La nuova normalità dei tassi di interesse abbassati artificialmente e avulsi dalle decisioni del mercato è un fenomeno mondiale. Questo significa che anche l'Europa è teatro di una situazione simile al limite della follia. I PIIGS guidano la fila con i loro problemi strutturali mai risolti, ma che, "stranamente", possono permettersi di prendere in prestito fondi a tassi ridicoli. Ora, con la fine del QE3, possiamo davvero vedere come se la caveranno senza più la generosità di zia Janet oltremare. Draghi questo mese ha deciso di acquistare ABS dalle banche commerciali europee per cercare di risollevare le loro sorti. Basterà? Forse. Non passerà molto dal momento in cui si rifaranno avanti le voci per un nuovo alleggerimento quantitativo a seguito di una ripresa che "tornerà" insostenibile. Tutto dipenderà da come reagiranno i mercati europei. Sebbene potremmo assistere ad una nuova fuga verso il dollaro se la spia d'allarme si accenderà di nuovo in Europa, ciò non durerà per sempre perché anche lo zio Sam ha pesanti problemi strutturali. Gli investitori non ci metteranno molto a capirlo, data anche la fitta interconnessione dell'attuale settore bancario commerciale. Esso è insolvente e fino ad ora ha potuto godere di un salvataggio da parte delle banche centrali per sembrare quello che in realtà non è: sano. (L'hanno anche dimostrato gli ultimi stress test europei, sebbene le banche in sofferenza siano molte di più di quelle elencate ufficialmente da Draghi.)
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di Gary North
Comincio con un grafico. Ci mostra la curva dei rendimenti del debito del Tesoro USA. La curva rappresenta il tasso di interesse che gli investitori ricevono se danno i loro soldi al Tesoro, cioè al Congresso.
Questa curva sembra molto ripida. E' molto ripida. Ma date un'occhiata più da vicino. Il tasso più alto è poco più del 3% per i T-bond a 30 anni. Ciò significa che gli investitori si fidano del Congresso degli Stati Uniti per i prossimi 30 anni. Un rendimento netto del 3% (escluse le imposte) per 30 anni è visto come un investimento saggio. Al netto delle imposte federali, gli investitori riceveranno l'1.8% — di meno, se teniamo conto anche delle imposte statali sul reddito. Questo presuppone che il Congresso, nel frattempo, non aumenti le tasse.
Ciò significa che gli investitori più intelligenti sulla Terra pensano che il miglior affare che possano staccare con il loro denaro sia nel range dell'1.8%, denominato in dollari USA. Ma se i tassi a lungo termine aumentano, subiranno perdite in conto capitale. Il valore di mercato dei T-bond si muove in modo inverso rispetto al movimento dei tassi a lungo termine. Oggi i tassi dei T-bond a lungo termine sono al minimo sin dal post-guerra. Problema: l'inflazione dei prezzi alzerà i tassi a lungo termine, perché gli investitori chiederanno tassi più elevati per proteggersi da un dollaro in rapido deprezzamento. Quindi il sistema bancario non dovrà inflazionare per i prossimi 30 anni.
Siete ancora con me fino a qui? Finora, come vi ha colpito questo scenario?
Se prestate denaro al Congresso ad una scadenza annuale, verrete pagati un decimo di punto percentuale, che è imponibile al tasso applicato al reddito regolare. Gli investitori nelle fasce di reddito superiori pagheranno il 39%. Quelli che lo prestano a 90 giorni riceveranno lo 0.03% al lordo delle imposte.
Ora diamo un'occhiata all'inflazione dei prezzi. Questa tabella è pubblicata mensilmente dalla Federal Reserve Bank di Cleveland. Io uso il l'ICP mediano che è più stabile, mese per mese, rispetto all'ICP.
Quindi chi ha prestato denaro al Congresso nel corso degli ultimi 12 mesi, ha subito una perdita del 2.2% della ricchezza. Ci sono poche probabilità che gli aumenti dei prezzi nei prossimi 12 mesi saranno pari a zero. Immaginate come minimo un aumento dell'1.3%. Quindi, al fine di ottenere (senza contare le tasse) un decimo di punto percentuale — molto meno, se il denaro viene prestato ad intervalli di 90 giorni — gli investitori perderanno l'1.3% su questo investimento.
Ci viene detto che questa economia è in ripresa. Essa si basa su un presupposto: gli investitori americani continueranno a rinnovare il debito del governo federale, arrivato ormai a circa $12.8 bilioni.
Perché gli investitori dovrebbero continuare a dare via le loro ricchezze al Congresso? Perché, ci viene detto, il debito del Tesoro americano è la cosa più vicina ad un debito privo di rischio. Il debito del Tesoro significa cambiali emesse dal Congresso.
