Bibliografia

venerdì 13 novembre 2015

La relazione degli inaffidabili — Perché la previdenza sociale potrebbe andare in bancarotta tra 12 anni

Uno dopo l'altro i programmi di welfare andranno a gambe all'aria. Questa è un'inevitabilità statistica. Questa è, più in generale, un'inevitabilità economica dovuta alla natura fraudolenta dei programmi previdenziali e pensionistici. In sostanza, sono solamente dei giganteschi schemi di Ponzi. La loro funzione è quella di fornire allo stato linfa vitale per la sua stupida attività finanziaria: prendere in prestito a breve e spendere a lungo. Solo lo stato poteva impegnarsi in una simile operazione. Di conseguenza non è una sorpresa se apprendiamo che il fondo fiduciario adibito ai programmi welfaristici per disabili andrà in bancarotta l'anno prossimo. Al giorno d'oggi gran parte della popolazione mondiale sopravvive grazie alla "generosità" del welfare state e, di riflesso, è totalmente dipendente dallo stato. Con l'acuirsi della situazione finanziaria, più individui si rivolgeranno a questa presunta scappatoia per deviare i colpi funesti della prossima crisi economica. Ma il potere ridistributivo del welfare state risiede nella capacità della società di creare ricchezza reale. Problema: al giorno d'oggi le continue interferenze dello stato e dei suoi tirapiedi, hanno indebolito progressivamente questo processo. Questo significa che quando gli assegni dello stato smetteranno d'arrivare ai "legittimi" beneficiari, la popolazione sperimenterà un brusco risveglio. Comprenderà quello che ha rifiutato di comprendere finora: le promesse dello stato vengono sempre e comunque infrante. Ciò vale anche per le pensioni e le prestazioni previdenziali. A tal proposito ho scritto un paper dettagliato sulle pensioni e sul sistema fraudolento su cui si basano. Potete scaricarlo gratuitamente a questo indirizzo. Ciononostante pochi l'hanno letto. Peggio ancora, pochi si preparano. Credono che tali problemi siano eventi lontani nel tempo, di cui non ci si debba occupare nell'immediato. In un momento storico in cui il capitale è più scarso che mai, la maggior parte delle persone preferisce affidarsi alle promesse assurde dello stato e attaccare quei messaggeri che tentano di sottolineare la natura fraudolenta del sistema pensionistico e previdenziale. Non lasciatevi fuorviare dalla propaganda statale. Pensate alle vostre opportunità e a come sia finanziariamente suicida affidarsi esclusivamente ad un unico ente per proteggere, in qualche modo, i propri risparmi. Fate, quindi, le vostre scelte, ma fatele sapendo che finirà male per chi si farà trovare impreparato.
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di David Stockman


La settimana scorsa i cosiddetti "fiduciari" nel sistema della previdenza sociale, hanno presentato la loro relazione annuale e gli stenografi nella stampa finanziaria mainstream hanno doverosamente segnalato che la resa dei conti, quando il fondo fiduciario rimarrà a secco, è stata spostata di un altro anno — fino al 2034.

Fate un respiro e calciate il barattolo. Ci mancano ancora cinque elezioni presidenziali!

Solo che non è questo quello che la relazione dice per davvero. I fondi OASDI (pensione e invalidità) hanno speso $859 miliardi durante il 2014, ma hanno incassato solo $786 miliardi in tasse, generando in tal modo $73 miliardi d'inchiostro rosso. E a detta dei fondi fiduciari stessi, i fondi OASDI vomiteranno un disavanzo di cassa da $1,600 miliardi durante i 12 anni che vanno dal 2015-2026.

Misurato usando le uniche cose che contano — entrate e uscite — il sistema della previdenza sociale è già fallito. Inoltre, anche in base alle rosee previsioni di bilancio della Casa Bianca, nei prossimi dodici anni le spese generali del fondo saranno superiori di $8,000 miliardi al netto delle imposte sui salari.

Inutile dire che questo significa che non ci sarà alcun surplus nei fondi per pagare il deficit OASDI. Lo zio Sam finanzierà i $1,600 miliardi di deficit di cassa aggiungendoli al debito pubblico. Cioè, Washington prevede di far sbarcare il lunario alla previdenza sociale seppellendo i contribuenti non nati sotto un debito pubblico più profondo, il tutto per finanziare i diritti insostenibili dell'attuale generazione di pensionati.

La domanda è questa: come hanno fatto questi tipi inaffidabili, guidati dal segretario del Tesoro Jacob Lew il quale ha firmato la relazione, a trasformare il fiume d'inchiostro rosso di oggi in altri 20 anni di tregua per i nostri politici codardi?

Lo hanno fatto riscattando asset fasulli; prenotando interessi fasulli su questi asset inesistenti; e proiettando una crescita del PIL non plausibile ed entrate fiscali fantasma.

E questa è solo la metà della storia!

Il fatto è che tutta la trafila della contabilità del fondo fiduciario permette a queste asserzioni fasulle di cumularsi, offuscando così il fallimento incipiente del sistema. E, come verrà dimostrato più avanti, questo è ciò che sta accadendo realmente — anche se si dà credito ai presunti "asset" da $2,790 miliardi che si trovavano nei fondi OASDI alla fine del 2014.

Detto in altro modo, i fondi fiduciari OASDI potrebbero risultare vuoti nel 2026, innescando un devastante 33% di tagli ai benefici degli imbranati benestanti che vivono nei campi da golf della Florida e a quelli delle vedove indigenti. Inutile dire che l'esercito di beneficiari previsti per la metà del prossimo decennio, non la prenderà molto bene.

Scorrerà il sangue per le strade di Washington e alla fine assisteremo ad uno sconcertante aumento delle tasse per finanziare il deficit. Tali misure disperate farebbero affondare una volta per tutte il mito di una crescita economica e il mito della creazione di posti di lavoro, illusioni che ancora aleggiano nell'economia degli Stati Uniti.

In breve, la relazione dei fondi fiduciari di quest'anno equivale ad un castello di carte contabile che sta camuffando una crisi sociale, politica ed economica imminente di una grandezza che non si era più vista dai tempi della Grande Depressione, o addirittura della guerra civile. Quindi ecco uno spacchettamento di questa massa di dati che oscura il pericolo imminente.

Il punto di partenza è la serie di dati nella relazione che apparentemente è solida. Vale a dire, il costo previsto di $15,500 miliardi nei prossimi 12 anni per pagare le pensioni, le pensioni d'invalidità e i relativi (minori) costi amministrativi.

Questo dato è sconcertante perché nei prossimi dodici anni si prevede che il numero dei beneficiari crescerà da 59 a 79 milioni, e che ognuno di questi cittadini abbia una paga che dà loro diritto ad un beneficio mensile. Anche l'aggiustamento COLA, ipotizzato tra il 2-3% ogni anno, è piuttosto difficile da discutere — quasi inutile se pensiamo all'aumento medio effettivo dell'IPC sin dal 2000.

Al contrario, l'aspetto monetario divertente lo troviamo sul lato dei finanziamenti. Quest'ultimo inizia con i $2,790 miliardi di "asset" parcheggiati nei fondi fiduciari OASDI alla fine del 2014.

In realtà, dietro questa cifra non c'è nient'altro che contabilità del governo. Questa cifra rappresenta presumibilmente i proventi del fondo fiduciario in base alle uscite, ma ogni centesimo è stato già speso molto tempo fa per portaerei, sussidi al cotone, progetti faranoici legati all'energia verde, strutture carcerarie per fumatori d'erba, borse di studio, monitoraggio dei cellulari operato dalla NSA, lanci spaziali e tutte le altre spese delle amministrazioni pubbliche di Washington.

Così, quando i tipi inaffidabili nei fondi fiduciari affermano che la previdenza sociale è "solvibile" fino al 2034, l'unica cosa che stanno dicendo realmente è che questo artefatto contabile da $2,790 miliardi non è stato ancora liquidato secondo le regole aritmetiche del fondo fiduciario. E stando a queste "regole" sarà piuttosto difficile da realizzare — non ultimo a causa della capitalizzazione degli interessi fantasma su tali asset fantasma.

Vale a dire, la relazione di quest'anno afferma che i fondi OASDI guadagneranno $1,200 miliardi in interessi nel corso dei prossimi dodici anni. A dire il vero, i pensionati e i risparmiatori della nazione potrebbero anche chiedere ai contabili di Washington come riusciranno ad ottenere un tasso d'interesse del 3.5% (ipotizzato) sugli asset del governo, se i normali cittadini guadagnano lo 0.3% sui conti bancari, o addirittura il 2.2% sui bond decennali.

Ma non è questa la vera truffa. Il fetore arriva dai calcoli del tutto arbitrari e ingiustificati circa il tasso di crescita del PIL nominale e di conseguenza il guadagno associato alle entrate fiscali sui salari.

Quello che hanno fatto i tipi inaffidabili nei fondi fiduciari, è stato giocare coi numeri affinché uscissero quelli desiderati. Cioè, hanno implicato un tasso di crescita del PIL sufficiente a mantenere il gettito fiscale sui salari vicino al livello dei pagamenti delle prestazioni, riducendo al minimo il disavanzo di cassa annuale.

Questo, a sua volta, fa sì che il saldo attivo del fondo fiduciario rimanga vicino al suo livello attuale di $2,700 miliardi, e, mirabile dictu, gli permetta di guadagnare $100 miliardi in "interessi" ogni anno. Tanto per capirci, i beneficiari non possono pagare i loro generi alimentari e i loro affitti con questo tipo di "reddito", ma serve solo a mantenere elevato l'equilibrio patrimoniale del fondo fiduciario e la sua solvibilità ancora per qualche anno.

Ma se inseriamo una cifra realistica per la crescita del PIL e per le entrate fiscali sui salari, il sistema di contabilità del fondo fiduciario crollerà; il barattolo invece di rimbalzare lungo la strada, sbatterà contro il muro dell'insolvenza.

Vale a dire, i tipi inaffidabili nei fondi fiduciari che hanno scritto la relazione, hanno presupposto che il PIL nominale crescerà ad un tasso annuo del 5.1% per i prossimi 12 anni. Ma il tasso di crescita reale non s'è mai neanche avvicinato a tale cifra durante tutto il XXI secolo fino ad oggi. Nel migliore dei casi queste persone stanno sognando, ma la verità è che o stanno mentendo o sono stupide.

Dati i venti contrari nel mondo e la mancata "velocità di fuga" interna, nessuno sano di mente si aspetta che il PIL degli Stati Uniti si alzi improvvisamente sui pedali e scatti in avanti. Eppure questo è esattamente ciò che i tipi inaffidabili nei fondi fiduciari previdenziali hanno ipotizzato: una crescita nominale del PIL del 35%, superiore al tasso di crescita effettivo del 3.8% registrato sin dal 2000.

Ma c'è di peggio. Poiché raggiungendo il picco del debito poco prima della crisi finanziaria, il tasso di crescita del PIL degli Stati Uniti è rallentato ancora di più. E nel prossimo decennio non vi sono prospettive per una ripresa economica significativa, soprattutto di fronte alla crescente marea deflazionistica nell'economia globale e all'inevitabile necessità della FED e delle altre banche centrali di normalizzare i tassi d'interesse. In mancanza di ciò, il sistema monetario mondiale imploderà.

Così, durante il primo trimestre del 2008, il quale ha segnato la fine della baldoria del credito interno, il PIL nominale era di $14,670 miliardi e durante il trimestre più recente ha raggiunto i $17,690 miliardi. Ciò equivale ad un aumento di soli $3,000 miliardi in sette anni e un tasso di crescita annuo del 2.7%.

Sicuramente ci sarà un'altra recessione prima del 2026. In caso contrario, ci ritroveremo con 200 trimestri consecutivi d'espansione del ciclo economico — una prospettiva assurda e mai sperimentata in precedenza. Infatti, nel mondo moderno guidato dal settore bancario centrale, in cui entrambe le recessioni di questo secolo sono state provocate dallo scoppio di bolle finanziarie, tale scenario è ancora più fuori di testa. Vale a dire, nessuna bolla che scoppia o crollo del mercato per 18 anni!

No, i cicli economici storici illustrati di seguito chiariscono che ci sarà un'altra crisi. Dopo tutto, in contrasto con l'ipotesi dei tipi inaffidabili nei fondi fiduciari secondo cui l'attuale ciclo economico durerà per sempre, e per la precisione altri 200 mesi fino alla fine del 2026, l'espansione media è durata solo 39 mesi e la più lunga solo 119 mesi.

Durante l'ultima contrazione del ciclo economico, infatti, il PIL nominale è diminuito del 3.4% tra il terzo trimestre 2008 e il secondo trimestre 2009. E quando si calcola la media con il tasso di crescita nominale del PIL (3.3%) che abbiamo avuto durante la cosiddetta ripresa degli ultimi quattro anni, non solo si ottiene il tasso tendenziale sopracitato (2.7%) di crescita del PIL nominale, ma si fa anche fatica a dire che potrà essere superato negli anni a venire.




Infatti vi è una marea deflazionistica che sta per inondare l'economia mondiale a causa degli ultimi 15 anni di stampa di denaro forsennata e repressione finanziaria da parte delle banche centrali. Monetizzando collettivamente $20,000 miliardi di debito pubblico e altri titoli, e spingendo i tassi d'interesse verso lo zero in termini nominali e in in territorio negativo in termini reali, hanno generato due massicce distorsioni deflazionistiche che hanno messo radici profonde nell'economia mondiale.

In primo luogo, il debito totale nei mercati del credito è salito da $85,000 miliardi a $200,000 miliardi. Questo significa che la futura crescita economica sarà gravata da costi debilitanti legati al servizio del debito.

Nel contempo i massicci sovrainvestimenti nel settore minerario, nel settore dell'energia, nel settore del trasporto e nel settore manifatturiero stimolati dal capitale a buon mercato, hanno generato un enorme eccesso di capacità. Questa situazione sta già causando una diminuzione dei prezzi delle materie prime e dei profitti industriali, e non c'è fine in vista.

I prezzi del ferro, che pochi anni fa hanno raggiunto un picco di $200 per tonnellata, ora sono sotto i $50 e vanno verso i $30. Stesso discorso per i prezzi del carbone che dai $400 per tonnellata si stanno dirigendo sotto i $100, mentre il greggio si sta dirigendo verso i $35 già raggiunti durante la scorsa crisi finanziaria, e il rame è sulla buona strada per passare dal picco dei $4/libbra a $1.

Queste correnti deflazionistiche sopprimeranno la crescita del reddito nominale per un decennio o più a causa di bassi investimenti di capitale, contrazione dei profitti industriali, crescita tiepida dei salari e calo dei prezzi di beni e servizi commerciabili. Di conseguenza, anche se il tasso medio di crescita del PIL nominale rimane al 2.7% realizzato nel corso degli ultimi sette anni, sarà davvero dura per l'economia americana.

Inutile dire che la legge dell'aritmetica può essere una cosa brutale se ci si aspetta una gamba rialzista assurda e si pretende che essa si realizzi a tutti i costi. In questo caso, un tasso di crescita del PIL al 5.1% come riportato nella relazione dei fondi fiduciari, porterebbe il PIL a crescere fino a $31,000 miliardi entro il 2026. Detto in altro modo, rispetto ai soli $3,000 miliardi di crescita nominale del PIL negli ultimi 7 anni, stiamo parlando di $14,000 miliardi nei prossimi 12 anni.

Ma vediamo un po'. Se teniamo conto dell'attuale crescita del 2.7%, allora il PIL arriverà a $24,000 miliardi nel 2026. Dal momento che le imposte sui salari OASDI sono pari a circa il 4.5% del PIL, non ci vuole tanto per capire che le entrate del fondo fiduciario sarebbero notevolmente inferiori (visto che l'economia si ritroverebbe $7,000 in meno).

Per essere precisi, i tipi inaffidabili nei fondi fiduciari hanno oliato la loro relazione per generare $1,425 miliardi di gettito fiscale per i prossimi 12 anni. Ma se teniamo conto del trend di crescita del PIL degli ultimi sette anni, i ricavi dalle imposte sui redditi sarebbero di soli $1,100 miliardi nel 2026, o $325 miliardi in meno rispetto alle aspettative.

Ed è qui che soggiace l'illusione contabile del fondo fiduciario. Ciò che conta non è semplicemente il delta di fine anno, ma l'intera area di differenza sotto la curva. Questo perché ogni dollaro in meno di gettito fiscale non solo riduce gli attivi di bilancio, ma anche gli interessi fantasma guadagnati su di essi.

Quello che succederebbe in uno scenario con minori entrate fiscali sui salari, è che gli attuali "asset" da $2,700 miliardi del fondo fiduciario inizierebbero a scomparire col passare del tempo. Di conseguenza verrebbe celermente revocato il permesso concesso a Washington di calciare il barattolo.

Vale a dire, invece di un totale di $13,200 miliardi di gettito fiscale dai salari per i prossimi 12 anni, l'attuale percorso di crescita del PIL ne genererebbe solo $11,200 miliardi. Quei $2,000 miliardi di differenza non solo farebbero a pezzi la maggior parte dei cosiddetti asset del fondo fiduciario, ma ridurrebbero anche il saldo finale tanto che ogni fine anno i guadagni dagli interessi sarebbero di $25 miliardi, e non di $100 miliardi come recita la relazione corrente.

In breve, entro il 2026 le entrate del fondo fiduciario sarebbero inferiori di $400 miliardi l'anno a causa di meno tasse e meno interessi. Di conseguenza il modesto deficit del fondo fiduciario previsto ($150 miliardi), esploderebbe a $600 miliardi.

Inutile dire che il massiccio deficit ammonterebbe a quasi il 33% delle uscite dell'OASDI ($1,800 miliardi) previste per il 2026. Ancora più importante, invece di un cuscino sano da $2,400 miliardi di asset, come proiettato dai tipi inaffidabili nei fondi fiduciari, il bilancio scenderebbe ad appena $80 miliardi a fine 2026.

Questa cifra rappresenta circa 15 giorni di spese dell'OASDI per il prossimo anno. Il sistema andrebbe in bancarotta. I benefici previdenziali verrebbero tagliati automaticamente al livello del gettito fiscale, o del 33%. La più grande crisi sociale del secolo si abbatterebbe su ogni collina e su ogni valle.

Sì, Jacob Lew è un burocrate di Washington/Wall Street che non riuscierebbe a cogliere i difetti della contabilità del fondo fiduciario nemmeno se qualcuno glieli facesse vedere puntandoli col dito. E a quanto pare la stessa cosa vale per gli altri amministratori del fondo fiduciario.

Ma qui è dove entra in gioco la venalità. Per arrivare al fatidico obiettivo di crescita del PIL nominale al 5%, la relazione degli amministratori del fondo fiduciario presuppone che il PIL reale raggiunga la crescita del 3.1% l'anno fino al 2020.

Oh, suvvia! Sin dal picco pre-crisi alla fine del 2007, la crescita del PIL in termini reali è stata in media solo dell'1.2% annuo, e solo dell'1.8% l'anno durante gli ulitmi 15 anni.

Chiunque abbia previsto una crescita reale del 3.1% fino al 2020, è un irresponsabile e un disonesto.

Definire la loro opera mendace la "relazione degli inaffidabili", è più lusinghiero di quello che in realtà meritano.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


33 commenti:

  1. Avrei un problemuccio che esula dal contesto. Come affermato nel intro è possibile scaricare gratuitamente il paper dettagliato sulle pensioni dall' indirizzo scribd.com il fatto è che per scaricarlo ti viane chiesto di registrarti o utilizzando l' indirizzo mail o l' account facebook. Beh io l'ho fatto con facebook il punto è che si apre una finestra dove mi si danno tre opzioni di abbonamento tutte a pagamento. La domanda è c'è qualcosa che ho sbagliato oppure sono cambiati i termini?

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    1. Salve Anonimo.

      Credo che siano cambiati i termini... e me ne sono accorto solo ora perché lei me lo ha fatto notare. Credo, inoltre, che per usufruire del "vantaggio" di scaricare i documenti gratis debba caricarne uno lei nella sua bacheca. Stando così le cose, mi mandi una e-mail e provvederò a farle avere il .pdf del documento.

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    2. La ringrazio per la disponibilità, comunque mi è sufficiente leggere i documenti direttamente dal link fornito sopra piuttosto mi sorge un' altra curiosità: a che bacheca si riferisce a quella di facebook?

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  2. https://www.youtube.com/watch?v=IGAhH3ZWink

    E' la somma che fa il totale...

    Non è solo la promessa previdenziale che fa acqua da ogni parte...
    Si stanno accumulando a velocità incrementale minacce ed ingiustizie di ogni tipo...
    E' la somma che fa il totale...

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  3. Nel frattempo...

    Coming to a Balance Sheet Near You: $2 Trillion in Leases

    Sembra di rivedere il casino della Enron 14 anni dopo. Questo per sottolineare quanto sia "cambiato" il sistema sin da allora. La società di Lay, apparentemente solida prima del 2001 e con un multiplo di valutazione delle azioni alle stelle, in un batter d'occhio è finita sul lastrico nello stupore generale. Quando la pianificazione monetaria centrale tenta di tenere a galla un boom insostenibile, funge da tappo all'inevitabile correzione che quando si scatena ha un effetto a valanga. Viene da chiedersi, dunque, come farà zia Janet ad "alzare" i tassi in questo ambiente economico...

    Qui abbiamo una montagna di debiti mascherata da leasing. Non aspettatevi quindi che sia la SEC a scoperchiare questo vaso di vermi (il Congresso amava i fondi Enron per le campagne elettorali), perché nel caso di Enron è stato un hedge fund a porre gli occhi sui bilanci fasulli della società di Lay. Ovvero, una margin call. Da questo punto di vista, stavolta non sarà affatto diverso.

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  4. A tal proposito ho scritto un paper dettagliato sulle pensioni e sul sistema fraudolento su cui si basano. Potete scaricarlo gratuitamente a questo indirizzo. Ciononostante pochi l'hanno letto.
    È il mercato bellezza

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    1. Corretto. A che serve essere vincitori, se poi vincono tutti?

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    2. Ma così come le idee, anche le scelte hanno conseguenze e bisogna saperle accettare.

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  5. Basta accendere la televisione per vedere le tragiche conseguenze inintenzionali dell'interventismo politico.
    In ogni aspetto della nostra esistenza. La cooperazione volontaria è ridotta a paravento di decisioni di tutt'altra natura.
    Oggi solo un altro episodio di una lunga storia che è cominciata molto tempo fa. Probabilmente negli ultimi anni del XIX secolo.

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  6. Da cui ne consegue che il mercato (l'insieme di tutte le azioni di ogni singolo individuo) è l'unica entità in grado di allocare correttamente ed efficacemente le scelte dei partecipanti al suo interno. Se ci pensate, è un ottimo escamotage della natura per tenere a bada il lato oscuro degli individui.
    Quindi come si spiegano i fallimenti del mercato?
    Inoltre, il meccanismo per cui l'insieme di tutte le azioni di ogni singolo individuo alloca correttamente ed efficacemente le scelte dei partecipanti al suo interno dovrebbe valere, ad esempio, per il traffico stradale. Perché ci sono gli ingorghi? E, soprattutto, perché i sistemi di trasporto regolati (ferrovie, aerei) producono meno incidenti (e tragiche conseguenze) del traffico veicolare?

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    1. Adesso le do prova di come funziona l'asimmetria informativa: https://youtu.be/IHvkJyRCjKw e https://youtu.be/aljypA3UdCc.

      Perché parlo di asimmetria informativa? Se va dal panettiere lui sa sicuramente molte più cose sul suo prodotto di cui lei non ha idea. Dal meccanico? Peggio. Su questo blog? Ne ha appena avuto prova. A leggere i manuali di microeconomia dovremmo vivere in un continuo "fallimento di mercato". Fallimento rispetto a cosa? Al videogioco in cui tutti sappiamo tutto e massimizziamo funzioni quantificabili e sommabili in un "benessere nazionale". In tale universo il sistema perfetto sarebbe il socialismo pianificatore... il che è tutto dire.

      E invece il mercato funziona. Come mai? Perché l'asimmetria informativa è una caratteristica fondante del mercato. I prezzi di mercato non sono qualcosa che si può scostare o meno da un "ottimo" di "perfetta concorrenza" conosciuto (non si sa come) dagli economisti, ma sono segnali che diffondono la conoscenza. (Cfr. Hayek, The Use of Knowledge in Society.) In sintesi il mercato serve per diffondere informazioni tramite il meccanismo dei prezzi e quindi è lo strumento per livellare l'asimmetria informativa. Sui libri di testo universitari, invece, si legge che quest'ultima pregiudica il primo. Può benissimo usare tali libri per accendere il camino.

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  7. 1) Dammi del tu.
    2) Ho compilato una tesi sul traffico. So cosa si parlo. Due esempi di incrocio senza semaforo ripresi per meno di due minuti ciascuno sono ben lontani da un campione statistico significativo. Certi punti vengono progettati appositamente in maniera "pericolosa" per costringere chi ci passa a ragionare e condurre in maniera prudente. Perché, in precedenza, la mano invisibile li faceva scontrare.
    3) Nei due esempi, cosa c'entra l'asimmetria informativa? chi è ne ne "sa" più degli altri? Al contrario: poiché tutti quelli che ci arrivano sanno di non sapere. Perciò fanno attenzione. E questo potrebbe ridurre gli incidenti.
    4) Le bolle sono esempi del dispiegarsi della potenza dell'asimmetria informativa.
    5) Le pensioni private sono più sicure? Perché i fondi pensione per spuntare rendimenti migliori, investono in azioni. Ingenti quantità di denaro (gli accantonamenti pensionistici di decine di miliardi di lavoratori) inondando il mercato e gonfiando bolle che poi esplodendo mandano sul lastrico i futuri pensionati (è già successo). Come il sistema pubblico. Perché farsi fregare i soldi dal "mercato" (cioè da chi ha convinto i gestori dei fondi a puntare su azioni che avrebbero, poi, deflagrato lucrandoci) è più virtuoso che pagare le pensioni coi contributi di chi lavora?
    6) Esempio di asimmetria informativa: l'eurocrisi. Le banche tedesche prestano senza criterio ai privati greci. Perché i greci sono da massacrare e le banche tedesche da salvare? Chi gestiva maggiore informazione?
    7) Esempio di asimmetria informativa: VW. L'azienda tarocca i dati. Perché devono essere licenziati migliaia di dipendenti? Cosa sapevano loro dei motori truccati?
    8) Quindi antitrust e consimili sono completamente inutili o addirittura dannosi?

    Grazie
    Buona giornata

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    1. 2) & 3) Mi permetto di peccare di presunzione in questa prima affermazione: chiunque, o almeno quasi chiunque, si sarebbe aspettato un incidente al primo secondo. Eppure non ce n'è alcuno per il lasso di tempo visualizzato. Ma questo solo per dire che nell'ambiente di mercato c'è sempre qualcosa che "ne sa di più". Ma al di là di ciò l'esempio del traffico è un esempio errato di mercato. Potrebbe essere un buon esempio per semplificare il funzionamento dell'attività sociale, ma non è un buon esempio per semplificare il funzionamento dell'ambiente di mercato. Dal punto di vista prasseologico, invece, possiamo concludere che gli individui tendono a preservare gli oggetti in loro possesso perché ricoprono un livello alto nella loro classifica dei beni più preziosi in loro possesso. Di conseguenza attraversano l'incrocio con cautela per difendere i propri possedimenti. Ciò non solo evita di perdere beni reputati preziosi, ma permette a tutti di uscire incolumi da una situazione potenzialmente pericolosa.

      Il "fallimento del mercato" è una formula senza senso invetata dai pianificatori centrali per insabbiare le loro interferenze che portano costantemente a dei disastri.

      4) Nella fase di bust, sì. Nella fase di boom, dipende.

      5) Ho forse affermato che il pensionamento "privato" sia più sicuro? Anche i fondi privati "investono" in pile e pile di IOU sovrani, di conseguenza ciò non li rende più solvibili del sistema pensionistico statale. Quello che è stato messo in evidenza è come l'attuale sistema pensionistico statle sia solamente uno schema di Ponzi coercitivo e come l'ambiente di mercato sia stato trasformato in una trappola mortale per i risparmiatori ignari.

      6) No, no, qui non c'è alcuna asimmetria. Sono stati commessi degli errori e nessuno vuole pagare per le distorsioni che ne sono seguite. I banchieri tedeshi hanno fatto una cosa stupida quando hanno prestato denaro ai greci e alla combriccola dei PIIGS. Pensavano che fossero come loro. Si sbagliavano. E infatti, sebbene la Merkel con la bocca dica "no,no" ai salvataggi centrali, con gli occhi dice "sì, sì". L'asimmetria è perturbata e i segnali di mercato che ne scaturiscono sono distorti. Ecco perché i banchieri centrali stanno andando alla cieca con le loro politiche.

      7) Quella è una politica aziendale. Giusta? Sbagliata? Chi lo sa...

      8) Corretto.

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    2. 2 + 3) Esistono diversi corsi universitari (io ne ho seguiti alcuni) che trattano di traffico. L'argomento sarebbe lungo: le equazioni che descrivono il fenomeno sono abbastanza complesse. Non mi stupirei se quei due incroci provocassero meno incidenti di altri punti più "sicuri". Basta poi, una piccola perturbazione per generare code pressocché inesauribili. Con una rotonda ben progettata si renderebbero inequivocabilmente quegli incroci più sicuri e scorrevoli.
      Nel traffico, come nel mercato, ci sono molti individui che, per raggiungere il proprio obiettivo fanno delle scelte dovendo interagire con loro. Se si autoregola il mercato si autoregola il traffico. Ma è chiaro che, per entrambi, non è vero. Devono esistere delle regole: poche, chiare, fondanti: non si circola sui marciapiedi; alle intersezioni si rispetta l'ordine di precedenza.Così sul mercato: si rispettano i contratti; non si truffa la controparte; non si usano informazioni riservate. L'anomia è il carattere distintivo della barbarie, e non il contrario; l'eccesso normativo è il fondamento della tirannide.
      4) Al massimo, il contrario. Nella fase di boom i prezzi di mercato divergono sempre più velocemente dal valore corretto, mentre nel bust vi ritornano repentinamente.
      5) No. Ma non lo hai mai scritto esplicitamente prima d'ora. E non ne hai mai sottolineato la natura "speculativa". E continui con la fissazione del debito pubblico. I fondi pensione investono su tutto, per ridurre il rischio del portafoglio: obbligazionario sovrano e societario, azionario, valutario, materie prime. Ci sono fondi che investono solo su obbligazionario sovrano, ma sono gli strumenti più sicuri e meno redditizi. Se investissero solo in azioni sarebbero più solvibili, secondo te?
      6) Quindi la famiglia Pitzalis e la DB avevano lo stesso livello di informazione sul mercato del credito greco? Con la crescita del PIL greco al 4% e aumento del debito estero del 200%, chi dei due aveva meno strumenti per tale decisione?
      7) Il prezzo del titolo VW ha cominciato a declinare da aprile 2015 (5 mesi prima dello scoppio dello scandalo). Siamo sicuri che non ci sia asimmetria informativa (qualcuno parlerebbe di insider trading)?
      8) Quindi trust e monopoli vanno tollerati e, magari, incoraggiati.

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    3. 2) + 3) È indubbio che debbano esistere delle regole chiare all'interno dell'ambiente di mercato, ma questa necessità è richiesta dagli attori di mercato stessi. Più è chiaro e trasperente l'ambiente di mercato, maggiore sarà l'efficienza con cui verranno stipulati accordi e siglati patti. Infatti le caratteristiche a cui l'essere umano tende ad avere più interesse sono esattamente tempo ed efficienza, ed allocherà quante più risorse affinché esse siano massimizzate. Ciò non toglie, però, che siano effetti del mercato, ovvero, conclusioni logiche di un determinato corpo di azioni. Detto in altre parole, sono fenomeni di mercato (seppur essenziali); sono il risultato del mercato.

      Ma ecco il punto. Il traffico è il risultato di un progetto alla base del quale esiste una determinata pianificazione di un manipoo d'individui. Come affermi, infatti, esistono "equazioni complesse" che descrivono il fenomeno. Niente di tutto ciò può esistere in economia. Sebbene la matematica possa aiutare, non è fondante la scienza economica. Perché? Perché sono gli autisti che creano la strada passo dopo passo. Non viaggiano su un percorso determinato, bensì creano il proprio il quale s'interseca con quello altrui. È come se viaggiassero su una strada in costante divenire, impossibile da prevedere. Sanno quello che devono fare, ma non sanno dove andare. Quello che la pianificazione centrale vuole disperatamente fare, è farli viaggiare sulla sua autostrada già tracciata. Per il resto, credo che Dna abbia detto tutto quello che c'era da dire.

      4) Io ho scritto dipende perché esiste il boom sostenibile ed il boom insostenibile. Mentre i bust è unico per tutti e due i casi, e data l'emersione di nuove opportunità l'asimmetria d'informazioni premia chi le nota e le sa cogliere.

      5) Cosa non è chiaro in "schema di Ponzi coercitivo"? Poi è chiaro che l'ambiente di emrcato manipolato favorisce alcuni e sfavorisce altri, di conseguenza è principalmente d'uopo posizionarsi al fine di proteggersi piuttosto che d'investire. Attenzione però a definire "più sicuri" i bond sovrani. Non è così. Ad esempio al giorno d'oggi rappresentano la madre di tutte le bolle presenti sulla scena economica, ma solo in virtù della massiccia offerta d'acquisto scatenata dalle varie banche centrali e da pezzi di carta senza valore (es. Basilea III) che dicono che sono sicuri.

      Comunque il problema non sono i bond o le azioni. Il problema per tutti i fondi sovrani è che le banche centrali hanno annientato costantemente e progressivamente il price discovery all'interno dell'ambiente di mercato. In questo modo è praticamente impossibile quale asset sia sicuro o meno. Stanno procedendo in avanti bendati, qualunque sia l'investimento.

      6) Il problema con i boom insostenibili è che permettono a quelle entità che gozzovigliano nei mercati di sottrarre artificialmente quote di mercato alle attività esistenti. Ovvero, sottraggono risorse scarse dall'economia e le sprecano, impedendo a quelle attività che creano ricchezza di generarla nell'effettivo. Il desiderio di partecipare alla festa del credito facile è quello di non perdere quote di mercato nel breve periodo, pensando di cavalcare la bolla fin quando possibile ed uscirne un attimo prima che scoppi. Non accade quasi mai, e la stragrande maggioranza delle volte si finisce come le banche commerciali tedesche che sono nella melma fino al collo a causa dei prestiti non performanti concessi ai PIIGS.

      7) Anche se fosse insider trading... e quindi?

      8) Se sono monopoli sostenuti dal mercato non c'è alcun problema.

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    4. Nel turbinio dei commenti mi sono perso un po'. Se non ho capito male, deduco quanto segue.

      Il monopolio non è per forza un problema, se in mano ad un privato.
      L'insider trading presunto per una grossa azienda privata (?) non sarebbe un problema.
      Le asimmetrie informative non sarebbero un problema, perché chi ne è avvantaggiato se lo merita (perché ha lavorato per questa condizione?).
      Esistono boom sostenibili e non sarebbero un problema.
      Basilea III stabilisce che i titoli di stato sono sicuri.
      Ho frainteso, per caso, qualcosa?

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    5. Il monopolio non è un problema se le azioni degli individui sono indirizzate a sostenerlo. Ovvero, la Coca-Cola ha il monopolio sulla relativa bevanda e se domani mattian tutti si svegliassero e decidessero di bere solo Coca-Cola non sarebbe affatto un problema. Discorso diverso sarebbe se fosse lo stato ad imporre a tutti di bere solo Coca-Cola.

      Le asimmetrie informative non sono un problema perché permettono alle informazioni di segnalare le condizioni di mercato al resto degli attori di mercato. Fondendo tali informazioni con le loro conoscenze, essi possono compiere scelte imprenditoriali in linea con le proprie aspirazioni. Più questi segnali vengono lasciati alla gestione degli attori che li trasmettono, più l'informazione sarà accurata. L'insider trading ricade in questa condizione e sopprimerlo significherebbe bandire un segnale di rischio importante. Il front-running delle banche comemrciali e degli hedge fund alle banche centrali epr quanto riguarda i bond sovrani è una sorta d'insider trading legalizzato a vantaggio solo di alcuni player.

      In conclusione, poi, i boom sostenibli sono quelli alimentati da risparmi reali e tassi d'interesse non manipolati e, sì, la normativa di Basilea II in sostanza dichiara che i bond sovrani sono praticamente asset privi di rischio.

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  8. http://www.rischiocalcolato.it/blogosfera/tex-willer-storia-di-un-vero-eroe-libertario-124790.html?utm_source=feedburner&utm_medium=twitter&utm_campaign=Feed%3A+RischioCalcolatoArticoliRecenti+%28Rischio+Calcolato+%C2%BB+Articoli+Recenti%29


    http://www.washingtonsblog.com/2015/11/the-first-question-to-ask-after-any-terror-attack-was-it-a-false-flag.html

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    1. Ciao Anonimo.

      Ci sono due cose che, al di là di come uno la pensi, credo che siano oggettivamente incontrovertibili: i terroristi preferiscono le vittime disarmate & gli stati europei preferiscono che gli individui siano disarmati.

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  9. Ciao
    Intervengo solo per dire che mercato e circolazione stradale non sono ambiti paragonabili e quindi la metafora della regolazione del traffico non è calzante col mercato. Anche se è tra le metafore più abusate da chi ritiene che le interazioni umane di scambio debbano avvenire lungo canali prestabiliti dal un pianificatore centrale esterno e supervisore. Ma è un paragone errato completamente.
    Il mercato è l'ambito delle azioni volontarie di scambio e l'unica regola deve essere il rispetto dei contratti. Per tutto il resto, il mercato non ha limiti di alcun tipo essendo un fenomeno mutevole, imprevedibile e non irrazionale di relazione per lo scambio di beni e servizi mutevoli.
    Nella circolazione stradale non c'è nessuno scambio di beni o servizi, l'ambito non è infinito, ma sempre delimitato e ci deve essere per forza di cose una direzione ed un verso. La viabilità deve essere regolata per il suo buon funzionamento ma non è un ambito di azioni di scambio di beni e servizi. È l'ambito delle azioni di spostamento. Qualsiasi paragone è una forzatura insensata. Come paragonare capre e cavoli.
    Sono le stesse relazioni multiformi di scambio a dare una invisibile autoregolazione al mercato. Chi scambia beni e servizi scadenti o pericolosi viene automaticamente emarginato. Chi non incontra il consenso degli attori degli scambi viene emarginato ed obbligato a cambiare o ad abbandonare. La mano invisibile è questa autoregolazione spontanea determinata dagli scambi stessi.
    Quel paragone indica un ragionamento di tipo politico, gestionale ab externo, da una posizione estranea aliena rispetto all'ambito delle relazioni economiche di scambio volontario.
    Il traffico si svolge lungo linee prestabilite con direzioni e versi e tempistiche che necessitano per un miglior funzionamento delle canalizzazioni di una regolazione che tenga in considerazioni un determinato numero di fattori (volumi, tempi, luoghi, ecc ecc). Ma non è un luogo di scambio, ma solo un luogo di spostamenti. Non sta in piedi un qualsiasi paragone.

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    1. I video proposti da Francesco indicano che nell'ambito delle azioni di spostamento il buon senso dei partecipanti può fare apparenti miracoli. D'altronde, anche su di un marciapiede affollato il movimento si può realizzare quando spontaneamente tutti i pedoni realizzano inconsapevolmente che il modo migliore per non fermarsi sta nell'assecondare la velocità del flusso e nell'evitare lo scontro che impedirebbe lo spostamento.
      Il mercato non fallisce mai. Sono gli attori del mercato che hanno sbagliato i loro calcoli a fallire. Non il mercato. Il mercato è solo l'ambito nel quale avvengono questi fenomeni. Il mercato non è la strada con la curva cieca che provoca incidenti. Il mercato non ha curve né rettilinei né piazze né incroci né salite né discese né gallerie né ponti .... Il mercato è l'ambito generico delle azioni di scambio economico.
      Il controllo di questo ambito, estraneo al mercato stesso, può facilmente essere causa di errori di calcolo economico da parte degli attori del mercato. Il governo interventista, la banca centrale che fissa arbitrariamente il prezzo del mezzo di scambio, sono attori estranei alla volontarietà degli scambi e causa di distorsioni pericolose del fenomeno dinamico che sono gli scambi volontari.
      In un mercato autoregolato, recessioni e prosperità sono avvenimenti continui che riguardano rispettivamente coloro che hanno fatto un calcolo economico errato o corretto. Invece, i crolli generalizzati sono determinati da fattori estranei alla normale selezione tra vincenti e perdenti. Sono determinati da distorsioni arbitrarie dell'ambiente degli scambi operate da arbitri esterni che stabiliscono di orientare l'ambiente stesso secondo le loro presunzioni di conoscenza del meglio. Le distorsioni non riconosciute producono un accumulo generalizzato di errori di calcolo economico e conseguenti inevitabili fallimenti che non sono altro che il ristabilirsi del normale spontaneo funzionamento degli scambi stessi. Questo significa che la spontanea autoregolazione può essere forzata e deviata per un po' ma non può in nessun modo essere bloccata per sempre. La libertà, alla fine, vince sempre. Perché è inevitabile. Dove non c'è libertà le cose prima o poi si fermano, si sclerotizzano e crollano da sole. E non è mai andata diversamente da così. Tanto varrebbe risparmiarsi il dolore grande connesso ai più grandi tentativi di intrappolare la logica delle azioni di scambio tra gli individui.

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    2. E in cosa differirebbe il traffico dal mercato? In entrambi si riscontra la presenza di molti individui che, per raggiungere il proprio obiettivo fanno delle scelte dovendo interagire tra di loro. Molte delle strade che utilizziamo oggi sono sentieri battuti da millenni. Ritenete, forse, che il mondo sarebbe migliore senza regole?

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    3. Il fine dell'interazione è la differenza. Come ho scritto sopra nel traffico interazioni di spostamento, nel mercato interazioni di scambio. Non è possibile assimilarle. C'è una bella differenza tra scambiarsi un bacio ed alzarsi dal divano. Oppure, no?
      Un buon funzionamento del mondo lo determinano assai più spesso i singoli individui piuttosto che le istituzioni. E di esempi ce ne sono a bizzeffe. Basta scorgerli. Anzi, molte volte le istituzioni piu invadenti complicano il raggiungimento della soluzione di buon senso. Il semaforo funziona in molti casi, così come la rotonda, ma non in tutti casi. L'esperienza ed il buon senso ne hanno determinato l'utilità marginale rispetto alle singole circostanze. Il semaforo e la rotonda non sono perciò diventate istituzioni invadenti. Ma lo sono quando complicano le cose.

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    4. Mi intrometto solo per sottolineare con veemenza che nessuno sta sostenendo il fatto che non debbano esistere regole, solo che esse sono il risultato dell'azione umana. Quindi, parlandone, non farebbe altro che allontanarci dal dal discorso economico. Comunque, se sei interessato, ti consiglio la lettura di questo articolo di Rothbard: Come avere legge senza legislazione.

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    5. dna ha ragione. traffico e mercato sono fenomeni assolutamente differenti non assimilabili. il fine della circolazione è arrivare in un punto attraverso le strade. individui percorrono determinati percorsi e si possono trovare in interazioni collettive. pertanto le norme devono regolare interazioni collettive. se vogliamo proprio azzardare un paragone, possiamo dire che le strade sono "beni comuni" dei quali viene regolamentata la modalita d uso ai fini del raggiungimento del proprio fine (arrivare in un posto) da parte di ogni utente. nel mercato le relazioni sono interindividuali. i fini sono personali. le regole devono riguardare solo il "modo" di svolgimento delle interazioni: sanzioni ad inadempienze contrattuali, metodi di enforcement etc.
      sono problema privato, non collettivo. a meno che... non si pensi che le interazioni delle persone devono servire a fini estranei alle persone: ai fini previsti dal potere.
      seguendo il paragone di prima, si potra quindi magari dire che l uso dei beni comuni (l aria, la terra) potrebbe essere regolata in via generale quale fenomeno collettivo. e potrebbe essere regolata giustamente od ingiustamente, a vantaggio di individui o del potere. ma pretendere di regolare interazioni individuali di mercato (contratti, proprieta privata) a fini collettivi è solo piegare a fini di dominio la volonta degli individui. come se per regolare il traffico obbligano il conducente ad andare in un altro posto da quello dove vuole andare.
      ps 28 commenti? e che è, RC?

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    6. Il traffico è il determinarsi, istante per istante, dell'equilibrio tra domanda ed offerta di trasporto. A meno di non negare che il trasporto non sia un "bene economico". Per dimostrare questo assunto, propongo di viaggiare su un taxi, possibilmente in orario di congestione, e di non pagare la corsa, perché tanto si è trattato solo di determinare un individuale attraverso un'interazione collettiva.
      Se si convince lui, convincete anche me...

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    7. a me non interessa nulla convincerla.
      d altra parte di fronte a "il traffico è il determinarsi dell equilibrio tra domanda e offerta di trasporto"... che dire? A GENIOUS!!! lei ha convinto me.

      il traffico di armi non è la domanda ed offerta del trasporto d armi? e quello di droga non è domanda ed offerta del trasporto di droga? così, quello automobilistico non è il trasporto di automobili? ed ancora, il traffico pedonale non è l equilibrio tra domanda ed offerta del trasporto di pedoni?
      io ricordo i traffic, gruppo musicale dedito al trasporto di dischi.

      tutto quanto sopra, ovviamente, in taxi.

      ogni dialogo si interrompe qui, per palese improduttivita. d altra parte siamo liberali, mica socialisti.

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  10. Ciao Francesco
    Vista la situazione molto fluida attuale e gli eventi di questi giorni ed i venti di guerra che spirano molto forti...
    Pongo questa domanda: a quanto ammontano gli investimenti arabi nel sistema economico e politicofinanziario dell'occidente? Cosa accadrebbe se quei capitali ingentissimi dovessero ritirarsi? E domanda assolutamente vietata: sarebbero ancora così interessati gli occidentali a combattere per gli interessi economici e geostrategici altrui?

    Mi piace ricordare a tutti i lettori che: la guerra uccide per prima la verità e per seconda la libertà. E che la guerra è la salute dello status quo.

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    1. Uno spunto: http://www.cityscape.org/arab-investment-trends/

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  11. Prima no, adesso, invece, sì.
    http://www.zerohedge.com/news/2015-11-15/imf-greenlights-addition-chinese-yuan-sdr-basket-wall-street-responds

    Come mai?
    Una vittoria delle colombe contro i falchi a Washington?
    Oppure, benvenuti nell'elite ai piani alti della traballante piramide? Della serie: Sono ben accetti tutti quelli che portano un contributo consistente soprattutto se stanno con le pezze come i già presenti?

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    1. O più semplicemente, some dimostrano gli ultimi dati del COMEX, i fondi GLD e SLV non riusciranno a tenere in piedi ancora per molto la farsa del paper market dell'oro. In fin dei conti quella della Cina è una mossa di pressione politica sugli Stati Uniti, ovvero, fare le scarpe al dollaro come monetadi riserva mondiale. Anche perché negli USA ormai le cose stanno andando fuori controllo. Voglio dire, è per questo che la FED s'è ingozzata di MBS al fine di tenere a galla Fannie Mae e Freddie Mac? Abbiamo l'ennesima prova di come agiscono i salvataggi centrali, ovvero, rappresentano una grossa ridistribuzione di risorse scarse nell'economia verso pachidermi falliti che hanno la possibilità di sopravvivere e dirottare a loro favore tali risorse per sprecarle. Le attuali operazioni di LBO da $18 miliardi in cui si sta immergendo Freddie Mac, non sono altro che progetti di facciata per permettere ai TBTF di rimandare nel tempo la loro bancarotta e permettere ai clientelisti di pasteggiare con lauti guadagni inatessi (es. Blackstone).

      L'unica cosa certa, comunque, è che la Cina non ha alcuna intenzione d'istituire un nuovo gold standard.

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  12. L'altra campana ci vede così.
    http://it.sputniknews.com/zinoviev_club/20151114/1541162/russia-occidente-economia-societa-zinoviev-club.html

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