Bibliografia

giovedì 7 luglio 2016

I tassi d'interesse non torneranno più normali: l'intima relazione tra il Tesoro USA e la FED





di David Howden


L'anno scorso è stato un anno difficile per gli investitori. L'oro è sceso del 10%. Il Dow Industrials è sceso del 2.5% e la maggior parte degli indici obbligazionari è andata giù dello stesso ammontare.

Un istituto la cui performance nel 2015 è risultata molto buona, è stata la Federal Reserve. Ha fatto registrare il suo anno più redditizio. I $100 miliardi in reddito netto sfoggiati l'anno scorso hanno rappresentato un leggero miglioramento rispetto all'anno precedente. Stiamo parlando di una cifra circa tre volte superiore a quella sfoggiata a partire dal 2007, l'ultimo anno prima che la FED avviasse i suoi programmi di quantitative easing a seguito della crisi finanziaria.

Dal momento che la FED non esiste per generare profitti, alcuni potrebbero essere confusi quando si trovano di fronte notizie del genere.

Ecco come funziona. Ogni volta che la FED amplia l'offerta monetaria, acquista un asset. Tipicamente si tratta di un titolo finanziario, come un bond del Tesoro USA, e le controparti in genere sono le grandi banche. La Figura 1 fornisce uno sguardo semplificato al bilancio della FED alla fine del 2015 e a come s'è evoluto nel corso dell'anno:


Figura 1: Stato patrimoniale della FED semplificato (in milioni di dollari)


Rispetto agli anni precedenti, il 2015 è stato relativamente tranquillo per la FED. Dopo aver completato il processo di tapering dei suoi programmi di quantitative easing nell'ottobre 2014, gli asset detenuti dalla FED sono rimasti costanti nel corso dell'anno. Ciò è stato in netto contrasto con i sei anni precedenti, durante i quali la FED ha acquistato $3,500 miliardi in asset. La FED guadagna interessi sui suoi asset, ma la maggior parte delle sue passività sono infruttifere, come i $1,400 miliardi di banconote nelle tasche dei cittadini o nei nostri materassi. La FED paga interessi sulle riserve in eccesso depositate presso le altre Reserve Bank, ma l'attuale 0.5% rappresenta una goccia nel mare rispetto alle sue entrate complessive.



Ma la FED cosa ci fa coi sui proventi?

Ogni anno la FED riconsegna al Tesoro degli Stati Uniti il ​​suo utile netto, e quindi rappresenta un'importante fonte di finanziamento per il governo federale. La Figura 2 ci mostra come questa cosa si sia evoluta sin dal 2001.


Figura 2: Interessi del Tesoro e Riconsegne della FED (in miliardi di dollari)


Una decina di anni fa, quando la FED aveva uno stato patrimoniale più piccolo, le riconsegne erano abbastanza costanti, circa $20 miliardi l'anno. Tutto questo è cambiato dopo il 2008, quando i programmi di quantitative easing hanno aumentato la quantità di asset fruttiferi generanti fondi da trasferire di nuovo al Tesoro. La cifra di quest'anno, $97.7 miliardi, è quattro volte superiore all'importo trasferito circa dieci anni fa, un tasso di crescita annuale di oltre il 16%. (Almeno qualcosa sta crescendo rapidamente in questa economia.)



Pesca grossa per il Tesoro USA

Per il Tesoro degli Stati Uniti le riconsegne della FED sono equivalenti ad un pasto gratis. Quando qualcuno compra un bond del Tesoro, il governo deve pagargli gli interessi. Questo vale anche per la FED, ma poi a fine anno quest'ultima riconsegna gli interessi al Tesoro.

Il governo federale ha pagato $223 miliardi d'interessi l'anno scorso. La FED ha riconsegnato quasi $100 miliardi, portando le spese nette per gli interessi a circa $125 miliardi. Non solo i tassi d'interesse storicamente bassi stanno rendendo più facile per il Tesoro USA contrarre più prestiti, poiché se l'avesse fatto chiunque altro sarebbe stato classificato come subprime; la FED sta interferendo in tutti i modi possibili immaginabili.

Nella Figura 2 viene anche mostrata la percentuale della spesa per gli interessi federali che viene riconsegnata dalla FED. Nel 2015 questa cifra si avvicinava al 45% e rappresenta un buon modo per raffigurare il pasto gratis che la FED fornisce al Tesoro USA.

