Bibliografia

mercoledì 10 maggio 2017

Chi controlla Ethereum?





di Daniel Krawisz


Ho scritto un articolo qualche tempo fa, “Chi controlla bitcoin?”, dove sostenevo che non sono i minatori o gli sviluppatori di base che controllano bitcoin; piuttosto sono gli investitori. Di recente s'è verificato un fork nella blockchain di ethereum che illustra bene il mio punto. In risposta all'exploit del DAO, gli sviluppatori di ethereum hanno istituito una hard fork (ETH) che ha ri-scritto la storia in modo che l'exploit non fosse mai accaduto. Tuttavia coloro che respingono l'idea che la blockchain di Ethereum debba essere modificata retroattivamente ed arbitrariamente, hanno rigettato la hard fork. La chain originale di ethereum viene ora chiamata Ethereum Classic. Spero di poter finire di scrivere questo articolo prima che ETC succhi tutto il valore di ETH! Questo articolo spiega il motivo per cui è possibile che ETC risucchi tutto il valore di ETH e come la scelta tra ETH ed ETC sia diversa da quella tra il bitcoin ed una qualsiasi altra altcoin.

La mia interpretazione è che ethereum è stato classificato come un sistema distribuito e il DAO come un contratto legalmente vincolante[1] scritto in codice, e questo è ciò che gli investitori volevano quando sono saliti a bordo. L'idea che gli sviluppatori di ethereum possano semplicemente riscrivere la storia ogni volta che vogliono, nega completamente questo scopo e dimostra chiaramente che ethereum è una fregatura. Tuttavia gli investitori non devono lasciare che ethereum diventi una fregatura, perché sono in definitiva quelli al comando. Tutto quello che dovete fare è accollarvi un po' di rischio e vendere alcuni ETH per ETC. Se un numero sufficiente di loro percorrerà questa strada, allora ETC diventerà la chain principale.

Sono molto entusiasta di ETC. Se ETC vince, allora non solo il mio hacker preferito potrà conservare il suo denaro acquistato legalmente, ma ethereum a sua volta dimostrerà d'essere un vero e proprio sistema a prova di censura.

In realtà sono così eccitato che ho acquistato alcuni ETC. Questa è la prima volta che compro un altcoin. Un po' ridicolo, in quanto ho scritto un articolo intitolato “Ethereum è destinato a fallire”, quindi sentitevi liberi di prendermi in giro. Tuttavia non sto scommettendo che ethereum alla fine vincerà. Sto scommettendo che ETC batterà ETH. Continuo a pensare che ci vorranno anni prima che gli smart contract non banali saranno abbastanza sicuri ed affidabili, e che v'è il rischio reale che la moneta non terrà abbastanza a lungo da farlo accadere. Ma questa è un'opportunità talmente rara che potrebbe non essercene una simile. Nessuno cercherà di fare niente di tanto stupido quanto hanno fatto gli sviluppatori di ethereum, quindi non ci sarà probabilmente una scelta così ovvia in futuro. Questo è un tipo di evento che non è ancora avvenuto, ma è da tempo che lo immaginavo.[2]



Il rischio d'investire in una nuova valuta

Un'attività può essere un buon investimento anche se il prezzo delle sue azioni non sale. Eventualmente può pagare dividendi, e se cresce, aumenterà il proprio patrimonio. Se altre persone sono abbastanza stupide da non accorgersene, che importa? Coloro che la possiedono sono più ricchi. Uno potrebbe anche preferire che il suo prezzo scenda affinché ne possa comprare di più. Naturalmente questa è una vana speranza a lungo termine, perché se paga ad un tasso migliore rispetto alle altre attività, allora altri investitori la compreranno fino a quando il suo rendimento non diventerà simile a quello del resto dell'economia.

Al contrario, le valute non hanno un rendimento e non concedono diritti su una risorsa produttiva. Di conseguenza l'unico modo per diventare più ricchi attraverso una moneta è se altre persone ne fanno salire il prezzo. Gli investitori in valute devono accollarsi un rischio indipendente dalle qualità intrinseche di tale moneta. Devono rischiare la possibilità che altre persone saranno troppo timide per seguirli. La prima persona che investe in B rischia che nessuno sia disposto ad essere la seconda persona; la seconda persona rischia che nessuno sia disposto ad essere la terza; e così via. Se questo processo non s'interrompe, allora la valuta B sarà stata solo una mania passeggera. Se invece ha successo, allora la valuta A morirà.

