venerdì 16 dicembre 2016
Il giorno in cui il dollaro morì – Parte II
di James Rickards
Esiste un concetto, formulato da un filosofo di nome Karl Popper, chiamato ingegneria frammentaria. Ciò che egli intendeva con questo concetto è che se si fa parte dell'élite del mondo — un leader politico, il Ministro delle Finanze o il capo di un istituto globalista che vuole governare il mondo, o dire agli altri come vivere la propria vita — non si può ricoprire tutte le cariche in una volta.
Molti ci hanno provato. Cesare, Napoleone, Hitler, i grandi dittatori della storia hanno cercato di fare tutto in una volta. Ma sono stati tutti sconfitti, perché invitavano ritorsioni e rappresaglie di vario genere.
Popper disse che se si vuole cambiare il mondo, è necessario farlo lentamente, un pezzo alla volta, in modo che le persone non lo notino. Ora trasliamo il concetto d'ingegneria frammentaria all'eliminazione del dollaro statunitense e all'ascesa dei diritti speciali di prelievo (DSP), perché è questo quello che accadrà in futuro.
I DSP sono stati inventati nel 1969. Nel corso degli anni '70 abbiamo avuto una massiccia crisi di liquidità, un'iperinflazione borderline, una quadruplicazione dei prezzi del petrolio, e un crollo del mercato azionario. Il dollaro quasi crollò tra il 1977 e il 1981. La situazione era così grave che nel 1977 il Tesoro degli Stati Uniti prese in prestito denaro in franchi svizzeri. Nessuno voleva i dollari statunitensi, almeno non ad un tasso d'interesse che gli Stati Uniti erano disposti a pagare.
Fu allora che il FMI emise i DSP per fornire liquidità al mondo in un momento in cui il dollaro stava crollando. Quella fu l'ultima volta prima del 2009.
Poi c'è stato un periodo di 30 anni, dal 1980 al 2010, che potremmo descrivere come l'era del Re Dollaro. Non aveva bisogno dei DSP, perché il sistema bancario stava funzionando come doveva.
Ma nel 2009-2010 sono successe due cose. In primo luogo, nel 2009 il FMI ha emesso DSP per la prima volta dopo quasi 30 anni. Questo in risposta alla crisi globale di liquidità quando sembrava che le banche centrali del mondo non potessero agire abbastanza velocemente. Così il FMI ha emesso più di $100 miliardi di DSP. Poche persone sono a conoscenza di quello che è successo.
All'epoca sono stato ospite della CNBC e ho detto: "Quello che stanno facendo è l'equivalente di testare l'impianto idraulico." I DSP non erano stati utilizzati sin dal 1980. Il FMI doveva assicurarsi che il sistema funzionasse ancora, come un sistema idraulico che non era stato utilizzato da anni.
E il sistema, s'è poi scoperto, che funzionava perfettamente. Ora sanno che il sistema funziona.
E non vedremo più quel divario di 30 anni che abbiamo visto tra il 1980 e il 2009. A gennaio 2010 il FMI ha pubblicato un altro documento in cui parlava dell'ascesa dei DSP come moneta mondiale o valuta globale. Una sorta di progetto per spianare la strada ai DSP. In altre parole, non un'emissione speciale e temporanea di DSP in caso d'emergenza — ma rendere i DSP una valuta di riserva globale permanente.
Ma c'è un problema. Al fine di ricoprire il ruolo di valuta di riserva globale, il Fondo Monetario Internazionale non può semplicemente stampare denaro. Per creare una valuta di riserva deve creare un mercato obbligazionario denominato in DSP.
Il dollaro è valuta di riserva mondiale perché c'è un grande mercato obbligazionario liquido in dollari. Gli investitori possono comprare diversi buoni del Tesoro USA a varia scadenza. Il punto è che c'è un mercato obbligazionario liquido denominato in dollari in cui investire. Attualmente non esiste un mercato obbligazionario equivalente in DSP. Sarà necessario crearne uno, prima che i DSP possano essere considerati una valuta di riserva globale.
Ebbene, lo scorso luglio, il FMI ha pubblicato un documento tecnico in cui introduceva il concetto di un mercato privato in DSP...
Secondo il FMI, le aziende private potrebbero emettere obbligazioni denominate in DSP. Chi sarebbero gli emittenti logici di tali obbligazioni?
Probabilmente organizzazioni multinazionali, come l'Asian Development Bank, e forse le grandi aziende, come IBM e General Electric.
Chi comprerebbe questi titoli denominati in DSP? Per lo più i fondi sovrani. La Cina sarà tra i primi acquirenti. Il punto è che queste emissioni sono già in programma.
