lunedì 19 dicembre 2016

Come andrà a finire – Parte I





di Bill Bonner


OUZILLY, Francia – "Come andrà a finire?"

È una domanda ricorrente su questo blog.

È anche una domanda che appare nel libro, The Breaking Point, di un nostro vecchio amico e consulente per gli investimenti, James Dale Davison.

Naturalmente per vedere cosa accadrà, bisogna guardare indietro a ciò che è avvenuto prima.

Nel 1900 venne lanciato un sondaggio: "Che cosa vedete nel futuro?"

Tutte le persone interrogate prevedevano tempi migliori. Le automobili stavano facendo il loro debutto, ma già la gente ne vedeva il potenziale.

È possibile vedere parte di quell'ottimismo in mostra oggi nella metropolitana di Parigi.

Nella stazione di Montparnasse c'è un'illustrazione di fine 1800 in cui viene rappresentato quello che l'artista immaginava che sarebbe accaduto il secolo successivo. Si tratta di una visione fantastica – veicoli volanti... marciapiedi elevati... dispositivi meccanici incredibili, il tutto elaborato dalla tecnologia dell'Età delle Macchine com'era compresa a quell'epoca.

Non c'è alcun segno di idraulica, motori a reazione, o dispositivi elettrici, per esempio, solo ingranaggi e pulegge... e le macchine volanti che agitavano le ali come un uccello.

Ma quando veniva chiesto loro che cosa li aspettava, il parere più notevole, almeno dal nostro punto di vista, era che lo stato si sarebbe ridotto in termini di dimensioni e potere.

Quasi tutti la pensavano così. Secondo loro non avremmo avuto bisogno di uno stato invadente. Le persone sarebbero state tutte ricche. Le persone ricche possono intessere frodi e intrallazzi, ma non si nascondono in vicoli scuri per colpire in testa le persone e rubare loro i portafogli.

Non hanno bisogno delle pensioni statali, né dell'assistenza sanitaria statale. Né attaccano i loro vicini.

Nel 1909 il politico britannico Norman Angell pubblicò un libro best-seller, The Great Illusion.

La ricchezza non si basava più sulla terra, sosteneva Angell. Invece dipendeva dalle fabbriche, dalla finanza e dalle relazioni delicate tra fornitori, produttori e consumatori. E mentre questo capitalismo migliorava la vita delle persone, diceva, non avrebbe dovuto interferire con essa. Altrimenti li avrebbe solo resi più poveri.

Uno dei suoi più importanti lettori era il visconte Esher del Britain’s Committee of Imperial Defense. Istituito nel 1904, il suo compito era quello di ricercare e coordinare la strategia militare per l'impero. Esher disse che "nuovi fattori economici dimostrano chiaramente l'inanità delle guerre."

Uno dei componenti più importanti della ricchezza del tardo XIX secolo era il commercio internazionale. Il capitalismo fiorisce in tempo di pace, quando c'è una moneta sonante, quando c'è il rispetto dei diritti di proprietà, e quando c'è il libero scambio. Era chiaro che tutti ne beneficiavano. Chi avrebbe voluto sconvolgere questa cornucopia?

"La guerra deve essere un ricordo del passato," concluse Escher.

Aveva torto. Nell'agosto 1914, la cornucopia finì.

La Grande Guerra scoppiò cinque anni dopo la pubblicazione del libro di Angell. Il primo giorno della Battaglia della Somme – 100 anni fa – ci furono più di 70,000 vittime.

All'arrivo degli americani nel 1917, il soldato medio in prima linea aveva una speranza di vita di soli 21 giorni. E il Giorno dell'Armistizio – l'undicesimo giorno dell'undicesimo mese alle ore 11 del 1918 – la guerra aveva ucciso 17 milioni di persone, ne aveva ferite altre 20 milioni e aveva spodestato le grandi famiglie regnanti dell'Europa continentale – gli Hohenzollern, gli Asburgo e i Romanoff (i Borboni e i Bonaparte erano già stati scacciati dalla Francia).

Dopo la Grande Guerra ci fu un periodo di 30 anni di guai.

In linea con la metafora dell'Età delle Macchine, la disintegrazione delle istituzioni pre-belliche ruppe i tiranti che collegavano le economie civili ai loro governi.

Le riparazioni imposte alla Repubblica di Weimar dopo la guerra scatenarono l'iperinflazione in Germania. L'America, nel frattempo, godeva dei "ruggenti anni '20", mentre gli europei pagavano i loro debiti – in oro – a istituti di credito degli Stati Uniti.

Ma questa illusione di gioia si concluse nel 1929. Poi i federali si sbizzarrirono per cercare di far ripartire la giostra – come la legge Smoot-Hawley che limitava il commercio transfrontaliero.

Spuntarono gli "ismi" – il fascismo, il comunismo, il sindacalismo, il socialismo, l'anarchismo.

Tutti offrivano soluzioni!

Infine il comunismo (aiutato dal capitalismo democratico moderno) s'unì col fascismo, in una miscela letale di violenze che condussero alla seconda guerra mondiale.

Alla fine di questo periodo, l'Occidente ne aveva avuto abbastanza. L'Europa scelse governi borghesi di varie forme socialdemocratiche.

L'America tornò al lavoro, con le sue fabbriche ancora intatte.

Gli "ismi" rimasero intatti in Unione Sovietica e si spostarono verso l'Oriente – con un'ulteriore vampata della macchina bellica in Corea... e poi in Vietnam.

Infine, nel 1979, il leader cinese Deng Xiaoping annunciò che, anche se il partito comunista sarebbe rimasto al potere, il paese avrebbe abbandonato il suo credo marxista-leninista-maoista.

La Cina aderì all'economia mondiale con una propria versione di capitalismo a guida statale. Poi, 10 anni dopo, fu il turno dell'Unione Sovietica... rifiutando sia il partito comunista, sia il comunismo stesso.

Infine, la lunga battaglia era stata vinta. L'umanità era arrivata al suo picco, definita dallo scienziato politico Francis Fukuyama il "punto finale dell'evoluzione ideologica dell'umanità e l'universalizzazione della democrazia liberale occidentale come forma finale di governo umano."


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


=> Cliccate sul seguente link per la Seconda Parte: https://francescosimoncelli.blogspot.it/2016/12/come-andra-finire-parte-ii.html


3 commenti:

  1. Tutte le tragedie del '900 sono partite dall'Europa e poi hanno dilagato per il mondo facendo altri danni.
    Ridimensionata, è stata colonizzata e trasformata in Occidente per una omologazione adatta al controllo.
    Ma la storia non finisce mai.
    Infatti, ...

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  2. Una domanda: che fine hanno fatto i vari fans dell'Mmt e del keynesismo, in questi giorni mentre il Venezuela è sull'orlo della guerra civile???

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    1. E dove sono ora che l'India sta regredendo a folle velocità verso il baratto?
      E dove, ora che la ricca Australia vuole domare la brutta abitudine dei suoi sudd... ehm, cittadini di commerciare via contante?
      E dove, quando la Norvegia e la Svezia già da tempo stanno tentando di spazzare via il contante?
      E dove, ecc...

      Riccardo Giuliani

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