Bibliografia

lunedì 2 febbraio 2015

Continua a sognare Herr Hatzius: Stai vivendo in un'enorme bolla pronta ad esplodere





di David Stockman


Quanto stupidi pensano che siamo?

Il plenipotenziario di Goldman alla FED di New York, William Dudley o B-Dud, è andato in giro a ripetere una nuova parola in codice, "paziente", piuttosto che ripresentare la solita, "tempo considerevole", per descrivere il piano di innalzamento dei tassi di interesse della FED. Poi ieri, proprio al momento giusto, il suo alter ego alla base centrale della Goldman, Herr Hatzius, ha distribuito alla clientela un fonema identico:

Nel 2003-2004 "tempo considerevole" ha lasciato il passo a "paziente", un segnale che denota l'avvicinarsi di un innalzamento, ed è interessante notare come le parole "paziente" o "pazienza" si siano susseguite con una certa frequenza negli ultimi discorsi della FED.

Infine, come un orologio, il portavoce ufficiale della FED, Jon Hilsenramp, ha consegnato il messaggio definitivo ai giocatori del casinò tramite lo zombie-box di Rupert Murdoch.

I funzionari della Federal Reserve stanno considerando seriamente un importante cambiamento nel tono del meeting della prossima settimana: assicurare che i tassi di interesse a breve termine rimangano vicino allo zero per un "periodo di tempo considerevole".......

Dudley — un personaggio nella cerchia ristretta dei consiglieri della Yellen — ha detto di recente che la FED potrebbe sostituire la "garanzia di tassi bassi per un periodo di tempo considerevole", poiché vuole essere più paziente prima di decidere cosa fare....... La FED ha già seguito questo approccio l'ultima volta che ha cercato di progettare un innalzamento dei tassi nel 2004.... (quando) assicurò che i tassi sarebbero rimasti bassi per un "periodo di tempo considerevole" e sarebbe stata paziente prima di ri-alzarli.

Sì, mentre cerca il coraggio di consentire ai tassi del mercato monetario di lasciare lo zero, la FED darà un largo preavviso precededuto dalla parola che inizia per "P" nella sua dichiarazione post-meeting di dicembre. E' una password segreta doppia, il che significa che il costo dei carry trade per gli speculatori può salire — diciamo di 25bps nei prossimi sei mesi. Non tanto presto.

E' mia intenzione deridere questi pagliacci e giovani delinquenti? Sì, certamente.

Le incongruenze e le stupidaggini sono da capogiro. Eppure, secondo una delle sempre memorabili menti vuote presso la FED, Dennis Lockhart, potrebbe essere troppo presto per cambiare la password nella sessione di dicembre. Lockhart di recente ha detto ai giornalisti che:

....."non c'è fretta di abbandonare" la frase "periodo di tempo considerevole". Vuole accertarsi che l'economia sia abbastanza forte da sopportare aumenti dei tassi prima di muoversi.

Cosa? Secondo la regola dei sei mesi, il primo accenno di un aumento dei tassi dovrebbe verificarsi a luglio 2015. Esattamente 78 mesi dopo il primo abbattimento dei tassi di interesse pressoché a zero. Troppo presto? Suvvia.




Secondo un altro reparto di Goldman Inc., l'S&P 500 si avvicinerà ai 2350 poco dopo. Questi tipi vogliono dire che anche se il mercato azionario sarà stato catapultato quattro volte più in alto durante il periodo senza fine della ZIRP — l'economia sarà ancora troppo debole per sopportare un blip di 25 bps sul tasso a breve?

Quando la riluttanza della gang Goldman/FED nel consentire anche un minimo aumento dei tassi si contrappone con i due grafici che seguono, il contrasto è semplicemente sbalorditivo. Queste persone sono così intontite dalle bolle che non riescono a separare la fantasia dalla realtà.





Beh, forse sì. Ma come Jim Carrey in The Truman Show, la realtà che analizzano, calibrano e progettano è tutta dentro una grande tenda — la bolla finanziaria mondiale che è stata alimentata dalle banche centrali per quasi due decenni. Di conseguenza la loro valutazione di ciò che sta accadendo ora, e ciò che accadrà, è in funzione di una fiducia assoluta nei folli stampatori monetari che gestiscono le banche centrali del mondo.

Detto in modo diverso, i venditori di "asset rischiosi" come Herr Hatzius non fanno analisi né fanno previsioni; seguono semplicemente i loro cosiddetti modelli economici per giustificare un mercato azionario sempre crescente. Dopo tutto, questo è ciò che sembra la bolla dall'interno.

