venerdì 11 novembre 2016

Una decisione semplicemente patetica





di David Stockman


Stiamo parlando, ovviamente, della decisione della FED di ritardare ancora una volta il rialzo dei tassi d'interesse, e per un motivo che non è affatto misterioso. Vale a dire, i nostri governanti finanziari sono pietrificati da un crollo del mercato azionario, e faranno qualsiasi cosa per dissimulare ed evitare lo scoppio delle bolle che hanno gonfiato.

Così ora il tasso del mercato monetario sarà inchiodato allo zero per 96 mesi — almeno fino a dicembre. Infatti l'inferno stesso potrebbe gelare piuttosto che questi stupidi vigliacchi possano rialzare i tassi prima delle elezioni — e soprattutto non quando Trump sta giustamente protestando ad alta voce riguardo al fatto che tutto è truccato.

Non che fossero necessarie ulteriori prove, ma la decisione di non alzare i tassi dimostra sicuramente che i nostri governanti finanziari non sanno più che pesci pigliare e che ora hanno perso il contatto con tutte le vestigia del mondo reale. Ecco perché più denaro gratis ai giocatori d'azzardo di Wall Street non farà altro che gonfiare ulteriormente il valore degli asset finanziari che sono già a livelli folli.

Quindi ciò che stanno facendo è semplicemente spianare la strada ad un incidente finanziario ancora più grande. Eppure a sentire Janet Yellen, hanno deciso di mantenere bassi i tassi del mercato monetario perché "c'è ancora fiacchezza nel mercato del lavoro" e perché "i nostri obiettivi d'inflazione non sono ancora stati raggiunti".

E quindi!?

Non c'è una sola cosa che la FED possa fare su una di queste condizioni macroeconomiche. L'enorme quantità di fiacchezza reale nel mercato del lavoro degli Stati Uniti è dovuta a fattori ciclici non strutturali, ed è fortemente influenzata dai saggi salariali globali, dal welfare nazionale e dalle politiche di regolamentazione su cui la FED non ha influenza alcuna.

Allo stesso modo, cosa vuole di più la Yellen dall'inflazione? L'IPC core è salito del 2.3% su base annuale durante il mese più recente, mentre la misura di cui sta parlando lei è soggetta alle pressioni deflazionistiche derivanti dai mercati del petrolio e delle materie prime mondiali, che sono in realtà un vantaggio per l'economia degli Stati Uniti.

Oltre a questo, l'entroterra statunitense non ha bisogno di alcun aiuto sul fronte "maggiore inflazione" da parte della FED. Vale a dire, il costo delle abitazioni è in crescita del 5.6% nel corso dell'ultimo anno; e per di più i servizi medici sono in crescita del 5.1% — insieme ad un aumento del 6.3% dei farmaci da prescrizione e ad un aumento del 9.2% del costo dell'assicurazione sanitaria.

Tuttavia la Yellen ha cianciato molto durante le precedenti conferenze stampa riguardo un aumento dei tassi, dicendo che l'inflazione era insufficiente. Come abbiamo detto, già da tempo l'Eccles Building non sa più che pesci pigliare ed è completamente tagliato fuori dal mondo reale.

Così quello che stanno facendo i nostri stampatori monetari è alimentare un'orgia monumentale di emissione di obbligazioni societarie. Cosa che serve solo a consentire alle aziende di speculare sui propri titoli con denaro preso in prestito, mentre vengono riversati guadagni imprevisti sui trader fast money che perseguitano i piani alti delle grandi aziende affinché immolino sull'altare della ZIRP i loro bilanci.

Come mostrato di seguito, il livello del debito societario totale è schizzato alle stelle negli ultimi anni ed ora è più del doppio rispetto al suo picco pre-crisi. Eppure anche la Yellen ha ammesso che le spese in conto capitale delle imprese sono risultate straordinariamente deboli.

In realtà, le spese in conto capitale extra difesa hanno raggiunto un picco a metà del 2014 e sono ora giù del 10%. Gli investimenti reali fissi delle imprese al netto degli ammortamenti sono ancora il 20% al di sotto del livello all'inizio del 2000. Vale a dire, due bolle fa.

