Bibliografia

lunedì 27 ottobre 2014

La cittadella dell'establishment — il Council on Foreign Relations — spaccia la favoletta del denaro lanciato dagli elicotteri

I media mainstream continuano a raccontare la favoletta della ripresa globale, trainata presumibilmente dagli Stati Uniti, tra le altre cose, e non si accorgono di varie anomalie presenti in questo folle mercato. Una su tutte è il trend del prezzo dell'oro, che dal settembre di due anni fa è totalmente sconnesso dalle sconsideratezze dei pianificatori centrali americani. Potreste pensare che le banche centrali vogliano disfarsi di questa "reliquia barbarica", e invece negli ultimi 12 anni è successo tutto il contrario. E infine, la colossale bolla delle obbligazioni statali alimentata dalle banche centrali e da tutti quegli istituti finanziari (ad es. hedge fund, fondi pensione, banche commerciali) che hanno goduto della generosità monetaria dei pianificatori centrali monetari. Ora aspettiamo il 30 novembre: il referendum svizzero sull'oro. In sé e per sé non rappresenterà un modo per tornare al gold standard, bensì un modo per vendicarsi dei tanti torti subiti da parte degli americani (uno su tutti l'aver dovuto svelare il segreto bancario sui conti di soggetti americani). Forse non succederà niente di eccezionalmente eclatante, ma tutti i cambiamenti avvengono al margine e questo evento può contribuire "involontariamente" a mettere l'ennesimo chiodo nella bara del denaro fiat; non l'ultimo ovviamente, però...
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di David Stockman


Gente, correte al riparo. C'è una folle mania finanziaria che si sta sviluppando nell'esuberanza irrazionale del mercato azionario, ma, in realtà, le favole che alimentano l'attuale bolla finanziaria non hanno un lieto fine. Vale a dire, uno "sgancio di denaro dagli elicotteri" su Main Street.

Giusto. La sconnessione celebrale keynesiana ha infettato così profondamente Wall Street/Washington che la vecchia signora dell'establishment, il Council on Foreign Relations, ha prestato le pagine della sua prestigiosa rivista, Foreign Affairs, alla seguente mondezza intellettuale:

È passato abbastanza tempo affinché i politici americani — così come le loro controparti in altri paesi sviluppati — prendano in considerazione la metafora di Friedman dello sgancio di denaro dagli elicotteri [...]. Piuttosto che cercare di stimolare la spesa del settore privato attraverso acquisti di asset o cambiamenti dei tassi di interesse, le banche centrali, come la FED, dovrebbero consegnare i contanti direttamente ai consumatori. Questa politica consentirebbe alle banche centrali di consegnare una certa quantità di denaro nelle mani delle famiglie. Il governo potrebbe distribuire denaro equamente a tutte le famiglie o, meglio ancora, focalizzarsi sull'80% più basso dello strato sociale in termini di reddito. Rivolgersi a coloro che guadagnano meno, avrebbe due vantaggi principali. Per prima cosa, le famiglie a basso reddito sono più inclini a consumare, in modo che si possa dare maggiore impulso alla spesa. E poi, la politica dovrebbe compensare le crescenti disuguaglianze di reddito.

Effettivamente sono andato a controllare, e, no, il braccio editoriale del Council on Foreign Relations non è stato violato dagli scrittori di The Onion. Questa follia monetaria è vera!

Peggio ancora, queste chiacchiere da immaturi si basano su un presunto ragionamento economico e su presunti cambiamenti strutturali nelle economie moderne, i quali spingono le persone di tutto il mondo a non consumare ed a risparmiare. Da qui la necessità di lasciar cadere soldi dal cielo in modo che i cittadini spendano un pomeriggio a settimana a raccoglierli ed i restanti giorni a perdersi in un'orgia di consumi.

