Bibliografia

giovedì 3 luglio 2014

L'impossibilità dei tassi di interesse negativi

La paura irrazionale per la deflazione è uno di quei baubau sventolato davanti i nasi delle persone affinché cedano alle pretese dei pianificatori centrali. Lungo il corso della storia del XX secolo, ad esempio, questa strategia ha permesso di invadere segmenti crescenti della libertà individuale. Sebbene la realtà dica qualcosa di diverso, manipolare la semantica e torcere dati statistici rimane la strategia preferita degli spacciatori di fumo. Stranamente l'inflazione nei prezzi degli asset passa quasi sempre in sordina. Sin dal primo giro di quantitative easing dello zio Ben, il mercato azionario e quello obbligazionario hanno iniziato la loro ascesa verso record storici gonfiati artificialmente. Anche l'Europa ne ha risentito, e si è adeguata alla situazione assecondando lo zio Sam. Il carry trade che ne è emerso (prendere in prestito denaro a costo zero per riversarlo, principalmente, in obbligazioni e azioni) ha persmesso alle banche comemrciali di schivare il proiettile fatale. Arrivati a questo punto, dove la situazione richiede dosi crescenti di interventismo nell'economia per essere sostenuta, lo zio Mario pensa che pungolando le banche con tassi negativi sui loro depositi presso la BCE, egli le possa spronare a concedere più credito per spronare una nuova euforia farlocca. Andate a pagina 221 della relazione annuale della Banca d'Italia e osservate la tabella che vi troverete, in questo modo capirete perché questa è un'opzione non percorribile. La disconnessione delle informazioni veicolate dai prezzi in un ambiente monetario stabile, ha generato il caos economico di cui siamo testimoni e le banche centrali ne hanno grande colpa.
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di James E. Miller


I banchieri centrali devono essere davvero disperati. Dopo il vano tentativo di rilanciare l'economia globale attraverso la sincronizzazione en masse della stampa di denaro, stanno rilanciando per l'ennesima volta la stessa politica fallimentare. Ora non è più sufficiente creare un'offerta di moneta infinita. Il popolino deve essere punito per aver avuto il coraggio di risparmiare denaro nei propri conti bancari. I tassi di interesse possono anche trovarsi ad un punto straordinariamente basso, ma è il momento di portarli più in basso.

I maniaci europei della pianificazione stanno suonando la carica, con la Banca Centrale Europea che di recente ha annunciato una serie di misure per abbassare dallo 0% al -0.1% il tasso sui depositi delle banche. Proprio così; la BCE vuole far pagare le banche qualora decidano di stipare i loro soldi nel caveau della banca centrale. L'obiettivo è invogliare le banche a prestare denaro, piuttosto che lasciarlo parcheggiato all'interno di un deposito. Dopo tutto, la BCE sta comprando titoli di stato dagli stessi istituti finanziari. Sarebbe un peccato non spingere questi soldi nell'economia. In questo modo, verrà somministrata agli spiriti animali una dose di eccitanti ed inizieranno a consumare allo stesso ritmo pre-crisi. Questa è la teoria, comunque.

Come al solito, gli appassionati della stampante monetaria stanno celebrando la mossa. James Pethokoukis dell'American Enterprise Institute applaude alle "intenzioni" di questa strategia. Bill Gross di PIMCO ritiene che ci sia bisogno di un'azione aggressiva per aumentare l'inflazione dei prezzi. Le principali agenzie di stampa stanno descrivendo la manovra della BCE come una "politica di tassi di interesse negativi." La frase viene sballottata in giro e richiama qualcosa che potrebbe avere conseguenze interessanti.

E' raro i media possano vantare una solida conoscenza dei principi economici, quindi ci si dovrebbe chiedere: esiste davvero qualcosa come un tasso di interesse negativo? È davvero possibile modificare il costo del denaro in modo che sia essenzialmente gratuito?

Ripensateci. La regola economica secondo cui non esistono pasti gratis è ancora vera, anche in un ambiente con tassi di interesse "negativi". Non esiste denaro gratuito. Prenderlo in prestito non sarà mai a costo zero. Qualcuno deve sempre pagare.

Per decenni le banche centrali hanno distorto il pensiero su cosa sia realmente il tasso di interesse. Manipolare il costo del denaro è il modus operandi di una banca centrale. La missione è quella di influenzare il comportamento umano attraverso il monopolio sulla produzione di denaro, e non garantire una fluttuazione regolare tra chi vuole consumare subito e chi vuole rinviare per il futuro.

