La guerra al contante e alla privacy sta avanzando a passi spediti. Prima la limitazione ai pagamenti coi contanti, poi lo spesometro, il redditometro, e ora il POS. Ormai certe idee hanno penetrato l'immaginario collettivo, e spesso vengono ripetute quasi con una ingenua noncuranza. Questo non solo in Italia, ma anche in altre parti del mondo sono state adottate misure simili. Allo stato non manca la fantasia quando necessita di entrate, soprattutto quando deve esigere una pianificazione centrale più accentrata per direzionare porzioni crescenti dell'economia. E' così che sopravvive. E' una strategia suicida nel lungo periodo. La fine del contante segnerà la fine definitiva della privacy delle persone: tutti i nostri dati sensibili, tutti i nostri conti e tutta la nostra vita sarà nelle mani di una terza parte che potrà spiarci e renderci la vita un inferno con un solo clic. Ma gli accademici nelle aule universitarie ci dicono che una società senza contanti sarà a prova di recessioni, sarà a prova di evasione fiscale, sarà a prova di mercati neri. Quando vedrete il governo annunciare l'ennesima misura liberticida, pensate al flop del redditometro. Ancora meglio, pensate alle carceri. Nonostante siano considerate il luogo più controllato nella nostra società, il mercato nero al loro interno dilaga. Non importa quanto la pianificazione centrale tenterà di imbrigliare le decisioni degli individui, il libero mercato sarà sempre un passo avanti. Pensate a Bitcoin.
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di Jeffrey Tucker
Sono passati soli 15 mesi da quando mi sono interessato a Bitcoin, ma è come se fossi già un esperto, in grado di anticipare la prossima ondata di frenesia seguita dalla noia seguita da un'altra frenesia. E' tutta una questione di prezzo, anche se, come vi dirà ogni veterano del settore, in realtà non è rilevante.
Come sistema di pagamento, Bitcoin continua ad essere adottato; come denaro, lo stesso e con un maggiore consenso. Queste caratteristiche del protocollo esisterebbero indipendentemente dal suo tasso di cambio rispetto al dollaro. Che il tasso ammonti a 10 centesimi o 10 milioni di dollari, non ha assolutamente nulla a che fare con la sua funzionalità di sistema peer-to-peer per facilitare lo scambio globale.
Malgrado ciò, è il tasso di cambio — o quello che la gente chiama il prezzo — che attira l'attenzione del pubblico. Questo perché si tende a pensare al Bitcoin come ad un titolo azionario, anche se non è di proprietà di una società e non rappresenta nessuna azione. Questo è l'unico modello che la popolazione ha realmente nella sua testa.
La nozione di una rete distribuita che ascrive un gettone su un libro mastro, è un po' troppo astratta. Che bello sarebbe se la gente si sentisse davvero coinvolta in queste tecnologie che stanno cambiando il mondo! Ahimè, ciò che alletta l'immaginazione umana è la prospettiva del guadagno. E' per questo motivo l'attenzione della popolazione viene destata solo quando il tasso di cambio aumenta o diminuisce.
Negli ultimi tre mesi, ad esempio, le mie commissioni per articoli, richieste di interviste e conversazioni sul Bitcoin sono andate a rilento. Quando il prezzo cala, l'interesse sbiadisce. Non preoccupatevi del prezzo, non importa. E' il trend quello che cattura la mente.
Quando il prezzo si è mosso da $12 a $30 all'inizio del 2013, c'era minore isteria. Le persone si domandavano se fosse o non fosse una bolla. Poi, pochi mesi dopo, il prezzo ha raggiunto i $240 e poi è sceso a $80. Bitcoin venne dichiarato morto come il fantasma di Marley.
A quanto pare non importava se allora il prezzo fosse più alto di due volte rispetto al massimo precedente. Potreste pensare che le persone fossero in estasi per la performance, invece è accaduto il contrario. La mente della massa è sempre attirata dall'illusione ed è apparentemente incapace di gestire più di un fatto per volta, soprattutto se il fatto saliente è più vecchio di un mese.
Quindi andiamo avanti veloci nel tempo fino alla fine dell'anno, quando il tasso di cambio è salito a $1,250 a bitcoin. Ora, se ci pensate, una cifra simile rendeva la corsa della precedente primavera quasi irrilevante. Vi fa capire che ogni grammo di energia consumata per i commenti nevrotici di otto mesi prima, è stato pressoché inutile. Ma non impariamo mai, a quanto pare.
L'isteria frenetica è ritornata, e anche un nuovo crash, questa volta più lento rispetto a prima. E' stata una lunga e graduale discesa, fino a quando il prezzo ha raggiunto i $380. Questo è stato considerato un prezzo molto "basso", ma perché? Era di gran lunga superiore a quello dell'isteria di aprile che aveva portato Bitcoin a toccare i $240. È un prezzo basso solo rispetto al massimo precedente.
E mentre scrivo, è in atto un altro ciclo. Ci siamo mossi molto rapidamente dai $380 ai $650, e c'è una buona ragione per essere fiduciosi che supererà il suo precedente picco; non c'è dubbio che sarà seguito da un'altra correzione al ribasso superiore al precedente massimo, al che l'opinione pubblica dichiarerà ancora una volta che Bitcoin è catastroficamente morto.
