Bibliografia

mercoledì 16 novembre 2016

Disinnescare il keynesismo





di Gary North


John Maynard Keynes è famoso per due affermazioni.

La prima la troviamo nel paragrafo finale della sua Teoria Generale dell'Occupazione, dell'Interesse, e della Moneta (1936).

Le idee degli economisti e dei filosofi politici, sia quando hanno ragione sia quando sono sbagliate, sono più potenti di quanto comunemente inteso. In effetti, il mondo è governato da uomini pratici che si credono di essere esenti da qualsiasi influenza intellettuale, in realtà sono schiavi di qualche economista defunto (p. 384).

La seconda è più breve: "Nel lungo periodo siamo tutti morti". Il seguente passaggio è tratto dal suo Tract on Monetary Reform (1923). È abbastanza confusionale.

'Nel lungo termine' è probabilmente vero. Se, dopo la guerra civile americana, il dollaro americano fosse stato stabilizzato per legge al 10 per cento al di sotto del suo valore attuale, sarebbe lecito ritenere che N e P ora sarebbero solo il 10 per cento più grandi di quello che sono e che i valori attuali di K, R e K risulterebbero del tutto inalterati. Ma questo lungo periodo è una guida fuorviante per l'attualità. Nel lungo periodo siamo tutti morti. Gli economisti sono facili affidarsi a certi compiti se nelle stagioni tempestose possono dirci che quando la tempesta è passata l'oceano si calmerà.

Quando Keynes scriveva le biografie, era lucido. Quando scriveva d'economia, era incoerente. Questo perché capiva la motivazione umana, ma non capiva l'economia.

Questo è il motivo per cui il keynesismo è così vulnerabile. È incoerente. Keynes era incoerente prima di diventare un keynesiano. Ha prodotto diverse teorie della causalità economica in vari momenti della sua carriera. Nessuna aveva un senso.

Sulle spalle dei suoi discepoli grava il compito non invidiabile di difendere e diffondere gli scritti di un autore incoerente, propugnante varie teorie incoerenti di causalità economica. Keynes era veramente l'imperatore che non aveva vestiti (in più di un senso).

Egli è, in breve, un bersaglio. E lo sono anche i suoi accoliti.



IL MERCATO POST-CRASH PER UNA NUOVA ECONOMIA

Quando l'attuale economia mondiale basata sui deficit crollerà, insieme ad essa crollerà l'establishment economico mondiale che ha usato il nome di Keynes per difendere un obbrobrio economico fondato sul denaro fiat e sui deficit. La Teoria Generale è stata fin dall'inizio un'apologia delle prime fasi di questa mostruosità basata sui deficit.

Tra mezzo secolo Keynes sarà considerato l'equivalente di Tolomeo. Nessuno legge le opere astronomiche di Tolomeo. Quasi nessuno l'ha mai fatto. Le sue sfere celesti sono crollate nel XVI secolo.

Ci vuole spirito imprenditoriale per vedere ciò che sta arrivando: un crollo economico e un aumento di spiegazioni non-keynesiane.

Ci vuole anche questo: "Ve l'avevo detto. Ecco dove. Ecco quando. Vi avevo avvertiti. Nessuno ha ascoltato. È il momento che voi ascoltiate."

Un imprenditore deve fare di più che fare previsioni corrette. Deve mettere in pratica il suo pensiero finanziandolo. Se si tratta di un mero speculatore, deve comprare a poco e vendere a molto. Se è un innovatore, deve lavorare a lungo e duramente per prepararsi istituzionalmente a questi cambiamenti. Ciò richiede tempo.

Nel regno delle idee, non c'è bisogno di molto denaro. L'auto-finanziamento andrà bene.

Ciò, però, non è sufficiente per confutare il maestro incoerente della nostra era. L'imprenditore lo deve confutare su più livelli davanti ad un vasto pubblico. Deve farlo in base a criteri che regolano il discorso su ogni livello. Si tratta di messaggi diversi per gente diversa, ma gestiti da un minimo comune denominatore:

Affinché il governo nazionale possa aumentare la domanda aggregata attraverso l'aumento della spesa, deve ottenere denaro da una di queste tre fonti: contribuenti, istituti di credito, o banca centrale. Ciò richiede una di queste tre strategie: coercizione, inganno, o contraffazione. Ogni dollaro tassato o preso in prestito, riduce la domanda effettiva nel settore privato. Non esiste quindi alcun aumento netto della domanda effettiva con cui il governo possa aumentare la spesa. La contraffazione del denaro rappresenta un furto. Reindirizza la ricchezza del settore privato allo stato. Conclusione: non esistono pasti gratis. Il governo non può aumentare la domanda effettiva.

