giovedì 9 aprile 2015

Un'alleanza politica di bastardi: il controllo della popolazione e il welfare state

La pianificazione centrale tenta di controllare tutte quelle variabili che a sua veduta sono potenzialmente pericolose per la sua egemonia. Alla pianificazione centrale, infatti, piacciono le cose quanto più stabili possibile. Per questo tenta di regolare qualsiasi rapporto tra attori di mercato attraverso istantanee che vengono elevate a modelli generali. Il mercato è dinamico e gli attori di mercato possono permettersi di assecondare questo dinamismo; la pianificazione centrale invece è immobile e i pianificatori centrali non possono permettersi di assecondare questo assetto. Quindi intervengono nell'economia e nelle vite degli attori di mercato per frenare il più possibile tale dinamismo. E' così che guadagnano legittimità. E' così che guadagnano quell'alone mistico di onniscienza. In realtà, non esiste niente di tutto ciò. Ogni qual volta che i burocrati tentano di regolamentare un qualche settore, potete star certi che stanno implementando una nuova forma di controllo dei prezzi. Ultimamente c'è stato parecchio fermento negli Stati Uniti a causa della FCC che vorrebbe presumibilmente controllare il traffico virtuale su Internet. Ci sarà un polverone all'inizio, ma il libero mercato si adeguerà e creerà i suoi anticopri. Accade sempre. Pensate ad esempio alla Cina. Ci sono circa 100,000 funzionari statali che controllano il traffico su Internet. Eppure i cinesi riescono ad accedere ai "siti proibiti". Il genio è ormai fuori dalla lampada, perché i costi di questo mercato continuano a scendere e quando questo accade aumenta di conseguenza anche la domanda. Ciò scardinerà qualsiasi intenzione di imbrigliare il mercato di Internet. In Italia verrà approvata una nuova regola restrittiva in tal ambito, ad esempio? Domani qualcuno dall'altra parte del globo inventerà un metodo per aggirarla. Tutte le chiacchiere sull'inarrestabilità della burocrazia sono gonfiate. Lo stato è una tigre di carta. E' anacronistico. Lo stato è semplicemente composto da un gruppo di burocrati che vogliono conservare il proprio posto fino al pensionamento e che non metteranno a rischio la loro carriera esponendosi contro grandi imprese al cui soldo hanno fior fiori di avvocati. Allo stato piace la monotonia, crede che un momento durerà in eterno. Lo stato è semplicemente composto da una massa di ingenui.
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di Gary North


Vorrei cominciare questo pezzo con quello che reputo uno dei migliori dialoghi di chiusura nella storia dei film. E' tratto dalla pellicola, I Professionisti (1966).

Ralph Bellamy ingaggia quattro avventurieri affinché gli riportino la moglie rapita. E' stata rapita da un rivoluzionario messicano, ma si scopre che lei si è fatta catturare deliberatamente. Così la scortano fino al ranch del marito, dove ha luogo il seguente scambio:





Il che mi porta alla questione di cui discuteremo: l'alleanza.

C'è un'alleanza internazionale tra coloro che si sono imbastarditi a causa del welfare state e i bastardi nati che l'hanno progettato e che poi, sin dalla Rivoluzione Francese, l'hanno venduto agli elettori. L'alleanza si basa su un'idea fondamentale divisa in due parti: la legittimità morale e l'efficacia della pianificazione centrale dell'economia.



CONTROLLO DELLA POPOLAZIONE

Ecco una legge fondamentale della natura: non si può cambiare solo una cosa.

Ecco una regola fondamentale della politica: lo stato non può regolare solo una cosa.

Ecco una regola fondamentale dell'economia: il controllo dell'economia significa il controllo delle persone.

A partire dall'Illuminismo francese, e andando fino ad oggi, abbiamo assistito all'emersione di una fazione anti-popolazione tra gli intellettuali occidentali. Queste persone preferiscono la pianificazione centrale.

Allo stesso tempo, abbiamo assistito all'emersione di un impegno pro-popolazione da parte dei pianificatori centrali.

