giovedì 27 agosto 2015

Non date da mangiare agli zombie...

Se prima poteva essere solo una forte ipotesi, adesso è una certezza assoluta: la Cina darà fuoco alle polveri. La terra dei capitalisti rossi sta per sfornare un nuovo prodotto finanziario alla cui base c'è la cartolarizzazione di titoli facenti riferimento al cosiddetto margin debt. I primi a venire spennati in un panico azionario sono coloro che si sono uniti per ultimi alla festa e di solito fanno uso di margin account per entrare nel casinò azionario. Con la convinzione che il mercato azionario salirà sempre più su, non si preoccupano del guaio in cui si stanno cacciando, sottoscrivendo un finanziamento che equivale a raccogliere monetine davanti ad un rullo compressore che infine schiaccerà coloro che si trovano sulla sua traiettoria. Prima la PBOC ha permesso ai governi locali di emettere bond municipali da scambiare con denaro fresco di stampa in modo da allegerire la loro posizione finanziaria costellata da miriadi di passività off-budget. E ora le banche commerciali potranno finanziarsi vendendo questi tipi di ABS, o ponendoli come garanzia a fronte di nuove iniezioni di liquidità. E indovinate un po'? Sono titoli classificati come AAA!!! Ma il collasso del margin debt significa anche il collasso del settore bancario ombra della Cina. Se poi consideriamo la possibilità di vendere tali titoli in giro per il mondo, la fame di rendimenti odierna dovuta alla ZIRP delle varie banche centrali e l'interconnessione globale del sistema bancario, è giunto il momento che scaldiate i popcorn. Ma questo non è un problema solo cinese, l'altra parte della storia ci conferma per l'ennesima volta (come ho ripetuto spesso) che saranno i default a catena delle aziende sostenute dal credito facile a rappresentare l'origine di una bancarotta disordinata delle maggiori nazioni occidentali. I cambiamenti avvengono sempre al margine, così come le bancarotte. L'inflazione monetaria dà, l'inflazione monetaria toglie. Ma quando qualcosa non può più andare avanti, si ferma. Soprattutto l'attuale sistema finanziario zombificato.
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di Bill Bonner


I titoli dei giornali parlano solo di storie comuni – narrazioni semplici che anche gli elettori possono capire.

La storia nascosta – la vera storia – è che questi sono tutti scontri, battaglie e scaramucce nella Grande Guerra degli Zombie.

Da un lato: lavoratori onesti, imprese, imprenditori e famiglie.

Dall'altro: ingegneri finanziari, ficcanaso, ladri, fannulloni e criminali.

È davvero così facile da capire? Probabilmente no, ma ci aiuta a mettere le cose in prospettiva.

Prendete in considerazione la proposta di un salario minimo più alto. Il Financial Times (l'equivalente britannico del Wall Street Journal) di solito si sbaglia su tutto, ma oggi fa eccezione: “Politicians cannot ‘magic up’ a national pay boost.”

Dalla notte dei tempi fino al momento in cui state leggendo questo articolo, i politici non hanno mai aggiunto un solo centesimo alla ricchezza del mondo.

Possono spostarla. Possono sopprimerla. Possono rubarla e distruggerla. Ma se ptessero creare ricchezza per decreto, l'avrebbero già fatto molto tempo fa.

Tutto ha un prezzo... e un valore. È possibile cambiare il prezzo approvando una legge, ma non si può cambiare il valore. E quando il prezzo viene disallineato dal valore, si creano distorsioni, carenze, o accaparramenti.

Perché, dunque, un salario minimo rappresenta la "legge della terra" non solo in Gran Bretagna, ma anche negli Stati Uniti e in molte altre nazioni sviluppate?

Perché i media ci raccontano la storia che i politici sono qui per proteggere i lavoratori dai datori di lavoro avidi. Ma, in realtà, ciò aiuta solo i politici a tenere in riga le masse.

