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di Keith Weiner
Questa domanda non è più opinabile. Mentre il mondo si muoverà inesorabilmente verso l'uso del denaro metallico, l'interesse sull'oro e l'argento tornerà con essi. Ciò pone una questione importante.
Quale tasso d'interesse sarà più alto?
L'approccio sbagliato
È istruttivo esplorare un punto di vista sbagliato, ma popolare. Lo definisco paradigma del potere d'acquisto. Secondo questa prospettiva il valore del denaro — il suo potere d'acquisto — è 1/P (dove P è il livello dei prezzi). L'inflazione è il tasso di declino del potere d' acquisto.
Questo punto di vista considera la quantità di beni che è possibile acquistare come un fattore intrinseco al denaro stesso. Questo è un errore e porta ad una falsa teoria dell'interesse. Prima di poter presentare questa teoria sbagliata, lasciatemi definire alcuni termini.
Il tasso d'interesse nominale indica il tasso a cui i finanziatori prestano denaro ed i mutuatari prendono in prestito. Il tasso d'interesse reale è il tasso d'interesse nominale - l'inflazione. Notate il cambio. Il tasso effettivo applicato dai finanziatori effettivi ai mutuatari effettivi viene considerato semplicemente come nominale. Un tasso fittizio che non viene utilizzato in nessuna transazione è elevato allo status di reale. Capito?
La teoria afferma che l'interesse è determinato dall'inflazione, vale a dire, interesse reale > 0. Con tassi nominali inferiori a zero in Europa e altrove, questo punto di vista è conveniente.
Secondo questo punto di vista, quel metallo che risulterà avere il tasso d'interesse più alto sarà quello che avrà un potere d'acquisto in rapida crescita. La maggior parte delle persone direbbe l'argento, soprattutto quando l'argento è così economico rispetto all'oro secondo una prospettiva storica di lungo termine.
Supponiamo che il potere d'acquisto dell'argento aumenti al 5% annuo (ossia, deflazione) nel lungo periodo, allora un tasso d'interesse nominale del 2% ci darebbe un tasso reale del 7%. Se il potere d'acquisto dell'oro aumentasse solo al 3%, allora il suo tasso nominale sarebbe del 4% se entrambi i metalli hanno lo stesso tasso reale.
In primo luogo, e dovrebbe essere ovvio, nessuno sa come cambieranno in futuro i prezzi. Se qualcuno l'avesse saputo, avrebbe potuto fare miliardi nel trading dei futures. In ogni caso, i prezzi possono cambiare, ma non rappresentano la misura del valore del denaro. I prezzi al consumo hanno molte forze non monetarie che li spingono su (come le normative e le tasse) e giù (come l'efficienza produttiva migliorata). Nella migliore delle ipotesi, i prezzi sono un debole proxy per quanto riguarda il valore di una valuta cartacea in calo.
Non seguo, quindi, l'approccio del potere d'acquisto.
Scienza monetaria
Per determinare quale tasso sarà più alto, consideriamo invece gli incentivi che incoraggiano l'azione. Chiunque possieda i metalli preziosi, si troverà di fronte ad una scelta: accumularli o prestarli.
In generale sappiamo che se l'interesse è maggiore della loro preferenza temporale, le persone presteranno. Ma questo non ci aiuta a prevedere quale metallo avrà il tasso più elevato. Per scoprirlo dobbiamo considerare fattori che si differenziano tra di loro.
Ad esempio, esiste un costo per immagazzinare i metalli preziosi. Poiché l'argento è denso circa la metà rispetto all'oro, un'oncia d'argento è quasi il doppio più ingombrante. E quell'oncia ha circa 1/75 del valore rispetto ad un'oncia d'oro. Ciò significa che per detenere lo stesso valore in argento, occorrerebbe 150 volte il volume occupato dall'oro. Un iPhone (il formato piccolo) in oro vale più di due pagnotte e mezza in argento. Non c'è da stupirsi se l'immagazzinamento dell'argento risulti più costoso.
Se l'immagazzinamento dell'argento costasse lo 0.75%, e quello dell'oro lo 0.5%, allora ci sarebbe uno spread dello 0.25% nei costi di stoccaggio. Prestare argento sarebbe un guadagno netto per voi, rispetto a prestare l'oro allo stesso tasso. Questo sarebbe uno spread perseguibile (a differenza del cosiddetto tasso reale) — un incentivo a prestare argento rispetto all'oro.
