Bibliografia

mercoledì 18 novembre 2015

Offerta di denaro e velocità

Questo è uno dei grandi miti economici che ancora aleggia nella mente di molti economisti e commentatori d'economia, ovvero, la presunta veridicità e validità dell'equazione di Fisher. Sebbene fosse stata teorizzata inizialmente nientemeno che da Copernico, fu Irving Fisher che la rese famosa e investì le banche centrali del potere di poter direzionare arbitrariamente l'ambiente economico. Come? Attraverso la presunta stabilità dei prezzi ottenuta mediante una costante manomissione dell'offerta di moneta. Per evitare qualsiasi crisi, dunque, sarebbe semplicemente bastato aumentare o diminuire i numeri dello stock della massa monetaria, e se ciò avesse fallito la colpa era sicuramente d'attribuirsi ad una mancanza d'incisività delle politiche monetarie. Questa, ad esempio, fu la tesi di Friedman per giustificare la lunghezza della Grande Depressione. Ma sia i monetaristi sia i keynesiani nel validare l'importanza della velocità del denaro, dimenticano una cosa: l'azione umana. Per essere più precisi, la domanda di moneta da parte degli attori di mercato: la volontà che hanno i venditori di scambiare i propri beni/servizi per denaro e la volontà che hanno gli acquirenti di scambiare il loro denaro per beni/servizi. Questi sono parametri decisamente imprevedibili che fanno parte dell'animo umano e dei relativi desideri di ogni persona, di conseguenza non possono essere liquidati in una "semplice" equazione. In sintesi, l'equazione di Fisher non è altro che l'ennesimo escamotage per giustificare la falsa onnipotenza e onniscienza di cui si forgiano le banche centrali.
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di Frank Shostak


Secondo il pensiero popolare, il concetto di velocità del denaro è semplice: in un qualsiasi intervallo di tempo, ad esempio un anno, una data quantità di denaro può essere utilizzata più volte per finanziare acquisti di beni e servizi. I soldi che una persona spende per beni e servizi in un dato momento, possono essere utilizzati successivamente dal ricevente per comprare altri beni e servizi.

Ad esempio, nel corso di un anno una banconota da dieci dollari potrebbe essere usata come segue: un panettiere paga dieci dollari ad un coltivatore di pomodori. Il coltivatore di pomodori utilizza i dieci dollari per comprare le patate da Bob, il quale utilizza i dieci dollari per comprare zucchero da Tom. I dieci dollari sono stati usati in tre transazioni. Ciò significa che i dieci dollari sono stati usati 3 volte durante l'anno, quindi la loro velocità è 3.

Una banconota da $10, circolante con una velocità di "3", ha finanziato in un anno transazioni per un valore totale di $30. Di conseguenza, se ci sono transazioni del valore di $3,000 miliardi in un'economia in un dato anno, ed esiste uno stock medio di denaro da $500 miliardi, allora ogni dollaro di denaro viene utilizzato in media 6 volte durante l'anno (dal momento che 6 x $500 miliardi = $3,000 miliardi).

Un'offerta di denaro da $500 miliardi viene potenziata per mezzo della velocità fino a farla diventare effettivamente di $3,000 miliardi. Ciò implica che la velocità del denaro può aumentare i mezzi di finanziamento. Da questo viene stabilito che: Velocità = Valore delle transazioni/offerta di denaro

Questa espressione può essere riassunta così: V = P x T / M

Dove V sta per la velocità, P sta per prezzi medi, T sta per volume delle transazioni e M sta per offerta di moneta.

Questa espressione può essere ulteriormente riordinata portando M dall'altro lato dell'equazione. Questo a sua volta darà la famosa equazione di scambio: M x V = P x T

Questa equazione stabilisce che la velocità moltiplicata il denaro è pari al valore delle transazioni. Molti economisti usano il PIL invece di P x T, concludendo in tal modo che: M x V = PIL = P x (PIL reale)

L'equazione di scambio sembra offrire molte informazioni sullo stato dell'economia.

Si presume che quando la velocità del denaro aumenta, ceteris paribus, il potere d'acquisto del denaro scende (es. i prezzi dei beni e dei servizi aumentano). L'opposto si verifica quando la velocità diminuisce.

Se per esempio la quantità di denaro aumenta del 10% in un dato anno, mentre il livello dei prezzi misurato dall'indice dei prezzi al consumo rimane invariato, vuol dire che c'è stato un rallentamento di circa il 10% nella velocità di circolazione.

Se la quantità di denaro rimane invariata, ma c'è un aumento del 10% del livello dei prezzi in un dato periodo, vuol dire che c'è stato un aumento del 10% della velocità di circolazione del denaro.

Secondo questo modo di pensare, quindi, sembra che la velocità sia un fattore determinante del valore del denaro.

Inoltre, se si dovesse presumere una velocità stabile, allora per un dato stock di denaro si potrebbe stabilire il valore del PIL. Le informazioni relative al prezzo medio, o il livello dei prezzi, permette agli economisti di stabilire lo stato della produzione reale e il suo tasso di crescita.

Le discussioni degli economisti vertono prevalentemente sulla stabilità della velocità. Se la velocità è stabile, allora il denaro diventerà uno strumento molto potente nel monitorare l'economia.

L'importanza del denaro come indicatore economico diminuisce una volta che la velocità diventa meno stabile e quindi meno prevedibile. Si sostiene che una velocità instabile implichi una domanda di denaro instabile, il che renderebbe molto più difficile per la banca centrale far navigare l'economia lungo la via della stabilità economica.



Domanda di Moneta e Velocità

La domanda degli individui per vari prodotti e servizi non è qualcosa che può essere impostato arbitrariamente, ma piuttosto coscientemente e volutamente. Le persone domandano cibo, perché offre nutrimento necessario per sostenere la vita e il benessere. Le persone domandano abitazioni, poiché necessitanti d'avere un riparo.

Affinché un bene possa essere domandato dagli esseri umani, deve avere determinate caratteristiche o elementi che contribuiranno al benessere umano. Quindi se la caratteristica principale del denaro fosse la sua circolazione, come potrebbe essere utile agli esseri umani? La velocità del denaro come potrebbe promuovere il benessere della gente?

Secondo Mises il concetto di velocità è fallace:

Analizzando le equazioni dello scambio si deve assumere che uno dei suoi elementi — l'offerta totale di moneta, il volume del commercio, la velocità di circolazione — cambi, senza chiedersi come tali cambiamenti avvengano. Non si ammette che i cambiamenti in queste grandezze non avvengono nell'economia nazionale come tale ma nelle condizioni individuali degli attori, e che il gioco reciproco delle reazioni di questi attori porti alle alterazioni della struttura di prezzo. Gli economisti matematici rifiutano di partire dalla domanda e dall'offerta di moneta dei vari individui. Introducono invece la nozione spuria di velocità di circolazione, elaborata sugli schemi della meccanica. (L'Azione Umana, p. 404)

Inoltre il denaro non circola in quanto tale:

Il trasferimento di moneta da uno all'altro è temporalmente immediato e continuo. Non vi è frazione di tempo in cui la moneta non sia parte del contante di un individuo o di un'impresa, ma soltanto in "circolazione". (L'Azione Umana, p. 407)

Secondo Mises:

I mezzi di scambio sono beni economici. Essendo scarsi, vi è domanda di essi. V'è sul mercato gente desiderosa di acquisirli e pronta a scambiare contro di essi beni e servizi. I mezzi di scambio hanno valore di scambio. Si fanno sacrifici per la loro acquisizione e si pagano "prezzi". La peculiarità di questi prezzi consiste semplicemente nel fatto che non possono essere espressi in termini di moneta. In relazione ai beni e ai servizi vendibili parliamo di prezzi o prezzi monetari. In relazione alla moneta parliamo del suo potere d'acquisto riguardo ai vari beni vendibili. (L'Azione Umana, p. 406)

La caratteristica principale del denaro è che le persone possono utilizzarlo come mezzo di scambio. L'introduzione del denaro nelle vite umane permette loro d'espandere e affinare la produzione di beni e servizi. Con l'esistenza del denaro, il prodotto di uno specialista può essere scambiato per il prodotto di un altro specialista.

Una volta che un individuo ha scambiato il suo prodotto col denaro, può tenerlo fino a quando non deciderà di scambiarlo per quelle merci di cui necessita. Si noti che scambiando i suoi beni per il denaro, egli ha esercitato una domanda di moneta.

La decisione d'acquistare una certa quantità di beni e servizi, significa abbassare la tesaurizzazione del denaro. Viceversa, la decisione di vendere beni e servizi implica un aumento della tesaurizzazione del denaro.

Il pensiero popolare non nega che il denaro sia sempre di proprietà di qualcuno. Tuttavia, si sostiene, ciò non esclude che esso circoli. Secondo questo modo di pensare, la velocità significa quanto velocemente il denaro passa di mano.

Di conseguenza, ceteris paribus, un aumento della velocità del cambiamento di proprietà del denaro porta ad un aumento dei prezzi. Invece un relativo calo della velocità porta a prezzi più bassi. Sembrerebbe che la velocità del denaro sia un'entità a sé stante che influenza il potere d'acquisto del denaro.

Il denaro, però, non può passare di mano senza la decisione del suo proprietario; ciò implica che è la domanda/offerta degli individui che determina il valore del denaro.

La velocità in questo caso, o quanto velocemente il denaro passa di mano, è il risultato d'individui che esercitano la loro domanda. Ciò a sua volta significa che la cosiddetta velocità non può avere alcun ruolo nella cornice del potere d'acquisto del denaro, perché non è un'entità indipendente.

Inoltre, come si è visto, la velocità è sempre P x T diviso la moneta, M, cioè P x T / M.

Su questo Rothbard disse:

E' una cosa assurda nobilitare un qualsiasi termine di un'equazione, a meno che non possa essere in qualche modo indipendente dagli altri termini dell'equazione stessa.

Essendo V = P x T / M, ne consegue che l'equazione di scambio sia ridotta a: M x (P x T) / M = P x T; il che si riduce a P x T = P x T, e questa non è affatto una verità. Significa affermare che $10 = $10, e questa tautologia non trasmette alcuna nuova conoscenza dei fatti economici. (Man, Economy and State, p. 735)



Conclusioni

Contrariamente al modo di pensare comune, la velocità del denaro non ha una vita propria. Non è un'entità indipendente e quindi non può causare nulla. L'apparente semplicità dell'equazione dello scambio e la sua conseguente accettazione diffusa dai principali economisti, sono state determinanti nelle valutazioni errate del vero stato dell'economia.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


7 commenti:

  1. alcuni articoli sono fondamentali. questo lo è

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    1. Ciao gdb, dai uno sguardo a questo: http://www.movimentoroosevelt.com/

      Mondialismo liberal...

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    2. come non lo conosco? è il partito del massone folle!!!!!

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  2. Non ho una forma mentis matematica, neanche elementare. Ho fatto controllare a mio figlio le equazioni e, verificatele, posso solo dire che Rothbard ha dimostrato matematicamente l'inconsistenza di quella equazione, che è solo una identità.
    Ma, per il potere, fa lo stesso. L'importante è che chi discute e sconfessa uno dei pilastri teorici del sistema non abbia alcuno spazio e nessuna prospettiva. In certi luoghi ed in certe epoche si rischiava ed oggi si rischia anche la vita.

    Ci sono un mucchio di verità ufficiali che non possono e non devono essere messe in discussione. Oggi si chiama politically correctness in Occidente. I liberi ed i liberali, da sempre, sono coloro che mettono in dubbio le verità del potere. Ascoltano e verificano. Cercano sempre di non essere passivi e creduloni. Sono malfidati e per questo hanno molta difficoltà ad affidarsi. Il dubbio è la quintessenza della difesa della libertà individuale (ed anche della vita e della proprietà). Porsi domande è fondamentale, soprattutto quando ci si rende conto che per molti altri è molto meglio e più facile non solo non porsi domande ma cercare qualcuno o qualcosa che fornisca tutte le domande da porsi e tutte le risposte da darsi. E questa è l'essenza del pensiero ideologico e di quello fondamentalista. Ma anche della delega estrema fino alla completa deresponsabilizzazione. Talvolta si viene fregati, ma tante volte ci si lascia fregare per ignavia ed insipienza.
    Occhi aperti! Sempre!

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  3. Ci sono alcuni punti che avrebbero meritato un approfondimento, per quanto minimo.

    Il primo che mi viene in mente è che se la velocità di circolazione alta è segno di salute economica, necessariamente la limitazione del contante è un male. Se devo pagare avendo nel portafogli un bancomat e contanti, i secondi battono i primi in velocità: ma così si favorisce l'evasione, come è noto fin dai tempi degli idioti.
    Per non parlare del fatto che chi propugna le solite equazioni econometriche e contemporaneamente il controllo dei soldi espone una vergognosa contraddizione, che non è ancora evidente nella mente degli idioti.

    Secondo: velocità alta è un concetto arbitrario, come molti altri nati nella terra degli idioti.
    Tende - a mio modesto avviso - a fare a pugni con la ricerca dell'equilibrio dei prezzi, salari ecc... per cui, la massimizzazione dell'una sconquasserebbe con facilità il granitico equilibrio dei secondi.
    La coerenza intellettuale non viaggia velocemente negli animi degli idioti.

    Terzo: se un soggetto a caso tanto caro agli idioti, come potrebbe - e sottolineo potrebbe - essere lo stato, spendesse tanto e velocemente per tirar su simpatici inceneritori con cui velocizzare il flusso di soldi verso ditte produttrici di chemioterapici, sarebbe questo segno di buona salute dell'economia?
    Angoli ciechi guidano il passo degli idioti.

    Riccardo Giuliani

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    1. Ciao Riccardo.

      Basterebbe presentare la seguente immagine per capire come mai la velocità del denaro è colata a picco negli ultimi 10 anni. Poi se ci aggiungessimo anche la performance di S&P 500, Russell 2000, Wilshire 500, ecc. capiremmo definitivamente come la realtà economica sia stata separata dal mondo fantasioso delle varie asset class tradate a Wall Street.

      In realtà la teoria quantitativa della moneta è sbagliata sin dalle sue fondamenta, perché cerca di astrarre attraverso dei numeri un istante di mercato che non può essere usato come modello per predire dove andrà il mercato stesso. Infatti, e non a caso, quando gli economisti fanno ricorso a questa identità contabile tengono costanti V e T (quest'ultimo nel breve termine), così da poter affermare che ricorrendo alla manipolazione dell'offerta di denaro si possa raggiungere con successo un obiettivo di prezzi soddisfacente. Sciocchezze. Questo è fumo macro gettato negli occhi degli individui per giustificare un'istituzione superflua che pretende di poter dirigere con successo l'ambiente di emrcato nel suo complesso. Stiamo vedendo i risultati...

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  4. Il problema, secondo me, non è tanto l'equazione che per costruzione può essere considerata corretta, quanto il fatto che si fanno diventare indipendenti le variabili dipendenti. In altre parole si inverte causa ed effetto. E' la stessa cosa che fanno quando dicono "dobbiamo aumentare i consumi per uscire dalla crisi". In realtà è uscendo dalla crisi che i consumi potranno aumentare. La velocità di circolazione è una grandezza statistica che dipende da prezzi, transazioni e massa monetaria circolante. E' una variabile dipendente di cui non vedo l'utilità se non sotto forma di curiosità statistica.

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