'imprenditore si impegnerà a fornirgliela in cambio dei suoi sforzi. Alla base di questo processo c'è fondamentalmente una regola: creare valore affinché si possano soddisfare al meglio i desideri dei consumatori. Quindi un lavoratore, se vuole veder aumentare la propria paga, deve impegnarsi a contribuire maggiormente alla creazione di suddetto valore. Più la propria produttività, e quindi il proprio ruolo all'interno dell'azienda, diventa cruciale, più si diventerà indispensabili e difficili da sostituire, più si otterrà una paga maggiore.
A tal proposito, infatti, è meglio iniziare accettando paghe basse. Non solo perché la propria esperienza è ai minimi ancora, ma perché in questo modo c'è più possibilità di essere assunti. Inoltre questo aspetto permette al lavoratore di venire classificato tra i ranghi bassi dello staff, così nel caso di tagli è più probabile che mantenga il lavoro. Ma più di tutto una paga bassa vi permette anche di tenere inizialmente bassi i vostri standard di vita, in modo da poter accettare più a cuor leggero eventuali nuovi lavori che possono offrire una prospettiva migliore.
Poi è importante stimolare la propria creatività. Farsi venire idee. Ricordo quando ero un ragazzino e il pomeriggio mio padre doveva portarmi con sé all'officina in cui lavorava. Spesso la noia s'impadroniva di quei momenti, rimanendo a ciondolare su uno sgabello. Ciononostante non mi sfuggiva il fatto che lui, indaffarato con le varie cose da fare, ogni tanto aveva difficoltà a fare tutto da solo. Allora la prima cosa che feci fu guardare come completava i lavori più semplici. In seguito, quando mi lasciava "a guardia" dell'officina perché aveva questioni da sbrigare fuori città, io prendevo la palla al balzo e lo aiutavo in quei compiti più semplici e che gli avrebbero portato via tempo prezioso per compiti più complessi.
Certo, all'inizio sbagliavo, ma piano piano appresi i rudimenti alla base di quei compiti. Man mano che acquistavo abilità, passavo anche ad altro (es. spazzare per terra, mettere in ordine gli attrezzi da lavoro, ecc.). Più mi guardavo intorno, più vedevo che c'erano nuove cose da fare. Questo perché le cose da fare sono infinite, e scovarle stimola il proprio piglio imprenditoriale. Non solo, ma permette agli individui di inserire nel proprio bagaglio lavorativo abilità che in futuro potrebbero tornare utili. Oltre all'atteggiamento mentale, si acquisisce anche praticità in campi diversi.
Oltre a ciò, mettiamo che veniate promossi. A chi dovete il vostro successo? Interamente a voi stessi? Assolutamente no. La migliore "arma" con cui l'essere umano è sopravvissuto alle avversità della natura ed è prosperato, è stata la cooperazione. Questo significa che una eventuale promozione dipende anche dai colleghi. Mantenere buoni rapporti ed essere accondiscendenti con loro significa coltivare la propria possibilità di avere successo. Non c'è cosa peggiore che essere promossi e ricoprire un ruolo solo per il titolo e non per merito. Infatti il corollario alla precedente regola, soddisfare il cliente, è il seguente: soddisfare le esigenze dei colleghi. Essere rispettati ed apprezzati è cruciale in un ambiente lavorativo, perché questo crea sinergia tra gli individui e in questo modo è possibile migliorare esponenzialmente la produttività dell'azienda.
Quindi val la pena ricoprire un ruolo inferiore nell'azienda, ma nel frattempo intessere buoni rapporti col resto dei lavoratori. In questo caso, dopo un'eventuale promozione, potrete contare su un gruppo affiatato di lavoratori. Purtroppo, però, le cose non vanno sempre così e spesso il proprio successo può essere causa d'invidia o risentimento. In questo senso è sempre meglio avere un occhio al mercato, in modo da avere opportunità nel caso in cui le cose andassero male, senza adagiarsi completamente su un singolo lavoro. Nel malaugurato caso in cui si arrivasse al licenziamento, non mostrate rabbia o risentimento. Anzi, ringraziate per l'opportunità avuta e per le cose apprese.