Così, mentre avvisava i suoi clienti circa la modifica della "password", Hatzius ha tirato fuori la versione senza tempo di un'economia fiabesca, in cui i guadagni e i prezzi delle azioni saliranno per sempre:

Consideriamo l'accelerazione della crescita economica degli Stati Uniti nel 2014 come una prova contro l'idea che la debolezza dell'economia americana dopo il 2007 fosse "secolare"; e soprattutto la consideriamo una prova in favore del nostro punto di vista secondo cui suddetta debolezza è stata causata da un lungo ma temporaneo post-sbornia associato allo scoppio della bolla immobiliare e del credito. Questa sbornia è stato il motivo per cui ci sono voluti 5 anni per arrivare ad una crescita economica che tipicamente verrebbe raggiunta in 1-2 anni. Ma il rovescio della medaglia del lento progresso iniziale, è che l'espansione economica — e il rialzo dei tassi che in ultima analisi l'accompagnerà — ha una lunga strada da fare....... (quindi) la nostra visione di lungo periodo rimane ancorata ad una crescita del PIL di circa il 3%, non solo nel 2015 ma anche nel 2016-2017.

Vediamo. Negli ultimi 14 anni le vendite reali negli Stati Uniti sono cresciute ad un tasso annuo dell'1.6%; e negli ultimi 7 anni ad un CAGR a malapena dell'1.0%. E questa è la metrica giusta — anche Herr Hatzius sa che gli inventari nel PIL sono irregolari nel breve periodo, ma si stabilizzano nel tempo.

Molto probabilmente potrebbe anche riconoscere che ci sono stati alcuni "venti a favore" che hanno fornito benzina agli Stati Uniti e all'economia globale negli ultimi 15 anni, e questi venti potrebbero aver aggiunto qualche ottano ai CAGR limpidi che abbiamo osservato di recente — tassi di crescita che rappresentano un frazione del suo 3%.

Detto in modo diverso, è praticamente impossibile sostenere che il tasso di crescita degli Stati Uniti, inchiodato all'1.6% sin dal 2000, non sia stato appiattito da alcuni giganti ormai in ginocchio. Chiedete a Caterpillar, IBM, Exxon-Mobil, Macy o a tutto il resto della banda che aveva beneficiato dei mercati in forte espansione all'estero, grandi guadagni dalle conversioni e indebitamento folle in patria.

Questo è ciò che intendo per "venti a favore". Nel corso di questo secolo, un'enorme espansione monetaria e fiscale a livello mondiale ha alimentato la più grande era di espansione del credito e di crescita del debito che il pianeta abbia mai visto. Prendete ad esempio la Cina, dove il debito nel mercato del credito è passato da $1 bilione a $25 bilioni nel corso di suddetto periodo; o anche gli Stati Uniti, dove il debitoo pubblico e privato sono schizzati in alto da $26 bilioni a $60 bilioni; o il Giappone, dove circa $25 bilioni di debito gravano sulla schiena di una popolazione in rapido invecchiamento.

O se si preferisce un approccio settoriale, guardate all'esplosione delle spese in conto capitale nelle miniere di ferro; o ai container spediti per nave; o alle fabbriche di acciaio e alluminio; o alle industrie del petrolio, del gas e dell'energia; o ai fornitori di cemento e di macchine nei cantieri; e al settore immobiliare e commerciale da Shanghai a Istanbul e San Paolo.

E' possibile che tali "venti a favore" potrebbero non persistere. Dopo tutto, il boom degli investimenti di capitali (sopra descritto) non era organico — il risultato di popoli che improvvisamente diventavano più energici, ambiziosi e imprenditoriali. No, è stato quasi del tutto artificiale — un crack-up boom temporaneo a causa dell'inarrestabile espansione del credito fiat ingegnerizzato dalle banche centrali.

Ma ora che i loro bilanci combinati sono esplosi da circa $2 bilioni alla fine del secolo a oltre $16 bilioni di oggi, ci sono alcuni segni inconfondibili di una frenata incombente. I compagni del cpitalismo rosso a Pechino stanno cercando di comprimere la gigantesca bolla del credito — come sottolineato di nuovo ieri sera. Questo, tra le altre cose, è il motivo del "nein" tedesco, mentre Draghi affronta la sua imminente resa dei conti.

Tra l'altro è anche quello che intendono fare i capi della FED quando hanno deciso di cambiare la "password". E in Giappone la BOJ sta ancora stampando a tavoletta. Ciò significa che quando lo Yen infine si ritroverà in caduta libera — cosa possibile da un giorno all'altro — non ci sarà nulla da fare.