Forse ad almeno uno dei nove geni che hanno votato per prolungare la ZIRP sarà venuto in mente dove può condurre questa baldoria di debito societario. Ma a quanto pare nessuno se l'è chiesto, perché ancora una volta la Yellen ha insistito sul fatto che grazie alla sorveglianza costante nessuno nell'Eccles Building ha individuato alcun segno di bolle, e che "le valutazioni sono sostanzialmente in linea con le loro tendenze storiche".




Ma cos'ha nella testa questa gente? Al prezzo di chiusura di oggi, l'indice S&P 500 era trattato al 25X rispetto agli $87 per azione riportati per il periodo annuale terminato lo scorso giugno. E ciò a fronte degli utili che sono scesi del 19% rispetto al picco del settembre 2014.

La Yellen ha ragione circa le tendenze storiche, ma non in modo buono. Infatti alla vigilia dell'ultimo crash quando il mercato ha raggiunto un picco nell'ottobre 2007 a circa 1550, gli utili dell'indice S&P 500 erano $79 per azione, il che significa che il picco pre-crash, 19.7X, era sostanzialmente inferiore rispetto ad oggi.

Anche quando gli utili dell'indice S&P hanno raggiunto un picco a $54 per azione nel settembre 2000, il multiplo finale, 26.5X,  era solo un po' più alto rispetto ad oggi. Quindi, sì, il mercato è in linea con la storia. Vale a dire, la storia dei crash!

Poi la Yellen può senza dubbio crogiolarsi con le sciocche valutazioni perennemente rialziste dei giocatori d'azzardo a Wall Street. Al momento attuale, per esempio, gli "utili operativi" per il 2017 sono stimati a circa $133 per azione, il che implica un multiplo PE del 16.3X. A quanto pare nessuno vede bolle neanche qui.

Ovviamente non c'è nulla di credibile a questo proposito. Già nel marzo 2014, le gambe perennemente rialziste di Wall Street stimavano per l'anno successivo $135 per azione. In realtà abbiamo visto $100 per azione, o il 25% in meno rispetto alla previsione.

Allo stesso modo, anche nel marzo 2015 le stime delle gambe perennemente rialziste a Wall Street erano di $135 per azione. Al contrario, il numero effettivo per il periodo annuale terminato a giugno 2016 era solo di $98.33 per azione. Anche se gli utili dell'indice S&P 500 crescessero del 10% in ciascuno dei due trimestri successivi — del tutto improbabile date le indicazioni attuali ed i recenti avvertimenti sui profitti — il 2016 mostrerebbe solo $103 per azione — o circa il 24% al di sotto delle stime delle gambe perennemente rialziste a Wall Street.

Sarebbe anche pari ad un multiplo PE del 21X, e questo è tutt'altro che storicamente normale.

Janet Yellen sta quindi dicendo che vedremo la proverbiale luce in fondo al tunnel per la fine del 2017? Secondo lei è "normale" che al multiplo PE di 16.3X citato sopra, gli utili operativi nel 2017 dovrebbero aumentare del 36% rispetto al livello raggiunto lo scorso giugno?

La verità è che la FED è di per sé, inesorabilmente e radicalmente, mani e piedi nelle bolle finanziarie, ma il pensiero keynesiano al suo interno non riuscirebbe a vedere una bolla nemmeno se ce l'avesse di fronte.

Nel frattempo, blatera di vedere i segni che 93 mesi di ZIRP stanno cominciando ad eliminare un po' di "fiacchezza" nel mercato del lavoro. In realtà, la questione è il motivo per cui il tasso di partecipazione alla forza lavoro per i giovani adulti (81.3%) sia ancora inferiore rispetto a quello che era alla fine del 2012 e di gran lunga inferiore al livello di 83.3% alla vigilia della recessione.

Peggio ancora, nel caso di lavoratori giovani maschi adulti non vi è stato affatto alcun segnale di un ritorno verso l'alto. Nonostante la massiccia intrusione nei mercati finanziari e la falsificazione dei prezzi degli asset da parte della FED, il tasso di partecipazione ha marciato in discesa per decenni, e per una buona ragione.