La maggior parte delle volte non ci si aspetta una reazione simile e potreste "sfruttare" i dirigenti per ottenere buone referenze altrove. Se il motivo deriva dall'invidia altrui, allora un atteggiamento magnanimo potrebbe mettere in discussione la decisione dei dirigenti. Qualunque sia la ragione non è la cosa peggiore che vi possa capitare, in realtà, è un'occasione per mettersi alla prova.
Questo vuol dire coltivare uno dei capitali più preziosi e scarsi al mondo: il capitale umano. Val la pena prendersene cura e riversarci tempo, forze ed energie. È una delle cose più importanti della vita, non solo per ottenere un buon lavoro, ma soprattutto per diventare una persona straordinaria nel processo.
CONCLUSIONE
Quanto prima riuscirete a sviluppare un'etica del lavoro, tanto velocemente diventerete una risorsa preziosa per le imprese che cercheranno lavoratori. Questo perché la produttività sarà una spinta automatica, insita nella vostra indole; la ricerca dell'eccellenza non vi porterà via un solo minuto di sforzo, permettendo al desiderio di migliorarsi di diventare il perno della propria insostituibilità.
Apprendere, affinare e fare propria questa etica è la cosa migliore che potete coltivare durante la vostra vita. Non importa quale sia il tipo di lavoro svolto, essa si applica a tutti. In questo modo avrete un vantaggio rispetto ai vostri colleghi o agli imprenditori concorrenti. I rendimenti, sia dal punto di vista umano che dal punto di vista pecuniario, saranno sensazionali.
giovedì 20 luglio 2017
Inizia lo show di bitcoin
di Douglas French
Il guru del mondo degli investimenti Bill Miller e suo figlio, Bill Miller IV, prospettano un mercato toro per bitcoin, credendo che la moneta digitale il cui prezzo è aumentato quest'anno è destinata ad essere rivoluzionaria.
"È veramente rivoluzionaria ed una vera innovazione nel campo monetario", ha detto Miller alla CNBC. "Non lo abbiamo visto da migliaia di anni".
Tutto è influenzato da questa tecnologia, in particolare la qualità dei soldi che usiamo.
Il sogno di F. A. Hayek di valute concorrenti è proprio qui di fronte ai nostri occhi. L'elenco delle criptovalute si allunga di giorno in giorno, con la notizia più importante definita da Bloomberg come la guerra civile di bitcoin.
"La volatilità già nota della criptovaluta, il cui salto del 150% quest'anno ha affascinato tutti dai banchieri di Wall Street alle nonne cinesi, potrebbe essere destinata ad uno dei suoi tratti più turbolenti", scrivono Lulu Yilan Chen e Yuji Nakamura.
Campi d'opinione opposti stanno discutendo da un paio di anni e "sono pronti ad adottare due aggiornamenti software concorrenti alla fine del mese", aumentando la possibilità di dividere bitcoin in due, "un evento senza precedenti che invierebbe onde d'urto in tutto il mercato da $41 miliardi".
Chi decide?
Non c'è una figura paragonabile a quella di Janet Yellen nel mondo delle criptovalute per placare questo tipo di polverone monetario. La decentralizzazione rappresenta i petali del fiore delle criptovalute, ma questa battaglia tra i minatori e quello che è conosciuto come Core, un gruppo di sviluppatori, è spinosa e nessuno sa come andrà a finire.
I minatori moderni di bitcoin hanno acri di spazio con computer che creano monete. I minatori vogliono semplicemente che venga aumentato il limite di dimensione dei blocchi. Gli sviluppatori "insistono che per facilitare il traffico sulla blockchain, alcuni dei suoi dati devono essere gestiti fuori dalla rete principale. Affermano che ciò non solo ridurrebbe la congestione, ma consentirebbe anche lo sviluppo di altri progetti in bitcoin, compresi gli smart contract".
La dimensione limitata dei blocchi protegge l'integrità del sistema, ma ha diminuito la funzionalità e la capacità di competere come processore di pagamento.
Chen e Nakamura scrivono:
Dietro il conflitto c'è una divisione ideologica sulla legittima identità di bitcoin. La comunità ha ampiamente dibattuto se la criptovaluta dovesse evolversi per attirare le grandi società e diventare più attraente per i grandi capitali, o fortificare la sua posizione come un faro libertario; se dovesse agire più come una merce, come l'oro, o come un sistema di pagamento.
