Bibliografia

martedì 21 febbraio 2017

Wall Street sta chiamando le pecore al macello... di nuovo





di David Stockman


Per la prima volta sin dagli anni '30 ci sarà un crollo per Wall Street ed una recessione per Main Street, ma la Città Imperiale sarà incapace di porre rimedio ad entrambe le faccende.

Ecco perché la storia finanziaria non è circolare; è cumulativa e verranno fatti a pezzi tutti gli artifici fiscali e monetari, gli espedienti e le frodi che sono stati implementati dallo stato per mantenere viva un'illusione di prosperità e prezzi degli asset finanziari artificialmente alti.

Con la FED pietosamente impalata allo zero bound per 96 mesi, è diventato evidente anche alle cheerleader nello zombie-box che il massiccio stimolo monetario degli ultimi due decenni è finito. L'unica cosa rimasta nell'arsenale della FED sono i tassi d'interesse sotto lo zero, e tale opzione non ha nemmeno una prospettiva remota d'essere attuata.

Donald Trump ha vinto le elezioni contro ogni previsione, e l'ha fatto sulla scia di una rivolta populista che è assolutamente una cattiva notizia per Wall Street. Brandendo torce e forconi, la gente sicuramente assalterà in massa l'Eccles Building se la FED accennerà alla possibilità d'imporre tassi negativi su risparmiatori e pensionati.

Né il mercato può essere salvato attraverso un qualche tipo di QE mirato che inondi i giocatori d'azzardo con indicibili guadagni inattesi e faccia ribollire la pentola del populismo politico.

L'ovvio vicolo cieco della politica monetaria è il motivo per cui abbiamo visto un rally frenetico dopo l'elezione di Trump.

L'idea di un massiccio stimolo fiscale targato Donald Trump è stato letteralmente inventato nel momento post-elezioni da parte degli operatori di Wall Street al fine di attirare i creduloni nel casinò per l'ennesima volta.

Ma gli smart money presto si affretteranno a vendere e il disastro incombente sarà una realtà palese a tutti. Anche se Donald Trump avesse un programma economico semi-coerente, cosa che non ha, non c'è la minima possibilità che possa essere approvato dal Congresso.

[...] Gli strilloni anti-Trump, come il senatore Elizabeth Warren, avranno un unico scopo: la morte politica di Trump. Inoltre è praticamente certo che la maggioranza repubblicana alla Camera e al Senato risulterà spaccata e immobilizzata dall'imminente bagno di sangue fiscale: il programma di bilancio totalmente irresponsabile di Trump che vomiterà $1,000 miliardi di deficit annuali.

Stiamo assistendo al ritorno dei bond vigilantes — metafora di una condizione di deficit in rapido aumento e contemporaneamente un aumento dei tassi d'interesse. Tuttavia i bond vigilantes sono stati assenti dalla scena per così tanto tempo che la memoria storica di un contraccolpo politico risultante è stata ignorata dalla Città Imperiale e dai media mainstream che celebrano le sue follie.

Ma sappiate questo: presto il bagno di sangue fiscale a Washington sarà sulla bocca di tutti. I commentatori economici saranno scioccati e sconcertati dal suo arrivo, dopo aver abbracciato il mito della ripresa economica ignorando il fatto che il debito pubblico è aumentato di $1,700 miliardi nel corso degli ultimi due anni.

Cioè, lo Zio Sam ha emesso quantità monumentali di nuovo debito durante i mesi #63-87 di una ripresa che è già sopravvissuta alla tipica espansione lunga 61 mesi sin dal dopoguerra; e lo ha fatto durante la fase avanzata del ciclo in cui i anche i keynesiani dicono che i deficit dovrebbero essere eliminati, o ridotti al minimo, al fine di preservare munizioni da sparare contro la prossima crisi.

Detto in modo diverso, la politica fiscale ha seguito i passi della follia dell'Eccles Building, rimanendo in modalità emergenza per tutta la presunta fase di ripresa del ciclo economico, rendendola paralizzata per affrontare la prossima recessione.

Ma questa follia ha moltiplicato gli imbrogli contabili di bilancio a Washington, tanto che fanno impallidire frodi infami come Enron, WorldCom, Tyco, AIG, Valeant e Bernie Madoff messe insieme.

Per esempio, l'anno scorso lo Zio Sam ha finanziato $96 miliardi di nuovi prestiti agli studenti, ma solo $15 miliardi sono stati conteggiati nel deficit. Questo perché nella sua saggezza, Washington ha stabilito che i prestiti agli studenti sono un "investimento" e solo una piccola "quantità" deve essere calcolata per potenziali perdite future.

Proprio così. Il Partito Democratico ha adottato il "copione" di Bernie quando si tratta di tasse universitarie, e perfino Donald Trump ha proposto un vasto schema di cancellazione di questo tipo di debito: un rimborso al 12% del reddito per un numero limitato di anni e annullare il resto. Quindi accumulare $100 miliardi l'anno di debito studentesco aggiuntivo in cima ai $1,300 miliardi totali, è spesa in deficit sotto altro nome.

E il Congresso ha ordinato che la FED trasferisca $19.3 miliardi di riserve contabili puramente fittizie al fondo fiduciario della rete autostradale al fine di mantenerlo "solvibile" fino al prossimo anno.

