Bibliografia

giovedì 1 settembre 2016

Argento: il denaro del passato e del futuro





di James Rockards


Prima del Rinascimento, il denaro esisteva come monete in metallo prezioso o lingotti. I cesari ed i re facevano incetta d'oro e argento, li dispensavano ai loro soldati, combattevano per essi, e lo rubavano gli uni dagli altri. La terra è stata un'altra forma di ricchezza fin dall'antichità. Ciononostante la terra non è denaro perché, a differenza di oro e argento, non può essere facilmente scambiata e non ha alcun grado d'uniformità.

Nel XIV secolo i banchieri fiorentini (chiamati così perché lavoravano su una panchina o su un banco nelle piazze di Firenze e di altre città-stato) accettavano i depositi di oro e argento in cambio di banconote; esse rappresentavano la promessa di restituire i metalli preziosi su richiesta. Le banconote erano una forma più conveniente di scambio rispetto al metallo fisico. Potevano essere trasportate per lunghe distanze e convertite in oro e argento presso le filiali di una banca fiorentina a Londra o Parigi.

Le banconote non erano debiti non garantiti, piuttosto erano ricevute di deposito su metalli preziosi.

I banchieri rinascimentali si resero conto che potevano mettere a miglior uso i metalli preziosi in loro custodia, come prestiti ai principi. Questa pratica lasciava in circolazione più banconote rispetto al metallo fisico in custodia. I banchieri contavano sul fatto che le banconote non sarebbero state tutte convertite in una sola volta, e che potevano recuperare in tempo l'oro e l'argento dai principi per soddisfare i rimborsi. Così nacque la "riserva frazionaria", dove il metallo fisico in custodia era una frazione rispetto alle banconote cartacee.

Nonostante l'avvento del sistema bancario, delle banconote e della riserva frazionaria, oro e argento mantennero il loro ruolo centrale come moneta mondiale. Principi e commercianti ancora detenevano monete d'oro e d'argento in borse e custoditi in casseforti. Metallo e cartamoneta circolavano fianco a fianco. Infatti, il sistema era basato sui metalli preziosi.

L'argento aveva un ruolo di primo piano in questo sistema. Ciò è riscontrabile nel successo del dollaro spagnolo, chiamato real de a ocho. Il dollaro spagnolo conteneva 0.885 once d'argento puro. Era una moneta da 22 carati con un peso totale di 0.96 once (una volta venne aggiunta una lega per la durabilità).

L'Impero spagnolo coniò il real de a ocho affinché divenisse il concorrente del Joachimsthaler del Sacro Romano Impero. Il Joachimsthaler era una moneta d'argento coniata nella St. Joachim Valley (thal in tedesco). La parola Joachimsthaler fu poi abbreviata in taler, antenato del "dollaro" americano.

Sia il real de a ocho spagnolo che il taler tedesco erano i predecessori del dollaro d'argento americano. I dollari spagnoli sono stati la moneta a corso legale negli Stati Uniti fino al 1857. Fino al 1997 il New York Stock Exchange ha trattato azioni in unità di un ottavo di dollaro, un retaggio del real de a ocho d'argento originale.

Monete d'argento simili vennero adottate in Borgogna, nei Paesi Bassi (chiamate leeuwendaalder o "leon dollaro") e in Messico a partire dal XVII secolo. I dollari d'argento spagnoli sono stati ampiamente utilizzati nel commercio mondiale. Fino al XIX secolo l'argento è stato quasi l'unica merce accettata dalla Cina in cambio della propria produzione. La Cina mise il proprio marchio sulle monete spagnole per metterle in circolazione anche sul proprio territorio. Se l'oro è stata la prima moneta mondiale, l'argento è stata la prima valuta mondiale.

La popolarità dell'argento come standard monetario si basava su domanda e offerta. L'oro è stato sempre scarso, l'argento più facilmente disponibile. Carlo Magno inventò il quantitative easing, o "QE", nel IX secolo, sostituendo l'argento al conio delle monete d'oro per aumentare l'offerta di moneta nel suo impero. La Spagna fece lo stesso nel XVI secolo.

L'argento possiede molte delle caratteristiche dell'oro. L'argento è di grado uniforme, malleabile, relativamente scarso e piacevole agli occhi. Dopo che gli Stati Uniti misero fuorilegge il possesso d'oro nel 1933, le monete d'argento circolarono liberamente. Gli Stati Uniti coniarono monete d'argento fino al 1964. La svalutazione iniziò nel 1965.

A seconda della moneta — centesimi, quarti, o mezzi dollari — la percentuale d'argento scese dal 90% al 40%, e, infine, a zero nei primi anni '70. Da allora le monete degli Stati Uniti in circolazione contengono rame e nichel.

Dall'antichità fino alla metà del XX secolo, anche i cittadini con mezzi modesti hanno conservato monete d'oro o d'argento. Oggi non ci sono monete d'oro o d'argento in circolazione. Tali monete esistono sotto forma di lingotti — tenuti fuori dalla vista.




Ecco un primo piano di un lingotto d'argento. Questi lingotti sono timbrati (proprio come la cartamoneta) con informazioni importanti. Potete chiaramente vedere il simbolo della raffineria che ha prodotto il lingotto (Argor Heraeus), il paese di origine (Svizzera) e la purezza dell'argento (999.9). C'è anche un simbolo per il saggiatore (MH Melter) che testa la purezza. I lingotti sono timbrati con una data (questo lingotto è del 2016) e un numero di serie univoco (non mostrati).

È tempo di aggiungere argento al vostro portfolio?

