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di David Stockman
C'è stato un colpo di stato economico in America e in gran parte del mondo. Ora siamo governati da circa 200 banchieri centrali non eletti, burocrati monetari e i loro tirapiedi a Wall Street.
A differenza del senatore Joseph McCarthy, io ho una lista dei loro nomi. Devono essere esposti, denunciati, ridicolizzati, redarguiti e rimossi.
I primi 30 comprendono Janet Yellen, William Dudley, gli altri governatori della FED e il relativo personale dirigente. I successivi 10 includono Jan Hatzius, capo economista di Goldman Sachs, e le sue controparti presso le altri grandi case bancarie di Wall Street.
Poi c'è il terribile Draghi, il Consiglio Direttivo di 25 membri della BCE e il personale anziano. Idem per la BOJ, la BOE, la Banca del Canada, la Reserve Bank of Australia e la PBOC. Inoltre c'è Christine Lagarde, i dirigenti del FMI e alcuni scribacchini presso think tank come Brookings. I nomi sono tutti su Google!
Avete mai sentito parlare di Lael Brainard? Lavora presso la FED. Cioè, non ha mai svolto un lavoro onesto nella sua vita; è stata un burocrate sin da quando è uscita dall'università, prima presso il Tesoro USA, poi a Brookings e adesso presso la FED.
Ora sta facendo la sua parte per far proseguire la guerra ai risparmiatori. Vuole tenerli ancorati allo zero bound — cioè, in miseria e in umiliazione — a causa della follia dello Schema Rosso di Ponzi in Cina. Le potenziali ripercussioni, a quanto pare, non la tangono minimamente:
La Brainard ha espresso preoccupazione riguardo i mercati emergenti, tra cui quello cinese, e la crescita lenta nelle economie sviluppate, cosa, quest'ultima, che potrebbe estendersi agli Stati Uniti.
"Tutto ciò si traduce in esportazioni, investimenti delle imprese e produzione negli Stati Uniti più deboli; un progresso più lento nel raggiungere l'obiettivo d'inflazione; una stretta finanziaria attraverso il tasso di cambio e il rischio crescente negli asset finanziari", ha detto al WSJ.
In nome di un modello economico keynesiano che è un insulto anche per chi è lento di comprendonio, la Brainard e la sua stirpe stanno spalleggiando un sistema canaglia fatto di repressione finanziaria, manipolazioni e indicibile ingiustizia che distruggerà sia la democrazia politica sia la prosperità capitalistica come finora l'abbiamo conosciuta. Stanno conducendo la sorte economica del pianeta in un buco nero di deflazione, mal distribuzione ed entropia finanziaria.
Il marcio di questa situazione è rappresentato da un vecchio uomo davanti ad uno Starbucks, la cui catena conta circa 24,000 dipendenti. Può permettersi un cappuccino. Lo paga con il rendimento totale giornaliero del suo conto di risparmio, dove ha immagazzinato prudentemente la sua ricchezza.
Dopo una vita di lavoro, risparmio e frugalità, i suoi certificati di deposito ora ammontano a $250,000. Sì, l'interesse a 30 punti base su un gruzzolo da un quarto di milione di dollari equivale ad un caffè espresso e una tazza di latte.
Che razza di sistema economico può sostenere che punire brutalmente due delle più grandi virtù economiche — parsimonia e prudenza — sia la chiave per la crescita economica e la creazione di ricchezza reale?
In quest'epoca di consumo incessante, è un insulto al buon senso sostenere che la natura umana sia incline a risparmiare troppo, a rimandare troppo a lungo la gratificazione, a fare acquisti con parsimonia ed a consumare troppo poco.
Dimenticatevi di tutti i loro schemi matematici e i modelli DSGE. I 200 governanti non eletti sono affascinati da un dogma che è così primitivo da essere semplicemente stupido.
Acquistando debito con credito digitale creato dal nulla dalle banche centrali, non faranno altro che incentivarne una maggiore creazione. E questo accadrà senza l'inconveniente di un consumo differito, o di un aumento dei tassi d'interesse a causa di uno squilibrio tra indebitamento e risparmio.
Allo stesso modo, ancorando il tasso del mercato monetario a zero, o mandandolo in territorio negativo, hanno alimentato ancor di più la creazione di debito tramite le catene di S. Antonio della re-hypothecation. Cioè, dare in pegno un qualsiasi asset finanziario con un costo di carry praticamente pari a zero, acquistarne di più e impegnarli di nuovo.
La verità è che il mondo sta affogando nel debito. A partire dalla metà degli anni '90, i 200 governanti hanno scatenato un vero e proprio tsunami di credito facile. Il debito pubblico e privato in tutto il mondo è passato da $40,000 miliardi a $225,000 miliardi; è cresciuto quattro volte più del PIL mondiale.
Qualunque cosa abbia smorzato la crescita dell'economia globale, sicuramente non è stata la mancanza di debito a buon mercato. Allo stesso modo, le crisi finanziarie ricorrenti di questo secolo non sono scoppiate a causa di un focolaio senza precedenti d'avidità umana; erano radicate nell'inimmaginabile eccesso di speculazione a leva.