Eppure tale inganno era solo la punta dell'iceberg: il trasferimento dei "profitti" annuali della FED, al netto delle spese, al Tesoro degli Stati Uniti. L'anno scorso erano pari a $97 miliardi, e non erano né reali né sostenibili.

Al contrario, suddetto trasferimento era solo una finzione contabile proveniente dai $119 miliardi d'interessi che la FED guadagna sul suo bilancio da $4,500 miliardi.

Detto in altro modo, la banca centrale della nazione ha acquistato debito del Tesoro e altri titoli con crediti creati dal nulla e quindi non ha alcun costo per le sue "passività".

Eppure è lieta di definire questa magia monetaria un utile contabile e restituirlo ai politici di Capitol Hill per compensare gli interessi passivi netti sul massiccio debito dello Zio Sam da $19,600 miliardi.

Ecco il punto. Ora che i bond vigilantes sono stati resuscitati dalla storia della Trumpflation, anche questo utile contabile fittizio scomparirà. Questo perché la FED sperimenterà massicce perdite mark-to-market sul suo portfolio obbligazionario man mano che i tassi d'interesse si normalizzeranno in un modo o nell'altro.

Eppure, secondo le sue regole contabili, deve caricare le perdite dei titoli sul cosiddetto utile operativo. Questo significa che il profitto che la FED gira al Tesoro degli Stati Uniti si ridurrà drasticamente.

Questa storia sta giungendo alla fine. Le entrate federali durante gli ultimi sei mesi sono in calo di quasi il 2%, in quanto l'attuale espansione del ciclo economico si sta avvicinando ad una battuta d'arresto.

Quindi sulla base delle spese per i diritti sociali, che sono già incluse nella linea di base dell'attuale bilancio, e data la prospettiva di ricavi stagnanti nel migliore dei casi, credo che il primo bilancio completo (per il 2018) con cui dovrà fare i conti l'Amministrazione Trump mostrerà un deficit ereditato di circa $850 miliardi e un nuovo fabbisogno di quasi $1,000 miliardi.

E questo prima che spenda un centesimo per le infrastrutture o per i tagli fiscali!

Quando il mercato azionario andrà in crash in risposta ad un blocco del governo nella Città Imperiale e alla scomparsa della storia di uno stimolo enorme, l'economia americana scivolerà in recessione. Poi il deficit tornerà di nuovo nel range delle migliaia di miliardi di dollari.

Come ho detto, assisteremo ad un bagno di sangue fiscale.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


4 commenti:

  1. Dott. Simoncelli, quanto tempo pensa che avremo per prepararci a questa apocalisse economica? E come farlo al meglio?

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  2. Salve Anonimi 1 e Anonimo 2.

    Propongo un'altra chiave di lettura affinché si possa capire il cuore della questione. Perché la BCE ha inizialmente negato un QE e poi è tornata sui suoi passi? Perché i pianificatori centrali europei hanno potuto infrangere qualsiasi regola da loro imposta? Perché la FED, se davvero le cose vanno bene, ha rialzato di 50 miseri bps il Fed Funds rate dopo una sequenza infinita di rimandi e ancora non ha sgonfiato il suo bilancio da circa $4,400 miliardi? Ho scritto un articolo per quei lettori ansiosi di sapere "quando", affinché riuscissi a spiegare le potenzialità che ha da offrire la Scuola Austriaca d'economia nel riuscire a leggerle il quadro generale.

    Potete leggerlo al seguente indirizzo: https://francescosimoncelli.blogspot.it/2016/05/il-tempo-delle-mele-marce.html

    Qual è la mela più marcia delle altre al momento? Il raggiungimento del tetto del debito il prossimo 15 marzo. Tenete d'occhio anche i vari meeting dell'Eurogruppo, perché la marciscenza fiannziaria in Grecia è continuata senza sosta. Infine, non sottovalutate il ritorno dei bondvigilantes.

    Per sapere uale sia il resto delle mele marce consultate ques'altro mio articolo: https://francescosimoncelli.blogspot.it/2016/12/sulla-scia-di-una-perdita-di-fiducia.html.

    Per quanto riguarda i consigli su come prepararsi, consultate quest'altro mio articolo: https://francescosimoncelli.blogspot.it/2017/02/il-sogno-di-una-notte-di-mezza-eta-la.html.

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  3. Come fa Stockman ad essere così ingenuo sul 15 marzo prossimo ed a prevedere una certa ed improvvisa crisi fiscale USA sul debito pubblico?
    Una teoria senza senso economico come il keynesismo ha permesso l'ascesa di una classe dirigente sensa senso del limite.
    Pertanto, il 15 marzo p.v. il limite all'indebitamento pubblico verrà semplicemente alzato con buona pace della salute mentale degli economisti "austriaci".
    Ed i Repubblicani voteranno per il bene della nazione, mentre continueranno a dividersi tra le anime tradizionale, neocon e alt-right. Li terrà tutti uniti la prospettiva di ulteriori profitti finanziari.

    La butto là. Magari stavolta andrà diversamente e sarò smentito. Ma non ci credo. Se qualcosa di grosso accadrà, sarà nella decrepita UE.

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