In tempi più "normali" (cioè, prima del 2008) la FED ridava al Tesoro USA circa il 10-15% della spesa per interessi. Questa cifra è cresciuta fino a quasi quattro volte tale importo nel corso degli ultimi sette anni e non sembra che questo trend s'invertirà tanto presto.



Le implicazioni per “l'indipendenza” della FED

Per quanto gli economisti possano parlare d'indipendenza della FED rispetto al Congresso, queste riconsegne rappresentano un forte legame. In realtà, dal momento che incentivano la spesa federale, creano una forma di politica parafiscale nelle mani della FED, oltre alle sue opzioni di politica monetaria più comuni.

Dal momento che il debito del Tesoro non è quasi mai ripagato in termini netti (le vecchie emissioni sono sostituite con nuove emissioni di debito), il vero costo nel finanziare il debito del governo degli Stati Uniti non è l'ammontare lordo del debito, ma la spesa annua per gli interessi. Vista in questo modo, lo scorso anno quasi la metà del debito del Tesoro è stata finanziata dalla FED. Senza queste riconsegne della FED, il Congresso o avrebbe dovuto trovare una fonte di finanziamento alternativa (non sono sicuro che ci sarebbero stati molti acquirenti per i $2,500 miliardi di IOUSA in mano alla FED), oppure avrebbe dovuto tagliare seriamente la spesa pubblica.

Quanto è grave? Il bilancio operativo della NASA è stato di circa $18 miliardi l'anno scorso, quindi una mancanza di riconsegne della FED avrebbe costretto il Tesoro USA a tagliare circa cinque programmi di dimensioni equivalenti a quelli della NASA. Il Supplemental Nutrition Assistance Program (precedentemente conosciuto come "buoni pasto") è costato $70 miliardi nel 2014. Senza le riconsegne della FED, il Congresso avrebbe dovuto smettere di sussidiare tutti i destinatari di tal programma.

Più importante nei cuori di molti americani, è l'assegno mensile della previdenza sociale. Nel 2014 sono stati spediti circa $830 miliardi in assegni della previdenza sociale. Senza le riconsegne della FED, i pensionati avrebbero visto un taglio del 12% sui loro assegni previdenziali.

Tutti coloro che sono preoccupati per la dimensione crescente del governo federale, mettere fine alle riconsegne della FED significherebbe mettere un freno alle finanze pubbliche e forzare una riflessione seria su quali programmi statali tagliare.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/



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di Bill Bonner


BALTIMORE – Vediamo... gli utili societari statunitensi sono scesi per tre trimestri di fila.

Il reddito medio familiare è più basso di quanto non fosse 10 anni fa.

E ora JPMorgan Chase ha aumentato la sua stima del rischio di una recessione.

Queste cose potrebbero far riflettere gli investitori sobri: è un buon momento per acquistare azioni quando i loro prezzi sono i più alti nella storia degli Stati Uniti?

A quanto pare, non ci pensano minimamente...

Ieri le azioni degli Stati Uniti sono salite di nuovo, dopo che la FED ha annunciato l'ennesimo ritardo nella "normalizzazione" dei tassi d'interesse.

Il Dow è salito di 156 punti, arrivando in territorio positivo per il 2016.

Evviva! Gli investitori – almeno quelli che hanno monitorato passivamente l'indice – si sono rimessi in pari. E con ulteriori intromissioni della banca centrale, forse riusciranno a tenere la testa fuori dall'acqua per il resto del 2016. Buona fortuna!

Potreste ricordare la nostra previsione: la FED non tornerà MAI PIÙ ad un tasso d'interesse "normale".

Perchè no?

Molti analisti di Wall Street dicono che la mossa della FED, portare i tassi d'interesse ad un livello più normale – dopo sette anni di ZIRP – era "troppo affrettata".

Noi riteniamo, invece, che fosse troppo tardi. La FED ha già distorto troppe cose per troppo tempo.

La sua politica di denaro facile ha creato speculazioni, errori e cattiva allocazione delle risorse.

Le piante finanziarie che sono cresciute in questo ambiente – mutanti grotteschi che richiedono enormi dosi di liquidità – non possono sopravvivere ad un cambiamento delle stagioni.

Ma queste piante sono grandi. E potenti.

Washington... il settore sanitario... quello immobiliare... Wall Street... controllano il governo degli Stati Uniti, la burocrazia e i maggiori settori economici – in particolare il settore della sicurezza nazionale da $1,000 miliardi l'anno.

