Bibliografia

mercoledì 10 febbraio 2016

Bancarotta politica: fase tre

Ricordo a tutti i lettori interessati che è in vendita la mia traduzione dell'ultimo libro di Gary North, L'economia cristiana in una lezione, acquistabile a questo indirizzo: http://bit.ly/1JUqFIt. Con questo manoscritto North, attraverso uno sforzo letterario pregevole, unisce ciò che è stato diviso per anni da un mondo accademico cieco e sordo alla centralità dell'individuo nell'analisi economica: etica ed economia. L'escamotage della chiave di lettura teologica è utilizzata per chiarire al lettore come una visione epistemologica chiara sia fondamentale per uscire dall'attuale pantano intellettuale in cui è finita la teoria economica moderna.
__________________________________________


di Gary North


Peggy Noonan è stata una scrittrice di discorsi per Ronald Reagan e George H.W. Bush. Era fenomenale. Di questi tempi scrive articoli per il Wall Street Journal.

Quando scrive di politica, faccio attenzione. All'interno di Washington aveva agganci ai livelli più alti. Guardava. Pensava. Poi scriveva i discorsi.

Per scrivere un discorso che funziona con un pubblico, è necessario comprenderlo. È necessario quindi selezionare le parole giuste per ottenerne l'appoggio. Per tre decenni Peggy Noonan ha compreso il pubblico repubblicano meglio di chiunque altro.



OUTSIDER E INSIDER

Il suo ultimo articolo parla dei repubblicani in corsa per la candidatura a presidente. Pone una domanda ovvia: perché due outsider, Trump e Carson, sono davanti agli altri? La sua è la risposta più plausibile:

Quello che sta succedendo, e non solo con i repubblicani, è che gli elettori americani stanno scrutando gli ultimi 15 anni. In patria vedono un disastro economico seguito da una ripresa debole, una cultura che ogni giorno diventa più grossolana e più bizzarra, risultati educativi in calo e un governo federale più grande, più esigente e più corrotto. Nel mondo: due guerre non vinte, l'ISIS, una crisi dei rifugiati più grande di qualsiasi altra sin dalla fine della seconda guerra mondiale, Putin in movimento, l'influenza e il prestigio americani in declino.

Pensano: chi ci ha dato questo mondo? Chi ci ha governati negli ultimi 15 anni? Si rendono conto: sono stati i professionisti politici più accreditati, acclamati e con esperienza in entrambi i partiti. I professionisti ci hanno dato questo mondo -- le persone che sapevano quello che stavano facendo! Chi ha passato una vita in politica!

Questo è il lavoro congiunto di George W. Bush e Barack Obama. Questa è stata l'opera dell'amministrazione Bush/Obama. Ovviamente non lo dice apertamente, ma ne descrive i risultati.

Non dovremmo incolpare la cultura bizzarra di oggi a Washington. Il governo federale non si occupa di cultura americana -- per fortuna. Ma tutto il resto sulla sua lista degli orrori è il prodotto del governo degli Stati Uniti. Incluso il Federal Reserve System.

Gli standard educativi sono calati visibilmente sin dal 1963, anno in cui abbiamo raggiunto il picco nei punteggi SAT. Ma Bush ha dato il via al declino col suo programma assurdo, "No Child Left Behind." Proprio come ha fatto con il suo "Missione Compiuta".

I PR di Bush avevano una sorta di stramba capacità nell'etichettare le cose in modo sbagliato, a cominciare dalla guerra al terrorismo in Medio Oriente. Bush annunciò: "Questa crociata, questa guerra al terrorismo, ci impegnerà per molto tempo." Crociata. Sì. Ricordi del passato -- perfetti per ottenere il sostegno dell'Arabia Saudita. Il Pentagono ha poi fatto marcia indietro, rinominando l'invasione dell'Afghanistan "Operation Infinite Justice." Capisco. Crociata occidentale sostituita con giustizia infinita. Arabia Saudita, di nuovo. È stata presto ribattezzata "Enduring Freedom". Tale operazione si è conclusa ufficialmente con la vittoria militare americana in Afghanistan il 28 Dicembre 2014 -- guarda caso una domenica. Missione compiuta! Il team di Bush possedeva una sorta di "tocco di Mida"... ma al contrario.