Può sembrare strano avere entrambe le posizioni rappresentate tra i pianificatori centrali e tra quelli che credono nella pianificazione centrale, ma non è difficile da spiegare. Se si ritiene che la crescita della popolazione supererà la crescita economica pro-capite, allora si desidererà controllare la crescita della popolazione. Se si desidererà mantenere alto il reddito pro-capite, allora sarà necessario ridurre il tasso di espansione della popolazione. Dall'altra parte, se si scopre, come accade ogni volta ai pianificatori centrali, che la pianificazione centrale ha bisogno di più risorse da confiscare, soprattutto per scopi militari, che la popolazione non riesce a crescere, si avrà un problema: ci sarà bisogno di nuovi lavoratori per pagare le vecchie promesse politiche fatte agli elettori. I politici hanno fatto enormi promesse per quanto riguarda la sicurezza durante la vecchiaia, e non ci sono abbastanza lavoratori in entrata nella forza lavoro da tassare. Inoltre i militari scoprono che è più difficile reclutare nuovi soggetti. E' per questo motivo che negli anni '30 i governi fascisti in Europa promuovevano i grandi nuclei familiari. Stiamo cominciando a vedere lo stesso tipo di programmi in Europa Occidentale (es. asili nido gratuiti e permessi retribuiti per le neo-mamme), che si trova ad affrontare un calo demografico tra la popolazione autoctona e tassi di natalità molto più elevati tra i gruppi di immigrati, soprattutto musulmani. Così, i pianificatori centrali vogliono entrambe le cose.

Nel mio commento del 1985 al Libro dell'Esodo, ho terminato il capitolo 1 con questa valutazione.

Il faraone riteneva necessario proteggere le risorse del suo paese dagli Israeliti prolifici. Tre millenni e mezzo dopo, socialisti prudenti e timorosi hanno preoccupazioni simili. Bertrand Russell, il filosofo socialista e matematico britannico, comprendeva chiaramente il dilemma del socialismo: per produrre ricchezza pro-capite crescente, la bassa produttività del socialismo richiede una crescita zero. Il socialismo richiede anche l'imposizione di pesanti sanzioni contro popolazioni rivali che continuano a crescere, proprio come accadde in Egitto. Scriveva nel 1923:

Il socialismo, soprattutto il socialismo internazionale, è realizzabile come sistema stabile solo se la popolazione è stazionaria o quasi. Un lento aumento potrebbe essere affrontato con un miglioramento dei metodi agricoli, ma un rapido aumento condurrebbe l'intera popolazione alla miseria e provocherebbe quasi certamente guerre. In considerazione del fatto che la popolazione della Francia è diventata stazionaria, e il tasso di natalità è diminuito enormemente tra le altre nazioni bianche, si può sperare che la popolazione bianca del mondo presto cesserà di aumentare. Le razze asiatiche dureranno più a lungo, e i negri ancora più a lungo, prima che il loro tasso di natalità scenderà in misura tale da rendere il loro numero stabile senza l'aiuto di guerre e malattie. Ma è auspicabile che si estinguano i pregiudizi religiosi che finora hanno ostacolato la diffusione del controllo delle nascite, e che nel giro di (diciamo) 200 anni tutto il mondo imparerà a non essere eccessivamente prolifico. Fino a quando ciò non accadrà, i benefici perseguiti con il socialismo possono essere realizzati solo parzialmente, e le razze meno prolifiche dovranno difendersi da quelle più prolifiche con metodi che fanno schifo anche se sono necessari. Nel frattempo, le nostre aspirazioni socialiste devono essere limitate alle razze bianche, magari con l'inserimento dei giapponesi e dei cinesi. [Bertrand Russell, The Prospects of Industrial Civilization, 2nd ed. (Londra: George Allen & Unwin, 1959), p. 273. Prima edizione: 1923. Non cambiò abbastanza le sue opinioni da giustificare una revisione di questo passaggio].

