Se fate una ricerca qui sul blog usando le parole chiave "Ellen Brown", scoprirete quanto tempo ho dedicato a confutare le pazzie di questo avvocato sconclusionato che ha abbracciato in tutto e per tutto la religione del denaro fiat. Non solo, ma ora ha portato alle estreme conseguenze le sue convinzioni abbracciando le folli teorie di Gesell. Negli articoli dedicati a lei ho fatto a pezzi le sue teorie paragrafo dopo paragrafo, frase dopo frase, pazzia dopo pazzia. Fate la ricerca, ne troverete di più. Nel suo ultimo articolo ripropone il vecchio cavallo di battaglia: se consegnassimo la stampante nelle mani dello stato e con essa stampasse tanti bei foglietti di carta colorata scoperti, vivremmo nel paese dei balocchi. In questo modo si potrebbe ripagare il debito pubblico, pagare i servizi previdenziali, abolire le tasse e il tutto coronato da un'assenza d'inflazione dei prezzi. Probabilmente non s'è accorta che durante la Guerra Civile negli Stati Uniti, ad esempio, fu perseguita tale strategia con i greenback e l'inflazione dei prezzi schizzò in alto del 75%. La Brown fa parte di quel movimento che sorse proprio in quel periodo: i greenbacker. Questi dementi favoriscono una moneta fiat scoperta che lo stato può manipolare a piacimento affinché i debitori possano godere di un cosiddetto "free ride". Sin dal 1896 sono stati ai margini della politica, anno in cui il loro minuscolo partito scomparve. Da allora hanno sempre cercato una voce a cui affidare le loro teorie sciroccate per diffonderle. C'hanno provato con Gertrude Coogan, ma hanno fallito. Ora è il turno della Brown e anche lei sta fallendo. Qualunque cosa abbia appoggiato questa sciroccata monetaria ha fallito vistosamente, dal QE2 alla banca del North Dakota. L'unica mossa vincente dei greenbacker è stata quella d'affiliarsi al movimento anti-Federal Reserve, ciononostante rimangono lo stesso dei populisti radicali a favore di una moneta fiat scoperta che definiscono "moneta sovrana". In sintesi, Ellen Brown è una keynesiana, mercantilista e populista che vuole un welfare state universale attraverso un'espansione indiscriminata dello stato. Per il bene dei suoi clienti spero che sia più capace come avvocato.
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di Bill Bonner
LONDRA – Interrompiamo la nostra serie "cosa fare se non avete soldi" per fornire un aggiornamento a chi li sta perdendo.
(Potete leggere le Parti I e II di tale serie qui e qui.)
Durante tutto quest'anno qual è stato il posto migliore per i vostri soldi?
Contanti!
Rispetto al denaro, quasi tutto il resto è sceso.
Ci stiamo dirigendo verso il peggior trimestre per le azioni sin dal 2011, questo è quanto riferisce l'articolo principale di oggi sul Financial Times.
Negli ultimi tre mesi i mercati azionari globali hanno perso $10,000 miliardi del loro valore.
Cosa? Dov'è andata a finire tutta quella ricchezza di carta?
I veterani dicono che è finita nel "paradiso del denaro".
Non ne siamo così sicuri. Ma ci fermiamo. Guardiamo. Osserviamo come faremmo con un cadavere. Che cos'è successo alla sua forza vitale? Dov'è andata? Perché non c'è più?
Non abbiamo alcuna risposta. Ma guardare una svendita sul mercato azionario è come guardare una bara aperta: siamo in soggezione davanti al potere degli dei nel prendere e nel dare.
Non chiedono il permesso a nessuno. Seguono il loro copione (che non hanno mai rivelato ai mortali).
E se in realtà quei $10,000 miliardi non fossero mai esistiti? Tanto facile averli quanto perderli, giusto?
Beh... sì... e no. Di solito è un piacere dare il benvenuto ad un bambino, ma un funerale può essere doloroso. E ognuno di quei dollari – ora diretti verso il paradiso o l'inferno – mancherà a qualcuno.
Ieri il Dow è salito di 154 punti, a 16,049.
Ciò ha lasciato il mercato azionario sopravvalutato di circa 8,000 punti. Almeno questa è la valutazione del miliardario e leggenda di Wall Street, Carl Icahn.
L'attuale rapporto prezzo-utili per il Dow è di 15, dice, e "la metà sono stronz**e."
"Il denaro parla e le stronz**e circolano," recita quel vecchio detto. E a volte le stronz**e escono fuori dalla porta... portandosi dietro anche i soldi.
Questo è ciò che sta accadendo in questo trimestre.
E non solo negli Stati Uniti. Le perdite maggiori sono state registrate all'estero. Il Giappone, ad esempio, merita una nota tutta sua.
Come ricorderete, il nostro consiglio era quello di vendere i titoli di stato giapponesi (JGB) e comprare azioni giapponesi.
Dopo un quarto di secolo di mercato orso, abbiamo pensato che gli investitori giapponesi volessero prendersi una pausa. E le obbligazioni giapponesi erano state iper-comprate per così tanto tempo, che il mercato in JGB avrebbe incontrato difficoltà.
Questo trade sembrava abbastanza buono un paio di settimane fa. Le azioni giapponesi sono aumentate di quasi il 20% solo quest'anno in termini di dollari.
Questo è accaduto in gran parte grazie al piano del primo ministro Shinzo Abe: svalutare lo yen... una delle sue cosiddette Tre Frecce. Ma come tutti i piani dei funzionari pubblici per manipolare la macroeconomia, anche questo s'è rivelato la solita stronz**a.
Invece di stimolare l'economia, le prime due frecce di Abe – allentamento monetario e fiscale – hanno colpito gli organi vitali, portandosi via quel poco di vita ancora rimasta.