La spinta del governo britannico per un salario minimo più alto è solo l'ennesimo fronte nella Grande Guerra degli Zombie.

In Cina gli zombie al potere stanno cercando disperatamente di sostenere un'economia stordita dal debito, manomettendo il mercato azionario con il denaro preso in prestito e con promesse vuote.

Secondo Anne Stevenson-Yang, una dei maggiori esperti della Cina e direttrice di J. Capital Research, il debito pubblico cinese è al 300% del PIL.

Il tasso d'interesse medio sul debito cinese è di circa il 7%. L'economia dovrebbe, quindi, crescere in termini reali tra il 14% e il 21% affinché il debito pubblico possa essere ripagato.

Ufficialmente l'economia cinese sta crescendo a circa il 7% annuo. Secondo le previsioni economiche di Lombard Research, la crescita media del PIL è stata di circa il 4.5% al netto dell'inflazione.

E sempre secondo i calcoli di Lombard, durante i primi tre mesi di quest'anno l'economia cinese ha sperimentato il suo primo trimestre di crescita economica negativa dal 2009.

Ma questo non ha fermato la Cina dall'ingozzarsi di debito. Gli investitori cinesi possono impegnare le loro case come garanzia per prestiti da usare nel mercato azionario.

Perché per Pechino è così importante mantenere alti i prezzi delle azioni?

Poiché i prezzi degli asset sono la garanzia a sostegno dell'intera struttura del capitale. Il credito degli zombie dipende da questo.

Anche in Grecia il governo Tsipras cerca di far scorrere il credito.

La Grecia è già così profondamente in debito che i suoi creditori minacciano di tagliarle qualsiasi ulteriore finanziamento d'emergenza.

Perché Atene è così desiderosa d'accendere più prestiti?

Perché questo è l'unico modo per mantenere gli zombie a libro paga dello stato.

E la metropolitana di Londra?

Ieri stavamo camminando a piedi per la City di Londra (l'equivalente di Wall Street a New York).

I marciapiedi erano affollati. Uno sciopero di 24 ore dei lavoratori sindacalizzati della metropolitana di Londra aveva lasciato centinaia di migliaia di persone a piedi.

I sindacati dei dipendenti pubblici sono diventati nidi di zombie. Dovrebbe essere il mercato a stabilire il valore del loro salario.

Ma zombie non si accontentano dei salari di mercato; vogliono che i politici ne impostino il prezzo. E sono disposti a condurre Londra ad un punto morto per ottenere il salario che vogliono.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


2 commenti:

  1. Alcuni dei capi degl izombie fanno sentire la loro voce. In vista del prossimo meeting decisivo del FOMC a settembre, Krugman, insieme a quell'altro saltimbanco di Larry Summers, dirigono la solita carica verso un nuovo giro d'interventi da parte della banca centrale statunitense. Come se tutto il caos monetario scatenato fino ad ora dalla FED, non fosse abbastanza da garantire un'implosione dei mercati azionari e obbligazionari. Ma per i keynesiani, come abbiamo appreso dallo stesso Krugman la settimana scorsa, il problema è che l'economia non è ancora "abbastanza indebitata". È questo il mondo delle favole in cui vivono i keynesiani, dove i bilanci sono sempre puliti, i deficit non contano e il veleno dell'inflazione, in realtà, è gustoso pan di zenzero.

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    1. Chiaro che per i keynesiani la questione del debito non si pone, specialmente ora con le banche centrali come acquirenti, per loro arrivati ad una certa soglia lo si depenna ....con questi presupposti il discorso lo si potrebbe allargare a tutti e non solo agli stati nazionali: dunque credito a tutti per consumare( mi ricordano un tizio un po fuori di testa che mi disse una volta che ogni uomo avrebbe diritto ad una stampante per farsi i soldi, ma contestando chi sarebbe andato a lavorare , mi rispose che ancora non ci aveva pensato)!

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