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lunedì 6 marzo 2017
Perché è importante sapere cos'è il denaro
di Frank Shostak
La maggior parte degli economisti sostiene che sin dal 1980 sono scomparse le correlazioni tra le varie definizioni di denaro ed il reddito nazionale. La ragione è che la deregolamentazione finanziaria ha reso instabile la domanda di moneta. Di conseguenza diminuisce notevolmente l'utilità del denaro come predittore di eventi economici.
Per risolvere l'instabilità della domanda di moneta, gli economisti hanno introdotto un indicatore della quantità di moneta noto come indicatore monetario Divisia. (L'indicatore prende il nome dal suo autore, François Divisia).
Assegnando pesi variabili piuttosto che pesi uguali ai componenti dell'offerta di moneta, si potrebbe porre rimedio ad una domanda di moneta instabile. (Assegnando pesi adatti si potrebbe migliorare la correlazione tra l'indicatore monetario ponderato ed i vari indicatori economici.) Di conseguenza si potrebbe impiegare questo indicatore per verificare la probabilità di eventi economici futuri.[1]
Si noti che, secondo la maggior parte degli economisti, la validità delle varie definizioni di denaro può essere stabilita per mezzo di un test statistico. Ciò che determina se il denaro sia stato definito in modo corretto, dipende da come M1, M2, e gli altri M si correlano con i vari dati economici chiave, come il prodotto interno lordo.
Il problema è cos'è il denaro
Nessuna definizione può essere stabilita mediante una correlazione. Lo scopo di una definizione è quello di presentare l'essenza e la caratteristica distintiva del soggetto che stiamo cercando di identificare. Una definizione deve dirci quali sono i fondamenti di una particolare entità.
In questo senso il denaro è quella cosa attraverso la quale tutti gli altri beni e servizi vengono scambiati. La caratteristica distintiva del denaro è la seguente: il mezzo generale di scambio. Si è evoluto dalla merce più commerciata.
Questa caratteristica fondamentale deve essere paragonata con quella di altri prodotti. Per esempio, il cibo fornisce l'energia necessaria agli esseri umani, mentre i beni strumentali consentono l'espansione delle infrastrutture che a loro volta permettono la produzione di una maggiore quantità di beni e servizi.
Attraverso un processo di selezione le persone hanno optato per l'oro come moneta. In altre parole, l'oro è stato lo standard monetario.
Nel sistema monetario di oggi, l'offerta di moneta non è più costituita dall'oro, ma solo da monete e banconote emesse dalla banca centrale.
Di conseguenza monete e banconote costituiscono il denaro standard, noto come denaro contante, il quale è impiegato nelle transazioni. In altre parole, beni e servizi sono venduti in cambio di denaro.
Una corretta definizione di moneta è un "must" se si vogliono ottenere le giuste informazioni dagli indicatori monetari. Purtroppo i modi più popolari per definire il denaro sono errati.
Definizioni errate di denaro
Si consideri, ad esempio, la definizione di M2. Questa definizione include conti di deposito del mercato monetario. Tuttavia investire in un fondo del mercato monetario significa investire in vari strumenti del mercato monetario.
La quantità di denaro non viene alterata come conseguenza di questo investimento; cambia temporaneamente solo la proprietà del denaro.
Così se Joe investe $1,000 in un fondo del mercato monetario, la quantità complessiva di denaro nell'economia non cambierà a seguito di tale operazione. Il denaro si muoverà dal conto di Joe ad un conto di una banca. Incorporare i $1,000 investiti nel fondo del mercato monetario nella definizione di denaro, più i $1,000 iniziali, sarebbe l'equivalente di un doppio conteggio.
Il problema del doppio conteggio non viene risolto dalla definizione di moneta MZM — definizione di offerta di moneta relativamente recente.
L'essenza di MZM è che comprende le attività finanziarie con scadenza pari a zero. Gli asset inclusi in MZM sono rimborsabili su richiesta. Questa definizione esclude tutti quei titoli che sono soggetti al rischio di perdita del capitale ed i depositi a termine che trasportano sanzioni per il rimborso anticipato. MZM comprende tutti i tipi di strumenti finanziari che possono essere facilmente convertiti in denaro senza penale o rischio di perdita del capitale.[2]
Si osservi che MZM comprende asset che possono essere convertiti in denaro. Questo è esattamente ciò che c'è di sbagliato in questa definizione, dato che non identifica il denaro, ma piuttosto diversi asset che possono essere facilmente convertiti in denaro. Non ci dice cos'è il denaro.
Allo stesso modo, il problema di una definizione valida non si risolve con l'indicatore monetario Divisia. Come abbiamo visto, questo indicatore non vuole stabilire cos'è il denaro, ma piuttosto migliorare la correlazione tra il denaro, come M2, con un indicatore dell'attività economica. In questo senso la costruzione dell'indicatore Divisia rappresenta la volontà di far coincidere a tutti i costi la realtà con una propria teoria.
Una volta stabilito che la definizione è corretta, bisogna attenersi ad essa, indipendentemente dal fatto che sia ben correlata con altri dati economici o meno.
Il giudice finale per quanto riguarda la validità di una definizione non dovrebbero essere le correlazioni statistiche in quanto tali, ma la solidità della definizione.
La solidità di una definizione non può essere stabilita mediante un'analisi statistica, ma solo per mezzo di una comprensione di ciò che è il denaro.
Il denaro elettronico è denaro reale?
L'introduzione della moneta elettronica sembra mettere in dubbio l'idea che il denaro possa assumerne la forma di monete e banconote.
Nonostante ciò, le varie forme di moneta elettronica non hanno una "vita propria". La moneta elettronica può funzionare a patto che gli individui sanno che possono ottenere contanti su richiesta.
Varie innovazioni finanziarie non creano nuove forme di denaro, ma piuttosto nuovi modi d'impiegare il denaro esistente.
Indipendentemente da queste innovazioni finanziarie, la natura del denaro non cambia. È la cosa attraverso la quale vengono scambiati tutti gli altri beni e servizi.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
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Note
[1] Barnett, W. A., 1980. “Economic Monetary Aggregates: An Application of Aggregation and Index Number Theory,” Journal of Econometrics 14: 11–48.
[2] John B. Carlson, and Benjamin D. Keen, “MZM: a monetary aggregate for the 1990’s?” Federal Reserve Bank of Cleveland Economic Review (1996).
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