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di Bill Bonner
Waterford, IRLANDA – I mercati erano calmi ieri. Gli investitori volevano cedere al panico, come al solito, ma non sapevano quale direzione prendere.
Neanche noi ne siamo sicuri. Da un lato, l'economia mondiale sta rallentando. Dall'altro, Mario Draghi ha annunciato ancora una volta che lui – non gli acquirenti e i venditori – determinerà i prezzi al consumo.
E vuole vederli salire più in alto. Non scherzo. Da Bloomberg:
Il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha creato le premesse per un ulteriore stimolo, dicendo che la banca centrale farà ciò che è necessario per raggiungere rapidamente il suo obiettivo d'inflazione. L'euro è sceso.
"Se decidiamo che l'attuale traiettoria della nostra politica non è sufficiente per raggiungere tale obiettivo, faremo quello che dobbiamo per aumentare l'inflazione nel più breve tempo possibile," ha detto Draghi in un discorso a Francoforte.
La lezione degli ultimi anni è che le banche centrali sono l'inferno per un'economia, ma sono il paradiso per gli investitori del mercato azionario.
Che cosa succederà ora? Aspettiamo per scoprirlo.
Stiamo tornando negli Stati Uniti per il giorno del Ringraziamento. Prima di salire sul nostro aereo da Dublino, abbiamo controllato la nostra e-mail.
Aiyiyi!
"Koch... Parigi... la Chiesa cattolica. Avete ancora lettori che vi leggono?" chiede un sottoscrittore interessato.
È possibile scorrere il lungo elenco dei commenti ostili dei lettori. Ma in generale sembra che diamo fastidio sia a quelli di sinistra che a quelli di destra. Per quanto riguarda il centro, non ha ancora deciso dove stare.
Ci siamo o ci facciamo? Neanche noi ne siamo sicuri.
Ma ricordiamo ai lettori – e a noi stessi – che questo blog è uno spazio commerciale. E non un hobby. Non è un progetto basato sulla vanità. Si suppone che debba sfornare soldi.
Come?
Esplorando – rigorosamente, sul serio, e senza batter ciglio – idee contrarie, impopolari e alternative.
Non serve a far impazzire i lettori. Né serve dire loro quello che possono sentire ovunque.
Impariamo poco dalle assurdità lusinghiere dei principali partiti politici. Qui le parafrasiamo:
Sì, siamo le persone migliori sulla Terra. Qualunque cosa facciamo è buona. Le nostre azioni salgono sempre, perché la nostra economia migliora sotto la sapiente guida della FED e del Tesoro. La nostra nazione diventa sempre più forte sotto l'occhio vigile dei nostri leader politici. E tutti i nostri figli sono sopra la media.
Non siamo abbastanza intelligenti da essere dei politici. Diremmo sicuramente la cosa sbagliata. E non siamo abbastanza intelligenti da non irritare i lettori.
Inoltre abbiamo scadenze giornaliere: non abbiamo tempo.
Così, nel bene e nel male, dobbiamo solo andare avanti. A volte in modo giusto. A volte in modo sbagliato. Sempre nel dubbio.
Naturalmente ci sono alcune cose che sono vere, non importa quello che pensiate.
Potreste chiamarla "realtà oggettiva".
Lasciate una lattina di birra aperta sul bancone e questa si sfiata. Non importa quello che pensate voi o chiunque altro. È così e basta.
Scendete dal marciapiede al momento sbagliato e un bus vi metterà sotto. Non serve dire altro.
Ci sono altre cose che esistono solo perché pensate che esistano. Sono cose che potrebbero essere definite "realtà soggettiva", come il governo, la guerra e la religione.
Dio può essere una realtà oggettiva, ma la nostra percezione di Lui è soggettiva. E le nostre religioni organizzate sono prodotti della nostra percezione – prodotti del nostro cervello ed immaginazione – cercando di capire la realtà di Dio.
Poi c'è un altro tipo di realtà – che potremmo chiamare "irrealtà soggettiva" – più difficile da afferrare.
Nel mondo degli investimenti, per esempio, ci sono cose che la grande maggioranza delle persone crede e si aspetta che accadano. Ma dato che la gente le aspetta, non accadono mai.
Questa è la natura perversa dei mercati. Le azioni sono più costose quando gli investitori sono più ottimisti – poco prima che si sfracellino. Sono più economiche quando le persone ci rinunciano – poco prima che salgano.
I mercati NON fanno ciò che la maggior parte delle persone si aspetta che loro facciano. La realtà non corrisponde a ciò che la gente pensa o a ciò che vuole.
Quando un gran numero di persone si aspetta un risultato particolare – per esempio, un mercato orso – non succederà. Un mercato orso nasce da un ottimismo eccessivo (proprio come un mercato toro nasce da un pessimismo eccessivo). Se troppe persone si aspettano un mercato orso, non faranno salire i prezzi delle azioni al punto in cui saranno suscettibili ad un crollo.
Ciò significa che pagano solo le idee contrarie e alternative. Le idee tradizionali, la saggezza convenzionale, l'assurdità secondo cui "tutti sanno" e "tutti vogliono sentire", rappresentano una proposta perdente.
Perché incarnano qualcosa di prevedibile. Tutti quanti ci credono già. Non c'è molto altro da scoprire.
Il grande crollo arriva solo quando gli investitori sono abbastanza ottimisti da far salire i prezzi al punto in cui non vi è alcuna possibilità di rendimenti decenti. E si ottiene un grande mercato toro solo quando gli investitori sono così cupi d'aver venduto le loro azioni ai minimi storici.
I grandi profitti vengono realizzati dalle grandi sorprese. Il parere che sembra troppo improbabile, l'analisi che arriva alla conclusione opposta rispetto a quella della maggior parte degli altri – queste sono le idee che fanno fare soldi!
Sbagliamo a guardare il resto del mondo – non solo i mercati, ma l'economia, la politica, e anche la guerra – con lo stesso occhio diffidente?
Saluti,
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
Ciao
RispondiEliminaMi permetto di suggerire un atteggiamento che ritengo redditizio nell'economia della propria vita: restate voi stessi (cum grano salis).
Ciao Dna.
EliminaNel manicomio dei mercati azionari e obbligazionari di oggi è decisamente vero. Il problema è che prima di andare meglio, andrà peggio, quindi la follia risucchierà un numero impressionante d'individui che volenti o nolenti dovranno barcamenarsi in un mondo in cui la seconda cifra dopo lo zero rappresenterà un'ancora di salvezza finanziaria contro la disfatta economica individuale. Si resta sollevati dal fatto che la farsa finirà, ma c'è un conto da pagare. Prepararsi al meglio per ogni evenienza è il minimo.
Come la recente vittoria delle frange politiche tedesche alle elezioni di domenica. Questa notizia conta molto più del referendum del prossimo 23 giugno in Inghilterra. La Germania è il proverbiale "zio ricco" la cui credibilità sta mandando avanti la baracca. Se la linea tedesca non la faranno rispettare i politici, lo faranno gli elettori serrando il portafogli. Ciò potrebbe mandare all'aria i piani dello zio Mario di svalutare fino alla morte la moneta unica e permettere all'euro di superare di nuovo il dollaro come divisa meno sporca nel cesto dei panni sporchi.