lunedì 29 dicembre 2014

La politica moderna: Un voto per una promessa convincente





di Bill Bonner


«La cosa migliore degli esseri umani è che si possono incasellare in modo davvero ordinato.» -- Frank Underwood, House of Cards


Questa mattina, prima che partissimo per New York, c'erano circa 20 camion parcheggiati nella piazza di fronte al nostro edificio a Baltimora. I conducenti vestiti di nero stavano scaricando scatole, cavi, altoparlanti e gru di sollevamento... riempiendo i marciapiedi con attrezzature di ogni genere.

"Cosa sta succedendo?", abbiamo chiesto in ufficio.

"Stanno girando la serie TV House of Cards. Si suppone che sia ambientata a Washington, e qui sembra proprio Washington. Ed è molto più economico e più facile girare qui. "

I personaggi dello show — politici, giornalisti e faccendieri di Washington e burocrati di Capitol Hill — sono senza scrupoli, opportunisti, spietati, malevoli e indecenti. Abbiamo dovuto smettere di guardare; era troppo simile alla vita reale. Solo che la maggior parte delle persone che ricopre queste parti nella vita reale non è così intelligente, ardita o attraente.

Quando avevamo 10 anni la nostra insegnante ci diceva che ognuno di noi poteva diventare presidente. Ci guardavamo l'un l'altro e ci interrogavamo su chi potesse diventarlo. Ma ora, a vedere chi viene eletto, crediamo che avesse ragione.

Nessun impedimento — morale o intellettuale — rappresenta uno svantaggio tale da impedire di essere eletti. Nessun personaggio che sbaglia, non importa quanto sia grave lo sbaglio, ha la strada sbarrata al Campidoglio o alla State House. Una mancanza di fascino, intelligenza o umorismo non impedisce una carriera di successo in politica.

Hubert Humphrey fece notare che l'unica cosa che si frapponeva tra lui e la presidenza era un battito cardiaco. Ma anche tale battito rappresenta un vero e proprio requisito.

Naturalmente questo è anche l'unico requisito per votare...

Ogni mezzo scemo e cesellatore ha il suffragio. In una democrazia funzionante le persone con un interesse personale nell'esito elettorale dovrebbero essere esonerate. Hanno un un conflitto di interessi: tra ciò che è bene per loro e ciò che è bene per tutti gli altri.

Questo è ancora il protocollo per i gruppi civili, siano essi consigli d'amministrazione o sagrestie della chiesa. Le persone che hanno un amico nelle elezioni "dichiarano un particolare interesse" e si defilano fino a quando la votazione non è finita. Ma nella politica moderna ognuno può votare, non importa quanti amici si scannino per la poltrona.

E indovinate un po'? Votano per i propri interessi.

Questa è la conclusione di Jason Weeden, avvocato e ricercatore di psicologia, e Robert Kurzban, professore di psicologia presso l'Università della Pennsylvania. Hanno scritto un libro sull'argomento, The Hidden Agenda of the Political Mind.

Weeden e Kurzban hanno scritto sul New York Times:

La maggior parte delle persone non è ideologicamente pura e non deriva le proprie opinioni da ideologie e principi astratti. Le persone sono influenzate dagli effetti delle politiche su sé stesse, le loro famiglie e le loro reti sociali. Le loro opinioni, insomma, sono spesso basate su interessi personali. [...]

E' altamente probabile che i disoccupati richiederanno un'indennità di disoccupazione maggiorata rispetto alle persone che lavorano a tempo pieno. E' altamente probabile che gli afro-americani saranno sostenitori di azioni interventiste e dell'aiuto del governo nei confronti degli afro-americani. E' altamente probabile che i ricchi uomini bianchi si opporranno alla redistribuzione del reddito.

Che cosa vi aspettate da un tale governo? Tutti fanno finta di agire per il bene del Paese — politici ed elettori allo stesso modo — e sono tutti alla ricerca del numero uno.

I giornali hanno riferito che martedì è stato un grande giorno per i repubblicani. Ma è stata una giornata più grande per gli zombie. Stati rossi... stati blu... gli zombie hanno vinto in tutto il mondo. Come sapete, gli zombie non producono; prendono dai produttori. La politica è il loro metodo di scelta.

L'altro ieri abbiamo spiegato come i giovani vengono messi da parte. Col passare del tempo sempre più gruppi con interessi particolari troveranno il modo di usare lo stato per tenere fuori i nuovi concorrenti. I giovani sono sempre nuovi. Sono tagliati fuori.

Non ci sono posti di lavoro perché l'economia non cresce. Sin dal 2000 l'economia statunitense è cresciuta ad un tasso medio di appena l'1.8% l'anno — solo la metà del tasso medio nella seconda metà del XX secolo.

Uno dei motivi per cui l'economia non cresce è perché le persone anziane hanno già rivendicato troppa produzione. I costi del debito e del welfare deprimono la crescita. Ed è difficile avviare un'impresa, perché i vecchietti hanno impantanato la concorrenza con ostacoli insormontabili per i nuovi entranti — regolamenti, licenze, certificazioni, assicurazioni, tasse e normativa sul lavoro.