L'accozzaglia di CDS a protezione delle tranche supersenior di CDO, era dovuto esattamente a questo ambiente distorto. Ecco come nel 2007 il 10% del reddito personale disponibile degli americani consisteva in MEW (mortgage equity withdrawal). È anche il modo in cui il boom dell'olio di scisto ha generato $200 miliardi di debito spazzatura, le cui attività alla base necessitavano come minimo di un prezzo del petrolio a $50 al barile.
Allo stesso modo, non è necessaria l'econometria per capire il grafico successivo. Dal 1994 il debito USA è salito di $45,000 miliardi rispetto ad un aumento del PIL da $11,000 miliardi. Se il debito fosse la panacea di tutti i mali, perché la crescita reale delle vendite è stata in media solo dell'1.0% l'anno a partire dal 4° trimestre 2007 — un livello inferiore rispetto ai picchi di crescita storici?
Se i $10,000 miliardi di crescita del debito degli Stati Uniti sin dalla vigilia della Grande Recessione non sono stati sufficienti per far scattare la cosiddetta "velocità di fuga", quanti ne servirebbero di più?
I 200 governanti finanziari non hanno alcuna risposta a queste domande, e per una ragione del tutto evidente. Vale a dire, sono carpentieri monetari armati solo di un martello. La loro presenza dipende dall'immissione nell'economia di quantità sempre maggiori di debito, perché è tutto quello che una banca centrale può fare; può monetizzare solo gli strumenti finanziari esistenti e falsare il prezzo degli asset finanziari in modo da condurre i tassi d'interesse a zero o, scandalosamente, anche più in basso.
Ma è da tempo che abbiamo passato il picco del debito. Dopo 84 mesi di ZIRP, la richiesta della Brainard è decisamente sadica.
Quale diritto hanno lei, zia Janet e il resto della loro combriccola di confiscare la ricchezza dei risparmiatori? Per caso perché esistono l'Humphrey-Hawkins Act e il duplice mandato?
Ma per favore! Si tratta di una legge delega basata su una pia illusione; la speranza che una ristretta cerchia di persone possa evocare la fantomatica stabilità dei prezzi, la piena occupazione e la gentilezza negli animali domestici.
Questo linguaggio flessibile non è cambiato dal 1978, il che significa che non ha concluso nulla. In realtà ci ha dato i T-bond al 21% durante l'era Paul Volcker e gli 84 mesi di denaro gratuito per il casinò di Wall Street durante l'era Yellen.
Qui non si tratta di dipendenti pubblici che applicano una legge; si tratta di una combriccola di ideologi keynesiani che applica una vendetta contro i risparmiatori; e agisce in base ad una teoria assurda secondo cui quando le persone risparmiano troppo otteniamo troppo poco PIL, e quando non c'è abbastanza PIL ci sono pochi posti di lavoro.
Questa è in sostanza spazzatura intellettuale. I lavori sono una funzione del prezzo e dell'offerta di lavoro e del livello reale della produzione aziendale, non della quantità della spesa nominale o del PIL. Allo stesso modo, sono i "risparmi" che finanziano la componente d'investimento del PIL nel presente e la crescita e la produttività di domani, non lo zaino di un accaparratore di lingotti.
Inoltre, non solo è ridicolo affermare che una nazione avente 10,000 baby boomer che vanno in pensione ogni giorno abbia troppo pochi risparmi; è empiricamente sbagliato.
Il risparmio delle famiglie nel 2009 ammontava a $670 miliardi. Nel 2014 era quasi inferiore di quasi $50 miliardi, o il 7% in meno.
Nello stesso periodo di cinque anni, le spese al consumo dei proprietari di abitazioni occupate sono aumentate di $150 miliardi, o del 12%, e la spesa personale per le nuove automobili è aumentata di $400 miliardi, o del 58%.
Quindi i "risparmiatori" non hanno messo i bastoni tra le ruote degli spendaccioni, né queste cifre dimostrano che la ZIRP c'abbia avuto qualcosa a che fare.
La spesa da $1,350 miliardi dei proprietari di case in affitto mostrata qui sotto, per esempio, non è affatto rappresentata da un numero reale. La sua stima esce fuori dalle sale del BEA in base a sondaggi in cui viene chiesto ad alcune migliaia di proprietari di case a quanto darebbero in affitto i loro castelli se fossero in questo business.
Non ne hanno la minima idea, ovviamente. Né il 7.5% del PIL che ricorpono queste stime del BEA hanno un qualche fondamento nell'universo conosciuto, eccetto in quello dei modelli DSGE keynesiani.
E lo stesso vale per i risparmi personali. Non misurano nulla — in parte perché il 60% delle famiglie statunitensi ha zero risparmi liquidi al di là dell'arrotondamento dei mulini statistici. In realtà la misura dei "risparmi personali" potrebbe meglio essere definita come Misura Errata ed Omissiva.
