di David Howden
E' da tanto che il Globe and Mail combatte contro il crescente divario di ricchezza in Canada, o almeno contro una tale percezione. Come parte della sua serie chiamata Wealth Paradox, l'edizione di questo fine settimana ha esaminato alcune politiche volte a ridurre le disuguaglianze di reddito nel paese.
Prima di valutare se queste misure ridurranno le disparità di reddito – e quindi preservaranno ciò che il Globe definisce il valore "caro" ai canadesi di "uguali opportunità per tutti" – dovremmo guardare in che misura la disuguaglianza di reddito è in aumento.
Un modo per misurarla è attraverso l'indice di Gini. Questo indice esamina la dispersione statistica dei redditi. Il valore di uno indica una disuguaglianza massimale di reddito, come accadrebbe se un canadese guadagnasse tutti gli stipendi del paese. Il valore zero indica l'assenza di disuguaglianza, e può essere pensata come se tutti guadagnassero lo stesso ammontare. Un po' di tempo fa Stephen Gordon di Worthwhile Canadian Initiative ha pubblicato questo grafico:
Risaltano due fatti. Il primo è che la maggior parte della crescente disuguaglianza in Canada si è verificata prima del 1995, ed è stata relativamente costante sin da allora. (Anche un po' in calo.) La seconda è che la tendenza in Canada sembra parallela ad altri paesi, come il Regno Unito e la Svezia. Tutti e tre i paesi, e più in particolare l'ultimo, hanno dei welfare state ben sviluppati mirati a livellare la società attraverso la ridistribuzione della ricchezza e del reddito.
Questo grafico causerà disagio ad alcuni poiché vi è una chiara percezione che la disuguaglianza di reddito è in crescita e qualcuno ha una marcia in più rispetto al resto di noi. Questa percezione è parzialmente supportata dall'aumento dei prezzi che ci rende più poveri, e in parte da un'anomalia statistica. Alcuni stanno diventando sempre più ricchi a scapito di tutti gli altri canadesi, ma il gruppo è così piccolo da avere poco effetto sulla misura più ampia della dispersione del reddito.
James Mirtle del Globe dice che il prezzo dell'hockey è in costante aumento, tanto che il passatempo nazionale ora rischia di diventare un'opzione solo per la classe più alta. Eppure quello che trascura Mirtle, e che molti commenti all'articolo sottolineano, è che l'hockey è sempre stato uno sport costoso.
Il fatto che sia più costoso ora di quanto non fosse in passato può essere spiegato in tre modi.
In primo luogo, decenni di inflazione duratura della Banca del Canada hanno fatto scendere il valore del Loonie. Di conseguenza dobbiamo pagare di più per tutti i beni e servizi che acquistiamo – hockey incluso. In secondo luogo, con un lieve aumento della ricchezza in alcune aree si nota un cambiamento delle preferenze. L'effetto ricchezza fa aumentare la spesa per alcune attività all'aumentare dei redditi: il prezzo delle vacanze e delle bistecche è aumentato molto negli ultimi 25 anni, ma non leggo tanti articoli a sostegno di questo tema come un problema legato alla disparità di reddito. Infine, i canadesi hanno meno figli ed uno dei risultati è che i genitori sono in grado di spendere di più per coccolarli. Il tasso di fecondità in Canada si attesta oggi all'1.63 figli per coppia. Comparatelo con il 3.81 del 1960 e vedrete che la coppia media canadese è ora in grado di dedicare più denaro allo sviluppo del proprio figlio. Questo significa che sono disposti e in grado di pagare prezzi più elevati, e dovremmo aspettarci che i prezzi di alcune attività – come l'hockey – aumenteranno di conseguenza.
Come parte della sua serie, il Globe ha ospitato un sondaggio per determinare quali politiche avrebbero meglio ridotto gli effetti della disuguaglianza di reddito. Nessuna delle politiche va a fondo della crescente disparità, e la maggior parte avrebbe il risultato opposto.