Ora il dispiegamento dei DSP si sta avvicinando...
I DSP erano inizialmente composti da quattro valute — il dollaro americano, la sterlina britannica, l'euro e lo yen giapponese.
A mezzanotte del 30 settembre scorso, il FMI ha inserito lo yuan cinese nel suo paniere di valute. Questo rappresenterà un evento importante nella storia monetaria. Il FMI sta accogliendo la Cina nel club.
Per molte persone in Occidente, gli americani in particolare, questa rappresenta solo una procedura tecnica del FMI. Ma i cinesi la vedono in modo diverso. Ai cinesi interessa solo salvare la faccia e guadagnare rispetto. Un modo per ottenerlo è guadagnare prestigio. Essere inclusi nel club esclusivo del FMI permette loro di incamerare prestigio, anche se gli occidentali tendono a considerarlo solo come un semplice riadattamento tecnico.
Nella Prima Parte di questo saggio ho detto che il 4 settembre 2016 potrebbe essere ricordato come il giorno in cui il dollaro è morto. Perché ho scelto tale data invece del 30 settembre, la data ufficiale in cui lo yuan è stato incluso nel paniere di valute del FMI?
Perché il 4 settembre è stato il momento in cui i leader delle maggiori economie del mondo si sono riuniti a Hangzhou, in Cina, per il vertice annuale del G20. La Cina sta dicendo questo: "Noi siamo un partner alla pari, forse più che alla pari rispetto agli Stati Uniti d'America e all'Europa. Non detteranno più legge sul sistema finanziario mondiale."
Il G20 dice essenzialmente cosa fare al FMI. Se si pensa al FMI come ad una banca centrale del mondo, pensate al G20 come al Consiglio d'Amministrazione di tale banca centrale del mondo. È la commissione che gestisce il mondo. Questa non è una teoria della cospirazione. È un fatto.
Ed è importante rendersi conto che un memo del G20 richiede "l'espansione del ruolo dei DSP (diritti speciali di prelievo)."
Il ritmo è davvero incalzante. Le emissioni obbligazionarie in DSP, che ho citato prima, è probabile che saranno realtà entro il prossimo paio di mesi. Nel futuro prossimo vedremo annunci riguardanti molti miliardi di emissioni di obbligazioni in DSP provenienti dall'Asian Development Bank, da alcune grandi banche commerciali cinesi, dall'Asian Infrastructure Investment Bank, ecc.
Il punto è, quindi, che queste emissioni stanno diventando realtà. E nel corso del tempo, il mercato dei DSP crescerà. Non farà concorrenza tanto presto al mercato obbligazionario in dollari, ma sono state gettate le basi. Ogni volta che un istituto investirà in DSP, sosterrà indirettamente lo yuan. E aiuterà ad allontanare il mondo dal dollaro. Ciò avrà vaste implicazioni per chi detiene ricchezza in dollari.
La prossima volta che ci sarà una crisi finanziaria, cosa che mi aspetto prima o poi, non sarà la FED che ci salverà. Saranno il FMI e i DSP.
Tra 10 anni molte persone guarderanno indietro e ricorderanno il settembre 2016 come il punto in cui il dollaro è morto. Non riescono a vederlo ora.
Ma in futuro ci riusciranno.
Saluti,
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
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Quindi, come previsto, dopo il fiatmoney odierno, un altro fiatmoney globale.
RispondiEliminaOra è chiaro perché dopo Renzi, Gentiloni.
...
Ciao Dna.
EliminaLa cosa divertente di questa storia è che i "protettori" della costituzione ignoravano che la carta da cesso che stavano proteggendo, in realtà, prevede che la formazione di un governo all'interno del parlamento. Senza passare, quindi, per il voto popolare. Oops!
La vera casta, mi viene da pensare, è il popolo stesso.
Dici bene, hanno sempre avuto paura e sospetto del voto popolare, di li infatti il voler fiaccare i referendum, proprio loro i costituenti democratici, rendendo così quella carta irreversibile come la repubblica. Peccato che nella vita non ci sia nulla di irreversibile, tranne la morte e la vita stessa appunto.
EliminaL'articolo di Rickards è di Agosto:
RispondiEliminac'è qualche notizia se qualche azienda ha emesso DSP ?
Ciao Marco.
EliminaAl momento so che la prima azienda finanziaria ad emettere obbligazioni in DSP è stata Standard Chartered Bank, la quale li ha emessi in Cina.
Per quanto riguarda aziende nel settore non-finanziario, ancora non ho notizie.