Ciò di cui hanno bisogno – ciò di cui l'intera economia ha bisogno – è una correzione. Il debito in eccesso dev'essere eliminato. È per questo che esistono i cicli del credito, i fallimenti e le depressioni.

"Normale" significa correzioni. Ma i federali non possono lasciare che accada.

Hanno fondato le loro carriere – e le loro fortune – sul mito che il ciclo del credito possa essere domato... così da prevenire gravi battute d'arresto. Non rinunceranno proprio ora, ammettendo la sconfitta. Non lasceranno andare in rovina i loro amici clientelisti.

Sì, i federali hanno creato questo bizzarro mondo finanziario. Non possono risolvere il problema perché vogliono che rimanga irrisolto. Quindi se non migliora la vita delle famiglie, che cosa fanno? Migliorano quella LORO – quella di federali e dei loro clietelisti nello Stato Profondo. E questo è ciò che conta davvero.

Su queste pagine abbiamo dimostrato come il sistema sia diventato "estrattivo" piuttosto che produttivo.

In un'economia normale e sana, le persone lavorano, risparmiano, investono e creano ricchezza reale un dollaro alla volta. Ma il dollaro di oggi è diverso. E anche l'economia è diversa. Funziona col credito, non col risparmio reale; accumula debiti, non ricchezza.

Invece d'incoraggiare il risparmio – che è quello che serve per fare progressi – penalizza la parsimonia. Nel corso degli ultimi 10 anni, i risparmiatori statunitensi hanno perso quasi $8,000 miliardi, estorti da loro mediante la ZIRP della FED.

Mentre i risparmiatori sono stati puniti, i mutuatari sono stati premiati.

Dal 1980 l'economia degli Stati Uniti ha accumulato circa $50,000 miliardi di debito – ben oltre la produzione reale che poteva sostenerlo.

Questi $50,000 miliardi non sono usciti dal lavoro onesto e dal risparmio. Invece sono usciti dalle banche – dal nulla.

E ora l'economia produttiva di Main Street deve pagare gli interessi... e il capitale... su quel debito – si estrae ricchezza reale dall'economia reale e viene inviata a Wall Street e agli altri settori privilegiati.

La truffa è così elegante che nemmeno una persona su 1,000 capisce come funziona. L'abbiamo studiata per anni, e siamo ancora in soggezione. Ma il risultato è evidente: le persone oneste lavorano e lottano per rimanere nello stesso posto, mentre la ricchezza reale va alle élite.

Le persone normali potrebbero non comprenderlo, ma a loro non piace. E contano su Donald J. Trump affinché faccia qualcosa.

Ma anche le migliori truffe alla fine vengono scoperte. Il peso del debito schiaccia l'economia reale. I settori produttivi affondano nel fango. La manifattura scompare. Gli affari rallentano. Il commercio rallenta. I prestiti rallentano.

E presto i federali pagheranno le persone affinché prendano in prestito! Circa un terzo del debito pubblico dei paesi sviluppati – per un valore di circa $7,000 miliardi – è ora trattato a rendimenti negativi.

E poi, ancor più eleganza...

Con l'economia mondiale che rallenta, le banche centrali si adattano al mondo che hanno creato.

Come?

Con politiche più truffaldine.

"I rischi globali spingono la FED ad agire...", leggiamo sul Financial Times di oggi...

La Federal Reserve ha ridimensionato le sue previsioni per il rialzo dei tassi d'interesse, avvicinandosi alle aspettative del mercato che prevedono un rialzo di 25 bps a causa dei rischi per gli Stati Uniti provenienti dagli sviluppi globali, finanziari ed economici.

Capite come funziona?

Le banche centrali distruggono l'economia reale con denaro a buon mercato e le cosiddette politiche estrattive. Poi, mentre l'economia crolla, devono portare le loro politiche in linea con l'economia stagnante. Devono giurare di smettere d'aumentare i tassi per riportarli alla normalità.

E dal momento che le loro politiche non potranno mai produrre una prosperità vera, non potranno mai produrre un'economia in grado di supportare tassi d'interesse normali.

Normalizzazione?

Dimenticatevela.

Alla fine la normalità ritornerà, ma non perché la vuole la FED. Invece i mercati si normalizzeranno – brutalmente – sul cadavere della FED...

...che è l'unico modo che ci piace.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


1 commento:

  1. http://m.armietiro.it/il-generale-si-congeda-con-un-monito-armi-7667

    Cosa sta per succedere?

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