- Ripristinare l'equità nel sistema fiscale. E' vero che l'attuale sistema fiscale, con il suo insieme complesso di deduzioni, esenzioni, crediti e trasferimenti, avvantaggia i ricchi. Dopo tutto, chi ha più probabilità di permettersi un commercialista o un avvocato fiscalista per navigare in questo labirinto complesso? Gli ultimi 50 anni hanno visto un costante aumento dell'uso di crediti, esenzioni e deduzioni per ridurre le disparità di reddito, eppure questa resta ancora lì. I genitori, oggi più che mai, possono rivendicare maggiori deduzioni e ricevere più crediti d'imposta per i figli. Se aumentare l'equità davanti al sistema fiscale avrebbe in qualche modo ripristinato la parità dei redditi, non pensate che sarebbe stata già raggiunta? (Come ho sostenuto in precedenza, ci sono alcuni criteri che è possibile utilizzare per valutare se una tassa è giusta – in molti casi l'imposta stessa è la causa di iniquità o redistribuzione indebita, e non la sua soluzione.)
- Emulare l'approccio della Germania per quanto riguarda la formazione delle competenze. Forse questo avrebbe potuto funzionare, a patto che si riescano ad identificare quali siano le competenze migliori e come dovrebbero essere promosse. In questo momento i governi federali e provinciali cercano di promuovere l'istruzione attraverso sovvenzionamenti e borse di studio. Eppure gli studenti si laureano con un insieme di abilità che hanno poco a che fare con quelle richieste dalle imprese. Come possiamo fidarci di una nuova politica volta alla formazione delle competenze, quando i tentativi precedenti – come ad esempio le politiche d'istruzione generali – non hanno avuto successo?
- Potenziare il sostegno ai lavoratori poveri. L'economista Miles Corak spiega che dare più soldi ai lavoratori poveri (attraverso un supplemento per quelli a basso reddito) potrebbe aiutare le persone della classe inferiore a muoversi più in alto sulla scala sociale. Ricordiamo quali sono due dei principi più elementari in economia: 1) gli incentivi contano, e 2) cercare le conseguenze non intenzionali di un'azione. Cosa vi fa pensare che incentivare le persone ad essere lavoratori a basso salario ridurrà le disparità di reddito spingendoli più in alto sulla scala sociale e non spingendo più in basso coloro con salari alti? Infatti gli economisti citano l'indennità di disoccupazione e le leggi sul salario minimo come esempi di politiche che promuovono la disoccupazione o la sottoccupazione. Perché sforzarsi di migliorare se si ha garantito quasi lo stesso risultato con il minimo sforzo?
- Migliorare l'istruzione nella prima infanzia. Si veda il punto 2 qui sopra. Oggi abbiamo la popolazione giovanile più istruita della storia del Canada. I bambini hanno assistito allo sbocciare di una miriade di opzioni mai viste decine di anni fa per la prima infanzia. Se questa era la soluzione al problema, perché è perdurato nonostante i notevoli progressi in questi tipi di politiche? In effetti, lo stesso problema si ripresenta per quanto riguarda tutte le politiche statali – come determinare quali competenze siano necessarie e utili.
- Creare un nuovo "contratto sociale." Jamison Steeve del Globe ci spiega che l'introduzione di sostegni sociali più ampi, come l'assistenza sanitaria garantita (in aggiunta a quella pubblica?) e le pensioni, rappresenterebbero una politica costosa seppur necessaria per aiutare i lavoratori a tempo determinato e part-time a salire sulla scala del reddito. In realtà si avrebbe probabilmente l'effetto opposto, come è accaduto in altri paesi con sistemi ben sviluppati ma simili. Più si è costosi da licenziare, più si è costosi da assumere. I nuovi "contratti sociali" che dovrebbero presumibilmente aumentare la certezza di un posto di lavoro per coloro che attualmente non ce l'hanno, finiscono tipicamente per farglielo perdere. Perché un'azienda dovrebbe essere costretta ad assumersi il rischio di un nuovo dipendente? In Spagna l'attuale tasso di disoccupazione per quelli sotto i 30 anni si aggira intorno al 50%. Se i lavoratori spagnoli non hanno i migliori contratti di lavoro al mondo, ci vanno molto vicino; essi includono garanzie in materia di previdenza sociale ed ostacoli al licenziamento. Ciò potrebbe sembrare fenomenale, ma solo se si ha un lavoro. Le imprese che affrontano incertezze e costi alti nel licenziare i dipendenti, sono riluttanti ad assumere. Di conseguenza ci sono meno opportunità di lavoro per i giovani e gli inesperti.