Ci sono altre differenze tra i metalli, come l'utilità marginale. Gli economisti hanno lottato a lungo su un dilemma: l'acqua è importante per la vita umana, ma i diamanti no, quindi perché il prezzo di un diamante è molto più elevato? Se avete sete in un deserto, il primo gallone d'acqua varrà un prezzo elevato. Il secondo varrà meno. Al terzo o quarto, non sarete più disposti a pagare. Il motivo è che usate il primo gallone per bere. Il secondo ancora per bere. Il terzo per lavarvi. Il quarto forse per lavare i vestiti. Riuscite a pensare a cosa farci col quinto gallone?
L'economista Carl Menger ha risolto il dilemma con la sua scoperta del principio dell'utilità marginale. L'utilità marginale si riferisce al valore della quantità successiva del bene in relazione a quella precedente. L'utilità marginale diminuisce, perché quando i bisogni superiori vengono soddisfatti, l'unità successiva del bene rifornisce una necessità minore.
L'acqua è talmente abbondante che al margine il suo valore è quasi zero. La gente usa l'acqua per pulire i viali. I diamanti non sono così abbondanti. Sono utilizzati solo per anelli di fidanzamento e altri gioielli.
Ogni tipo di bene ha un'utilità marginale diversa. Per quanto riguarda il cibo è bassa, perché il cibo perisce. Per quanto riguarda molti beni durevoli è più elevata, perché possono essere conservati fino a quando non saranno necessari.
Per migliaia di anni, il mercato ha classificato tutti i beni secondo l'utilità marginale. Ha determinato che la più alta utilità marginale appartiene all'oro. L'oro non si consuma e praticamente tutto l'oro finora estratto è ancora nelle mani umane. Ancora oggi l'oro continua ad essere estratto e il mercato assorbe felicemente tutto quello che può essere prodotto. L'argento è secondo.
La gente pone valore sull'ultima oncia d'oro tanto quanto sulla prima (o quasi altrettanto). Mentre con l'argento l'ultima oncia conta un po' meno. Le persone possono essere disposte a separarsi più facilmente da qualche oncia d'argento. Secondo questa valutazione si potrebbe pensare che le persone preferiscano prestare argento, e pertanto l'oro dovrebbe avere il tasso d'interesse più elevato.
Tuttavia ci sono altri fattori da considerare.
Può essere più facile capire se utilizziamo un'analogia fisica. Una palla di metallo è legata al lato sinistro di un telaio da un pezzo di corda. Cercate di tirarla a destra con un magnete. La fisica ci insegna che non si muoverà, a meno che la forza del magnete non sia maggiore della forza della corda.
Applicando questa analogia al denaro, il lato sinistro rappresenterebbe l'accumulo. Il metallo viene conservato dalla propensione ad accumulare. Le persone hanno da sempre accumulato metalli preziosi, perché devono pianificare il futuro, in particolare la senescenza ed il pensionamento. Accumulano oggi perché non sanno quanto varrà il dollaro tra 10 o 30 anni. La forza che tira fuori i metalli preziosi dagli stoccaggi, è proprio l'interesse. Il prestito può solo avvenire se l'interesse è abbastanza elevato.
Questo ricorda molto la nostra discussione sulla preferenza temporale. L'interesse deve essere più alto, altrimenti non ci saranno prestiti. Tuttavia la preferenza temporale non riguarda un metallo e quindi non ci dice niente riguardo quale sarà il tasso più elevato.
Assomiglia un po' anche alla nostra discussione sull'utilità marginale. Se la propensione ad accumulare fosse solo l'effetto della utilità marginale — se la gente accumulasse semplicemente perché apprezza l'oncia d'oro successiva tanto quanto quella precedente — allora la risposta sarebbe semplice: l'oro avrebbe il tasso d'interesse più elevato in quanto ha l'utilità marginale più elevata.
Tuttavia la propensione ad accumulare è qualcosa di diverso. Per capirla, dobbiamo chiederci qualcosa che pochi si sono chiesti.
Perché ci sono due metalli monetari?
Questa è una domanda importante e la risposta non è affatto ovvia. Il denaro ha un effetto di rete. Più persone usano una certa forma di denaro, più il suo valore aumenterà. Pensate ad eBay. Tutti i venditori lo utilizzano, perché è lì che si trovano i compratori. E tutti i compratori lo utilizzano, perché è lì dove tutte le cose vengono vendute.