Beh, questo è quello che dicono gli autori di questo pezzo — un professore di scienze politiche della Brown e un bandito della beltway di Washington DC. Dal momento che la loro tesi di una "mancanza di consumo" nega completamente ogni fatto conosciuto circa le economie moderne, la loro "analisi" deve essere citata testualmente:

Tre tendenze spiegano il perché. In primo luogo, l'innovazione tecnologica ha fatto scendere i prezzi al consumo e la globalizzazione ha impedito ai salari di salire. In secondo luogo, il panico finanziario degli ultimi decenni ha incoraggiato molte economie a basso reddito ad aumentare il risparmio — sotto forma di riserve monetarie — come forma di assicurazione. Ciò significa che stanno spendendo molto meno di quanto potrebbero, ammazzando quegli investimenti in settori quali le infrastrutture e la difesa che danno lavoro e fanno salire i prezzi. Infine, in tutto il mondo sviluppato, l'aumento della speranza di vita ha portato alcuni privati ​​cittadini a concentrarsi sul risparmio per il lungo termine (si pensi al Giappone). Di conseguenza, gli adulti di mezza età e gli anziani hanno iniziato a spendere meno in beni e servizi.

Va bene, "pensiamo al Giappone" ed esploriamo la tesi della sovrabbondanza di risparmio. Per caso il grafico di seguito suggerisce che il robusto tasso di crescita pre-1990 del Giappone — che gli autori lodano — sia scomparso nel corso degli ultimi due decenni a causa dell'aumento del tasso di risparmio?

In realtà, è precipitato dal 20% durante il periodo di massimo splendore del Giappone al 3% attuale (come negli Stati Uniti). Peggio ancora, questo si è verificato durante gli anni del declino prima che il Giappone cominciasse a trasformarsi in una colonia di pensionati. Cioè, invece di costruire un gruzzolo per i loro anni da brizzolati, negli ultimi tempi le famiglie giapponesi hanno speso quasi tutto quello che avevano guadagnato.

Il drastico calo del tasso di crescita del PIL reale giapponese, dal 4-7% negli anni del boom pre-1990 ad appena l'1% nel corso degli ultimi due decenni, non è stato causato da un "eccesso di risparmio". Anche l'esame più superficiale dei dati rimarca tale verità.




Né il Giappone rappresenta un caso isolato tra le economie sviluppate. La condizione in cui languono gli Stati Uniti è praticamente la stessa. Il tasso di risparmio delle famiglie durante il periodo pre-1980, e prima che l'epoca della stampa di denaro del trio Greenspan-Bernanke-Yellen prendesse pieno vigore, è sempre stato superiore al 10% del reddito disponibile. Come mostrato di seguito, è caduto nella zona 3-6% alla fine degli anni '90.

Come in Giappone, quindi, i baby boomer americani hanno speso quasi tutto quello che hanno guadagnato nei loro anni più produttivi. Di conseguenza, neanche il forte calo del tasso di crescita del PIL reale USA — dal 3-4% pre-1980 all'1.8% durante gli ultimi 14 anni — è dovuto ad un "eccesso di risparmio".




La "teoria dell'eccesso di risparmio" è all'incontrario quando parliamo di Giappone, Stati Uniti ed Europa. Tutte queste società stanno diventando vecchie. Il vero problema è che hanno ecceduto coi consumi durante la festa del debito sponsorizzata dal settore bancario centrale negli ultimi 30 anni. Di conseguenza, il vero colpevole dell'assassinio della crescita reale è il "picco del debito" delle famiglie, delle aziende e del governo, non una perversa mancanza di spesa.

Infatti, nel corso dei decenni che hanno portato alla crisi finanziaria, i rapporti di leva delle famiglie e delle aziende sono aumentati costantemente, il che significa che la spesa per i consumi è stata finanziata dal reddito guadagnato e dai fondi presi in prestito nei mercati delle carte di credito, dei mutui e del credito al consumo. Ma la conseguente orgia di consumi si è rivelata un trucco economico una tantum.

Di conseguenza, il canale dell'espansione del credito in cui fluisce lo stimolo monetario è ormai rotto. L'enorme espansione dei bilanci dalle maggiori banche centrali è stata deviata nel canale del gioco d'azzardo finanziario, dove alimenta l'inflazione dei prezzi degli asset e non i lavori, la produzione e le imprese di Main Street.

Detto diversamente, la mancata crescita nel mondo sviluppato non è dovuta al sotto-consumo e ad una "domanda aggregata" insufficiente. Il PIL di queste economie sta crescendo "solo" dell'1-2% l'anno perché anche la produzione e la produttività stanno languendo in questo stesso range. Ma questo è un problema relativo all'offerta — tasse alte, oneri del debito alti, ostacoli normativi alle imprese e vasta finanziarizzazione delle economie sviluppate a causa delle distorsioni delle banche centrali nei mercati finanziari.

