Bibliografia

martedì 23 giugno 2015

Come finirà il mondo


Ricordo a tutti i lettori che è in vendita il mio libro "L'Economia E' un Gioco da Ragazzi". Manoscritto incentrato sulla diffusione delle idee della Scuola Austriaca attraverso spiegazioni e analisi semplificate e dirette. Una presentazione adatta ad un vasto pubblico, a dimostrazione che per capire l'economia non è necessario un gergo tecnico ma solo logica e buon senso. Il libro è disponibile sia su Lulu.com sia su Scribd.

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di Bill Bonner


Oggi vi racconterò di come finirà il mondo.

Non proprio la fine del mondo in quanto tale, ma della fine del sistema monetario fiat a cui il presidente Nixon diede i natali nel 1971... quando recise il legame tra dollaro e oro. E può assomigliare alla fine del mondo a causa del caos sociale che provocherà.

Quello che segue è tratto da un mio intervento a La Estancia de Cafayate di Doug Casey...

E' da un bel po' di tempo che sto predicendo la fine del mondo — la fine del mondo monetario post-1971.

Spero di sbagliarmi, ma prima o poi avrò ragione.

Nel frattempo, mi sento come un chirurgo che ha appena fallito un'operazione. Vede il paziente rigido sul tavolo operatorio e si chiede se debba tornare sui libri di testo. Forse la caviglia non è collegata alla tibia, dopo tutto.

Ma i libri di testo sono senza speranza. Sono scritti da economisti moderni, i quali credono che l'economia sia meccanicistica e non umanistica.

Queste persone hanno soluzioni per ogni problema e chiavi inglesi in ​​entrambe le mani. Inoltre gestiscono le nostre banche centrali e pensano di sapere cosa stia succedendo... e cosa fare al riguardo.

Quindi mettono a vostra disposizione la "forward guidance", ma è inutile. Peggio che inutile, perché presume conoscenza e lungimiranza — nessuna delle quali in possesso delle autorità.

Vi ricordate per caso la FED che ci metteva a disposizione la "forward guidance" prima della crisi del 2008?

Io no.

Né Ben Bernanke né Janet Yellen avevano idea di quello che stesse succedendo. Non potevano concepire alcuna forward guidance su quella crisi e non possono concepirne alcuna riguardo la prossima.

Si limitano a reagire agli eventi. Né li vedono arrivare né possono controllarli. E hanno una sola grande reazione — più credito.

Ma non si può risolvere un problema di debito con altro debito. Questo è ciò che sta offrendo la FED e questo è ciò che stanno offrendo anche la Banca Centrale Europea e la Banca del Giappone.

Si sono impegnate a fornire sempre più credito a un mondo che vi sta già affogando dentro. Dovrei fermarmi qui e dire qualche parola su come funziona realmente l'economia.

Questi meccanici goffi presso la FED, la Banca Centrale Europea e la Banca del Giappone pensano di poter girare le manopole e regolare le leve. Ma l'economia è un sistema dinamico, complesso, con meccanismi di feedback intricati.

Risponde alle azioni di quelle scimmie maldestre presso le banche centrali, ma non necessariamente nel modo in cui vorrebbero i federali . E' molto più complessa di quanto possano mai capire, ben che meno riescono a controllarla.

In questo momento la stanno facendo franca con politiche mai viste prima. I mercati ancora non li stanno punendo. In realtà, gli investitori sembrano premiare questo tipo d'innovazione.

Ad esempio, cos'è il rendimento dell'1.1% per il decennale spagnolo se non un invito a finire nei guai? O un rendimento dello 0.2% per il decennale tedesco?

E' impossibile sapere cosa succederà, ma qualcuno perderà denaro. Questi rendimenti sono innaturali e addirittura pericolosi.

Ma il rischio non è solo che i prezzi al consumo possano superare questi rendimenti gracili; c'è anche il rischio che gli emettitori di tali titoli possano andare in default.

I governi europei sono profondamente indebitati e la BCE li sta incoraggiando a sprofondare ancora di più nei debiti.

I rendimenti dei titoli europei sono ai minimi da 150 anni. Circa un terzo delle nuove emissioni comporta un rendimento nominale negativo (prima di aggiustarli all'inflazione).

Che senso ha abbassare ancora di più i rendimenti... spingendo in alto i prezzi? (I prezzi delle obbligazioni, ricordate, si muovono in direzione opposta ai rendimenti.)

Nessuno — tranne che molti governi e imprese europee ora vengono pagati affinché prendano in prestito soldi!

E i giapponesi intelligenti hanno un altro asso nella manica. Non solo la BOJ sta sostenendo direttamente il mercato dei titoli di stato giapponesi, ma sta facendo lo stesso con il mercato azionario. Stiamo per svenire, ma le cose stanno così.

