giovedì 16 ottobre 2014
Valutare l'oro e l'allevamento dei tacchini
di Alasdair Macleod
I mercati finanziari di oggi sono costruiti sulla sabbia di valute non sonanti. Di conseguenza i broker, le banche e gli investitori sposano l'inflazione monetaria e hanno perso sia il desiderio sia la capacità di comprendere l'oro e valutarlo adeguatamente.
Inoltre, gli stati e le banche centrali considerano i mercati come la più grande minaccia ad una gestione efficace dell'economia, una minaccia che deve essere domata. Questo è lo sfondo di oggi in cui si muovono i prezzo dell'oro e le decisioni degli investitori.
Al centro del controllo del mercato c'è la sostituzione della moneta sonante (storicamente l'oro) con una non sonante. Aumentare la quantità di moneta e incoraggiare le banche ad aumentare il credito dal nulla, è il mezzo principale con cui operano le banche centrali. Non importa se adulterare la moneta impoverisce la maggioranza della popolazione: le banche centrali stanno leggendo dal manuale keynesiano e monetarista su come gestire i mercati.
In questo contesto un investitore rischia tutto ciò che possiede se si ostina a combattere il sistema; e non c'è niente di più vero quando parliamo dell'oro. Il metallo giallo non rappresenta un investimento convenzionale in questo mondo di valute fiat, si tratta di un'assicurazione contro il collasso del sistema finanziario sotto il peso delle proprie illusioni. Considerato come un premio assicurativo contro tale rischio, l'oro rappresenta il buon senso; e ci sono momenti in cui vale la pena di rafforzare la propria assicurazione. Nel prendere questa decisione, un individuo deve essere in grado di valutare tre cose: la quantità di moneta rispetto all'oro, la probabilità di una crisi sistemica e il costo reale dell'assicurazione contro di essa. Dovremo considerare ciascuno di questi punti.
Il rapporto della valuta con l'oro
Non solo la quantità di valuta e credito bancario si è espansa notevolmente dopo la crisi Lehman, è chiaro che questa è una tendenza che non può essere invertita senza scatenare un caos finanziario. In altre parole, siamo già finiti in una iperinflazione monetaria. Basta guardare il grafico della quantità di dollari fiat e noterete la sua drammatica crescita dopo la crisi della Lehman nel 2008.
Nel frattempo, la quantità di stock di oro in superficie sta crescendo a meno del 2% l'anno. Giorno dopo giorno, l'oro diventa sempre più conveniente rispetto al dollaro. [Nota: la FMQ è la somma di tutto il denaro fiat creato dalla FED e dalle banche commerciali. Si veda qui per una descrizione completa.]
Aumento della probabilità di una crisi sistemica
Ponetevi una domanda: quanto dovrebbero salire i tassi di interesse prima che venga innescata una crisi sistemica? L'indizio per la risposta è illustrato nel grafico sottostante, il quale mostra come i picchi più bassi dei tassi di interesse hanno innescato recessioni successive (le aree in grigio rappresentano le recessioni ufficiali).
Il motivo è semplice: l'onere del debito sta aumentando. La somma del debito pubblico e privato ammonta a circa $30 bilioni, quindi un aumento dell'1% dei tassi di interesse e dei rendimenti obbligazionari costerà circa $300 miliardi l'anno. L'aumento dei tassi di interesse durante il boom del credito 2004-07 ha aggiunto costi annuali doppi per i tassi di interesse, sfociando l'anno successivo nella crisi della Lehman. E mentre gli Stati Uniti questa volta potrebbero forse resistere ad un aumento del 2-3%, tale cifra sarebbe sufficiente a far piombare nel caos finanziario ed economico altre economie del G8.
Il costo reale dell'assicurazione
Con questo intendiamo il prezzo reale dell'oro, aggiustato secondo la rapida espansione della moneta fiat. Un approccio è quello di aggiustare il prezzo nominale con un rapporto tra dollari in circolazione e riserve auree degli Stati Uniti. Questo pone due problemi: quale misura della massa monetaria deve essere utilizzata, e dato che la FED non è mai stata sottoposta ad una revisione contabile, ci si può fidare delle cifre riguardo le riserve auree ufficiali?
L'opzione migliore è quella di aggiustare il prezzo dell'oro usando la crescita della quantità di moneta fiat (FMQ) in rapporto alla crescita dello stock di oro in superficie. La FMQ è costruita in modo da catturare l'inversione della demonetizzazione dell'oro. Questo è mostrato nel grafico sottostante in cui viene mostrato il prezzo dell'oro aggiustato e il prezzo nominale dell'oro in dollari.
Partendo dal crollo di Lehman Brothers, il prezzo reale dell'oro (aggiustato in questo modo) sarebbe oggi di $550, sulla base di un prezzo nominale di $1220. Quindi, in termini reali, l'oro è sceso del 40% rispetto al livello pre-Lehman di $920, ed è all'incirca dimezzato dal suo picco aggiustato nel 2011.
Quindi, per riassumere:
• L'iperinflazione monetaria è già qui, definita come svilimento in accelerazione del dollaro. Del resto tutte le altre valute a cui si fa riferimento perseguono una rotta simile, una condizione che è improbabile che possa essere fermata se non da una crisi sistemica e valutaria.