Per non essere da meno, Obama ha perseguito con la retorica del disastro: "Race To The Top". Capisco. Obama. Razza.

Quel suono che sentite è il proverbiale raschiamento del fondo del barile.



TRE FASI

Warren Buffett è bravo con le descrizioni sommarie. Ha descritto così la progressione delle nuove idee economiche: in primo luogo, gli innovatori; in secondo luogo, gli imitatori; in terzo luogo, gli idioti. Ciò vale anche per la politica.

Siamo ben oltre la fase dell'innovazione politica. S'è conclusa nel 1952. Gli imitatori sono andati in pensione nel 2000. Ora al comando ci sono gli idioti.

In primo luogo, c'è stato il New Deal/Fair Deal: centralizzazione. S'è concluso con l'elezione di Eisenhower. Poi abbiamo avuto mezzo secolo d'imitatori, tutti affermanti d'essere gli eredi spirituali di Franklin Roosevelt. Reagan e Gingrich si sono uniti a tal coro. Ma con Bush II e Obama, gli idioti sono venuti alla ribalta.

Gli elettori repubblicani ne hanno avuto abbastanza.

"Ne avete avuto abbastanza?" è stato un magnifico slogan che ha portato alla vittoria i repubblicani alle elezioni del 1946. Vinsero in entrambe le camere del Congresso. Ma gli elettori non ne avevano avuto abbastanza. Ri-elessero Truman nel 1948. Eisenhower consolidò il New Deal/Fair Deal.

Kennedy ci diede qualcosa "di nuovo": la New Frontier. Poi arrivò la Great Society di Johnson: il consolidamento del New Deal. Dopo di che. . . solo altri slogan da attaccare sui paraurti delle automobili. Quello di Reagan era il seguente: "Morning in America". Si concluse con l'Irangate.

Nixon c'ha dato il Watergate. Ford c'ha dato Nelson Rockefeller. Carter c'ha dato G. William Miller come capo della FED, che a sua volta c'ha dato il 12% d'inflazione dei prezzi e il 20% nei tassi dei bond del Tesoro. Reagan c'ha dato i deficit. Bush c'ha dato una promessa: "Niente tasse nuove." Poi le ha alzate. Clinton c'ha dato Monica e un avanzo di bilancio federale, ma ha intaccato il surplus della previdenza sociale per ottenerlo.

Questa era la fase delle imitazioni. Poi hanno preso il sopravvento gli idioti.



ESAURIMENTO DEL CAPITALE

La popolazione non percepisce come si stia esaurendo il capitale. È qualcosa che possiamo vedere attraverso il deficit federale. Questo deficit è implacabile, ma gli elettori scrollano le spalle.

Stiamo parlando di un esaurimento del capitale su vasta scala. E, sì, anche culturale. Ma è molto più evidente a Washington. Le statistiche sono a disposizione di tutti affinché le possano vedere. Un deficit da $400 miliardi è visto come una stretta sul budget -- il meglio che possiamo aspettarci.

Quella che Noonan sta descrivendo è la fase finale di un particolare processo: la bancarotta dello stato. Ciò si riflette nel bilancio federale -- il bilancio on budget -- e soprattutto nel bilancio reale: le passività attualmente non finanziate di Medicare, previdenza sociale e Medicaid a circa $200,000 miliardi.

La bancarotta, in realtà, è tutta una questione di fasi. In quelle iniziali è appena visibile. Il reddito non tiene il passo con le spese. Lo spendaccione, quindi, prende in prestito denaro. "Nessun problema." Questa è considerata come un'anomalia temporanea. Poi la frequenza dei prestiti accelera, ma non vi è capitale sufficiente da giustificare l'aumento del debito. I contabili avvertono di guai in vista. Il debitore risponde: "Fin qui, tutto bene!" "Ce n'è di più da dove è fuoriuscito!" Il processo continua. Poi i contabili dicono: "Il futuro è adesso". Lo spendaccione risponde: "Mangiate, bevete e siate allegri, perché domani potremmo morire".

Il governo degli Stati Uniti può prendere in prestito denaro a 90 giorni a meno di due centesimi di punto percentuale. L'ottobre scorso poteva prendere in prestito denaro gratuitamente: zero per cento.

Una recessione produrrà tassi d'interesse negativi. Pagheremo il governo degli Stati Uniti affinché prenda il nostro denaro digitale e ce ne restituisca la maggior parte entro 90 giorni.