Se guardate abbastanza da vicino, diventa semplicemente divertente. Capite perché i veterani si sono staccati da tutta questa frenesia? E' sciocca. E non ha nulla a che fare con la prospettiva di lungo termine riguardo a questa straordinaria innovazione che permette il contatto economico peer-to-peer — un vero e proprio commercio di una proprietà digitale considerata come mezzo di scambio — tra due individui nel mondo con una connessione Internet, senza l'utilizzo di una terza parte che conserva la vostra identità ed entra nel rapporto di fiducia.
Questo è il vero merito di Bitcoin, e non ha nulla a che fare con il prezzo. Mi ci è voluto tempo per capirlo, come ci vorrà per chiunque altro. Le isterie sono molto difficili da evitare in questo momento, ma questo è ciò che fanno i veterani. Crescono ed infine ci arrivano. E' la tecnologia. Ecco la sua bellezza. Questa è la sua promessa.
Sì, Bitcoin entra nella nostra vita attraverso i mercati e il processo decisionale umano, la cui combinazione è infinitamente affascinante, disordinata, rischiosa, eppure migliora sempre. Non c'è niente da fare con l'instabilità, essa è parte della vita ed ogni cambiamento epocale negli strumenti che usiamo lo dimostra.
Ma ecco quello che mi interessa. Per anni, ho sentito parlare della tendenza delle persone a comprare alto e vendere basso, nonostante la scelta migliore fosse quella contraria. Perché, volta dopo volta, le persone tendono a fare la cosa sbagliata? Sì, vi è incertezza e non si sa in ogni istante ciò che è alto e ciò che è basso, ma c'è un mistero ancora più profondo: perché le persone tendono a fare il contrario di ciò che è saggio?
Il rapporto tra il prezzo di Bitcoin e l'interesse incostante delle persone, sono gli ingredienti che rispondono a queste domande. Quando scende di prezzo, saltano fuori un paio di titoli (follemente esagerati) circa il suo destino triste e patetico. Poi cala il silenzio. Il prezzo svanisce dalla vista. E' ancora lì, ma non ci sono discussioni costanti su di esso. Non è interessante. Ne segue una noia mortale, fino al punto in cui la consapevolezza delle persone lascia calare la notte sull'argomento.
Poi un giorno Bitcoin si risveglia. I forum si animano. I blog si arroventano. Le notizie tornano a scorrere. I giornalisti radiotelevisivi chiamano. Le persone vanno in onda. Gli editorialisti pubblicano. Ogni commentatore torna di nuovo a scrivere sull'argomento. Poi la gente improvvisamente si ricorda: Bitcoin! Poi comincia a dire: perché non l'ho comprato? Giurano che non faranno più questo stesso errore, ma ritardano l'acquisto. Bitcoin continua a salire. Dopo un po', la gente comincia a sentirsi stupida. Non essendo in grado di sopportarlo, finalmente si decide: comprare, comprare, comprare!
Poi, naturalmente, ritorna anche il crash. Così va la vita. Siamo tutti stranamente manipolati da queste ondate di opinioni, che lo sappiamo o no. Però ci sono alcune persone che sono diverse, non seguono la folla. Mentre tutti gli altri dormono e sono circondati da asset non performanti, loro comprano sistematicamente. Poi, quando la frenesia ricomincia, vendono tranquillamente l'asset in questione.
Le persone che agiscono, quando gli altri dormono, fanno soldi. Coloro che dormono mentre gli altri vanno fuori di testa, non perdono soldi. E' così che vanno i mercati speculativi. Estrapolate ciò che accade a Bitcoin e traslatelo all'intero settore finanziario, e comincerete a capire perché le persone spesso perdono con la speculazione. Non è un problema con il settore in quanto tale; è un problema con la nostra mente e la nostra tendenza ad essere sballottati dai trucchi.
Gli investitori bravi sono più colpiti dalle cose noiose ma brillanti, piuttosto che dalle cose interessanti che vanno di moda. Ed è proprio per questo motivo che gli investitori bravi fanno soldi. Sono l'eccezione alla regola normale della psicologia umana.
Concluderò questo articolo dicendo che ora che il prezzo sta di nuovo risalendo, sono più che disponibile per nuove interviste. Ma preferirei che le persone si concentrassero sul prossimo tonfo e sui mesi successivi di noiosa stabilità. Bitcoin è legato al lungo termine, non alle manie temporanee.
Cordiali saluti,
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
Ottima analisi. Complimenti.
RispondiEliminaMi associo.
EliminaL'errore che fanno quasi tutti e' quello di valutare bitcoin convertendolo in fiatmoney. Mentre il ragionamento sensato e' esattamente il contrario: convertire fiatmoney in soundmoney.
Cioe' sicurezza millantata ed illusoria in liberta' autentica.
Ma, purtroppo, i piu continuano a scambiare la loro e l'altrui liberta' in cambio di promesse di sicurezza. E così fottono se stessi e gli altri col sorriso ebete di chi va al mattatoio convinto di non aver nulla da temere perche' non ha niente da celare al Potere che lo ha irretito.
Letto l'articolo sulle analisi di Summers e le ricette di Munchau.
RispondiEliminaAdattissime alle menti deboli col sorriso ebete sulle labbra di cui sopra.
Ma possibile che il baratro sia così attraente?
Quanta segatura ha sostituito il buon senso in queste fragili testoline manipolabili e maggioritarie?
Stiano molto accorte nell'augurarsi uno statalismo pervasivo e soffocante. Potrebbero trovarlo.
Maggioranze socialdemocratiche relative inconsapevolmente protofasciste e fasciste.
Pronte per la prossima mattanza.
Non si sveglieranno piu'. Resteranno a ballare sul Titanic. Sacrificate dal sistema a se stesso.
Disprezzo assoluto.