Il denaro scorre inondando poderosamente il casinò di Wall Street, dove sta portando alle stelle il prezzo degli asset finanziari. In questo ambiente, il lavoro non può competere con il debito, e così viene liquidato al margine al fine di generare un flusso di cassa incrementale per pagare gli interessi. Allo stesso modo, gli investimenti in attività produttive non possono competere con la spinta di breve periodo nei prezzi delle azioni generata dal massiccio riacquisto delle azioni societarie.

Alla fine della giornata, ironia della sorte, l'elicottero che sgancia denaro — quello attualmente sganciato sui mercati finanziari — è il vero problema. Indirizzare la flotta su Main Street è, ovviamente, nient'altro che pura pazzia.

Il vero problema è il troppo debito — banche centrali keynesiane che manipolano i tassi di interesse e la conseguente lotta per rendimenti decenti che ha permesso agli stati di prendere in prestito denaro e spenderlo a tassi insostenibili. Ora il conto deve essere pagato, e deve essere riacquisita quella crescita che è stata rubata al futuro durante gli anni della bolla.




Infatti, quando i dati degli Stati Uniti sul grafico qui sopra vengono controllati più da vicino, il raggiungimento di un picco del debito è nettamente evidente. Ed il background demolisce ulteriormente la tesi degli autori citata sopra.

Essi sostengono che da un lato i contadini nelle risaie e nelle fabbriche della Cina hanno risparmiato troppo e dall'altro hanno spinto in basso il prezzo del lavoro, provocando la stagnazione dei salari nel mondo sviluppato ed una diminuzione nella spesa per consumi delle famiglie a Chicago ed a Parigi.

Questa è davvero mondezza keynesiana. Il rapporto crescente tra debito degli Stati Uniti e reddito nazionale illustrato di seguito, è stato attivato dalla FED e dalla sua vasta espansione delle passività in dollari che hanno finanziato $8 bilioni di deficit delle partite correnti sin dalla fine degli anni '70. Gli Stati Uniti hanno esportato l'inflazionamento del dollaro, e le banche centrali mercantiliste in Cina, Giappone, Corea del Sud ed altrove in Asia e nel mondo hanno comprato questo afflusso di dollari per ancorare le loro valute ed alimentare le loro politiche di sviluppo a base di esportazioni.

Di conseguenza, le enormi "riserve valutarie" del mondo non significavano un eccesso di risparmio genuino, ma solamente un'abbondanza di denaro fiat. E la manodopera a basso costo che avrebbe soppresso il consumo degli Stati Uniti, non è stato altro che il contraccolpo dovuto ad una spesa interna sconsiderata attraverso il debito a buon mercato e l'emissione di un flusso massiccio e continuo di dollari nel mercato mondiale.





[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


12 commenti:

  1. "Stockman è un gufo!" lo direbbe Renzi, il nostro giovin keynesiano che prende 80 euro da una parte e li mette da un'altra parte per rilanciare i consumi e combattere la disoccupazione. Aria fritta.

    Piuttosto, qualcuno può spiegarmi questo?
    http://www.sec.gov/cgi-bin/browse-edgar?action=getcompany&CIK=0000052782&owner=exclude&count=40&hidefilings=0

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    1. Dunque, ho provato a rispondermi da solo.
      Lo stato italiano, in quanto emittente di titoli di debito e' registrato, come altri stati, presso la SEC. Come una qualsiasi altra corporation quotata.
      Il problema non è la registrazione in se stessa che non significa che lo stato è una corporation privata, il problema è che la SEC è uno degli attori protagonisti della regolamentazione ( manipolazione) dei mercati esattamente come lo è la Fed con le sue manipolazioni quantitative del fiatmoney.
      Si tratta di agenzie politiche che perseguono solo gli interessi del sistema fiatmoney e della relativa corte clientelare. Sono agenzie ad hoc di manipolazione del libero mercato. Dovrebbero controllare l'azzardo morale, invece ne sono la causa e gli strumenti.
      Sbaglio?