- Non fare nulla, non c'è nessun problema importante.
Se avete letto fino a questo punto, potreste pensare che sono più in sintonia con questo suggerimento finale. In realtà no. Sebbene abbia i miei dubbi che la crescente disparità di reddito sia un risultato così disastroso come molti credono, mi rendo conto che alcuni saranno lasciati indietro.
Tuttavia, quelli che si trovano avanti rispetto al resto di noi non costituiscono un gruppo tanto grande come si viene indotti a credere. Dal punto di vista statistico sappiamo che la disparità di reddito non è in aumento, o almeno non tanto quanto siamo portati a credere (si veda la discussione sull'indice di Gini qui o qui). Percepiamo che il divario si allarga perché c'è un piccolo gruppo di canadesi che è sempre avanti rispetto al resto degli altri, anche se la stragrande maggioranza di noi ha assistito ad un miglioramento della qualità della vita rispetto al passato. Automobili, computer e telefoni sono tutti migliorati rispetto a 10 anni fa, e la gente tra i più bassi gradi di reddito generalmente non deficita di tanti beni materiali, come poteva accadere diversamente in passato.
Se c'è qualcosa da fare, tuttavia, è quella di fermare il vantaggio che un certo gruppo ha sugli altri canadesi. Questo gruppo io lo definisco come l'establishment bancario. Banche e banchieri hanno un piede sul resto di noi in due modi.
In primo luogo, sono in grado di utilizzare una fonte di finanziamento che non è disponibile al resto di noi. Nell'ambito di un sistema bancario a riserva frazionaria, le banche fanno uso dei depositi per finanziare le loro attività di prestito. A nessun altro business è consentito utilizzare gli asset dei propri clienti per trarre profitto. Di conseguenza le banche possono svolgere un'attività che al resto di noi non è concesso di fare. Non solo, ma la fonte di finanziamento è quasi a costo zero. Considerate il tasso di interesse che la banca paga sul vostro conto di deposito rispetto a quello che guadagna sul suo credito ipotecario – la discrepanza è parte del profitto di cui la banca gode utilizzando il vostro deposito per finanziare le sue attività di prestito.
In secondo luogo, gli effetti redistributivi della politica monetaria genera vincitori e vinti. Quando la Banca del Canada aumenta l'offerta di moneta, il risultato è un aumento dei prezzi. Questi prezzi non aumentano in modo uniforme o tutti nello stesso monento, ma lo fanno come un'onda. Coloro che ricevono per primi il denaro e lo spendono, fanno aumentare i prezzi. Questa spesa aumenta anche il reddito di coloro che ricevono subito dopo il denaro, anche se ne beneficiano meno degli utenti iniziali poiché i prezzi sono aumentati un po'. Mentre questo processo continua, possiamo vedere che l'ultima persona che ottiene il nuovo denaro ci perderà perché i suoi aumenti nominali di reddito sono stati compensati dai prezzi già aumentati. I debitori vincono, mentre i creditori e quelli a reddito fisso perdono.
Nel 2012 la Banca del Canada ha aumentato l'offerta di moneta di circa $80 miliardi. Sono circa $2,500 per uomo, donna e bambino in questo paese. Se appartenete ad una famiglia di quattro persone, spero che abbiate ricevuto il vostro assegno da $10,000.
Naturalmente non l'avete ricevuto, né siete venuti a contatto (con molta probabilità) con questi dollari di nuova creazione. Ma sapete cosa? Ognuno di questi dollari è passato per forza di cose da una banca (alcuni sono stati probabilmente spesi per le partite di hockey dei figli dei banchieri, spingendo verso l'alto le tariffe di noleggio delle piste). Dopo tutto, l'establishment bancario è il punto di ingresso del nuovo denaro nell'economia canadese. Potreste quasi pensare ai banchieri come gli scagnozzi della Banca del Canada che fanno il lavoro sporco. (Probabilmente la maggior parte dei banchieri non se ne rende conto.)