Come tutti i prezzi, i tassi di interesse servono come mezzo per allocare razionalmente i beni in base alle preferenze dei consumatori. Nel caso dell'interesse, tale preferenza si riflette nel desiderio di agire nel presente piuttosto che nel futuro. Ludwig von Mises definì questo concetto "preferenza temporale", la quale è un "requisito categorico dell'azione umana". Nessun sofisma può cambiare il fatto che la gente preferisce beni e servizi ora, piuttosto che in futuro. Come disse Mises: "l'atto di gratificare un desiderio implica che la sua soddisfazione nel presente sia preferibile ad una futura."

I tassi di interesse devono essere sempre positivi per riflettere lo sconto dei beni futuri rispetto agli stessi beni presenti. E' una verità fondamentale che non può essere confutata attraverso la creazione infinita di denaro. Ma, come sottolinea l'economista Pater Tenebrarum, i tassi di interesse di mercato possono includere elementi come "i premi di rischio, i premi dei prezzi ed i profitti." In senso nominale, talvolta i tassi di interesse possono riflettere una preferenza negativa. Ma ciò non smentisce questa legge inviolabile: i beni presenti sono preferibili a quelli futuri.

E' un po' un inganno definire la nuova politica della BCE "tassi di interesse negativi", poiché suggerisce che una regola fondamentale dell'economia può essere ribaltata se esiste abbastanza volontà politica da aggiustare l'economia. Sin dalla crisi finanziaria del 2008, gli economisti ed i sapientoni di tutti i tipi hanno sollecitato sforzi più aggressivi da parte delle banche centrali del mondo. La Federal Reserve e la Banca Centrale Europea erano i bersagli principali di tale incoraggiamento (fallendo nell'ampliare l'offerta di moneta ad un livello tale da mettere a tacere i loro critici). Certo, migliaia di miliardi di dollari e di euro sono stati creati dal nulla. E sì, le banche sono più che mai piene di liquidità. Ma la disoccupazione rimane incredibilmente alta e l'economia non ha ancora raggiunto un livello di crescita tale da soddisfare i pianificatori centrali.

Far pagare quelle banche che mantengono il denaro a bordo campo, è un disperato tentativo di scuotere le forze di mercato. Ma dal momento che gli effetti inflazionistici sono sempre effimeri, questo è più che altro un gioco psicologico. Lo scopo della banca centrale è quello di spremere le economie attraverso la creazione di un "effetto ricchezza". Se le persone si sentono più ricche, perché gli oneri finanziari sono in calo ed i prezzi degli asset sono in aumento – a causa di una iniezione di moneta che spinge i prezzi in su – allora è probabile che spenderanno di più. E' tutto un circolo virtuoso, fino a quando non crolla.

Non esiste qualcosa come un tasso di interesse negativo, in quanto è un'impossibilità logica. Siamo stati nutriti dalla propaganda: elicotteri che sganciano sacchi di soldi. Il punto di questa politica è far pagare una tassa alle banche in modo che le stesse la passino ai clienti. In questo modo, le persone sarebbero più riluttanti a mettere i loro soldi in conti di deposito o in conti di risparmio. Se debbono pagare un prezzo per il deposito, invece di ricevere un interesse, saranno più propense ad abbuffarsi presso il negozio locale. La filosofia alla base dei tassi di interesse "negativi" è quella di incoraggiare la spesa. E' una visione miope del mondo, e una perfettamente sintetizzata dal motto di Keynes: "Nel lungo periodo siamo tutti morti."

La creazione della prosperità economica non è l'unico ordine del giorno dei pianificatori centrali keynesiani. Il loro obiettivo primario è quello di piegare la realtà con le parole e le azioni. E' completamente utopico e non può essere fatto; ma questo non scoraggerà gli ingegneri sociali che spingono pulsanti presso la banca centrale. Diranno alla popolazione che la prosperità è a portata di mano, mentre inonderanno l'economia con cartastraccia. Solo alcuni traggono vantaggio da questa farsa, ma è abbastanza per placare le masse per un breve periodo. Nel frattempo, l'economia continua il suo giro sulle montagne russe della distorsione causata dagli ingegneri monetari che presumono di sapere di più di quanto sappiano realmente.


[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/


2 commenti:

  1. Famose paga' pe' nnun lavora'! Magnamose tutto!

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    1. si, facciamo un partito nuovi. pdii partito (per i ) diritti (degli) italiani (e, perché non, pure di tutti gli) immigrati (altrimenti è contro i diritti umani)

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