Il Congresso spenderà questo denaro gratuito senza pensarci troppo. Gli elettori faranno spallucce. "Ce n'è di più da dove è fuoriuscito!"

La popolazione percepisce che siamo passati attraverso lo specchio ("Attraverso lo specchio", il secondo libro su Alice, dove lo specchio è proprio il confine fra due mondi, il nostro e un altro che vive secondo una logica opposta, NdT). Ci stiamo allontanando sempre di più dallo specchio -- il nostro punto d'ingresso e di fuga.

E così ci ritroviamo Trump e Carson in testa al gruppo. Questa non era una follia dovuta alla calura estiva, ma qualcosa di reale su cui riflettere.

Noonan dice: esiste un'alternativa? Purtroppo neanche lei lo sa.

È possibile che quello di cui abbiamo bisogno in questo momento non sia un non-politico, ma invece un politico brillante e di talento affinché ci faccia superare questi tempi? (Sì, lo so: la domanda è "Chi?" Non lo so. I poteri dei politici di maggior successo tendono ad essere più chiari in retrospettiva.)

Quindi ritorna al trogolo della retorica, di cui è maestra. Questa è la salvezza mediante la retorica.

È da conservatori dire che dobbiamo tagliare la spesa in modo da tagliare i nostri deficit insostenibili, o è da conservatori dire che un affare è un affare, le generazioni hanno versato e hanno il diritto su tutto ciò che è stato promesso loro? È da conservatori dire che ci sono molti sprechi da tagliare, ma che in un momento di stress economico il popolo non accetterà tagli alle prestazioni e nessun partito serio dovrebbe nemmeno provarci?

Le parole chiave: dire.

A quanto pare ha trascurato queste sagge parole: "Le azioni parlano più forte delle parole." E quest'altre: "Parlare è facile." E anche queste: "Ma siate facitori della Parola e non soltanto uditori, illudendo voi stessi." E soprattutto queste: "Il re è nudo."



CONCLUSIONE

Nel suo romanzo, The Sun Also Rises, Ernest Hemingway descrive quello che stiamo vedendo.

    "Come sei finito in bancarotta?"

    "In due modi. A poco a poco, poi improvvisamente."


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


8 commenti:

  1. Non so perché Rand Paul si sia bruciato, durante la sua corsa alla casa bianca... di certo era il migliore tra questi candidati. Troppi tentennamenti sulla guerra e su altro probabilmente. Forse suo padre sarebbe stato perfetto in questa campagna elettorale.

    RispondiElimina
  2. penso che rand paul non vale una cicca. quando si declina, la leadership è sempre piu difficile. ma ancora resistono, in italia ci sta circa lo stesso livello di debito senza essere valuta di riserva mondiale.

    RispondiElimina
  3. Adesso tutti a lamentarsi dell'assenza di una figura quale "il super ministro del Tesoro dell'UE" e nel collasso prossimo e futuro faranno passare alla storia, come causa scatenante, la poca coordinazione d'intervento tra le banche centrali e la necessità di un governo mondiale. Siamo in mano a degli esaltati, che credono fermamente nelle loro stesse bugie e che purtroppo godono di credibilità acquistata con lauree costosissime presso università di prestigio.

    RispondiElimina
  4. Rand Paul non dispiaceva a me personalmente.... anzi ero esaltato dall'ufficializzazione della sua candidatura a presidente. Mi piaceva soprattutto quando affermava che l'Isis fosse stata una creazione americana, con gli aiuti ad al nutra per rovesciare il regime siriano.....

    RispondiElimina
  5. http://irprout.it/?page_id=491

    http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-10-01/un-governo-mondiale-grandi-monete-072652.shtml?uuid=ACDKO47

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Creano il problema (una bella guerra)e poi ti daranno la soluzione (il governo mondiale)...alla fin fine l'Unione Europea su questa falsa riga e' nata...insomma dovremmo avere un giorno la legge italiana, quella europea e quella mondiale e mantenere tre burocrazie.Fenomenale!

      Elimina
  6. Quanto mi manca Ron Paul!!! ...........
    http://www.mariamissiroli.it/index.php/81-appunti/libertarismo/261-ron-paul-il-vero-significato-della-tregua-di-natale-del-1914

    RispondiElimina