mercoledì 8 giugno 2016
Zia Janet innesca un altro spasmo nei robo-trader
di David Stockman
Zia Janet, con il suo discorso all'Economic Club di New York, ha raggiunto un nuovo traguardo come pericolo pubblico. Era come se stesse urlando "state seduti" al pubblico di un teatro avvolto dalle fiamme!
Sono mesi ormai che il mercato azionario sta disperatamente cercando di correggersi, e anche i clienti abituali del casinò sembrano capire costa stia accadendo. Cioè, gli utili stanno calando, le negoziazioni e e la crescita globale stanno scemando, e il cosiddetto "effetto ricchezza" delle banche centrali non è finito a cascata sull'economia di Main Street. Inoltre ci sono molti segnali di forze recessive incombenti, anche per quei giocatori d'azzardo che credono che la FED abbia abolito il ciclo economico.
Attraverso la codardia e la risibilità del suo discorso, zia Janet ha innescato l'ennesimo spasmo nei robo-trader del casinò. Ma questa volta i punti di resistenza sui grafici azionari, che per quasi un anno non sono andati da nessuna parte, sottolineano quanto siano diventati assurdi e pericolosi gli 87 mesi di ZIRP e la teoria dell'effetto ricchezza.
Come abbiamo indicato più volte, gli utili dell'S&P 500 — come misurati dalla contabilità GAAP richiesta dalla SEC, pena il carcere — sono ormai scesi del 18.5% rispetto al loro picco. Quest'ultimo è stato registrato nel periodo annuale terminante il settembre 2014: $106 per azione.
Come mostrato nel grafico qui sotto, l'indice era trattato a 1950. Il multiplo di valutazione al 18.4X, di conseguenza, stava già oltrepassando i limiti, data la durata estesa dell'espansione.
Infatti anche allora c'erano un sacco di venti contrari: deflazione globale delle materie prime, un rapido rallentamento nel ritmo delle spese in conto capitale, il vasto accumulo di debiti e barriere strutturali alla crescita in tutta la Cina e nei mercati emergenti, così come in Giappone, Europa e Stati Uniti.
Nel frattempo è andato tutto in discesa sul fronte macroeconomico e dei profitti. A marzo 2015 gli utili dell'S&P erano scesi a quota $99 per azione e hanno continuato a scendere, arrivando a soli $86.44 per azione a dicembre 2015.
Ed eccoci qui. Il casinò ha cercato di ridurre i prezzi gonfiati delle azioni che il folle effetto ricchezza della FED ha alimentato sin dalla grande crisi finanziaria. Eppure zia Janet e la sua combriccola di keynesiani, hanno continuato a trovare una scusa dopo l'altra per far gozzovigliare ulteriormente i robo-trader.
Infatti la Yellen non ha fatto in tempo a salire sul palco, che il mercato è tornato a 2065. Dopo i 2072 di venerdì, stiamo parlando di un 24X degli utili.
Proprio così. Sebbene ci siano prove di rischi finanziari e bolle in tutto il mondo, zia Janet stava lì sul palco del New York Economic Club e ha gettato alla mandria dei robo-trader l'ennesimo boccone succulento!
Andiamo al sodo. Non è possibile essere più incompetenti o irresponsabili di così.
Anche se si prende il mandato Humphrey-Hawkins alla lettera, l'Eccles Building avrebbe dovuto dichiarare "missione compiuta" molto tempo fa. Dopo tutto, per ammissione stessa del BLS, la disoccupazione è al tasso storico del 5.0% e l'IPC core è al 2.3% e in aumento.
Ma zia Janet è disposta a cercare il pelo nell'uovo anche nei falsi obiettivi del mandato Humphrey-Hawkins, addirittura alla seconda cifra decimale, perché non arriva a capire che un tasso del mercato monetario a 38 bps non rappresenta un rubinetto aperto nella vasca gigante del PIL; si tratta di una miccia accesa che alimenta la più grande mania speculativa della storia moderna.
Più a lungo la FED alimenta la massiccia Finanza delle Bolle con interventi centrali, come il patetico discorso della Yellen della settimana scorsa, più sarà violenta e traumatica l'implosione degli asset rischiosi. Potreste pensare che il nostro politburo monetario sia riuscito a notare che negli ultimi 700 giorni di trading, l'S&P 500, oscillante tra 1870 e 2130, non è andato da nessuna parte e si trova esattamente dove si trovava nel 2007 e nel 2000.
Ma zia Janet è persa in una distorsione temporale. Il concetto secondo cui l'economia degli Stati Uniti sarebbe una vasca da bagno chiusa in cui l'inflazione, la disoccupazione e tutte le altre macro-variabili sulla lavagna di zia Janet possano essere aggiustate da iniezioni di quell'etere chiamato "domanda aggregata" e "accomodamento finanziario", non era vero in passato e non è vero neanche ora.
E non è mai stato vero che il mercato finanziario è solo un canale di trasmissione neutro all'economia di Main Street e che può essere utilizzato come un dispositivo di pompaggio per gestire il PIL e le variabili del duplice mandato della FED.