Il Giappone è ora sull'orlo di una recessione tecnica.
La sua economia s'è contratta nel secondo trimestre. Ed è sul punto di ripetere la stessa performance nel trimestre appena terminato.
In realtà, i risultati sono stati così deludenti che Abe ha dimenticato la sua terza freccia – riforme strutturali – e invece ha preso una nuova faretra con il solito assortimento di sproloqui economici e politici.
Ma alla fine le stronz**e sono uscite fuori dalla porta, con le azioni giapponesi che hanno perso tutti i guadagni di quest'anno. L'economia giapponese si sta contraendo. E la deflazione è tornata in vita il giorno dopo che Abe l'aveva dichiarata morta.
E ora arriva Etsuro Honda, un consigliere speciale di Abe e spesso descritto come un "architetto" dell'Abenomics.
Honda afferma che potrebbe essere prematuro dire che il Giappone è in recessione. Invece egli descrive l'economia come "statica".
Nell'intervista di ieri sul Financial Times Honda non s'è preso alcuna colpa per il rallentamento economico del paese, nonostante ne sia chiaramente il responsabile.
Invece si propone d'andare in modalità "ritardato totale" visto che vuole implementare politiche ancora più imbecilli.
Temiamo che questo non sia solo uno spettacolo stravagante. E' molto più simile ad un melodramma.
Negli ultimi tre decenni il Giappone ha guidato il mondo – prima con una bolla speculativa insostenibile negli anni '80... poi con un crollo... seguito da una lunga recessione altalenante.
I federali giapponesi hanno provato ogni trucco per rilanciare l'economia – ad eccezione di quello che avrebbe funzionato.
Lo stato ha preso in prestito e ha speso (in percentuale dell'economia) più di ogni altra nazione. E ha inventato la ZIRP e il QE come strumenti di politica monetaria.
Ma ora è diventato "urgente", dice Honda, rincarare la dose.
Non ha fatto già abbastanza? Potreste chiedervi.
Pare proprio di no... infatti egli propone più QQE (che sta per "qualitative and quantitative easing").
Quanto diventerà grottesca questa situazione?
La nostra bocca è spalancata. Che cos'è questa strana bestia dinoccolata nell'Eccles Building (la sede della FED)... pronta a nascere?
L'idea alla base del quantitative easing del Giappone era quella d'AUMENTARE la quantità di denaro nel sistema in modo da DIMINUIRE la qualità di ogni unità.
E' stato espressamente pensato per svalutare lo yen in modo che i consumatori si fossero sbarazzati della loro moneta più velocemente. Il QQE non ha senso... anche secondo i termini perversi della moderna ingerenza bancaria centrale.
Ma aspettate, c'è di più. Honda dice che sarà accompagnato da un "bilancio suppletivo, concentrandoci sulla carenza di reddito delle famiglie a medio e basso reddito."
Questa proposta di spese supplementari viene finanziata con le tasse. Ma in tutto il mondo il supporto per il cosiddetto "QE per il Popolo" è in crescita.
L'idea alla base del "QE per il Popolo" è che le banche centrali dovrebbero finanziare in modo diretto la spesa pubblica... e addirittura iniettare denaro direttamente nei conti bancari delle famiglie, se necessario.
E l'idea sta prendendo piede.
Già la Banca Centrale Europea sta comprando obbligazioni della Banca Europea per gli Investimenti, un'istituzione europea che finanzia progetti per infrastrutture.
E il nuovo leader del partito laburista britannico, Jeremy Corbyn, sta sostenendo una versione inglese di questo schema.
Ah-ah! E' questo il mostro che sta sbucando dalla tana!
Chiamatelo "finanziamento monetario palese." Chiamatelo "denaro dagli elicotteri." Chiamatelo "folle". Ma non sarà impopolare.
Chi protesterà quando i federali inizieranno a consegnare pacchi di soldi a "famiglie a medio e basso reddito"?
Aspettiamo. Guardiamo. Ci chiediamo come i giapponesi cercheranno di riportare in vita l'economia che hanno cercato così alacremente d'uccidere.
E ora, in tutto il mondo, anche i pianificatori centrali, i banchieri e i politici stanno guardando.
"Dovunque andrà la Banca del Giappone, c'andrò anch'io", dicono.
Rimanete sintonizzati…
Saluti,
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
"E' così che muove la libertà, tra scroscianti applausi".
RispondiEliminaesito naturale, qui pronosticato da tempo
RispondiEliminaQuesta è un'immagine per farvi capire qual è la strada che deve percorrere la FED per tornare a normalizzare la politica monetaria. Quindi, no, i presunti 25 bps che vorrebbe aggiungere ai fed funds il prossimo 16 dicembre non significano "normalizzazione automatica". Inoltre, in un periodo in cui i money manager stanno scaricando pattume obbligazionario dello zio Sam, come sta facendo la Cina, il settore privato non sembra disposto a sobbarcarsi l'onere di compensare questo compito. Lo stanno facendo in parte gli hedge fund come quello di Talpins, ma solo perché la ZIRP è ancora in atto e stanno aumentando il loro rischio di controparte.
RispondiEliminaA meno che... a meno che lo zio Mario non decida di ricambiare il favore che lo zio Ben gli fece col QE2. Ma come tutte le strategie, nemmeno questa è senza rischi.
Le conseguenze nefaste della NIRP. Denaro fiat gratis per tutti:
RispondiEliminaSwiss government proposes paying everyone £1,700 a month whether they work or not in a bid to end poverty… but insists most people will still want to get a job.
Se questa non è disperazione da parte dei pianificatori monetari centrali, poco ci manca. Intanto le American Eagle continuano ad andare a ruba. "Mene, mene, tekel, parsin."
Elì, Elì, lemà sabactàni
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