Vale a dire, in un'economia globalizzata e tecnologicamente dinamica di oggi, i tassi di partecipazione al mercato del lavoro e la "fiacchezza" del lavoro non sono un problema monetario; sono invece un problema strutturale e radicato nell'economia globale e nelle politiche nazionali. Eppure la Yellen e la sua combriccola continuano a sferzare i mercati monetari con la soppressione dei tassi d'interesse, perché questo è l'unico strumento a loro disposizione.




Infine la prova che la FED stia alimentando un altro crash finanziario, la ritroviamo nell'annuncio di oggi da parte di Microsoft: l'ennesimo programma di acquisto di azioni proprie. A quanto pare è stato portato a termine l'ennesimo "investimento" nelle proprie azioni enormemente gonfiate.

Il punto qui è che queste cose nell'odierna economia di Ponzi sono finanziate con il debito a buon mercato, grazie alla Yellen e alla sua combriccola di folli. In realtà, Mr. Softie è seduto su una pila gigantesca di denaro, ma ha scelto di aumentare il debito patrimoniale dai $23 miliardi di dieci anni fa ai $54 miliardi di oggi, e per cosa alla fine?

Ciò contribuirebbe a finanziare riacquisti di azioni proprie in massa ed a pagare dividendi inattesi. Dopo tutto, anche questo monopolio morente non sta guadagnando abbastanza per sbarcare il lunario. Vale a dire, nel corso degli ultimi 10 anni Microsoft ha conseguito un utile netto di $178 miliardi, ma ha pagato agli azionisti ancora di più — $186 miliardi — attraverso riacquisti di azioni proprie e dividendi.

Inutile dire che, inondando Wall Street con questo diluvio di denaro, ha fatto miracoli per il prezzo delle sue azioni. Infatti, tra il giugno 2013 e oggi, la sua capitalizzazione di mercato è salita di $175 miliardi, o del 65%.

Al contrario, le sue entrate nette di $16.5 miliardi per il periodo annuale terminato a giugno 2016, sono scese del 27% rispetto a tre anni fa. Infatti sono solo marginalmente superiori ai $10 miliardi guadagnati alla vigilia del crollo delle dotcom nel 2000.

La magia, ovviamente, era nell'espansione dei multipli PE. Con i giocatori d'azzardo a Wall Street che si sono ingozzati con queste enormi quantità di denaro — alcune prese in prestito — il suo multiplo PE è salito dal 15X al 35X.

In breve, MSFT è una vecchia balena che ormai è spiaggiata. In tale veste, è solo l'ennesimo esempio di bolla che a quanto pare è invisibile agli occhi di coloro nell'Eccles Building.




Cerchiamo di essere molto precisi. Ci sono migliaia di miliardi di debito a lungo termine ed obbligazioni che sono stati finanziati con denaro elargito quasi gratuitamente dalla FED e dalle altre banche centrali.

A loro volta, queste operazioni di carry trade speculative hanno spinto i prezzi di riferimento del debito ad altezze vertiginose, scatenando così una fuga precipitosa per rendimenti decenti che non conosce limiti tra i manager di fondi.

Per soddisfare questa corsa incessante per rendimenti decenti, i bilanci delle grandi aziende sono stati immolati sull'altare della ZIRP e sfruttati come mai prima d'ora. E mentre i flussi di tutto questo denaro sono finiti nel mercato azionario, sicuramente ciò non ha aumentato la capacità produttiva delle aziende americane; ha semplicemente gonfiato ancora di più le bolle nel mercato azionario.

In breve, invece di scrutare il "mercato del lavoro" attraverso la lente offuscata del BLS, la Yellen dovrebbe spendere un po' di tempo a studiare il mercato obbligazionario ed a rintracciare i flussi di migliaia e migliaia di miliardi di nuova liquidità che vi è stata riversata dentro.

Anche lei potrebbe poi scoprire che le valutazioni non sono affatto "normali" e che i mercati finanziari si sono trasformati in bische clandestine.





[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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