L'esito è che questo nuovo denaro è stato speso da qualcuno prima di chiunque altro. Se esiste una fonte di disuguaglianza di reddito, è qui che dobbiamo guardare. L'uso del denaro è una grande forza di bilanciamento nella nostra società. Esso ci permette di segnare i punti in modo rapido e senza sforzo, e di vedere chi serve meglio i clienti. Ma quando la Banca del Canada altera l'offerta di moneta, cambia artificialmente le regole del gioco. Le aziende non guadagnano più profitti servendo al meglio i clienti, ma mettendosi in prima linea per utilizzare questo nuovo denaro prima di chiunque altro, e quindi approfittarne prima che i prezzi inizino a salire.
Se esiste un gruppo davanti a chiunque altro in questo momento, è la classe bancaria. Porre fine al regno della Banca del Canada sull'offerta di moneta aiuterebbe molto a ridurre le forze che ampliano il divario di reddito tra i banchieri e il resto di noi.
[*] traduzione di Francesco Simoncelli: http://francescosimoncelli.blogspot.it/
Gdb questo pezzo e' per te! :-)
RispondiEliminaGiochi ogni giorno ad hockey?
E' una foto canadese dell'effetto Cantillon. Ma vale dovunque ci sia una banca centrale con la sua bella stampante digitale.
L'altra osservazione riguarda la frequente inutilita' di molti interventi dello statalismo sociale. Ed anche gli effetti negativi della loro insostenibilita' economicofinanziaria nel medio lungo periodo. Ma quelli servono soprattutto per creare sostegno elettorale permanente ai politici di turno: burocrazie illicenziabili e fedeli da una parte e sudditi devoti e beneficiari clientelari dall'altra.
Francesco, se riesco, penso di inviarti un pezzo da Austriaco sui consigli non richiesti per cercare di cavarsela in questo mondo. Una cosa semplice, senza presunzione, un po' ironica.
e lo sapevo!!!! ma io sono uomo del sud! calabria, sicilia, campania e puglia tra i miei avi, non mi faccio mancare nulla. pero le mafie sono in ribasso: promulgato bando di gara per la fornitura triennale di farmaci e reagenti per la regione calabria. valore euro 750.000.000,00
RispondiEliminali ci vuole qualche multinazionale di quelle grosse. la mafia neanche si presenta, è robetta di fronte a tanto cantillon! si accontentera delle briciole. il potere vero oramai è altrove, no?
come vedete, oltre alle banche ci sta anche la sanità come bel drenatore. eppure, vi assicuro, anche in quel campo stiamo agli sgoccioli. i tedeschi ci stanno truffando. avere una moneta fiat a debito senza stampare ma solo per pagare il debito, è come pagare le tasse per lo stato sociale e poi non avere le prestazioni. appunto quello che succede. allora, io stamperei fino alla morte, tanto per pagare e per morire ci sta sempre tempo. teoria dei giochi: a che serve essere probi in un mondo di ladri? perché lavorare per esportare e farsi dare i coriandoli altrui? peppe per peppe, mi tengo peppe mio. su, libiam, in alto i calici, è quasi fine anno!! del diman non c è certezza. e ci sta ancora chi si balocca con l eguaglianza. che poi, gli italiani si meritano quello che stanno passando, per stupidita, maleducazione, arroganza, ipocrisia, sporcizia, vandalismo, strafottenza, volgarità. agli altri, buon natale,
http://www.zerohedge.com/news/2013-12-20/ron-paul-blasts-after-100-years-failure-its-time-end-fed
RispondiEliminaCiao a tutti.
RispondiEliminaE così lo zio Ben ha tenuto la sua ultima conferenza stampa, il tutto mentre il bilancio della FED arrivava a $4 bilioni. E' una bella fetta di denaro.
E' un grande club, ma noi non ne facciamo parte.
Non scordiamoci anche come la Federal Reserve abbia letteralmente comprato le opinioni degli economisti: http://johnnycloaca.blogspot.it/2011/05/perche-gli-economisti-amano-la-federal.html
Probabilmente è vero che il mondo ad oggi sia composto in maggioranza da ladri, ma non credo che questo sia un buon motivo per cedere la propria onestà andando ad inseguire la via tracciata da furfanti in giacca e cravata. Potremmo, infatti, auspicare un'ecatombe inflazionistica perché sappiamo che questo vorrebbe dire la "fine dei giochi" per chi aziona ogni giorno le rotative. Ma quello che mi domando è: sarebbe istruttivo? E' possibile che ci sia chi ci creda davvero che il denaro fiat possa creare ricchezza, o chi lo fa solo per arrivare alla fonte della stampante monetaria... ma che insegnamento ne trarremmo?