Questa divisione nel mondo di bitcoin andrà a testare la teoria di Hayek:
In questa condizione il valore della moneta emessa da una banca non sarà necessariamente influenzato dall'offerta di altre valute emesse da istituzioni diverse (private o statali). E dovrebbe essere nel potere di ciascun emettitore di una valuta regolarne la quantità in modo da renderla più accettabile agli occhi del pubblico e la concorrenza lo costringerebbe a farlo. Infatti saprebbe che la pena per non aver soddisfatto le aspettative sarebbe la perdita immediata del business. L'appagamento altrui sarebbe un'avventura molto redditizia e il successo dipenderebbe dalla creazione di credibilità e fiducia con le quali la banca sarebbe in grado di realizzare le proprie intenzioni dichiarate. In questa situazione la pura volontà di guadagno produrrebbe una moneta migliore di quanto lo stato possa mai fare.
Hayek continuò:
La concorrenza tra le banche sarebbe molto intensa. Per una decisione così importante per le imprese, quale valuta utilizzare in contratti e conti, tutte le informazioni possibili verrebbero fornite quotidianamente sulla stampa finanziaria e fornite dalle banche stesse. Infatti quello sfortunato banchiere che fallisse nel fornire risposte necessarie per garantire la salvaguardia del valore della moneta che emette, verrebbe rincorso fino alla fine del mondo.
Il baccano all'interno del mondo di bitcoin ha portato ad un aumento del prezzo di ethereum, "una criptovaluta più recente la cui popolarità è salita grazie alla sua capacità di gestire smart contract ed al suo approccio più aziendale".
Bloomberg fornisce un calendario dello show.
- 21 luglio: il software SegWit2x viene rilasciato e i sostenitori iniziano ad usarlo.
- Dal 21 luglio al 31 luglio: la comunità monitora quanti minatori implementano SegWit2x. Se più dell'80% lo distribuisce in modo coerente, ciò dovrebbe segnalare l'adozione di SegWit in tutta la comunità e l'evasione di una divisione, almeno per ora; ma se non viene raggiunta una maggioranza, aspettatevi un'ansia montante all'interno della comunità fino al 1° agosto.
- 1 agosto: UASF viene distribuito dai suoi sostenitori, i quali iniziano a verificare se le transazioni in bitcoin sono conformi a SegWit. Se la maggior parte dei minatori ancora non distribuirà SegWit2x, o altrimenti accetta SegWit, e se i sostenitori di UASF non si fanno indietro, allora potremmo vedere la nascita di due blockchain di bitcoin: un supporto UASF dove vengono riconosciute solo le transazioni SegWit e un altro dove vengono riconosciuti tutti i trade -- SegWit e non SegWit; se si verificherà una suddivisione, il bitcoin inizierà probabilmente ad esistere in entrambe le blockchain in parallelo. Aspettatevi che i trader inizino a riesaminare rapidamente il valore di entrambi, probabilmente portando ad una massiccia volatilità.
Tutto questo vi suona spaventoso? Ancora più spaventoso perché nessuno è al comando?
Ecco la più grande di tutte le ironie: dovrebbe tranquillizzarvi sapere che non c'è nessuno al comando. Ciò rende molto più probabile una risoluzione pacifica. Il sistema monetario in cui c'è solo un'agenzia al comando ha portato a guerre, depressioni, rivoluzioni e devastanti crolli economici.
Forse è il momento di provare un altro modo. E sebbene tutto questo possa far suonare tanti campanelli d'allarme nella vostra testa, lo preferisco alle riunioni di gente con un ego gonfiato che prende decisioni basandosi su una conoscenza non dimostrata e che pensano sia meglio per voi e per me.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
mercoledì 19 luglio 2017
La cospirazione dorata
di James Rickards
Esiste una manipolazione dei prezzi dell'oro? Assolutamente sì. Non c'è dubbio. Non è solo un parere.
Ci sono prove statistiche, oltre a prove aneddotiche e prove forensi. Le prove sono molto chiare, infatti.
Ho parlato ai membri del Congresso. Ho parlato con le persone nell'intelligence, nella difesa, personale anziane nel FMI. Non mi piace fare dichiarazioni forti senza avere prove convincenti e le prove sono tutte lì.