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    2. La SEC è quella che non ha visto mai in tempo i casini finanziari di WallStreet. Così come altri enti di regolamentazione e controllo anche della Borsa nostrana non hanno mai visto gli scandali finanziari prima che li vedessero anche i ciechi. Vien da pensare che siano solo burocrazie fini a se stesse. Fumo negli occhi per i creduloni che si sentono protetti e garantiti dalla loro presenza. Parti importanti della messinscena complessiva. Attori dell'illusione che stanno lì proprio per rafforzare l'illusione e la fiducia nella messinscena. Così come i media sovvenzionati ed i circoli accademici di supporto.

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    3. Ciao Dna.

      Proprio questa estate Luciano B. ha risposto al tuo quesito nei commenti a questo articolo: http://johnnycloaca.blogspot.it/2014/07/dall-priori-kantiano-alla-critica-dello.html

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    4. Sto invecchiando. Non lo ricordavo.

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  2. è che non c è abbastanza risparmi per ripagare la mole di debiti immensa che è stata fatta. non ce ne sarà mai abbastanza.

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    1. se poi l emissione non è a debito, allora mi pare che sia una monetizzazione del debito privato. inflazionare per annacquare il credito di chi ha troppo ricevuto da cantilena. ricordiamo che siamo in ambiente viziato ab origine, quindi le soluzioni sono 2. o si rientra in ambiente sano, o si trovano strumenti paradossali. ma come seguire regole sane in ambiente distorto?

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    2. Come seguire regole sane in ambiente distorto? Bella domanda. Retorica e sacrosanta.
      Io resto dell'idea (e pure tu) che la moralità individuale (altro che quella collettiva!) E' l'unica bussola, in ogni caso.
      Tuttavia, una dose di sano cinismo (liberale, perché no?) è utile per vedere la sola in arrivo e salvarsi senza sporcarsi. Difendersi è un dovere morale.

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    3. Ciao Dna e gdb.

      >"[...] ma come seguire regole sane in ambiente distorto?"

      A sottolineare proprio questo punto, ecco i soliti trucchi contabili a profumare un parco cadaveri ormai in netta decomposizione: What's missing from the EU bank stress tests

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  3. hem, cantilena sarebbe cantillon col correttore automatico. ed intendo fondi sovrani, grandi istituzioni finanziarie e strani soggetti pieni di liquidità ma virtuale perché in effetti persa. titolari di crediti non esigibili. si tratta di dare ai debitori i soldi per pagare. se mi regalano 10.000.000 di euro, posso pagarne 3.500.000 in tasse per diminuire il debito pubblico ed aiutare lo stato ad aiutare le tbtf

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    1. Questo articolo approda qui proprio oggi che la Fed ha fermato il QE3.
      Se si danno i soldi ai debitori si perpetua l'azzardo e chi ha sbagliato si sente autorizzato a sbagliare ancora. Deresponsabilizzato dalla stampante e da chi gli sta dietro. Diventa schiavo della sua irragionevolezza (giudizio morale) e schiavo di chi lo lascia degenerare (giudizio politico) per poterlo controllare/condizionare.
      Mi sono stancato di farmi rapinare per sostenere i ladri.

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  4. "L'umanità io l'ho divisa in due categorie di persone: uomini e caporali.
    La categoria degli uomini è la maggioranza, quella dei caporali per fortuna è la minoranza (una volta).
    Gli uomini sono quegli esseri costretti a lavorare tutta la vita come bestie, senza vedere mai un raggio di sole, senza la minima soddisfazione, sempre nell'ombra grigia di un'esistenza grama.
    I caporali sono appunto coloro che sfruttano, che tiranneggiano, che maltrattano, che umiliano. Questi esseri invasati dalla loro bramosia di guadagno li troviamo sempre a galla, sempre al posto di comando, spesso senza avere l'autorità, l'abilità o l'intelligenza, ma con la sola bravura delle loro facce toste, della loro prepotenza, pronti a vessare il povero uomo qualunque.
    Dunque, dottore, ha capito? Caporali si nasce, non si diventa: a qualunque ceto essi appartengano, di qualunque nazione essi siano, ci faccia caso: hanno tutti la stessa faccia, le stesse espressioni, gli stessi modi, pensano tutti alla stessa maniera." (Totò, ne Siamo uomini o caporali)

    Riportato da Tommasodaquino in un commento su RC di oggi.

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