I pianificatori centrali odiano l'idea che le famiglie possano determinare la loro dimensione, e quindi fanno in modo di elaborare programmi che sovvenzionino o puniscano le famiglie numerose, a seconda di quale fase voglia rimarcare il governo socialista. I pianificatori centrali non riescono ad accettare il fatto che la dimensione della famiglia debba essere determinata dal processo decisionale individuale e dalla responsabilità individuale. La pianificazione centrale è strenuamente avversa alla responsabilità individuale e all'autorità individuale. I pianificatori centrali vogliono che sia il governo civile, e non le famiglie, a determinare quanto debba essere grande la famiglia. La Cina è l'esempio più lampante, con la sua politica di un bambino per famiglia. Ma ora tale politica le si sta ritorcendo contro, proprio come avevano detto i critici 35 anni fa. C'è un eccesso di giovani, e tale eccesso porta sempre a malcontento sociale e problemi sociali. I pianificatori centrali vogliono evitare entrambe le cose.

Pertanto non c'è da sorprendersi se i sostenitori della crescita zero si ritrovano principalmente tra i super-ricchi con un'istruzione universitaria. Hanno assorbito l'ideologia keynesiana e sono preoccupati che le classi inferiori possano ottenere più voti. Questa era la stessa preoccupazione che attanagliava il movimento progressista dopo il 1900. Il promotore più lampante di questa prospettiva fu il fondatore di Planned Parenthood, Margaret Sanger. La sua polemica razzista contro gli immigrati e i poveri, The Pivot of Civilization (1922), ne è la prova. La biografia di George Grant sulla sua figura è ben conosciuta: Killer Angel.

Il movimento eugenetico dell'Era Progressista favoriva la sterilizzazione forzata del deboli di mente. Queste leggi statali furono convalidate dalla Corte Suprema in Buck v. Bell del 1927. Non furono mai abrogate. I nazisti usavano la legislazione statale americana, approvata prima della prima guerra mondiale, come modello di un proprio programma di sterilizzazione forzata. L'Indiana fu il pioniere. Alcune di queste leggi statali sono esistite fino agli anni '50.

Nei primi decenni del 1900 i super-ricchi erano i sostenitori di questo movimento. La famiglia Rockefeller era particolarmente coinvolta, sia ideologicamente che finanziariamente. La retorica e gli opuscoli degli anni '20 sono caduti nel dimenticatoio dopo la seconda guerra mondiale, perché i progressisti volevano coprire il fatto che i nazisti avevano fatto affidamento sul movimento eugenetico sia per la loro ideologia sia per i loro programmi. Ma è rimasta la stessa prospettiva di crescita zero della popolazione. John D. Rockefeller III è stato un grande promotore della crescita zero. Ha fondato il Population Council nel 1952.



LA RIVOLUZIONE FRANCESE

Questa ostilità nei confronti della crescita della popolazione risale al movimento giacobino della Rivoluzione Francese. Tale è un aspetto della storia europea a lungo trascurato. Una persona in particolare, però, vi ha richiamato l'attenzione: Nesta Webster nel suo libro del 1919, The French Revolution: A Study in Democracy. Nel caso dei rivoluzionari francesi, non solo volevano controllare la crescita della popolazione; volevano (come minimo) sterminare un terzo della popolazione francese. Lo dissero pubblicamente. Cercarono di farlo in modo amministrativo durante il regno del terrore di Robespierre. Questo aspetto della Rivoluzione Francese è stato gettato via dagli storici. Essi tendono a favorire l'ideologia della Rivoluzione Francese, e questo aspetto crea in loro un certo imbarazzo. Suona spietato. Ho ristampato la sezione del suo libro in cui parla dei piani di spopolamento: http://www.garynorth.com/public/13370.cfm

I piani dei rivoluzionari francesi furono completamente ribaltati dalla costante crescita demografica che prese piede proprio in quel periodo. La stima migliore della popolazione mondiale nel 1800 è un miliardo di persone. Oggi sorpassa i 7 miliardi di persone. La crescita economica imprevista, che iniziò a prendere la rincorsa durante la Rivoluzione Francese, fu accompagnata da un'espansione altrettanto imprevista della popolazione mondiale. Come era sempre accaduto nei secoli precedenti, la crescita della popolazione spingeva rapidamente ai limiti il contesto economico. Carestie, pestilenze e guerre invertivano la crescita della popolazione. Per la prima volta nella storia del mondo, nel 1800 la crescita della popolazione proseguì senza soste e senza raggiungere i limiti della crescita economica o ambientale.

