giovedì 20 agosto 2015

Industrie minerarie auree, RIP...

Tenete d'occhio il sito del COMEX, specialmente questa pagina in cui si può tenere traccia delle azioni delle bullion bank. Il COMEX, in sostanza, funziona come un grande deposito d'oro fisico a copertura dei contratti futures. Esistono due magazzini: il "registered" e "l'eligible". Il primo rappresenta la quantità effettiva d'oro disponibile per coprire i contratti; il secondo rappresenta la quantità potenziale d'oro presente al COMEX, ma che non può essere ritirata da chi vorrebbe saldare il contratto futures in oro fisico. Guardando i dati dalla pagina precedente, scopriamo che l'oro a copertura dei contratti futures è ai minimi livelli. Il periodo di crisi in cui siamo ancora immersi è il prolungamento del ciclo iniziato all'incirca 20 anni fa, ma le cui conseguenze sono state postposte sino ad ora. Questo ha significato crescita nominale per alcuni settori, con relativa inflazione dei prezzi, e stagnazione accelerante per altri. Il momento stagflattivo in cui siamo immersi oggi è frutto d'interventi centrali volti a rimandare nel tempo il dolore economico che avrebbe dovuto rimescolare le carte nel sistema dei prezzi. Ciò che ci aspetta nel futuro è deflazione dei prezzi di quegli asset gonfiati artificialmente e inflazione dei prezzi di quegli asset il cui prezzo è stato soppresso artificialmente o le cui statistiche sono state offuscate dall'aggregato dei prezzi. Ciò riguarderà anche il mercato dell'oro fisico, dove il disallineamento tra domanda e offerta (a causa del paper gold) sta portando a situazioni paradossali dove a fronte di una produzione calante e una domanda in ascesa il prezzo spot cala. L'oro è il bene rifugio per eccellenza quando si ha a che fare con le manipolazioni delle banche centrali e la protezione dei propri risparmi. C'è un tempo per investire e un tempo per proteggersi. La maggior parte degli investitori ignora il secondo verbo. O se per caso se ne preoccupa, si rivolge al commercial paper market per ottenere protezione. Tale settore è uno di quelli che verrà investito dal tornado deflazionistico correttivo in agguato nel mercato azionario e obbligazionario. Approfittatene ora ai prezzi stracciati che vedete sui monitor. Anche perché tra poco inizierà la stagione dei matrimoni in India.
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di Bill Bonner


TORONTO – "Questo è il peggio che abbia mai visto in 30 anni."

Lo scenario era quello del recente Sprott-Stansberry Natural Resource Symposium a Vancouver. Il soggetto erano le azioni minerarie. E l'opinione stava diventando familiare...

Negli ultimi 5 anni il prezzo dell'oro è sceso di circa l'8%. Le industrie minerarie di metalli preziosi, come misurate dal Market Vectors Gold Miner, sono calate di circa il 70% nello stesso periodo.

I dirigenti minerari dicono che probabilmente le banche non recupereranno nulla. I promotori stanno pensando di portare le loro aziende nel cloud computing, nel settore dei video giochi, o alla bancarotta.

"Cosa sapete di cloud computing?" abbiamo chiesto.

"Niente. Ma conosco l'estrazione dell'oro. E so che non è posto per fare soldi."

Nei mercati più ampi, tutto era rosa e fiori ieri – o quasi.

Il Dow è salito. Il petrolio è salito. Le azioni di Shanghai sono salite.

Ma l'oro è sceso di $2.50 a New York, per chiudere a $1,096 l'oncia. Ed è sceso di altri $10 nel trading elettronico notturno.

Qui sosteniamo irriducibilmente le campagne dell'ultima spiaggia.

In parte si tratta di un attaccamento romantico e poetico al lato perdente. Ma c'è una ragione pratica: spesso ci sono soldi da fare negli asset desolanti.

Privilegiamo le azioni russe e greche... a patto di avere un orizzonte temporale molto lungo per gli investimenti (e una forte costituzione).

Si dice che l'economia russa e greca siano in punto di morte.

La Grecia è in difficoltà perché ha vissuto al di sopra dei propri mezzi per troppo tempo e perché scricchiola sotto una burocrazia corrotta e sclerotica.

La Russia, nel frattempo, è stata colpita da un doppio smacco.

Il primo è arrivato quando il prezzo del petrolio si è ridotto della metà rispetto al picco di $108 a luglio 2014. Circa la metà delle entrate fiscali della Russia proviene dalle esportazioni di petrolio, di conseguenza questo ha significato un dimezzamento del budget del governo.