La valuta B potrebbe essere oggettivamente superiore alla valuta A, ma potrebbe ancora scomparire se non abbastanza persone scommettessero su di essa. La prima persona potrebbe rendersi conto che la valuta B sarebbe meglio se dovesse prendere il sopravvento, ma se sa che non ci sarà una seconda persona che sarà in grado di convincersi che una terza persona la seguirà, allora potrebbe anche scegliere di non investire nella valuta B.



La differenza tra una altcoin e una fork

Nella sezione precedente ho descritto il passaggio da una valuta all'altra come una catena ininterrotta di investitori a partire dal più visionario fino alle ultime poche persone che cercano di recuperare quel poco di valore rimasto nella vecchia moneta prima che scompaia completamente. Il rischio di investire in una nuova moneta è che le cose non potrebbero andare così. Forse acquistate una nuova moneta, poi un paio di persone vi seguono... e poi più nulla però. Nelle fasi iniziali stiamo parlando di un grosso rischio, perché è difficile prevedere quello che farà la gente. In seguito è meno rischioso, perché sarà evidente che la vecchia moneta perderà rapidamente valore.

V'è un rischio simile nell'investire in una fork di una nuova moneta, ma è molto molto meno grave. Ci vuole ancora una catena di investimenti futura affinché una nuova fork vinca su una vecchia, ma non deve includere tutti. La differenza è che quando si crea una nuova chain, tutti coloro che possedevano la valuta automaticamente possiedono unità di entrambe le chain. Poiché ognuno è coperto automaticamente tra le fork, la maggior parte dei possessori della valuta non intraprende alcuna azione o non si rende neanche conto che una chain possa vincere rispetto ad un'altra. Le azioni di pochi investitori possono permettere la vincita di una fork sull'altra. Le persone possono scegliere di non intervenire senza influenzare l'esito. Se si limitano a conservare i loro ether e non fanno nulla, alla fine tutto il loro valore finirà in qualsiasi fork che vincerà.

Di conseguenza la competizione tra due fork nella stessa moneta riguarda molto di più i loro meriti intrinseci rispetto ad eventuali preoccupazioni generali. Spesso ho detto alle persone che una altcoin non potrà sconfiggere bitcoin apportando miglioramenti incrementali rispetto ad esso; una cosa del genere potrà solo accadere se il miglioramento sarà così grande come lo è stato tra bitcoin e il dollaro. Poiché ci sono meno rischi riguardanti gli investimenti in una fork piuttosto che in una nuova moneta, una fork può avere successo più facilmente apportando miglioramenti incrementali.[3]

È utile pensare ad ethereum come se ETH e ETC fossero una cosa sola piuttosto che ETC come un'alternativa ad ETH. Parlando di ciò, ho un suggerimento per il client Poloniex: dovrebbe essere possibile visualizzare i grafici in termini di ETH + ETC (o più in generale come somma di tutte le chain di una data valuta). Ethereum dovrebbe essere visto sia come ETH ed ETC insieme, e non dovrebbe essere visto come due valute separate.



Perché ETC è meglio

Il conflitto tra ETC ed ETH ruota attorno alla possibilità degli sviluppatori di neutralizzare la propria creatura per proteggersi da essa stessa. Non si tratta di aggiustare un bug, o se l'hacker della DAO meriti di conservare il proprio denaro. Si tratta di vedere se gli sviluppatori esistono per avvantaggiare ethereum, o se ethereum esista per andare a beneficio degli sviluppatori. Vorrei richiamare l'attenzione dei lettori su ciò che ha scritto Emin Gün Sirer:

Se l'hacker ha perso il denaro per errore, sono sicuro che gli sviluppatori non avrebbero avuto alcuna difficoltà ad appropriarsi dei suoi fondi e dire “questo è ciò che accade nel nuovo mondo dei flussi monetari programmatici”.

In altre parole, se gli sviluppatori hanno la possibilità di riscrivere la history al fine di correggere i bug in qualsiasi script che qualcuno carica, allora hanno un livello di discrezionalità su ciò che fa ethereum. Per ogni bug che potrebbe apparire in futuro, potrebbero anche fornire svariate ragioni per non risolvere il problema. Potrebbero dire che non è abbastanza grave da rischiare una hard fork. Potrebbero dire che non è loro responsabilità ricucire ogni contratto che è stato scritto in modo errato. Oppure potrebbero accettare di riscrivere la history per qualcuno abbastanza importante. Inoltre non è sempre oggettivo che qualsiasi comportamento presentato da un programma sia in realtà un bug. Se gli sviluppatori avessero potuto fornire argomentazioni plausibili in entrambi i casi, allora potrebbero manipolare il sistema a proprio vantaggio.