Congresso, rischio zero... nella stessa frase.
Il debito detenuto dal pubblico comprende anche il debito detenuto dal Federal Reserve System.
Il 29 ottobre la Federal Reserve ha annunciato che non acquisterà più nuovo debito. Il quantitative easing è finito per ora.
Significato: d'ora in poi gli investitori esterni al governo degli Stati Uniti dovranno portare a termine il compito coi loro soldi. Devono intervenire per donare ricchezza al Congresso, in modo che i tassi di interesse del Tesoro non aumentino.
Il Congresso ha bisogno di soldi. Non vuole pagare tassi di interesse reali positivi — tassi aggiustati all'inflazione. Conta su queste donazioni. Si aspetta di riceverle. Dopo tutto, le ha ricevute per diversi anni. Perché il Congresso dovrebbe aspettarsi che accada qualcosa di diverso? Gli investitori sono caritatevoli.
Investitori caritatevoli. Ha senso? No. Allora perché lo fanno?
Questo è il mio suggerimento: non pensano che la ripresa economica sia sostenibile. Quindi proteggono le loro scommesse. Donano ricchezza al Congresso nel breve periodo per proteggersi dal Congresso nel breve periodo. Perché? Perché non si fidano del Congresso nel lungo periodo.
Questa è la nuova normalità.
Questo è il keynesismo nel 2014.
Il Congresso si aspetta che questo diventi la normalità d'ora in poi. Non si aspetta che gli investitori cerchino un tasso di rendimento positivo dal denaro che gli prestano.
Finora, il Congresso ha avuto ragione. Ora scopriremo quanto durerà la nuova normalità.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
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Quanto durerà questo periodo di relativo NON controllo Fed-erale dei prezzi?
RispondiEliminaIn realtà, la mossa della BoJ ha già soppiantato l'opera della Fed. La BCE viene trattenuta dalla Germania, altrimenti si sarebbe già lanciata nel suo QE. Ma lo farà quando l'edificio politico-finanziario europeo comincerà a traballare in modo più che evidente.
In politica interventista (ma esiste una politica non interventista? o siamo dimentichi e disabituati all'idea del governo minimo?) il vuoto di interventi non esiste.
Pertanto, laddove il dna socioculturale dei luoghi ha, nei secoli, preferito la deresponsabilizzazione individuale convogliando interessi e speranze in istituzioni collettive coercitive, non abbiamo, noi libertari volontaristi, alcuna speranza di vedere più libertà e più responsabilità individuali dopo la bancarotta delle istituzioni attuali.
Piuttosto, rivedremo forme di coercizione, più o meno autoritarie, richieste a maggioranza (o cmq accettate supinamente per quieto vivere ed abitudine storica) ed imposte da minoranze che già si preparano in gran parte dell'Europa continentale.
Repubbliche democratiche nazional- o regional-popolari in arrivo. Democrazie nazionalsocialiste e socialnazionali o regionalsocialiste e socialregionali. L'età media delle idee ed il loro mancato ricambio nel continente europeo non portera' nulla di buono per la libertà. Di nuovo putrefazione ideologica e filo spinato.
Un precedente commento non appare, forse per il maltempo.
RispondiEliminaNe riassumo il senso e ti rispondo, Francesco.
Temo che nei territori in cui si ragiona da molto tempo solo in termini politici, cioè di interventismo, di pianificazione coercitiva, di iper regolazione di tutto, gli errori accumulati non verranno compresi ne' corretti con più libertà e più responsabilità individuali, anzi, temo, perché lo intravedo, che si passerà dal planned caos al planned order. Richiesto da molti, concesso dal quieto vivere e dall'abitudine storica di tanti altri, realizzato da pochi che già si stanno preparando in gran parte dell'Europa continentale.
Avremo localsocialismo, regionalsocialismo e nazionalsocialismo di vario grado qua e la' per il continente.
Purtroppo, l'età media delle idee è sempre più elevata, ricambio culturale non ne vedo. Mala tempora per la libertà da.
ORDO AB CHAOS di massonica memoria.
RispondiEliminaconcordo in tutto,i disastri non servono per capire gli errori ed eliminarli ma per richiedere piu' interventismo e regolamentazione,arrivo a dire che i 'fallimenti' non sono il problema ma il 'fine' del sistema.
'Lo stato piu' fallisce e piu' si espande'.
La gente deresponsabilizzata e' addestrata a richiedere socialismo e a scaricare i propri costi sugli altri.
Mala tempora currunt e non accennano a terminare.