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giovedì 17 dicembre 2015
Una semplice ricetta per vivere meglio (non per tutti)...
di Bill Bonner
SUL MAR IONIO – Abbiamo viaggiato da Palermo ad Agrigento, da lì fino a Siracusa e infine a Catania. Questa è stata una rapida visita in Sicilia, non abbastanza per imparare molto.
La Sicilia è complessa. Bisogna dedicarvi tempo. Se ne avessimo di più, avremmo affittato un appartamento e l'avremmo conosciuta meglio.
Ma ora siamo su una nave, diretti verso l'isola greca di Santorini.
Stiamo seguendo il percorso usato 2,800 anni fa dai coloni greci che nel VIII secolo a.C. colonizzarono la Sicilia.
Stabilirono un avamposto a Siracusa e conquistarono tutta l'isola. Qualche decennio più tardi, stavano ancora combattendo contro i Cartaginesi. Poi, nel 264 a.C., furono i Romani che provarono a prendere il sopravvento.
Fu una lunga battaglia di cinquant'anni quella contro i Romani, la quale diede i natali ad uno dei più grandi geni del periodo classico – Archimede.
Una fortezza di pietra si staglia sul bordo dell'Isola d'Ortigia, a guardia dell'ingresso del porto di Siracusa.
Per prendere la città, i Romani dovettero attaccare suddetta fortezza, al cui interno c'era anche Archimede. Non fu facile, perché Archimede inventò nuove macchine – come "l'artiglio" e il "raggio di calore".
"L'artiglio" era montato su una gru gigante. Il suo raggio d'azione andava oltre le mura della fortezza e sballottava le navi romane che finivano lungo gli scogli.
Il "raggio di calore" consisteva in una serie di specchi che concentravano i raggi del sole sulle vele delle navi romane incendiandole.
Test recenti hanno avuto difficoltà a riprodurre i risultati di Archimede, facendoci pensare che le voci sul suo genio non erano affatto esagerate.
Nonostante le invenzioni di Archimede, i siracusani persero la battaglia dopo un assedio di due anni. Secondo la leggenda, Archimede era talmente preso dai suoi pensieri, a riflettere sul significato dei cerchi, che non s'accorse del soldato romano che avanzava per ucciderlo.
La Sicilia è stracolma di eventi storici. Forse fino alla preistoria. Se ne avessimo l'occasione, ci prenderemmo il tempo necessario per scavare più in profondità.
Le case sono a buon mercato nei paesi di montagna della Sicilia. Anche cibo e vino sono a buon mercato – e abbondanti.
Ci siamo chiesti come si possa vivere meglio con soli $500 al mese. E la nostra breve périple in Sicilia ci ha ricordato di come il gusto e lo stile facciano una bella figura su quello che è "meglio".
Un appartamento nella città di Piazza Armerina, dove si può cenare sulla piazza... sentire le campane di S. Anna... e scoprire la cultura siciliana, la storia, e l'esclusivo dialetto siciliano – sarebbe meglio di un camper in un parcheggio Walmart?
Dipende.
Il nostro obiettivo è quello di vivere meglio. Un modo ovvio per vivere meglio è quello di vivere in un posto migliore e mangiare meglio.
Naturalmente "posto migliore" può significare cose diverse per persone diverse. Alcuni vorranno vivere vicino al mare; altri vorranno vivere in montagna. Alcuni possono favorire la periferia; altri preferiranno la vita della città.
De gustibus non disputandum est, come dicevano i romani. Non si può discutere sui gusti.
Ma un'idea sembra semplice e facile. Almeno per noi.
In teoria è possibile acquistare piccole aziende agricole in molte parti degli Stati Uniti per soli $30,000.
Stando così le cose, ne potremmo comprare una se risparmiassimo $500 al mese per cinque anni. O con un finanziamento al 5% – si tratta solo di circa $150 al mese.
Ma quando abbiamo cercato di trovare qualcosa di simile a tal prezzo in West Virginia, non abbiamo trovato quasi nulla d'interessante. La maggior parte di quello che ritenevamo interessante costava circa $150,000.
Quindi o abbiamo capitale già a disposizione... o quest'idea non funzionerà. Anche se risparmiassimo $500 al mese per cinque anni e li usassimo per un acconto, presumendo che potremmo ottenere qualcosa per $130,000, ci ritroveremmo con un mutuo da $100,000. Troppo per un budget da $500 al mese.
Ma se si può cambiare il tipo d'acquisto, allora avremmo per le mani un ambiente che sarebbe possibile da controllare.
Molte delle piccole aziende agricole che troverete sono isolate. Molte sono circondate da bellezze naturali. Molte hanno vecchie case coloniche che possono essere aggiustate fino a soddisfare i vostri gusti.
Metteteci un forno a legna e un caminetto per il riscaldamento. Costruite una serra per il calore e il cibo. Create un giardino. Create un frutteto. Assicuratevi d'avere una connessione Internet e d'imparare a conservare gli alimenti: inscatolamento, essiccamento e congelamento. Allevate un maiale. Allevate una mucca. Le api. I conigli. I polli. Acquistate un vecchio camioncino.
Vi verranno i calli. Ma possono essere considerati calli felici – quelli che vi vengono quando fate le cose che vi piace fare.
Le tasse sulla proprietà delle piccole fattorie vanno dai $300 ai $500 l'anno. Alcune sono dotate di gas naturale gratuito. Quasi tutte hanno il legname. I vostri costi di cibo ed utenze potrebbero scendere quasi a zero.
La qualità della vita salirebbe? O scenderebbe?
Nella nostra immaginazione, potrebbe fare un grande salto verso l'alto. Niente più aerei da prendere. Non più Terminus Nord a Parigi. E potete dire addio all'Hotel Charlotte Street a Londra.
Oh, e le navi da crociera nel Mediterraneo?
Niente da fare.
In cambio otterremo una vita di lavoro tranquillo e di serafica routine. Come Diocleziano, che abbandonò il potere a Roma per coltivare i cavoli a Spalato, potremmo farci un pensierino.
Saluti,
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
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