Questo perché il tasso di "risparmio" è un residuo statistico irrilevante, quando i $18,000 miliardi di conti di spesa sono accatastati accanto ad un mucchio equivalente di conti di reddito. Come Jeff Snider ha documentato, i numeri in entrambe le pile sono rivisti così tanto che questa frattura del 3.5% nel muro del PIL è poco più che rumore.
Allo stesso modo, la ZIRP non ha avuto molto a che fare con il fatto che i prestiti per automobili — soprattutto le legioni di operazioni non bancarie subprime che sono spuntate fuori con finanziamenti nel mercato spazzatura — sono stati concessi a chiunque potesse appannare un specchietto retrovisore. Infatti sin dalla metà del 2010, quando è iniziata la ripresa del settore automobilistico, il credito riguardante i prestiti per automobili è salito di $350 miliardi, o di quasi il 90%, rispetto ai $400 miliardi di vendite di automobili.
Inutile dire che il 100% del debito eruttato durante il boom delle vendite di automobili non è sostenibile, come non lo era il finanziamento dei consumi delle famiglie attraverso i MEW. Come allora, il bacino di mutuatari degni di credito è stato impoverito, il che significa che è solo una questione di tempo prima che inizino le catene di default per il debito eruttato durante il boom nel settore automobilistico.
Ciò che scatenerà questa calamità sarà il crollo inesorabile dei prezzi delle auto usate, non la fine della "vigile attesa" in relazione al tasso del mercato monetario.
Circa l'80% di tutte le vendite delle auto nuove è finanziato con un leasing, o con un prestito. Ma l'economia del leasing dipende fortemente dal valore "residuo", o di vendita, del veicolo. Ed è qui che si sente puzza di bruciato. Nei prossimi 5 anni ci sarà un vero e proprio tsunami di veicoli usati che inonderà il mercato delle auto usate, invertendo così il ciclo del debito che ha alimentato le vendite di auto nuove (le quali hanno raggiunto il picco lo scorso autunno).
Nel 2009 sono stati venduti quasi 2.5 milioni di veicoli a botte di leasing, ma nel 2012 quel numero è sceso a 1.56 milioni a causa del crollo delle vendite 2007-2009. Al contrario, si stima che nel 2016 verranno venduti 3.1 milioni di veicoli grazie ai leasing, 3.4 milioni nel 2017 e 15 milioni nei prossimi quattro anni.
In breve, la ZIRP non ha innescato una corsa alle auto nuove, sebbene abbia punito i risparmiatori per 7 anni consecutivi. Quello che è successo, invece, è che il boom nel mercato spazzatura a Wall Street legato ai prestiti per automobili, ha alimentato una corsa ai prezzi delle auto usate.
Infatti i nostri 200 governanti finanziari, avendo tenuto a zero per tanto tempo i tassi d'interesse, hanno generato una realtà davvero orwelliana. B-Dud, il plenipotenziario di Goldman alla FED di New York, afferma che "restringere gli spread del credito" significa mantenere invariato il tasso di riferimento. Cioè, il mercato sta volontariamente e preventivamente facendo il lavoro della FED!
E invece le cose non stanno affatto così. Gli spread del credito sono stati arbitrariamente e pericolosamente compressi da una massiccia intrusione delle banche centrali nei mercati finanziari. E ora che stanno emergendo spasmi di normalità, il politburo monetario li considera come un segno per mantenere il suo piede sul collo dei risparmiatori.
Ma di seguito viene mostrata la misura della sua folle negligenza. Dopo un freddo inizio nel 2015, le banche centrali del mondo hanno spinto quasi $6,000 miliardi di debito sovrano nel mondo dei rendimenti negativi, e ogni giorno che passa diventa più assurdo.
Il debito societario come quello di Nestlé sta sforando lo zero e tutti i decennali del Giappone, e le maturità inferiori, sono praticamente lì.
L'opinione diffusa ritiene che lo stallo della crescita mondiale possa essere scardinato da un maggior stimolo della banca centrale e dall'implementazione della NIRP, affinché tutte le banche centrali del mondo s'uniscano alla banda di sciroccati capeggiata da BCE, Svezia, Danimarca, Svizzera e Giappone.
L'ammontare di debito in territorio negativo è dovuto agli speculatori che acquistano obbligazioni sul mercato repo. Il loro costo di carry è nullo e i prezzi delle obbligazioni con rendimenti negativi continueranno ad aumentare.
Fino a quando non aumenteranno più. Poi sarà meglio guardare di sotto. La madre di tutte le bolle — quella nel mercato obbligazionario globale — farà un botto epico.
Alla fine i risparmiatori otterranno una tregua e i nostri 200 governanti finanziari saranno fortunati a non finire appesi per le braghe ad un palo.
Nel frattempo la guerra ai risparmiatori continua a trasferire centinaia di miliardi al casinò degli Stati Uniti — anche se l'economia globale continua a sbandare verso un crollo deflazionistico.
Saluti,
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/