Quindi sarebbe meglio non contare sui "venti a favore". Meglio ancora, esiste la possibilità che i venti monetari degli ultimi 15 anni possano trasformarsi realmente in venti contrari; e il mito della crescita del 3% di Goldman potrebbe essere schiacciato dal contraccolpo globale di bolle che scoppiano e bombe ad orologeria finanziarie che esplodono.

Ad esempio, le corporazioni dei paesi emergenti e gli investitori obbligazionari hanno raccolto circa $9 bilioni nei mercati del debito off-shore. In un modo o nell'altro, gran parte dei Paesi emergenti è una colonia economica della Cina. Cosa succederà quando il castello di carte cinese continuerà a crollare — come preannunciavano gli ultimi mesi di calo delle importazioni — mentre il dollaro continuerà a salire, in quanto i mercati globali a corto di dollari si scapicolleranno per trovare finanziamenti?

Ci sarà una conflagrazione nel mercato del debito dei Paesi emergenti. Rappresenterà sicuramente il sub-prime dell'epoca attuale. La maggior parte di questi prestiti è finita in investimenti industriali e infrastrutturali che risulteranno improduttivi in un'epoca di raffreddamento globale, e ciò vaporizzerà le garanzie collaterali sottostanti come è accaduto durante l'ultima bolla immobiliare.

I tipi di Goldman credono davvero alla loro propaganda? Sulla crescita miracolosa dei BRICS? E che la grande pila di debito insostenibile e di immobili inutili nell'economia cinese possa essere smantellata tranquillamente dai compagni disperati di Pechino?

Cosa succederà quando lo yen finirà in caduta libera e tutta l'Asia orientale soccomberà sotto una tempesta di deprezzamento della moneta? Come se la caveranno in tale scenario le macchine, i beni capitali e gli esportatori di auto di lusso tedeschi — l'unica cosa che sta mantenendo a galla l'Eurozona? E quando la locomotiva tedesca inciamperà a causa del crollo della domanda proveniente da Russia e Cina, cosa succederà all'euro e a tutti gli speculatori che hanno solcato i mari del debito greco e italiano?

C'è almeno una possibilità che il decennale italiano, scambiato di recente al rendimento assurdo dell'1.95%, non sia altro che un grande incidente annunciato? Cosa accadrà quando i tipi di Wall Street venderanno le loro obbligazioni italiane e gli euro — smobilitando le loro posizioni short nei confronti del dollaro più rapidamente di quanto accaduto negli ultimi mesi o durante l'ultima crisi nel 2008?

Infatti la possibilità di una fuga massiccia verso il dollaro confuta da sola il mito del disaccoppiamento e il modello dell'economia chiusa offerto da Herr Hatzius e dal resto dei suoi compagni di viaggio a Wall Street. Il motivo per cui dicono ancora di acquistare durante i ribassi e di come la crescita al 3% sia prossima? I loro modelli non sono altro che una proiezione atta a raggiungere questi scopi. Il tutto finisce sempre con la piena occupazione keynesiana da raggiungere nei tre anni successivi. Un mondo senza fine.

Ma forse un dollaro in rialzo, un raffreddamento dell'economia globale e un prezzo del petrolio a $50 sballotterà l'economia statunitense. Il miracolo dell'olio di scisto finirà e i $ 500 miliardi di debito sottoposto a leva in questo settore andranno in malora come accaduto 7 anni fa ai mutui CDO.

E cosa succede al tasso delle spese in conto capitale in tale scenario — dato che una parte della tiepida ripresa dopo la crisi del 2008 è da attribuire al boom dell'energia e dell'olio di scisto?




E che dire del sogno di una crescita al 3%? Come mostrato di seguito, sin dal 2007 le esportazioni degli Stati Uniti sono aumentate solo ad un tasso nominale del 2.2%; e ciò con un dollaro debole e un boom nell'esportazione di materie prime e prodotti chimici. Questi ultimi sono aumentati del doppio rispetto al tasso delle esportazioni complessive, ma un raffreddamento dell'economia mondiale e un dollaro in rialzo metterà fine alla festa.





Sì, e pensate anche a qualcosa di così prosaico come i viaggi, il turismo, i parchi tematici e gli oggetti di lusso. A fronte di un dollaro molto più forte, l'industria del turismo, che è cresciuta ad un tasso annuo del 12% dal fondo nel 2009, è destinata a diventare molto meno "aspirazionale".

Disaccoppiamento? Non credo proprio.




Sì, la vita all'interno delle bolle è davvero buona. Magari fosse reale.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


Nessun commento:

Posta un commento