martedì 16 febbraio 2016

La storia di due autobus

Ho notato che il mio articolo sul sistema scolastico di venerdì scorso ha suscitato non pochi commenti. Ciò non m'ha sorpreso. Non m'ha neanche sorpreso il fatto che la maggior parte dei commenti abbia fatto riferimento alla differenza scuola pubblica e scuola privata. Il cuore del mio scritto non voleva affatto santificare l'una e dannare l'altra. Il punto era un altro, ovvero, la metodologia. È qualcosa che avevo puntualizzato più nello specifico in un altro articolo. È la metodologia, infatti, che distingue un corretto apprendimento volto a massimizzare l'individualità da un apprendimento volto semplicemente a massimizzare l'obbedienza. Sebbene l'ambiente scolastico odierno sia cambiato rispetto a quello del passato, a causa di una maggiore ingerenza dello stato nel nucleo familiare, i metodi di base con cui la scuola canonica si propone d'insegnare non sono affatto cambiati. Che sia pubblica o privata, non importa, sono i metodi d'insegnamento che contano. Ecco perché lo stato tollera la maggior parte delle scuole private. Non tollera metodi alternativi che potrebbero indebolire la sua presa sul futuro "cittadino". Questo punto è ben sottolineato dal libro di Peter Bos, The Road to Freedom and the Demise of Nation States. Lo scopo dello stato è quello d'indebolire l'indipendenza e l'individualismo delle persone affinché esse abbiano bisogno del suo aiuto. In sostanza, crea una domanda artificiale per un servizio non richiesto. Anche la recente campagna mediatica "contro" il bullismo altro non è che propaganda. Questo fenomeno è sempre esistito. Non è chiamando in causa lo stato che lo si risolve. Alle istituzioni statali non importa. Alle istituzioni statali interessa solamente interferire quanto più possibile nella vita delle persone per creare una domanda artificiale per i suoi presunti servizi. Gary North ha spiegato egregiamente il perché in questo video. È anche un ottimo metodo, basato sulla proverbiale "self-reliance", per liberarsi dai bulli. Ma per permettere ai lettori di capire meglio il punto del mio articolo, oggi leggeremo una piccola storia su due autobus.
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di Gary North


Immaginate la seguente situazione. Siete in macchina, con vostro figlio di nove anni a bordo. Siete nella corsia centrale. Sulla destra, uno dietro l'altro, ci sono due autobus. Quello più in avanti è dipinto di bianco, mentre quello più indietro è dipinto di giallo. Quello più in avanti ha i finestrini oscurati, mentre quello più indietro no.

Vostro figlio vi fa una domanda: "Chi trasportano quei due autobus, papà?" Voi rispondete che sono due tipi di autobus molto diversi. "In che senso diversi?" chiede vostro figlio. Voi spiegate che sul primo autobus ci sono dei galeotti che vengono portati in prigione. Sul secondo autobus ci sono studenti che vengono portati a scuola. "E come può questo renderli diversi?" incalza vostro figlio. Questo è quello che mi chiedo anch'io.

Dite a vostro figlio che gli uomini sul primo autobus sono costretti a salirci. Poi vostro figlio vi chiede se gli studenti sull'autobus giallo abbiano una scelta. Ci pensate. Nessuno dei due gruppi ha scelta. Qualcuno racconta ai membri di entrambi i gruppi che devono salire su quell'autobus e rimanerci fino a quando non arriva a destinazione.

Vostro figlio dice di non capire. Quindi tentate di farglielo capire dicendo che la gente sull'autobus bianco ha commesso dei crimini. Sono persone cattive. Vengono portate in carcere. Le persone sull'autobus giallo sono brave. Vengono accompagnate a scuola. Vostro figlio vi chiede: "Perché fanno salire sull'autobus le brave persone?" Questo è quello che mi chiedo anch'io.

Ricordate, state parlando ad un bambino di nove anni. Tale età non è adatta per risposte elaborate. C'è bisogno di risposte chiare. Quindi è meglio essere pronti a fornire risposte chiare.

Dite a vostro figlio che la brava gente sull'autobus giallo viene portata a scuola per il proprio bene. Vostro figlio vi chiede se anche le persone sull'autobus bianco vengono portate in carcere per il loro bene. Annuite. Allora vostro figlio vi chiede: "Allora qual è la differenza?"