Infatti i mercati finanziari sono il delicato ingranaggio di tutta l'economia capitalistica. Le sfumature dei prezzi nei mercati monetari e del debito, la forma esatta della curva dei rendimenti, il costo dei carry trade e delle trasformazioni di maturità, il prezzo delle opzioni e delle assicurazioni di copertura, i tassi di capitalizzazione degli utili, i flussi di cassa e molto altro ancora, sono ciò che in realtà permette una crescita economica sostenibile, creazione di ricchezza reale e stabilità finanziaria.
Ma i tromboni keynesiani che hanno preso il controllo della FED e di altre banche centrali, non sanno quello che stanno facendo. Le loro intrusioni enormi e croniche nei mercati finanziari hanno falsificato i prezzi e hanno trasformato i mercati finanziari in casinò incendiari. Non c'è più una determinazione onesta dei prezzi — solo un ciclo senza fine di speculazione e di front-running che alla fine raggiungerà un punto di rottura e imploderà.
Ora siamo proprio qui. La Yellen e la sua banda di azzeccagarbugli keynesiani insistono sul perpetuare la Finanza delle Bolle, perché temono un colpo apoplettico nel casinò, ma pretendono di giustificare il loro tergiversare facendo riferimento ai "dati in entrata".
Così, nel suo discorso di New York, la Yellen ha menzionato tre rischi che hanno presumibilmente giustificato la decisione della FED di posticipare ancora il rialzo dei tassi in occasione della riunione di marzo. La più assurda: la crescita in Cina sta rallentando e c'è incertezza su come gestirà la transizione da un'economia dedita alle esportazioni ad un'economia che guarda principalmente alla domanda interna.
Sta scherzando?
La Cina è una bolla del credito da $30,000 miliardi in attesa di esplodere e far colare a picco l'economia mondiale. Negli ultimi 10 giorni sono stato in Cina ed è evidente che questo gigante cantiere a cielo aperto sarà costretto a chiudere.
Ma l'idea che la FED ritardi la normalizzazione dei tassi nel mercato monetario dopo 87 mesi di ZIRP a causa dell'abbuffata di credito cinese, la dice lunga su quanto questa gente sia consapevole di ciò che sta accadendo. Ciò dimostra, inoltre, che l'Eccles Building è abitato da eccentrici monetari che non riescono a riconoscere uno schema di Ponzi nemmeno quando è proprio sotto il loro naso.
Poi la Yellen ha citato un secondo rischio per le prospettive economiche, il quale dovrebbe giustificare il rinvio della normalizzazione dei tassi. Vale a dire, un ulteriore calo dei prezzi delle materie prime, e in particolare del prezzo del petrolio, potrebbe avere effetti "negativi" sull'economia globale.
Naturalmente ci sarà molta più carneficina economica nella patch di petrolio. Dopo tutto, un decennio di stampa di denaro coordinato dalla maggior parte delle banche centrali del mondo, ha generato livelli esorbitanti di capacità e di investimenti improduttivi nella patch mondiali di petrolio e gas.
Vale a dire, tra il 2004 e il 2014 il debito totale dell'industria globale del petrolio e del gas è quasi triplicato, passando da $1,100 miliardi a quasi $3,000 miliardi. E questo non era libero mercato, o la prova che il motto "drill baby drill" avesse qualcosa a che fare con un aumento dell'innovazione tecnologica e degli spiriti imprenditoriali.
Invece l'attuale eccedenza di capacità produttiva è dovuta al drastico mispricing del capitale e alla bolla della domanda di petrolio, i quali hanno spinto i prezzi in un range artificiale e insostenibile. Di conseguenza l'attuale crollo del prezzo del petrolio è appena iniziato. Negli anni a venire farà diminuire spese in conto capitale e livelli di produzione negli Stati Uniti e in tutto il mondo.
Infine la Yellen ha offerto una terza scusa, ed era una vera e propria bufala. Infatti ha detto che dopo quasi 100 mesi di politiche monetarie "straordinarie", la FED non osa rischiare un'altra recessione, visto che si è arenata allo zero bound e non ha polvere da sparo asciutta residua per contrastare la prossima recessione.
Questa banda di folli presso l'Eccles Building crede davvero di aver abolito il ciclo economico? Dalle sue parole, non c'è altra conclusione possibile.
"Ritengo opportuno che la commissione proceda con cautela nella sua linea di politica", ha detto la Yellen. "Questa cautela è particolarmente giustificata perché, con il tasso dei fondi federali così basso, la capacità del FOMC di usare la politica monetaria convenzionale per rispondere alle perturbazioni economiche è asimmetrica."
Sì, la Yellen non è solo colpevole per aver urlato "state seduti" in un teatro avvolto dalle fiamme. Parlando agli speculatori di Wall Street riuniti all'Economica Club di New York, ha minacciato di sovvenzionare i carry trade con denaro gratuito fino a quando questa storia non salterà in aria per la terza volta in questo secolo.
Saluti,
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento