Bibliografia

mercoledì 2 marzo 2016

Qualcosa è andato storto lungo la via verso il futuro

Ricordo a tutti i lettori interessati che è in vendita la mia traduzione dell'ultimo libro di Gary North, L'economia cristiana in una lezione, acquistabile a questo indirizzo: http://bit.ly/1JUqFIt. Con questo manoscritto North, attraverso uno sforzo letterario pregevole, unisce ciò che è stato diviso per anni da un mondo accademico cieco e sordo alla centralità dell'individuo nell'analisi economica: etica ed economia. L'escamotage della chiave di lettura teologica è utilizzata per chiarire al lettore come una visione epistemologica chiara sia fondamentale per uscire dall'attuale pantano intellettuale in cui è finita la teoria economica moderna.
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di Bill Bonner


NORMANDIA, Francia – Ieri le azioni USA sono state apatiche, muovendosi verso il basso e verso l'alto.

Sono rimaste ancorate a terra.

Come continuiamo a dire, è possibile ottenere qualsiasi opinione che si desidera. Il problema è che si può anche ottenere qualsiasi fatto che si desidera...

Ieri il nostro amico ed economista Pierre Lemieux ha contestato i numeri nel settore manifatturiero degli Stati Uniti:

Hai scritto: "In termini reali, l'uomo medio in età lavorativa negli Stati Uniti guadagna meno oggi rispetto al 1975 – 40 anni fa."

Dove hai preso questo dato?

Anche i dati inaffidabili del Census Bureau sul reddito familiare mediano non sono così tetri.

Tutti i dati che conosco mostrano che, negli Stati Uniti, i redditi reali sono cresciuti negli ultimi 40 anni. Sono sicuro che è lo stesso in Europa. Alcuni prezzi sono aumentati, come i prezzi delle case, in relazione ad altri prezzi, e quasi certamente è più difficile comprare una casa ora rispetto ad allora.

La maggior parte delle altre cose sono più facili da ottenere – anche per il lavoratore medio. Ciò è confermato se guardiamo alle sue auto, ai suoi televisori, alle sue barche, alle sue vacanze, ai suoi apparecchi elettronici, ai ristoranti che frequenta (per non parlare dei computer).

Guarda le auto dei suoi figli, gli iPhone, le scarpe, ecc. Infatti basta guardare a quanti vanno a caccia, o a fare escursioni con stivali Thinsulate e Gore-Tex!

In generale, abbiamo poca fiducia nei numeri o nelle statistiche. Fatta eccezione per il mondo della scienza, dove significano qualcosa di preciso, sono per lo più bugie e fraintendimenti.

Molti di essi sono semplicemente sbagliati. Molti sono pure invenzioni.

Non ci fidiamo – soprattutto dei nostri.

Potreste pensare che sia una cosa abbastanza semplice dire se i salari, al netto dell'inflazione, siano aumentati. Ma non è così.

S'inizia dai dati grezzi. Poi è necessario aggiustarli all'inflazione... ed è qui che entrano in gioco i problemi.

Quanto vale oggi un dollaro del 1975?

Non vogliamo ingannare i lettori con numeri difettosi, così abbiamo posto la questione al nostro team di ricerca.

"I dati sono dalla nostra parte", dice il ricercatore Nick Rokke. "Il reddito reale degli uomini è stato elevato per tutti gli anni '70".

I dati del Census Bureau riportano che nel 1972 il reddito medio degli americani, in dollari del 2012, era di circa $37,000 – il livello più alto di quel decennio. Oggi è vicino ai $34,000.

Non solo, ma ci sono addirittura redditi più bassi, come c'ha ricordato il New York Times il 22 ottobre 2012:

[Sin dal 1970] il reddito reale del maschio medio è effettivamente diminuito del 19%. Ciò significa che l'uomo medio nel 2010 guadagnava tanto quanto l'uomo medio nel 1964 – quasi mezzo secolo fa.

Gli uomini con meno istruzione si trovano davanti un quadro ancor più fosco; dal 1970 al 2010 il reddito per l'uomo medio con un diploma di scuola superiore è diminuito del 41%.

Ma aspettate. Non è così semplice. Ecco di nuovo Pierre:

I dati hanno (un po') più senso per i maschi. Ma, come sospettavo, le cifre vengono dagli inaffidabili del Census Bureau.

Il Census Bureau li ottiene dal Current Population Survey, ovvero, chiedere alla gente quanto guadagna. Questi dati sono in contrasto con i dati NIPA (National Income and Product Accounts), i quali contengono più controlli incrociati (il reddito complessivo dev'essere uguale al totale delle spese e al valore aggiunto totale).

Da notare, inoltre, che i dati del Census non comprendono i trasferimenti in-kind (es. buoni pasto, Medicaid ed i benefici per i dipendenti)...

Proprio così. Aggiungeteci la T-shirt gratuita della compagnia e gli elargimenti del welfare state, e sembrerà d'avere un uomo che lavora.

Ma non sta meglio di prima.

Basta prendere i numeri nudi e crudi. Il lavoratore medio nel 1975 guadagnava $8,853 (in dollari del 1975). Ora guadagna $36,302.

Ford introdusse la sua F-150 nel 1975. Non siamo stati in grado di trovare un prezzo esatto, ma sembra che venisse venduta a circa $5,000. Oggi una SuperCab F-150 viene venduta a circa $28,000.

Nel 1975 una nuova casa veniva venduta in media a $39,000. Oggi viene venduta a $364,100. In termini molto crudi, se un uomo nel 1975 voleva comprare una casa e una macchina doveva lavorare poco meno di cinque anni.

Se oggi vuole una casa e una macchina, deve lavorare quasi 11 anni...

Whoa! Sembra proprio che il suo reddito reale sia stato tagliato a metà.

Naturalmente non è mai così semplice. Oggi ottiene più case e macchine con i suoi soldi.

Eppure la cosa straordinaria è che non dovremmo fare questo calcolo. Non dovremmo affatto pensarci. Dovrebbe essere ovvio che oggi stiamo tutti molto meglio rispetto a mezzo secolo fa.

Questo sarebbe dovuto essere il periodo più facile della storia umana dal punto di vista dell'avanzamento finanziario.

Mai prima d'ora ci sono stati così tanti inventori e imprenditori. Mai prima d'ora la scienza ha accumulato così tanto capitale con cui lavorare. Mai prima d'ora ci sono state così tante persone che fanno cose... e tanti consumatori con i soldi in tasca per comprarle.

E mai prima d'ora ci sono stati così tanti legislatori, economisti, ricercatori curiosi, politici diligenti e buonisti senza scopo di lucro – milioni di persone che fanno del loro meglio per renderci più felici, più sani e più ricchi!

Qualcosa sembra essere andato storto lungo la strada verso il futuro...

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


7 commenti:

  1. La "deflazione tecnologica", il costo decrescente di manufatti sempre migliori, è probabilmente il busillis ignorato dall'economista francese (statalista).
    Compreso questo, il calcolo di Bonner non fa una piega. Ma l'importante è che non si sappia in giro. E che chi lo sa, perché l'ha capito, non ci stia a pensare.
    "Va tutto beeeeene, beee... ne, beee... beee...".

    offtopic: ma esiste una opposizione politica vera in Italia? A me non pare. Il sistema è uno solo. C'è una sola piramide fiatmoney. All'ombra di ben altra piramidona...
    ;D

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  2. Ciao Francesco,

    voglio tenere a mente questa constatazione di Stockman (articolo di ieri) perché è molto interessante e verificabile e nulla ha a che fare coi tecnicismi dei trader, ma molto con l'azione umana inconsapevole degli investitori azionari più sciocchi (ed in piccolo, secondo me, trova conferma pure nella asfittica Borsa nostrana, si tratta solo di individuare le UADR, ma direi che non è difficile):

    "quando l'avanzata del mercato azionario si restringe a solo una manciata di titoli ultra-tradati, i giorni del toro sono contati. Ogni volta è andata così.
    Questa verità risale ai Quattro Cavalieri dell'Apocalisse, avanguardia della bolla tecnologica; al Nifty Fifty dei primi anni '70; e anche ai fondi comuni d'investimento del 1929.
    Potremmo chiamarla sindrome delle Ultime Azioni Decenti Rimaste (UADR).
    Inutile dire che le valutazioni sono completamente distaccate dai fondamentali — e anche dalla razionalità stessa — quando la bolla finanziaria gonfiata dalle banche centrali raggiunge il suo apogeo. Gli speculatori vengono infettati dalla sindrome UADR e diventano come lemming diretti verso il burrone.
    Quando la borsa va a rotoli, è la bolla dei titoli UADR che prende la batosta più grande, perché è qui che si concentra di più la mania."

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    1. Ciao Dna.

      Nel frattempo Russia e Cina continuano a scorrazzare in tutto il mondo per rastrellare tutto l'oro fisico possibile, e invece lo zio Mario è pronto ad inondare l'Europa con ulteriore cartaccia colorata e a comprare ulteriore pattume azionario generato dalle banche commericali. Non pervenuta la Yellen alla ricerca dell'unicorno NAIRU armata di quella reliquia barbarica della curva di Phillips. In questo caos, però, qualcuno si sta facendo qualche domanda e potrebbe giungere alla conclusione che a tutti i lettori del mio blog è stata chiara (come minimo) da 2 anni a questa parte.

      Vale a dire, l'Occidente è a corto d'oro fisico. Per questo motivo negli ultimi tempi un bullion dealer canadese, ad esempio, ha deciso di pagare un interesse per tutti quegli investitori che decidessero di tenere in deposito presso di esso il loro oro fisico. Solo l'India, fino ad ora, aveva sponsorizzato una cosa del genere, affinché il governo mettesse le mani sull'oro della popolazione.

      Verrebbe da chiedersi chi ci sia dietro questa "generosa" offerta nei confronti degli investitori canadesi, poiché la puzza di rehypothecation si sente da Ottawa fino a qui. A vantaggio di chi? Molto probabilmente delle bullion bank facenti parte del COMEX e che ad oggi conta un rapporto contratti futures/oro fisico di 542:1.

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  3. la finanziarizzazione non è comunque stata scollegata (anche se lo è sempre di più) dall economia reale. la deflazione tecnologica è in parte anche portato della finanziarizzazione. in linea di massima costa tutto meno, salvo quello che conta: casa, salute, istruzione. l ultima oggi si fa sul web, e si paga solo se si vuole entrare nei grossi club. ma è altra cosa. ma quel che rileva è che il trend va a scapito della liberta. si è tutti indebitati ed alla mercè dei decisori locali e globali. schiavitù tecnologica: sarà tutto gratis, ma lo faranno pagare carissimo.

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  4. Mah... Io ho una fissa... demografica. Altro che semplicemente economica.

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  5. http://books.wwnorton.com/books/detail.aspx?ID=4294989871

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    1. Ciao gdb.

      Posso constatare, quindi, che il "carro dei vincitori" è partit. A quanto pare non appena mollano la carica di presidenti delle varie banche centrali, alcuni di questi burocrati pare rinsaviscano. King è lo stesso che ultimamente sta "predicendo" la frammentazione dell'Europa. Comprendo come essere a capo di un'istituzione come la banca centrale non dia il tempo per pensare e inanellare una catena di ragionamento, però il modo in cui questa gente mette la marcia indietro una volta che si "libera" dalle pastoie statali fa imbarazzo anche ai carri armati italiani.

      Beh, vuol dire che prenderemo questa ennesima prova come evidenza che gl iAustriaci avevano ragione... ancora una volta. Fortunatamente per noi, conserviamo abbastanza coerenza da poter dire "vi avevamo detto come e perché molto tempo fa".

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