Non sto sostenendo che esista un “pendio scivoloso” da ethereum fino ad un qualche tipo di maniero feudale in cui Vitalik Buterin spadroneggia incontrastato. Penso che qualsiasi livello di discrezionalità da parte degli sviluppatori indebolisca ethereum come piattaforma, e quindi un investitore che vuole fare più soldi preferirebbe respingerlo completamente. Se gli sviluppatori hanno la possibilità di individuare un comportamento indesiderato in un programma e correggerlo a loro discrezione, allora possono investire in tutto ciò che vogliono, poi trovano un bug in esso e se l'investimento non va a buon fine ripristinano la history. Non sto dicendo che questo è quello che è successo, solo che non si dovrebbero progettare sistemi che sono aperti ad abusi.

Voglio fare un'analogia con il concetto di libertà che F. A. Hayek spiega in The Constitution of Liberty e Law, Legislation and Liberty. Hayek disse che la gente ha la libertà quando le leggi sono scritte come regole astratte piuttosto che come risposta a situazioni specifiche. Un'altra analogia che potrei fare è con A Theory of Justice di John Rawls ed il suo concetto del velo d'ignoranza. L'idea del velo d'ignoranza è che dietro di esso non sappiamo quale sia la nostra posizione sociale. Se progettiamo la nostra società dietro il velo d'ignoranza, sarà progettata per il bene comune e non per interessi particolari. Concedere discrezionalità agli sviluppatori, significa che essi non opereranno più dietro il velo d'ignoranza.[4]

Coloro che hanno scelto ETC, hanno scelto regole astratte piuttosto che interventi arbitrari. Hanno detto che gli sviluppatori saranno i progettisti, non i governanti. Questa è una scelta che io rispetto. Inoltre se ETC avrà successo, gli investitori iniziali di oggi diventeranno sproporzionatamente influenti su di esso man mano che crescerà. Pertanto l'idea che ha caratterizzato la sua nascita continuerà ad influenzare la sua evoluzione in futuro. Vorrei quindi considerarlo il più forte concorrente di bitcoin.



Implicazioni per bitcoin

Mi piacerebbe davvero vedere ETC avere successo, perché penso che oggi molte persone considerino una fork un qualcosa di molto spaventoso e distruttivo, mentre penso che consentire alle persone di creare fork e scambi tra loro sarebbe molto più efficace per promuovere la salute del bitcoin. Penso che molte persone considerino la creazione di ETC una tattica subdola e distruttiva, mentre vorrei che fosse considerato come una cosa ragionevole e rispettabile agli occhi degli investitori insoddisfatti. Mi piacerebbe che i primi investitori in ETC facciano soldi, perché poi gli altri vorrebbero imitarli.

Se per le persone diventa più facile trattare diverse fork sulla stessa moneta, allora gli investitori potrebbero fare esperienza diretta con idee diverse senza mettere in pericolo la rete. Avrebbero inoltre un mezzo diretto per promuovere gli aggiornamenti a loro piacere, senza dover fare lobby. Il mercato consentirebbe una transizione graduale da una serie di regole ad un'altra. Invece di qualche singolo blocco digitale in base al quale tutta la rete si aggiorna, la composizione dei nostri valori si sposterebbe da una fork che non ha nessun effetto ad una che ne ha tanto.[5]

Il processo tenderà ad andare a beneficio della rete di bitcoin, perché gli investitori guadagneranno di più promuovendone la crescita. Inoltre tutti coloro che vorrebbero sovvertire bitcoin, tenderebbero a perdere soldi.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: https://francescosimoncelli.blogspot.it/


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Note

[1] Ho notato che la pagina in cui erano descritti i termini del DAO è scomparsa e ho dovuto utilizzare Wayback Machine per ritrovarla. Se avessi scritto una cosa del genere, sarei imbarazzato anch'io, però che diamine, non facciamo paragoni col romanzo 1984. Vorrei solo citare il paragrafo di apertura in modo che la gente non dimentichi:


I termini di creazione del DAO sono indicati nello smart contract sulla blockchain di ethereum a 0xbb9bc244d798123fde783fcc1c72d3bb8c189413. Nulla in questa spiegazione,  in qualsiasi altro documento o comunicazione, può modificare o aggiungere eventuali obblighi o garanzie aggiuntive oltre a quelle previste dal codice del DAO. Tutti i termini o descrizioni illustrative sono semplicemente offerte per scopi educativi e non sostituiscono o modificano le clausole espresse dal codice del DAO stabilito sulla blockchain; nella misura in cui si ritenesse esserci un qualche conflitto o discrepanza tra le descrizioni offerte qui e la funzionalità del codice del DAO a 0xbb9bc244d798123fde783fcc1c72d3bb8c189413, i controlli del codice del DAO e tutti i termini della creazione del DAO.