Io uso un metodo chiamato inferenza causale per fare previsioni sugli eventi in sistemi complessi, come ad esempio i mercati dei capitali. La metodologia dell'inferenza causale si basa sul Teorema di Bayes, una formula del XIX secolo scoperta da Thomas Bayes. La formula si presenta così nella sua forma matematica moderna:




In parole povere, questa formula dice che, aggiornando la nostra comprensione iniziale con nuove informazioni imparziali, miglioriamo la nostra comprensione. Ho imparato ad utilizzare questo metodo mentre lavoravo alla CIA, e lo applico ancora oggi.

Il lato sinistro dell'equazione è una prima stima della probabilità che accada un determinato evento. Le nuove informazioni vanno nella parte destra dell'equazione. Se sono coerenti con la nostra stima, vanno al numeratore (aumentando le probabilità del risultato atteso). Se sono incoerenti, vanno al denominatore (abbassando le probabilità del risultato atteso).

In questo caso abbiamo usato la formula per stimare le probabilità di un aumento significativo del prezzo dell'argento nei prossimi sei mesi. Stimiamo una probabilità del 60% che il prezzo dell'argento aumenterà almeno del 25% nei prossimi sei mesi. Questo è un segnale abbastanza forte da consigliare una raccomandazione "comprare" con la nostra metodologia Kissinger Cross.

Aggiorniamo continuamente la nostra previsione sulla base di nuove informazioni. Quali sono alcuni dei punti inclusi nella nostra più recente previsione?

  • Il prezzo dell'argento ha dimostrato grande capacità di recupero di fronte alle turbolenze finanziarie. L'argento è tornato un po' indietro dal suo recente massimo di $20.37 l'oncia del 13 luglio. Ma sta resistendo intorno ai $19.50 l'oncia, il prezzo più alto in due anni. E tutto ciò nonostante un sentimento ribassista dei trader in base alle relazioni del COMEX, scadenze di contratti futures (esercitanti di solito una pressione al ribasso sui prezzi), timori per il Brexit, requisiti di margine superiori nel COMEX, un dollaro più forte, e un nuovo ciclo di aumenti dei tassi a settembre da parte della FED. Di norma uno di questi fattori sarebbe sufficiente a far vacillare i prezzi dell'argento molto al di sotto i recenti massimi. Il fatto che l'argento abbia resistito di fronte a tutti e sei i fattori in una volta, è un segnale rialzista.
  • Oltre a tenere bene nonostante i fattori ribassisti, l'argento potrebbe ricevere una spinta da numerosi fattori positivi che non sono ancora stati pienamente valutati dai mercati. Nonostante la recente forza del dollaro e i segnali della FED nel voler rialzare i tassi, l'economia degli Stati Uniti non può permettersi un dollaro forte. Il dollaro forte è deflazionistico e spinge la FED più lontano dai suoi obiettivi d'inflazione. La FED non alzerà i tassi a settembre (e probabilmente nemmeno per il resto di questo anno). Una volta che sarà chiaro anche ai mercati, il dollaro si indebolirà e il prezzo in dollari dell'argento otterrà una spinta.
  • Indipendentemente da quale partito vincerà le elezioni presidenziali degli Stati Uniti a novembre, gli Stati Uniti sono intenzionati a far decollare l'elicottero monetario (stimolo fiscale monetizzato dalla FED) nel 2017. Se vincerà Hillary Clinton, ciò probabilmente significherà un aumento dei voti Democratici al Senato e una spesa per infrastrutture. Se vincerà Donald Trump, ha già promesso una massiccia spesa in infrastrutture.

In entrambi i casi, ci stiamo dirigendo verso una maggiore spesa, un deficit più grande, una maggiore stampa di denaro e, alla fine, più inflazione. La compresione di questo esito da parte dei mercati, a partire da metà novembre, sarà un potente vento favorevole per l'argento.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


5 commenti:

  1. Il grande assente del nostro tempo è l'onestà. Tutto è una immensa illusione. Un grande sogno. Un inganno. Una frode. Tutto viene monetizzato dalle banche centrali per conservare lo status quo che si regge sull'inganno. Le guerre sanguinose sono solo la prosecuzione dell'inganno con i mezzi peggiori.
    Non mi piace tutto ciò che vedo e che ho capito. E non credo in cambiamenti veri a breve. Solo sacrifici più o meno pesanti dispensati qua e là e senza scrupoli di sorta dal potere per autoconservarsi. Dalle guerre palesi ai furti più occulti.

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  2. Una risata li seppellira'!
    Una come quelle di Nigel Farage.
    ;D

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  3. calmatevi, ragazzi (si fa per dire...). godetevi la vita, che passa. c è sempre una scleta. lasciateli giocare col loro pallone, tra loro e da soli. e liberamente guardate altrove. ci sono tante piu cose al mondo di quante ne possa stampare le fed. e c è sempre una scelta da poter fare

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  4. Ottima opportunità in quella classe di asset per cui ancora val la pena seguire il motto "buy the dips". Secondo l'ultimo report del COT le posizioni short riguardanti il metallo grigio sono arrivate ad un massimo rispetto agli ultimi 7 anni. Questo significa che nei prossimi giorni è decisamente probabile che assisteremo ad un ribasso continuo del prezzo dell'argento. Come vediamo nel secondo grafico, invece, l'argento ha rotto la media mobile a 200 giorni e questo è solo l'antipasto del calo che vedremo. Ma una volta che raggiungerà il fondo, sarà un'occasione per coloro che sapranno acquistare al momento giusto.

    Stesso discorso per l'oro, dove i contratti short stanno facendo segnare una certo sentimenti ribassista, solo che il calo dell'argento sarà più marcato rispetto al metallo giallo.

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