• I tentativi di stabilizzare il potere d'acquisto delle valute, aumentando i tassi di interesse, condurranno molto rapidamente al caos finanziario ed economico.
• Il costo assicurativo di possedere oro è anomalmente basso, essendo molto inferiore rispetto alla crisi della Lehman (che per molte persone rappresentò il primo sentore del rischio sistemico).
Cosa sta accadendo all'economia globale?
Se l'economia comincia a crescere di nuovo, un piccolo aumento dei tassi di interesse farebbe crollare i mercati obbligazionari e manderebbe in bancarotta imprese sommerse dai debiti e banche eccessivamente esposte alla leva finanziaria. In alternativa, una contrazione dell'economia aumenterebbe il peso del debito in termini reali, minacciandone nuovamente l'implosione. Quindi l'ultima cosa a cui le banche centrali daranno il benvenuto, è un cambiamento delle prospettive economiche globali.
Il calo dei prezzi delle materie prime e una fuga dalle altre valute verso il dollaro, sembra segnalare un rischio maggiore e lo scivolamento in una crisi globale. Anche se i grandi speculatori finanziari sembrano voler abbassare i prezzi delle materie prime e dell'energia, resta il fatto che l'economia globale viene indebolita dalla ridotta accessibilità a beni e servizi. In altre parole, l'onere del debito è già troppo grande per il settore privato, nonostante un periodo prolungato di tassi di interesse a zero.
Una crisi è stata interrotta quando i prezzi sono crollati dopo il fallimento della Lehman; a quel tempo è stata la creazione di moneta illimitata da parte della FED che ha tenuto in piedi la baracca. Prevenire un crollo è la ragion d'essere dei banchieri centrali. E' il motivo per cui Ben Bernanke ha scritto di distribuire denaro da un elicottero come soluzione finale. E' per questo che abbiamo avuto tassi di interesse a zero per sei anni.
Nel 2008 i prezzi dell'oro e del petrolio scesero pesantemente, fino a quando non divenne chiaro che avrebbe prevalso lo stimolo monetario. Anche le azioni calarono, con l'indice S&P 500 giù del 60% dal suo picco nell'ottobre 2007, ma questo indice era già sceso del 24% quando Lehman fallì.
Ormai il precedente di una creazione illimitata di liquidità e credito è stato inserito nella storia dell'economia. I mercati sono sorretti da un mare di liquidità, non stanno scontando alcun problema e stanno ignorando i segnali provenienti dai prezzi delle materie prime. Se la crisi economica mostrerà ulteriore volontà di accelerare, l'aggiustamento è probabile che sarà brutale e coinvolgerà un riesame completo e improvviso del rischio finanziario.
Questa volta l'oro è in un mercato orso in previsione di questo evento. Questa volta il consenso popolare ritiene che l'assicurazione contro il rischio finanziario e sistemico sia del tutto inutile. Questa volta la Cina, la Russia e il resto dell'Asia stanno comprando i lingotti fisici liquidati dagli investitori occidentali.
Gli analisti che lavorano presso le banche di investimento ci ricordano regolarmente di vendere oro. Ma tenete a mente che il settore degli investimenti è guidato da raccomandazioni "a caccia di trend", perché questo è ciò che richiedono gli investitori. Aspettarsi che gli analisti valutino correttamente l'oro è una cosa talmente improbabile come gli agricoltori che dicono la verità ai tacchini sul Giorno del Ringraziamento.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
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Ciao
RispondiEliminaE' tutto frutto della convinzione di riuscire a gestire tutto contro ogni logica, contro ogni etica, contro l'esperienza storica. Contro la realta' delle cose. Che e' solo in parte conoscibile e soprattutto inesorabilmente mutevole.
Certo che sarebbe bello avere tutto sotto controllo. E poter gestire tutto con delle formulette matematiche.
A quel punto, non verrebbero piu compiuti errori. E tutto sarebbe prevedibile e gestibile.
Il libero arbitrio non avrebbe piu senso. Anzi, sarebbe criminale esercitarlo ed andrebbe punito per il buon funzionamento del sistema...
Ecco, la tragedia del razionalismo esasperato e' la chiusura mentale che produce. Una esaltazione pericolosissima.
Come uscire dal cul di sac culturale che ci ha portato fin qui?
Come ridimensionare il costruttivismo politico e l'ingegneria sociale e finanziaria. Come fermare i pazzi che guidano il treno verso la distruzione?
Scendere? La soluzione individuale.
Ma e' davvero difficile. E quando diverra' impellente sara' tardiva. Noi Italiani, in gran parte proprietari immobiliari, ci siamo impantanati da soli nella illusione collettiva di aver trovato il modo per non ritornare mai piu' indietro. Era un asset, il mattone, sicuramente piu concreto del denaro fiat e simbolo di stabilizzazione quando non di status. Ma un asset indifendibile in caso di non fine della storia. E la storia non finisce mai.
dna, non preoccuparti, pensa al lungo termine...
RispondiEliminaIn senso keynesiano o austriaco?
Elimina:)
Intanto la svizzera. . . .
RispondiEliminahttp://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-10-09/oro-svizzera-miccia-che-potrebbe-riaccendere-rally-194754.shtml#comments?&cmpid=cm-pub
Naturalmente i Keynesiani non capiscono il perché di questa scelta.