Ecco perché Putin ha appena tagliato più di 100,000 posti di lavoro pubblici.

Il secondo è arrivato quando gli Stati Uniti e l'UE hanno presentato un piano provocatorio per imporre sanzioni economiche a causa di una presunta cattiva condotta in Ucraina.

Grecia e Russia possono essere cadute, ma è improbabile che non possano rialzarsi.

La stessa cosa vale per l'industria mineraria...

Non amata. Non finanziata. Indesiderata. L'industria mineraria è la Grecia dei settori d'investimento.

Particolarmente non amata è l'industria mineraria dell'oro.

Il giornalista Chris Lowe ha iniziato a preparare un promemoria settimanale in cui evidenzierà gli andamenti particolarmente assurdi delle tendenze finanziarie.

Questa settimana si è concentrato sull'odio intenso per il mercato dell'oro. Chris dice:

Come è la norma quando il prezzo dell'oro scende, la stampa mainstream sta attraversando un periodo di schadenfreude.

Il Washington Post, per esempio, ha di recente pubblicato un articolo dal titolo ‘Gold Is Doomed.’

Bloomberg dice che l'oro è ‘un calssico short da manuale.’

E Jason Zweig sul Wall Street Journal sostiene che l'oro non sia altro che un ‘pietra da compagnia.’

Che cosa fare con tutto questo sentimento negativo nei confronti dell'oro sulla stampa mainstream? Chris continua:

Questo è esattamente il genere di cose che accade durante le vendite da panico e i grandi ribassi. Nello stesso modo in cui gli elementi selvaggiamente rialzisti volano in alto, c'è una valanga di commenti ribassisti mentre ci avviciniamo ai minimi.

Inoltre tra i non amati c'è anche il rame, ma sicuramente non ricade nella categoria delle pietre da compagnia.

"Il rame è il metallo più importante del settore", ha detto il magnate dell'industria mineraria Robert Friedland all'evento Sprott-Stansberry.

"Più importante dell'oro, perché il rame è in ogni cosa. Case. Auto. Computer. Gran parte delle funzioni di Internet si basano sul rame. Quindi se il prezzo del rame scende, ciò ci suggerisce che l'economia mondiale è in difficoltà."

Ecco il Financial Times sul rallentamento globale:

L'ultimo World Trade Monitor ha mostrato a maggio un ribasso dell'1.2% nel volume del commercio mondiale. È scivolato in quattro dei cinque mesi del 2015 ed è salito dell'1.5% nei 12 mesi precedenti — cifra inferiore alla crescita della produzione globale e di gran lunga al di sotto della media di lungo termine di circa il 7% annuo.

Il problema è peggiorato. Il commercio si era ripreso abbastanza bene nel 2010 dopo la recessione globale. Ma ha deluso sin da allora, in crescita a malapena del 3% nel 2012 e nel 2013. Ora sembra che il mondo non possa gestire neanche questo.

Se l'economia globale sta rallentando, come suggeriscono i numeri, non c'è motivo di aspettarsi un ritorno del rame tanto presto.

D'altra parte, non c'è modo che il rame possa scomparire dal mondo dell'economia. È essenziale. Ed è altamente ciclico. I prezzi salgono; i minatori producono di più. I prezzi vanno giù; la produzione viene tagliata.

Così, anche se il prezzo può essere caduto... il rame si rialzerà.

E come abbiamo spiegato lunedi, si può contare sulla FED — e le altre principali banche centrali — affinché estremizzi il ciclo delle materie prime con il credito facile.

Dubitiamo anche che l'oro sia stato messo KO.

Il debito in eccesso ha scatenato la crisi finanziaria globale del 2008. Oggi, secondo McKinsey, ci sono circa $60,000 miliardi di debito in più nel mondo.

È solo una questione di tempo prima che la contraffazione di oggi lasci il posto al panico di domani.

Poi la cosiddetta “pietra da compagnia” si rivelerà il “migliore amico dell'uomo”.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


3 commenti:

  1. Tenere a mente il destino di Cassandra, ma, per non disperare, ricordare Enea.

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  2. l oro è condannato. anche il mattone. le azioni avranno un crollo. le obbligazioni, manco a parlarne.
    io, come diceva quello, me ne frego. i loro incubi non mi leveranno la liberta.

    non preoccupatevi, ragazzi. è quello che vogliono che facciate.

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