Abbiamo avuto un secolo di propaganda (per non parlare degli esempi passati) volta ad inculcare nella testa degli individui come fosse "saggio" permeterre alle rotative di correre senza freni, e tutto ciò che abbiamo ottenuto è stato stagnazione intellettuale nel campo economico ed in quello produttivo.
E' un grande club, e noi non ne facciamo parte.
Ed è proprio questo quello contro cui la Scuola Austriaca si batte, nonostante possa essere "razionale" auspicare un crollo iperinflazionistico dovuto agli eccessi monetari in modo da resettare il gioco: gli individui non ne riscoprirebbero il lato morale. Sarebbe giocare "sporco." Sarebbe giocare con le loro regole.
No, il fine non giustifica i mezzi. Il machiavellismo di cui è intrinsa questa frase ha fatto solo del male all'umanità. Sono dalla parte del corvo in questo caso: "Mai più."
E' un grande club, ma noi non ne facciamo parte.
Dna, l'articolo che hai linkato è stato tradotto dal buon Luca Fusari qui.
RispondiEliminavabbeh, per oggi non vado in cantina a stampare
RispondiEliminama io pensavo un altra cosa: ha senso mantenere una moneta forte in un mercato dove tutte le altre aree monetarie stampano ed esportando non si fa altro che dare frutti del lavoro per prendere altrui carta? nello scenario, la bilancia commerciale dovrebbe stare in pareggio, il che sarebbe il punto d equilibrio del sistema.
dico questo in relazione ai bail-in del cazzo che ora tireranno fuori: salvare le banche per salvare alcuni creditori a scapito di altri, i correntisti fessi. infatti il salvataggio ordinato serve a questo. il mercato dice che le banche non andrebbero salvato (e che io non dovrei essere obbligato ad usarle). quindi devono fallire, con bancarotte, falsi in bilancio, managers per la strada, dipendenti a casa, devono chiudere, vendere i loro beni e pagare ordinatamente i creditori col ricavato. banche centrali con oneri e senza onori. era nata per essere lender of last resort. ora è li per decidere chi paga, quando, quanto. tutto deciso non dal mercato, ma nei palazzi del potere. con chi di dovere che sarà avvisato di uscire in tempo, anzi decideranno loro, dopo essersi arricchiti col carry trading. non paghi come contribuente, ma come correntista. stessa cosa, visto che sei necessariamente entrambe le cose. come pagare le tasse e non avere i servizi. allora, preferisco che stampino e non mi levino i risparmi. infatti li ho portatiodove le banche centrali salvano le banche. in italia i tedeschi hanno deciso che non dev essere così. non posso avere necessariamente un padrone che mi lega al palo, e poi non avere il cibo perché devo "pensare da solo a me stesso". così l inculata è doppia. quindi, i miei soldi sono oramai altrove.
ps non sono un patriota
RispondiEliminacome ho detto spesso, il socialismo è giusto ed è l esito necessario in moneta fiat; faccio l esempio più eclatante: non è lecito che ci sia sempre la possibilità di stampare per le loro guerre e le loro pensioni, e poi non più per curare le persone. l ovvia conseguenza, la povertà diffusa.
RispondiEliminache poi gli italiani sono così cretini, che forse si meritano pure che si stampi per lo stato a loro carico, ma a loro si dica "sono finiti i soldi"
non sono un patriota
RispondiEliminaps mi piace questa cosa dei numeri per postare. le lettere talora non sono chiare
Il tuo ragionamento gdb si riassume con le immortali parole di John Belushi in Animal House: quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. ;)
RispondiEliminaE vale sia a livello individuale che generale.