L'effetto di rete rende ancora più complicato capire perché abbiamo due tipi diversi di denaro. In altri casi, quando due reti differenti competono, emerge solo un vincitore. Ad esempio, nella griglia elettrica l'uso della corrente alternata ha battuto quello della corrente diretta. Più di recente nella rete dati pubblica, l'uso del protocollo Internet ha battuto quello della rete ad anello.
Tuttavia per migliaia di anni l'oro non ha scalzato l'argento. Il motivo è che l'oro e l'argento non concorrono direttamente. Hanno funzioni diverse.
Entrambi sono metalli pesanti e lucidi. Entrambi sono resistenti all'ossidazione e sono buoni conduttori di calore ed elettricità. Ma la loro somiglianza fisica ha distolto l'attenzione dai loro ruoli separati.
L'oro è stato scelto dai commercianti come miglior denaro per trasportare grandi valori, soprattutto per lunghe distanze. Prima dell'oro usavano il bestiame, perché le mucche si muovono da sole. L'oro non si muove, ma la sua densità di valore è così alta che si può facilmente trasportare in tasca.
Oggi l'oro può essere spostato ovunque nel mondo e in pochi giorni. L'intero globo è effettivamente una gigantesca regione commerciale. Ciò significa che l'oro non è soggetto ad abbondanze o carenze locali. L'offerta e la domanda d'oro possono essere rapidamente bilanciate in tutto il mondo. Questo aiuta l'oro ad essere la merce più liquida.
L'argento è stato scelto dai lavoratori salariati non per trasportare grandi valori sulla distanza, ma per trasportare valore in lunghi periodi di tempo. Prima di utilizzare l'argento, usavano il sale. Il sale non è deperibile, ed è accessibile anche ai lavoratori non qualificati. I lavoratori hanno bisogno di un modo per accumulare piccole quantità di valore ogni mese e conservarle fino a quando necessario per acquistare prodotti alimentari durante gli anni della pensione. L'oro non svolge bene questo ruolo. Un'oncia d'oro è troppa per gli acquisti settimanali, o addirittura mensili, della maggior parte delle persone. Con dimensioni più piccole paghereste un premio elevato che si perderebbe quando dovreste vendere. L'argento offre ai piccoli risparmiatori un affare migliore. L'argento è la merce più accumulabile.
L'oro tende ad essere posseduto da persone più ricche. È probabile che un numero maggiore di persone abbia quantità minori di argento.
Il salariato che ha una modesta pila di monete d'argento, non ha tanto bisogno dell'interesse quanto invece di sicurezza. I prestiti e l'interesse sono per quelle persone che hanno già coperto il loro bisogno di sicurezza. I ricchi, invece, decideranno di prestare il loro oro perché questa incarnerà una decisione finanziaria. A loro modo di vedere, non sarà tanto diverso dall'avere investimenti in dollari.
La maggiore accumulabilità dell'argento suggerisce che gran parte di questo metallo non è disponibile per il prestito, e quella parte che viene offerta richiederà un tasso d'interesse più elevato.
L'argento è anche il metallo degli speculatori. Potremmo coniugare il termine speculabilità (non una parola reale). Gli speculatori stanno scommettendo su un salto del 25% in pochi mesi, o un aumento del 2,500% in pochi anni. In veste di trader, lo speculatore è pronto a vendere rapidamente.
La speculabilità più elevata dell'argento, così come la sua accumulabilità, ci incoraggiano a pensare che l'argento sfoggerà il tasso d'interesse più elevato.
Ciò ci porta ad un fattore opposto. Il mondo si sta invertendo adesso. Per molti decenni ci sono stati interessi sulle valute di carta, ma non sul denaro. Ma ora, l'interesse per la carta sta svanendo, mentre sta emergendo sul denaro.
Alcuni investitori saranno attratti dai metalli esclusivamente per l'interesse. Se possono acquistare oro o argento per guadagnare un interesse, la maggior parte sceglierà l'oro. È il metallo più anziano, meno volatile e meno ambiguo tra il consumo industriale e gli usi monetari.