I vecchi compensano la loro mancanza di energia e fantasia con la perfidia e l'astuzia. Di solito hanno i candidati in tasca prima del giorno delle elezioni.

Gli anziani hanno accumulato beni e privilegi. Votano per le persone che promettono di aiutarli a conservare quello che hanno ottenuto. E il più intelligente di loro scommette direttamente sul candidato.

Ecco come Mitch McConnell ha raccolto $31 milioni per la sua campagna di ri-elezione. Il Blackstone Group, ad esempio, è stato il suo più grande collaboratore. Ha investito su di lui $227,000. Wall Street ha versato $2.1 milioni. Il settore assicurativo ha dato a McConnell altri $1.2 milioni.

Che ritorno si aspettavano sul loro investimento? Non lo sappiamo. Ma il CEO del Blackstone Group, Stephen Schwarzman — 67 anni — è sicuramente in attesa di qualcosa.

La distruzione creativa può attendere. McConnell, 72 anni, ha esortato gli elettori a sostenere i repubblicani alle ultime elezioni in modo da "porre fine al gridlock". Questo era l'equivalente dell'appello fraudolento del presidente Obama a sostenere il "cambiamento".

Ma il cambiamento è l'ultima cosa che ognuno di loro vuole offrire. Sono in cima; vogliono rimanere lì.

I primi cinque sostenitori del senatore McConnell, oltre a Blackstone, includono altre due società di Wall Street, JPMorgan Chase e Elliott Management, e due colossi dell'assistenza sanitaria, Humana e Kindred Healthcare.

Insieme hanno investito quasi mezzo milione di dollari. Il ritorno sul capitale investito deve essere enorme. Una singola mossa ben assestata da McConnell e i suoi compari potrebbe far guadagnare miliardi a queste aziende.

Di sorprendente, per noi almeno, c'è che il settore della sicurezza è stato un attore secondario. Secondo OpenSecrets.org, ha investito solo $23 milioni per comprare i candidati alle elezioni di medio termine.

Ma il settore della sicurezza fa un buon lavoro per spaventare gli elettori, e ha un tale ascendente su Capitol Hill da non aver bisogno di comprare i candidati. Sono già comprati e pagati.

La maggior parte degli elettori prende le proprie decisioni come investitori — basate sulla paura, l'avidità e l'interesse personale. Temono Ebola, l'ISIS e i drogati. E vogliono pillole gratis, una pensione migliore di quella che potevano permettersi e TV via cavo a buon mercato.

Votano per chi fa le promesse più convincenti. Quest'anno sono stati i repubblicani.

Saluti,


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


6 commenti:

  1. nell attuale democrazia, il voto è voto di scambio

    RispondiElimina
  2. E siccome il voto è la democrazia, la democrazia è scambio di favori.
    I dipendenti pubblici sono più uguali degli altri e perciò il referente politico li tutela alla faccia di tutti gli altri: i cittadini di serie b.
    E andiamo avanti così tutti contenti e coesi col collare sempre più stretto.
    Fott act.

    RispondiElimina
  3. Ciao a tutti.

    Non a caso quesot articolo è stato pubblicato oggi con le elezioni in Grecia, ma vorrei farvi riflettere su un altro aspetto del voto. Mettiamo che io ci creda al classico rituale funereo che mi costringerebbe a sacrificare tempo prezioso della mia vita solo per scarabocchiare qualche foglietto in una scuola puzzolente. Mettiamo che io magicamente mi convinca che qualcuno possa fare le mie veci al Parlamento. Mettiamo che io non voglia apparire così estremista dicendo di supportare il non voto, e voglia venire incontro a coloro che sovente espletano il rituale del voto. Insomma, compiere un passo alla volta per far comprendere agli altri la natura estorsiva (della propria volontà) del "voto democratico".

    La mia domanda sarebbe, quindi questa: Sarebbe davvero incivile e sgarbato pretendere che sulle schede elettorali venga immessa anche la casella "nessuno di questi"? Sarebbe davvero incivile e sgarbato pretendere che a spoglio completo se la maggioranza ha segnato "nessuno di questi" si indicano nuove elezioni e nessuno dei candidati che si era proposto possa ripresentarsi?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. http://en.wikipedia.org/wiki/None_of_the_above

      Elimina
    2. Appunto. Aspetta un momento gdb... mi stai forse dicendo velatamente che il Bangladesh è più civile di "noi"? :)

      Elimina
    3. Da noi la procedura è simpatica: il voto è talmente segreto che se si vuole dichiarare che nessun candidato è ritenuto idoneo lo si deve fare pubblicamente, facendo registrare le proprie generalità con dichiarazione a seguito.
      Ad uso di liste di proscrizione qualora i tempi diventassero maturi.

      Riccardo Giuliani

      Elimina