Un critico di Keynes deve toccare quei punti che sono più sentiti.

Ci sono formule semplici nel mondo del keynesismo. Tutte s'incentrano sulla convinzione che il keynesismo possa davvero trasformare le pietre in pane, come disse giustamente Ludwig von Mises nel 1948.

Una delle suddette è la seguente: C + I + G + X - M = Y (PIL). Per leggere la mia critica, andate qui.



IL KEYNES PROJECT

Nel 2009 ho presentato il Keynes Project su LewRockwell.com. Nel 2010 ho creato questo dipartimento: Keynes Project. (Nota del traduttore: sul mio blog potete cliccare su questa pagina in cui sono incluse diverse confutazioni riguardanti Keynes e il keynesismo.)

Ho descritto esattamente ciò che dev'essere fatto, mercato per mercato.

Qualsiasi economista brillante di 25 anni potrebbe iniziare lo stesso progetto. Tutto ciò che gli serve è il tempo, il cervello, la dedizione, la tenacia e la volontà di turarsi il naso e rifiutare la gilda economia accademica.

Ci vorrà qualcuno con la capacità di scrittura di Henry Hazlitt. Il libro di Hazlitt, The Failure of the "New Economics", venne pubblicato nel 1959. Questo sarebbe un buon punto di partenza. Ma ricordate questo: il libro non ha ricevuto alcuna attenzione nel mondo accademico. Non solo fu respinto, ma venne ignorato.

Questo era allora. Questo è ora. Internet ha fatto la differenza. Libri, video, blog, articoli e cartoni animati, possono essere visti da chiunque nel mondo, 24x7, gratuitamente. WordPress.com, YouTube e siti in cui pubblicare documenti sono a disposizione di tutti, pronti per essere utilizzati.

L'economista che si sobbarcherà questo compito, scolpirà nella storia la sua reputazione. Nessun altro lo farà mai.

Ciò è talmente ovvio che mi riesce difficile credere che qualche economista fuori ruolo in qualche oscuro college non ci stia già lavorando.

Dovrebbe iniziare con i compiti noiosi, come preparare un glossario della Teoria Generale. Nessuno obietterà. Quasi nessuno se ne accorgerà. Ma deve essere fatto.

Passare alle note della Teoria Generale. Keynes chi ha citato? Qual era il contesto originale di queste citazioni? Chi erano le fonti? Quali erano i loro programmi? Quale influenza avevano?

Ho fatto questo con la poesia di Bernard Mandeville del 1705, conosciuta come La Favola delle Api, ma che in origine era intitolata L'Alveare Brontolante. Keynes la citò a lungo a pagina 359-61. Ho anche scritto una revisione di suddetta poesia. Perché è importante? Perché promuoveva un'economia dal lato della domanda. Keynes era un economista consumato dal lato della domanda.

Un'economia dal lato della domanda non risponde a questo quesito: "Che servizio produttivo ha svolto la persona che esercita la domanda al fine di ottenere il denaro?"

Passo dopo passo, articolo dopo articolo, monografia dopo monografia, grafico dopo grafico, video dopo video, qualche giovane economista deve sezionare la Teoria Generale in piena vista.

La persona che lo farà, diventerà la persona che ha confutato J.M.S. Keynes. La crisi economica farà il resto.

Dopo che la teoria keynesiana sarà affondata, ogni fuco con un dottorato di ricerca in economia sarà in grado di spiegare perché Keynes aveva torto, e perché la crisi economica era inevitabile.

Ecco la strategia corretta: "Ve l'avevo detto. Ecco dove. Ecco quando. Vi avevo avvertiti. Nessuno ha ascoltato. È il momento che voi ascoltiate."


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


2 commenti:

  1. non so se stiamo assistendo a qualcosa di incredibile, o la fine è che anche neo è un prodotto della matrice. c è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi di antico

    https://www.youtube.com/watch?v=PLtoANsg2AM

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