Gli elitisti economici di oggi pensano che i governi civili debbano intervenire nella vita delle persone, in modo che esse abbiano meno figli. Gli elitisti sono terrorizzati dalla crescita della popolazione, come i giacobini lo erano nel 1793. Ma questi timori erano inutili nel 1793 e sono inutili tutt'oggi. Ci possiamo fidare deli individui quando devono decidere quanti figli vogliono avere, purché siano economicamente responsabili nei confronti di quest'ultimi. Costi e benefici devono essere imposti dal diritto civile e dagli usi/costumi.

E' proprio questo ciò che oggi preoccupa le sinistre. I loro programmi di confisca della ricchezza in nome dei poveri hanno prodotto un risultato ovvio: madri single che hanno molti figli perché sanno che possono ottenere denaro dal welfare state. Questi tipi di madri non sono stupide. Mungono il sistema. Le sinistre sono esterrefatte davanti al risultato delle loro politiche. Hanno scoperto che quando lo stato sovvenziona la povertà, ciò che otteniamo è solo più povertà. Il libero mercato risponde agli incentivi. Potremo mai smettere di meravigliarci?

Le sinistre sono schizofreniche, lo sono sempre state in fin dei conti. Da un lato giustificano la tassazione sulla classe media per finanziare i poveri. Dall'altro si assicurano anche che i loro vantaggi fiscali li proteggano dalla pesante tassazione. Poi rimangono intrappolate. Il rosso dei conti travolge gli stati. I politici hanno bisogno di lavoratori per sostenere il welfare state, ma i figli delle ragazze madri, che sono cresciuti sotto la tenera misericordia delle burocrazie del welfare state, non vogliono lavorare. Vogliono avere il sussidio di disoccupazione. I pianificatori centrali dove andranno a trovare cittadini produttivi che saranno in grado di pagare le tasse per sostenere i beneficiari del welfare state? Tra di loro c'è anche un vasto esercito di anziani che sfrutterà i più grandi programmi del welfare state nella storia dell'umanità. E' difficile essere un uomo di sinistra.

Così ogni qual volta che leggiamo qualcosa sui vari programmi di controllo della popolazione, possiamo tranquillamente ignorarla. La gente prenderà le proprie decisioni, e i buonisti [coi soldi degli altri] tra i super-ricchi e le élite intellettuali non avranno alcun effetto sulle decisioni delle persone. Le classi medie di tutto il mondo prendono le proprie decisioni per quanto riguarda la dimensione del nucleo familiare.

Nel 1793 i promotori giacobini dello spopolamento scoprirono che i loro sogni erano finiti sotto la ghigliottina. Robespierre fu decapitato dal suo governo nel 1794.

Gli elitisti keynesiani pensano di essere più intelligenti delle grandi masse. Non lo sono. Soffrono di quella che F. A. Hayek chiamava presunzione fatale. Pensano di poter controllare le altre persone. Pensano che i loro risultati saranno migliori rispetto alle decisioni degli individui e delle famiglie. C'è un modello vivente che si rifà a questo modo di pensare: Robert Mugabe. C'è un modello anche per i risultati di questa prospettiva: Zimbabwe.

Quindi io non prendo sul serio i vari piani sulla popolazione appoggiati dagli intellettuali occidentali. Non hanno i voti necessari per trasformare l'Occidente nella Cina Rossa del 1979.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


1 commento:

  1. "Le sinistre sono esterrefatte davanti al risultato delle loro politiche. Hanno scoperto che quando lo stato sovvenziona la povertà, ciò che otteniamo è solo più povertà. Il libero mercato risponde agli incentivi"
    Questo passaggio vale tutto il post.

    Riccardo Giuliani

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