Finora abbiamo esaminato l'offerta dei metalli. Che dire invece della domanda dei mutuatari? Penso che sia prematuro cercare di prevederla. Un'impresa dovrebbe prendere in prestito i soldi che guadagna come entrate. Ad esempio, una miniera d'oro dovrebbe prendere in prestito oro per espandersi e una miniera d'argento dovrebbe prendere in prestito l'argento. La questione di quale metallo avrà una maggiore domanda si riduce semplicemente a quale metallo sarà più utilizzato come mezzo di scambio.
La circolazione è una funzione del tasso d'interesse. In presenza di un interesse pari a zero, il metallo non può circolare. Verrebbe solamente accumulato. L'interesse, invece, lo tira fuori dai depositi. Si tratta di un circuito di retroazione, un sistema non lineare.
Infine esaminiamo alcuni dati che possono aiutare a completare la nostra analisi. Oggi, in base ad uno standard monetario cartaceo, c'è un mercato per quello che viene chiamato leasing. (Questo argomento è stato affrontato nel dettaglio qui, qui e qui.)
Ecco un grafico che mostra i tassi di leasing dell'oro e dell'argento (durata di sei mesi). Va dal 26 luglio 1999 al 2 novembre 2012, o 3,356 giorni, periodo in cui la London Bullion Market Association ha quotato il tasso di leasing dell'argento.
Fonte: London Bullion Market Association |
Il tasso di leasing dell'argento è più elevato per la maggior parte del tempo. Ecco un grafico dello spread, per mostrarlo più chiaramente.
Il tasso di leasing dell'argento è risultato superiore al tasso di leasing dell'oro per il 71% dei giorni di trading. E quando il tasso dell'argento era più alto, lo era in media di circa lo 0.9%; mentre quando l'oro era più alto, lo era solo dello 0.3%.
Val la pena notare che il tasso di leasing dell'argento è molto più volatile di quello dell'oro. Questo è dovuto a diverse ragioni, ma la cosa più importante è che l'argento è meno liquido.
La mia opinione
Quanto detto finora è il mio quadro di riferimento per riflettere su questo argomento. Accolgo con favore critiche su eventuali errori che possa aver commesso. A parte ciò, quello che ho cercato di presentare non è un'opinione, ma scienza.
Tuttavia un articolo come questo suppongo richieda anche la mia opinione.
Credo che l'argento avrà il tasso d'interesse più elevato.
La ragione principale è che l'argento è più accumulabile e pertanto richiederà una maggiore compensazione per incentivare la gente a rinunciarvi. Devo anche dire che vedo già gli investitori acquistare metalli preziosi solo per guadagnare sull'interesse. Stanno comprando oro.
Permettetemi di cogliere l'occasione per aggiungere un pensiero sobrio. Mentre credo che il mio studio sulla scienza monetaria mi qualifichi più di molte altre persone nel predire il tasso d'interesse, la pianificazione centrale continua a dare segnali di fallimento. Uno dei motivi è che nessuno — qualunque sia la sua qualifica — sa cosa vogliono gli altri.
Non vorrei mai essere messo in condizione di dettare quali debbano essere i tassi d'interesse a cui le persone devono prestare oro, argento o qualsiasi altra cosa. Rifiuterei, come fece John Galt in Atlas Shrugged, il lavoro di Dittatore Economico. Ci vuole un mercato con molti acquirenti e venditori per impostare il prezzo di qualsiasi cosa, compreso quello dei prestiti.
L'esperimento di crowdsourcing
Quale metallo offrirà il tasso d'interesse più elevato — e quali dovrebbero essere questi tassi — è la domanda economica più importante della nostra epoca.
Le valute di carta sono ora in fase terminale, alcune già morte (Zimbabwe), alcune morenti (Venezuela) e alcune molto malandate (Svizzera e Giappone). Il dollaro è la valuta meno malata tra tutte quelle ricoverate in ospedale.
La mia azienda sta conducendo un esperimento: stiamo attuando un crowdsourcing per trovare risposta alle nostre domande, e stiamo pubblicando i risultati.
Abbiamo appena chiuso un accordo sull'oro. Ecco il grafico che mostra i tassi d'interesse offerti dagli investitori (asse orizzontale) e la quantità di oro offerto (verticale).
Il mercato è ancora in fase nascente. Tuttavia potete notare la presenza di uno stretto raggruppamento di offerte tra il 3% ed il 3.5%, con oro aggiuntivo offerto al 4%.