Ho parlato con un statistico che lavora per uno dei più grandi hedge fund del mondo. Ha esaminato i prezzi d'apertura al COMEX (il mercato primario dell'oro) ed i prezzi di chiusura per un periodo di dieci anni. È rimasto stupito.
Ha detto che è stato il caso più lampante di manipolazione che aveva mai visto. Ha detto se entraste in questo mercato dopo la chiusura e vendeste ogni giorno prima dell'apertura, fareste profitti senza rischio.
Ha detto che dal punto statistico è impossibile, a meno che non ci sia una manipolazione in atto.
Ho anche parlato con la professoressa Rosa Abrantes-Metz presso la New York University Stern School of Business. È l'esperto leader sulla manipolazione dei prezzi. In realtà testimonia i casi di manipolazione dell'oro che stanno accadendo proprio oggi.
Ha scritto una relazione che ha raggiunto le stesse conclusioni. Non è solo un'opinione, non è solo una teoria della cospirazione. Stiamo parlando di uno statistico ed un avvocato esperto di mercati che hanno raggiunto la stessa conclusione.
Da dove arriva la manipolazione?
Ci sono un certo numero di sospetti, ma non c'è bisogno di guardare oltre la Cina.
La Cina vuole fare ciò che gli Stati Uniti hanno fatto: rimanere con uno standard di carta, ma rendere la propria moneta abbastanza importante nel mondo della finanza e del commercio per dare alla Cina una leva sul comportamento di altri paesi.
Il modo migliore per farlo è aumentare il suo potere di voto al FMI e includere lo yuan nel paniere di valute del FMI noto come diritti speciali di prelievo (DSP).
La Cina ha raggiunto questo obiettivo lo scorso settembre.
Le regole del gioco dicono anche che c'è bisogno di un sacco d'oro per giocare, ma all'oro non viene dato quel merito pubblico che necessita. Soprattutto l'oro non viene trattato come denaro, anche se lo è sempre stato.
I membri del club conservano l'oro solo in caso ne avessero bisogno, ciononostante lo denigrano pubblicamente e fingono che non abbia alcun ruolo nel sistema monetario internazionale. Ci si aspetta che la Cina faccia lo stesso.
Adesso la Cina non ha ufficialmente abbastanza oro per avere una "sedia al tavolo" con gli altri leader mondiali. Pensate alla politica globale come al Texas Hold'em.
Cosa si vuole in una partita di poker? Si vuole un gran numero di fiches.
L'oro serve come fiches sul tavolo finanziario mondiale. Non significa avere automaticamente un gold standard, ma che l'oro vi fornirà una voce tra i principali giocatori seduti al tavolo.
Per esempio, la Russia ha un ottavo dell'oro degli Stati Uniti. Sembra che sia una piccola porzione — ma la sua economia è solo un ottavo rispetto a quella degli USA. Quindi ha la giusta quantità d'oro in base alla dimensione della sua economia. E di recente la Russia ha aumentato gli acquisti d'oro.
La riserva d'oro statunitense al tasso di mercato è inferiore al 3% del PIL. Tal numero varia perché il prezzo dell'oro varia. Per la Russia, è circa lo stesso. Per l'Europa, è ancora più alto — oltre il 4%.
In Cina, il numero è stato ufficialmente pari allo 0.7%. Ufficiosamente, se si dà credito alla Cina, parliamo di 4,000 tonnellate e quindi arriviamo a livello degli Stati Uniti e della Russia. Ma ne vogliono di più perché l'economia cinese è ancora in crescita, anche se ad un tasso molto più basso rispetto a prima.
Ecco il problema: se si toglie il coperchio sull'oro, si termina la manipolazione dei prezzi e si lascia che l'oro trovi il suo livello, la Cina sarebbe nei guai. Non avrebbe abbastanza oro rispetto agli altri Paesi, e poiché il prezzo dell'oro schizzerebbe in alto, non ne potrebbe mai acquisire abbastanza velocemente. Tutti gli altri Paesi sarebbero a bordo, mentre i cinesi verrebbero lasciati indietro.