Questo è il motivo per cui l'exploit del DAO era legale. Se un codice informatico rappresenta un contratto e non c'è nient'altro che spieghi cosa voglia fare, allora non si può semplicemente puntare il dito contro qualche comportamento che essa presenta e far finta che non sia mai successo solo perché lo si definisce un bug.

Non sto dicendo che il bug nel DAO non era un bug; sto dicendo che casi simili sono possibili, che non sono così netti. Gli sviluppatori stanno aprendo ad un dibattito irrisolvibile ed infinito. In ultima analisi, l'unico modo per distinguere tra un bug evidente e uno non così ovvio, è avere un principio soggettivo in base ad una serie di casi specifici che possano essere esaminati e giudicati. Questo è il solo sistema legale che abbiamo ora e quello che ritenevo ethereum dovesse evitare. Inoltre lo sapevate che DAO sta per “organizzazione autonoma distribuita”? Beh, ovviamente non ci serve un corpo centrale per risolvere un problema ogni volta che si presenta.

[2] Non la prendete come una raccomandazione. Solo perché io mi sono accollato un rischio, non significa che anche voi dovreste farlo.

[3] Si noti che se vince ETC, i minatori non avranno avuto nulla a che fare con tale vittoria. I minatori che hanno scelto di estrarre ETC invece di ETH, l'hanno scelto perché era più redditizio, non perché hanno pensato che fosse meglio. Quindi i minatori non controllano ethereum. Gli investitori controllano quali fork siano più convenienti rispetto alle mie, e pertanto controllano i minatori.

[4] Anche se Rawls è considerato più un socialista e Hayek più un libertario, le loro filosofie sono piuttosto simili, anche se credo che Hayek si adatti meglio al mio discorso perché Hayek in particolare ha sottolineato l'importanza di regole astratte, mentre Rawls è più interessato a prevenire che gli interessi di classe influenzino la nostra politica.

Non sto dicendo che gli investitori di ethereum debbano necessariamente essere trattati come cittadini liberi con determinati diritti, come ci si aspetterebbe in una società libera. Sono loro che scelgono di entrare in ethereum. Sto dicendo che possono anche scegliere di vendere ethereum, quindi perché mai non dovrebbero essere trattati come entità responsabili? Sarebbe perfettamente appropriato in alcune circostanze, come ad esempio in un MMORPG, presentare una valuta gestita centralmente con un gruppo di signori che cercano di garantire a tutti una buona esperienza e che, in ultima analisi, gestiscono tutto per il proprio beneficio. In tale circostanza, però, io certamente non tratterei la valuta come un investimento. Mi aspetterei che i signori facessero tutto il lavoro e si prendessero il rischio di conservare il valore della moneta, cosa che sarebbe possibile solo se avessero una costante fonte di entrate da clienti soddisfatti di qualche servizio fornito. Questo non è qualcosa che fornisce la Fondazione Ethereum.

[5] Se il lettore ha qualche rudimento di meccanica quantistica, ciò è vagamente simile al modo in cui tale materia permette transizioni tra stati con diversi numeri di particelle. Stati fisici possono essere sovrapposizioni di stati puri con un diverso numero di particelle, e la composizione dello stato fisico può cambiare da qualcosa di molto vicino ad uno stato puro a qualcos'altro.

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1 commento:

  1. Articolo tosto pure per me che seguo queste vicende.

    Potenzialità e pericoli di "monete" programmabili.
    Alcune scam (moltissime), poche serie, tra queste ultime pochissime con prospettive di lunga vita.
    La storia di oggi va inquadrata come ho appena suggerito, sempre tenendo conto che bitcoin - al momento - stradomina anche grazie a riconoscimenti legali di vari stati: buon ultima l'Australia pare essersi accodata.

    Come vada a finire non si sa bene: quel che mi sento di affermare con un buon grado di sicurezza è che molte briciole di fiat money stanno percolando dal sistema a tenuta pseudo stagna finanziario verso questo nuovo filtro.
    C'è per alcuni bug players il doppio vantaggio di muoversi in un mondo ad alto rendimento, nonché la possibilità per ora di evitare i campanelli di allarme classici: oro e argento.

    Mondo cryptovalute in bolla e anche per un bel po', ma stavolta il gioco è tenuto in piedi anche da gente fuori dalle logiche centraliste.

    Dentro la bolla c'è sostanza!

    Riccardo Giuliani

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