La differenza, spiegate a vostro figlio, è che la gente sull'autobus bianco è molto cattiva e la società intende renderle persone migliori. Al che vostro figlio vi chiede: "Per caso la società vuole rendere persone peggiori quelle che salgono sull'autobus giallo?" No, dite voi. La società le vuole a scuola per renderle persone migliori. "Allora qual è la differenza?"

La differenza, sperate di spiegare, è che la gente sull'autobus bianco è composta da persone pericolose. Al fine di rendere più sicura la società, vengono messe in carcere. Le persone sull'autobus giallo non sono pericolose. "E allora perché sono costrette ad andare in un posto dove non vogliono andare?" chiede vostro figlio. "Perché è bene per loro" rispondete voi. "Ma non è anche questo il motivo per cui la gente sull'autobus bianco viene portata in prigione?" incalza vostro figlio.

Siete frustrati. Dite a vostro figlio che devono salire sull'autobus perché quando sono giovani non sanno ciò che è bene per loro. Non vogliono andare a scuola, ma si suppone che ci vadano. Vostro figlio risponde che questa situazione assomiglia proprio a quella in cui si trovano le persone sull'autobus bianco. Ma si suppone che vadano in prigione, gli dite voi. È per il loro bene. Diventeranno persone migliori se andranno in galera.

Non è giusto così? L'idea di mandare la gente in galera non è quella di riabilitarla? Non dovrebbero diventare persone migliori in carcere? Voglio dire, se non diventeranno persone migliori, perché non venderle in schiavitù e utilizzare il denaro per risarcire le loro vittime? Perché costruire prigioni? Perché verniciare gli autobus di bianco?

Dite a vostro figlio che le persone cattive devono andare in galera affinché siano tenute lontano dalle strade. Il problema è che questo è anche uno dei motivi per cui la società richiede che gli studenti vadano a scuola. La gente vuole tenere i propri figli lontano dalle strade. Vuole assicurarsi che qualcuno con una certa autorità dica ai loro figli cosa fare. Non si fida dei propri figli e delle loro decisioni. Inoltre non si fida dei criminali e delle loro decisioni.

È una questione molto più complicata di quanto si possa pensare, ciononostante continuate a provare. Spiegate a vostro figlio che bisogna impedire alle persone cattive di fare cose più brutte. Vostro figlio vi chiede: "Quali sono le cose brutte che fanno i ragazzi?" Avete un'illuminazione. Dite a vostro figlio che i bambini sono pericolosi per sé stessi, ma i prigionieri sono pericolosi per tutti gli altri. I bambini possono farsi male, ma i prigionieri possono ferire altre persone. Però vostro figlio vuole sapere come sia possibile che i bambini debbano essere accompagnati a scuola per impedire che si facciano male, quando invece possono restare a casa e non farsi male.

Dite a vostro figlio che le persone non possono rimanere a casa con i propri figli. Vostro figlio vuole sapere perché no. Spiegate che entrambi i genitori devono lavorare per guadagnare abbastanza soldi da vivere una vita in sicurezza. Questo significa che bisogna prendersi cura dei propri figli. Vostro figlio vuole sapere perché i genitori non assumono qualcuno per prendersi cura dei figli. Perché non assumere un insegnante affinché si prenda cura di loro? Spiegate che è più conveniente assumere un insegnante che si prenda cura di un sacco di studenti. Vostro figlio vuole sapere come possa essere più conveniente mandare i figli a scuola quando costruire scuole, comprare autobus, assumere autisti e pagare il carburante costa molto di più.

Questo sì che è un ragazzino intelligente.

Spiegate che le persone che hanno figli costringono quelle che non ne hanno a sobbarcarsi l'onere. Vostro figlio vi chiede se questo non è altro che rubare. "Non è quello che ha fatto la gente sull'autobus bianco?" No, spiegate voi, non è rubare. Vostro figlio vi chiede: "Perché è diverso?" Ora avete un problema. Dovete spiegare la differenza tra prendere soldi da qualcuno per ottenere un beneficio come privato cittadino, che è ciò che fa un criminale, e prendere soldi da qualcuno per ottenere un beneficio come elettore. Non è una cosa facile da spiegare.