Quando ci sarà questo reset e quando tutti si siederanno intorno al tavolo, la Cina sarà la seconda economia più grande del mondo. Deve essere a bordo. Ecco perché lo sforzo globale è stato quello di mantenere un tetto sui prezzi dell'oro attraverso la manipolazione. Spesso dico alle persone: se fossi io a gestire la manipolazione, sarei imbarazzato perché è così ovvia a questo punto.
Il prezzo verrà soppresso finché la Cina non otterrà l'oro di cui ha bisogno. Una volta che la Cina otterrà la giusta quantità d'oro, allora il tetto al prezzo dell'oro potrà essere tolto. A quel punto, non importa dove finirà l'oro perché tutti i principali Paesi saranno sulla stessa barca. Ad oggi, però, ancora non lo sono.
Ho descritto alcuni scenari catastrofici in cui il mondo adotterà i DSP o l'oro, ma almeno per il momento gli Stati Uniti vorrebbero mantenere uno standard monetario basato sul dollaro. Nel frattempo la Cina si sente estremamente vulnerabile nei confronti del dollaro. Se svalutiamo il dollaro, sarà una perdita enorme per loro.
La Cina ha venduto di recente una parte delle proprie riserve di dollari per sostenere la propria moneta, la quale è stata sottoposta a tremende pressioni. Ma ha ancora un grande stock di dollari.
Se la Cina ha tutta carta e niente oro, e noi gonfiamo la carta, loro perdono. Ma se hanno un mix di carta ed oro ed inflazioniamo la carta, loro almeno avranno l'oro. Quindi devono raggiungere una posizione coperta.
La Cina sta dicendo: "Non siamo tranquilli a possedere tutti questi dollari a meno che non possiamo avere anche l'oro. Ma se siamo trasparenti circa l'acquisizione dell'oro, il prezzo salirà troppo in fretta. Quindi abbiamo bisogno delle potenze occidentali per mantenere un tetto sul prezzo e ad aiutarci a ottenere l'oro fino a raggiungere una posizione coperta. A quel punto forse avremo ancora un dollaro stabile."
Il punto è che c'è tanta instabilità nel sistema, tra derivati e leva finanziaria, che non avremo un lieto fine. Il sistema crollerà ed a quel punto ci sarà una corsa all'oro.
Il prezzo dell'oro salirà significativamente negli anni a venire. Ma contrariamente a quanto si legge nei blog, l'oro non salirà perché la Cina si sta confrontando con gli Stati Uniti o vuole emettere una moneta coperta dall'oro.
Salirà quando tutte le banche centrali, incluse quella cinese e statunitense, dovranno affrontare la prossima crisi globale di liquidità, peggiore di quella del 2008, ed i singoli cittadini si affanneranno per acquistare oro in modo da preservare la ricchezza in un mondo che perderà fiducia in tutte le banche centrali.
Quando ciò accadrà, l'oro fisico potrebbe non essere disponibile affatto. Il tempo per costruire la vostra riserva d'oro personale è ora.
Dobbiamo anche menzionare la Russia, la quale sta accumulando oro. E poiché la Russia e la Cina aspirano ad essere vere potenze nel campo dell'oro, non basta avere oro fisico. È inoltre fondamentale creare exchange sull'oro e mercati per una determinazione dei prezzi dell'oro e per il trading.
Attualmente il prezzo dell'oro è impostato in due posti. Uno è il mercato spot di Londra, controllato da sei grandi banche tra cui Goldman Sachs e JPMorgan. L'altro è il mercato dei futures sull'oro a New York controllato dal COMEX, il quale è governato da grandi membri, tra cui anche le maggiori banche commerciali occidentali.
Infatti le grandi banche occidentali hanno un monopolio sui prezzi dell'oro, anche se non hanno un monopolio sull'oro fisico. Ma questo fatto potrebbe cambiare.
La Russia e la Cina non solo stanno accumulando riserve fisiche, stanno costruendo sistemi di trading che consentano una determinazione dei prezzi e il trading dell'oro.
Ci vorrà un anno o più per attirare la liquidità, ma una volta che questi nuovi exchange saranno pienamente funzionali, il mercato dell'oro fisico riconquisterà il sopravvento.
Allora l'oro inizierà la sua marcia verso lo status monetario e il suo prezzo implicito di $10,000 l'oncia.
Il momento di acquistare è ora, prima che accada.
Saluti,
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
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