Quando si tratta di strafare, nessuno esagera meglio dei giapponesi. Ricordate, verso la fine della seconda guerra mondiale, quando i piloti giapponesi si suicidavano?

I kamikaze prendevanoo il volo con la speranza di morire in un'esplosione di fuoco sul ponte di una portaerei degli Stati Uniti. Oggi le politiche monetarie giapponesi sono da kamikaze. La Banca del Giappone è destinata ad acquistare titoli di stato per un ammontare totale di $1,400 miliardi in base al suo programma di QE. Questo permetterà al governo giapponese di continuare a sprofondare nel debito.

Ma la BOJ ha consegnato più esplosivi ai suoi kamikaze finanziari. Perché fermarsi ai bond? Perché non comprare anche azioni?

Sin dal 2010 la BOJ ha acquistato exchange-traded fund (ETF azionari giapponesi). E nel settembre 2014, ha acquistato una quantità record di azioni attraverso il suo programma di acquisto di ETF. Questo la rende il più grande detentore di titoli giapponesi nel mondo — con l'1.5% di capitalizzazione totale.

Anche la BOJ sta scegliendo di acquistare durante i ribassi.

Dubito che il governatore della BOJ, Haruhiko Kuroda, sia un cacciatore di cose con un certo valore. Invece è quasi certo che voglia manipolare direttamente i prezzi delle azioni, proprio come con il mercato obbligazionario.

Sin dal 2010 la BOJ ha guadato in borsa ogni tre giorni, come riporta il Wall Street Journal.

Dove ci condurrà tutto ciò?

Ad un incidente mortale!

Come direbbe Yogi Berra, l'America sta arrivando ad un bivio...

In questo momento la FED non è aggressiva come la Banca Centrale Europea (che ha deciso di pompare €1,200 miliardi nei mercati finanziari attraverso il suo programma di QE), o innovativa come la Banca del Giappone (che attraverso il suo QE sta comprando i fondi del mercato azionario così come le obbligazioni).

Le valutazioni sono arrivate a livelli allucinanti a Wall Street. Prendete la misura preferita di Warren Buffett — la capitalizzazione del mercato rispetto al PIL. Con un'eccezione di otto mesi durante il boom delle dotcom (e sapete cosa è successo dopo), il valore di tutte le azioni nell'S&P 500 è il più alto degli ultimi 100 anni rispetto al PIL degli Stati Uniti.

Nel frattempo la Deutsche Bank avverte che l'utile per azione dell'S&P 500 sarà piatto quest'anno rispetto al 2014. Negli ultimi tre mesi le vendite al dettaglio sono scese di circa il 9% su base annua e il PIL degli Stati Uniti ha rallentato ad un tasso annuo di poco superiore all'1%... con la possibilità di una recessione all'orizzonte.

Inoltre, crolli e mercati orso sono sempre esistiti. Questo sembra un momento buono come qualsiasi altro. Quando arriverà la prossima crisi, il bivio richiederà una scelta. O la FED può ammettere che le sue politiche non hanno funzionato... ripudiarle... lasciare che i tassi d'interesse salgano e che il libero mercato faccia il suo lavoro; oppure può seguire gli europei e i giapponesi intervenendo in modo più aggressivo — con un massiccio QE e acquisti diretti d'azioni.

Sono abbastanza sicuro di quello che farà: sprofonderà ancora di più nelle tenebre.

In realtà, credo che le banche centrali e gli stati abbiano rivelato la follia delle loro intenzioni. Beh, forse non la completa follia. Non hanno ancora gettato soldi dagli elicotteri... ma è probabile che assisteremo anche a questo.

Ecco cosa dicono i tarocchi riguardo le banche centrali:

  • Forzeranno i tassi d'interesse a livelli assurdamente bassi per anni e anni.
  • Finanzieranno il 100% dei disavanzi pubblici — per sempre, se si tratta di questo — con la stampa di denaro.
  • Potranno anche alimentare il mercato azionario con questo stesso denaro fiat acquistando direttamente azioni (come sta già facendo la Banca del Giappone).

...e anche acquisire imprese. Bisogna essere cerebrolesi (o un economista moderno) per non rimanere sbalorditi dall'audacia... dalla mendacità sfacciata... e dall'incredibile truffa che sta alla base della seguente farsa: è possibile creare denaro dal nulla e usarlo per pagare guerre, scuole, autostrade e stipendi dei burocrati.

Vorrei ricordarvi una citazione di Lenin: "I capitalisti ci venderanno la corda con cui noi li impiccheremo."

Al giorno d'oggi i capitalisti nemmeno vendono più; le cose le danno via gratis.

Ma cosa c'è che non va?

Gli investitori azionari si stanno arricchendo. Gli obbligazionisti stanno facendo soldi. Lo stato può spendere quanto gli pare e piace, e gli elettori vengono ingannati; pensano che tutto ciò contribuisca a migliorare l'economia.