Spiegate a vostro figlio che quando si vota per prendere soldi da qualcuno in modo da poter istruire il proprio figlio, è diverso dal puntare una pistola contro qualcuno e dirgli di consegnare tutto il suo denaro. Vostro figlio allora vi chiede se sia giusto puntare una pistola contro qualcuno e utilizzare i soldi per istruire il proprio figlio. No, spiegate, non è la stessa cosa. Se si dice a qualcuno che bisogna istruire il proprio figlio in una scuola gestita dallo stato, è legale. Quando si dice ad una persona che bisogna istruire il proprio figlio in una scuola privata, dove i genitori pagano direttamente per assumere gli insegnanti, è illegale.

Vostro figlio allora vi chiede se sia giusto prendere i soldi da altre persone per poi consegnarli allo stato affinché faccia cose che voi volete che faccia. Annuite. "E se gli altri non credono che lo stato debba fare queste cose?" Spiegate che le persone non hanno il diritto di dire allo stato di non fare queste cose, a meno che non ottengano più della metà dei voti di tutti gli elettori. Vostro figlio ne capisce la logica e vi chiede: "Quelle persone si trovano sull'autobus bianco perché non ce n'erano abbastanza per vincere le elezioni?" Sapete che questo non può essere giusto, ma è difficile dire perché sia sbagliato.

Ecco dove siamo arrivati finora. La società mette in carcere i prigionieri perché li considera pericolosi e vuole insegnare loro ad obbedire. La società manda i propri figli a scuola perché li considera pericolosi per sé stessi e vuole insegnare loro ad obbedire. Se si può insegnare ad entrambi i gruppi come obbedire, la società si aspetta che il mondo migliorerà. La società utilizza quindi le tasse per pagare l'operatività di carceri e scuole. Ciò include il pagamento degli autobus. Ma c'è una differenza. Gli autobus delle prigioni sono di colore bianco. Gli scuolabus sono gialli.

Ma la storia non può finire qui.

Quindi, continuate a provare. Le scuole sono gestite dallo stato affinché insegnino ai figli delle persone come guadagnarsi da vivere. Le carceri sono gestite dallo stato affinché insegnino alla gente come smettere di rubare. Ecco una grande differenza. "Non insegnano ai prigionieri come guadagnarsi da vivere?" chiede vostro figlio. No, rispondete. Il carcere insegna loro ad obbedire. E vostro figlio vi chiede: "Allora perché dovrebbero smettere di rubare quando usciranno dal carcere, se non sapranno come guadagnarsi da vivere?" Perché, spiegate voi, avranno paura di commettere cattive azioni. Vostro figlio vi chiede se le persone incarcerate imparino a fare cose cattive in prigione. Annuite. "Allora," chiede vostro figlio, "mandiamo la gente in prigione e a scuola in modo che possano imparare a condurre una vita buona? La sola differenza è che lo stato paga per un luogo in cui le persone cattive insegnano ad altre persone cattive come rubare senza essere scoperte, ma a scuola, lo stato paga le brave persone per insegnare ai bambini come essere buoni cittadini e come votare. Così, le persone cattive imparano come derubare le brave persone senza votare, e le brave persone imparano a rubare votando. È così che funziona?"

Ecco come funziona. Entrambi i sistemi utilizzano gli autobus per portare gli studenti a scuola, ma i colori sono diversi.

In prigione, i detenuti vendono droghe illegali. Gli studenti fanno lo stesso a scuola. In carcere il cibo è terribile. Non è tanto meglio a scuola – forse viene preparato dalla stessa azienda di ristoro. In carcere ci sono controlli costanti. Le guardie continuano a fare appelli per assicurarsi che ognuno sia presente. Gli insegnanti fanno lo stesso a scuola. Non è possibile lasciare la prigione senza permesso. Lo stesso vale per la scuola. In prigione i bulli la fanno da padrone. A scuola anche. Ma c'è una differenza. Gli autobus delle prigioni sono di colore bianco. Gli scuolabus sono gialli.

Questa storia è troppo estrema. I sistemi sono diversi. I criminali sono condannati da una corte di giustizia prima d'essere spediti in galera. Gli studenti, al contrario, sono innocenti. Alcuni prigionieri possono ottenere la libertà vigilata. La durata media in carcere per l'omicidio è sotto i dieci anni. Gli studenti rimangono nel sistema scolastico per dodici anni. Non c'è libertà vigilata.

Siate grati di non essere su uno di quegli autobus, bianco o giallo.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


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