Alla fine potremmo scoprire che ho ragione nel prevedere che l'argento avrà il tasso d'interesse più elevato. Oppure potremmo scoprire che avevo torto. Forse entrambi i metalli avranno lo stesso tasso (anche se ne dubito, sarebbe come trovare due corde di due produttori diversi che hanno la stessa identica resistenza).
Che abbia ragione o torto riguardo lo spread del tasso d'interesse oro/argento, non importa. Ciò che conta è che questo è il momento di una rinascita monetaria.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
Chi disprezza, compra.
RispondiEliminaPer le élites neoliberiste, mondialiste, neocorporative, dirigiste, manipolatrici, ecc ecc è proprio così.
I metalli preziosi fanno da sempre parte del loro patrimonio di riserva quando le valute di carta tornano nel nulla da cui provengono. Ma è fondamentale che tutti gli altri continuino ad ignorare la realtà, cioè che quello è il denaro, e continuino ad aver fiducia nell'illusione della carta e magari... a dividersi ridicolmente affinché sia sovrana o internazionale.
Ma ci sono anche altri metalli che fanno molta paura alle elites, assai meno preziosi, ma comunque da rendere pressoché inagibili alla gente comune... vuoi mai dovesse svegliarsi un po' incazzata.
Certe ipocrite leggi UE stanno lì a dimostrarlo.
Aldilà dei numeri un bel messaggio di speranza.
RispondiEliminaR.G.
Per favore, Francesco, risponda o mi spieghi questo articolo.
RispondiEliminahttp://ilfastidioso.myblog.it/2017/06/16/la-grande-truffa-del-debito-pubblico-litalia-in-realta-non-ha-nessun-debito-pubblico-anzi-ha-un-credito-di-oltre-1000-miliardi-di-euro-perche-i-nostri-politici-invece-di-massacrarci-di/
Se il denaro fosse ancora il rappresentante cartaceo dell'oro, forse quell'articolo non avrebbe davvero senso. Ma siccome oggi, da decenni, è solo carta creata dal nulla, perché dovrei pagare un interesse su qualcosa che è creato dal nulla da qualcuno che ha il privilegio di crearla? A quel punto non potrei crearmela da me, o meglio farla creare dal mio stato, quando serve, e per non svalutarne il potere di acquisto non potrei drenarla, farla drenare con la tassazione, in modo tale da mantenere un equilibrio tra carta creata ed immessa in circolo e drenata ed eliminata dal circolo?
Dove sta l'errore?
Grazie.
Non esiste il rappresentante del denaro: o si ha denaro (oro e argento) o si ha moneta che scimmiotta il denaro: capita la differenza si capisce perché con il denaro non può esistere il debito pubblico mentre può esistere, ed esiste, con le monete.
EliminaIl denaro è merce credito, la moneta è per sua natura merce debito.
Oggi diversamente da ieri il feedback dell'oro è stato momentaneamente reciso, grazie all'abbondanza di energia cui collegare le monete.
Finirà e presto anche questo velo di Maya, e Lei vedrà se il debito pubblico o privato che sia avrà o meno conseguenze.
In ultimo: non esiste il pubblico, ma solo il privante, che è un privato senza risorse proprie, e che per sua stessa natura può solo volere moneta invece che denaro, debito invece di credito e prosperità.
Il web è pieno di incantatori di serpenti: sovranisti e "devoti servitori dello stato", che guarda caso sono in maggioranza stipendiati dallo stato, sono un ottimo esempio.
R.G.
P.S.: neanche ho letto l'articolo, la vita è troppo breve per sprecarla.
Qualcuno può dare una risposta meno arrogante?
EliminaInteressante.
EliminaHa definito la mia risposta arrogante, ma non ne ha negato la validità.
È un buon segno.
R.G.
https://youtu.be/fW5QSTgknAs
RispondiEliminaLa lotta di classe ha cambiato rappresentanza.
Ma non se ne sono ancora accorti in tanti.
Così abbiamo sinceri democratici che gioiscono per gli infiniti diritti civili concessi dal potere, non più conquistati dal basso ma calati dall'alto e spesso imposti, e non si accorgono che i diritti sociali vengono dimenticati e cancellati dalle stesse forze politicofinanziarie che si preoccupano delle sofferenze bancarie e non della sofferenza delle popolazioni.