Questa sarà un'abitudine difficile da spezzare.

Quindi, ecco il succo della mia conclusione: gli stati non spezzeranno l'abitudine di ottenere qualcosa in cambio di niente. Sarà questa abitudine che li spezzerà.

Ma come?

Pare proprio che abbiano trovato la fonte dell'eterna giovinezza. Creano denaro per comprare il proprio debito, ma ciò non comporta un aumento dei prezzi al consumo (almeno come misurati ufficialmente). Tutti sono felici.

Ovviamente questo trucco non funzionerà per sempre. Non mi interessa quante manopole si girano o quante leve si tirano. Le cose non funzionano in questo modo. In ultima analisi, si stanno gettando a terra chiodi arrugginiti ... e si finirà per camminarci sopra.

Come? Quando?

Nessuno lo sa. Ma vorrei fare una supposizione...

E da qui in poi non voglio più usare le mie capacità d'osservazione per dirvi cosa accadrà. Userò il mio intuito. Credo che l'anello più debole nella catena della banca centrale sia il credito. Quindi diamo un'occhiata a come può rompersi questo anello.

Nella nostra economia moderna quando parliamo di "denaro" ciò di cui stiamo parlando realmente è il credito.

Le banche creano questo credito ex nihilo (dal nulla) quando concedono un prestito. Esiste, per la maggior parte, come registrazione digitale su una rete di computer da qualche parte...

E a differenza della tradizionale cartamoneta, tale credito può sparire tanto velocemente e facilmente così come è stato creato. Perché è puramente digitale e non è possibile accumulare credito. Non lo si può mettere in una cassetta sicurezza. Non si può caricare una carriola di credito e comprare un tozzo di pane.

Il credito dipende dalla fiducia. (La parola "credito" deriva dal latino "credere" — fidarsi o avere fiducia.)

Così, quando il nostro sistema finanziario imploderà — cosa che accade sempre quando c'è troppo debito — la macchina dei prestiti e dei mutui si incepperà. Nessuno si aspetterà di essere pagato. Il credito sparirà — migliaia di miliardi di dollari — improvvisamente.

Questa naturalmente non sarà la fine del mondo. Nemmeno l'inizio della fine. Ma sarà la fine della cartamoneta creata da Nixon nel 1971.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


2 commenti:

  1. esattamente le banche svolgono una sorta di funzione fideiussoria ex post: esse garantiscono verso al collettività la spendibilita di crediti individuali che qualcuno ha guadagnato verso altri soggetti che hanno emesso il debito. io devo qualcosa a francesco. emetto un pagherò, e resta tra noi. francesco non può spenderlo, a meno di non trovare qualcuno che accetta di essere mio creditore. la cambiale e la girata. se arriva la banca dna, e mi dà un apertura di credito, allora io non emetto una cambiale, ma pago quella stesa somma a francesco con assegno o bonifico. quella stessa somma ora francesco la può spendere verso altri e tutti la accettano in quanto è garantita non da me, ma dalla banca. quel che io hai guadagnato da terzi, lo posso spendere perché una banca dice che è spendibiiel, che il debitore solido. così i rapporti economici diventano (da individuali) collettivi e più fluidi. quando però i debitori non pagano, la fideiussione rivela la sua inconsistenza. è un problema attuariale. troppo debito garantito, guai sicuri, non "assicurati"

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  2. Siccome i fondamentali economici "sembrano" non contare più nulla rispetto ai fondamentali politici, vien quasi da ringraziare i banchieri centrali che, con le loro follie ed il loro aggiusta qui e poi aggiusta li e poi un puntello laggiù ed un altro là dietro, cercano di conservare lo status quo che, a sua volta, non è solo il sistema politicofinanziario piramidale, ma oggi è soprattutto la pax americana. Se crolla questo sistema fiatmoney ( e storicamente questi sistemi, ad un tratto, crollano ) salta anche la pax. E se salta la pax sono cax imprevedibili. Guerre civili, secessioni armate, guerre tra Stati, guerre imprevedibili per durata, intensità, estensione, esito.
    Non è un fatto secondario, questo. Ci sta quasi da tirare un sospiro di sollievo quando danno un altro calcio al barattolo.

    Primum vivere deinde philosophari. Forse, l'anticamera della sudditanza consapevole. Ma meglio vivi che morti.

    Infine, la guerra invisibile, ma non a noialtri, è quella tra politica e libero mercato.
    Prevalendo la prima il mondo finisce logorato da lunga malattia in una agonia più o meno evidente a seconda dei luoghi e delle circostanze (gdb, posizionarsi bene non solo rispetto alla stampante, ma anche rispetto alle bombe). ma se dovesse prevalere il secondo, data la situazione attuale così incancrenita, potrebbe esserci la morte per fulminazione.
    Essere o non essere?

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