L'individualismo metodologico come pratica difensiva. Deformazione professionale?
si, senza meno. od oppure la mia deformazione mentale mi ha portato alla professione. conosco i loro trucchi, e li uso contro di loro. come qualche giorno fa quando ho proposto il falso in bilancio verso le amministrazioni pubbliche per la sacralità che esse rivestono. sono bravino a giocare a nwo. ci sta sempre una possibilta di scelta, cista sempre una via d uscita
RispondiEliminaGdb, puoi star certo che l'ultima cosa che volevo era darti dell ostampatore folle :)
RispondiEliminaNon sei qui da ieri, quindi credo di conoscere alquanto bene quale sia i ltuo pensiero in materia. Perché anche a me è balenata per la testa l'idea "Ma sì! Che stampino pure! Muoia Sansone con tutti i filistei!" però questo riporterebbe subito le lancette indietro e in un marasma generale le colpe sarebbero distribuite a tutti tranne che ai veri colpevoli.
Credo che il nostro compito sia quello di trasmettere un odio viscerale per qualsiasi cosa abbia a che fare con la parola "centrale." L'America in un certo senso ne diffidava, ma non la odiava. Questo l'ha portata a crescere economicamente, però poi sappiamo tutti come è andata a finire.
Adesso in Europa stiamo assistendo ad uno delle giravolte di propanga più meschine che si possano vedere. Ci vogliono far credere che la deflazione stia affossando l'economia europea. In effetti, a seguito della deflazione monetaria effettuata dalla BCE sono scoppiate diverse bolle (anche quella immobiliare italiana), ma non sono andate in bancarotta quelle entità che rappresentano gli investimenti improduttivi "principi" diquesta crisi. Basti pensare ad MPS, ad esempio.
Il rafforzamento della moneta in concomitanza con la discesa dei prezzi degli asset gonfiati avrebbe reso meno dolorosa la crisi in cui siamo profondamente immersi. Peccato che questo avrebbe anche significato lo scopppio di quella bolla che non eguali nella storia economia: la bolla delle obbligazioni statali. Rendimenti ridicoli a fronte di economie scarsametne performanti. Per restare a galla, quindi, stanno lentamente depletando il bacino della ricchezza reale attraverso la tassazione.
La maggior parte degli italiani si professa cristiana, eppure ha scarsa conoscenza di uno dei libri più pertinenti in economia: la Bibbia. Se ne avesse conoscenza scoprirebbe come la situazione che stanno attraversondo non è dissimile da quella di Giuseppe.
Infine, devo ammettere che le tue parole riguardo la soluzioen individuale sono certamente condivisibili. Se affondano gli altri non dobbiamo affondare anche noi, quindi prendere le dovute precauzioni.
Due piccoli segni dei tempi e poi una cavolaia colossale
RispondiEliminaAlitalia tratta con Etihad, Emirati Arabi.
MPS tratta con uno sceicco sunnita disposto a rifinanziarla in cambio di... Non è difficile immaginarlo.
Gdb, per favore, cerca di mantenere la testa sulle spalle! Modera certi giudizi! Io, comunque, non ti conosco... :D
La cavolaia colossale in questo articolo su zerohedge:
http://www.zerohedge.com/news/2013-12-21/hidden-motives-behind-federal-reserve-taper
C'è ancora chi crede che esistono alcune menti raffinatissime ed infallibili... Non esistono pochissime menti raffinatissime! Esistono milioni e milioni di fessi colossali! Ahimè! Ahinoi!
Cosa succederà nel 2014?
Obama prevede meraviglie, gli esperti di zerohedge catastrofi. Vi rivelo un segreto, cosa accadrà non lo sa proprio nessuno. Tutti provano a portare avanti i propri progetti, tutti scommettono sui propri piani, sui propri complotti, ma nessuno sa assolutamente nulla del domani. Nessuno!
P.s.: una piccola confessione ad amici di blog: non riesco ad essere cinico. Vorrei, tante volte vorrei, ma non posso, non ci riesco, non so esserlo ne' farlo.
a quale delle mie odierne esternazioni cossighiane ti riferisci, dna? :)
RispondiEliminaquella dei milioni di fessi la posto su fb, è fiochissima.
per quanto riguarda il cinismo, dipende. diaciamo che noi liberali siamo "sensibili", ed il cinismo non è il nostro forte. manteniamo un residuo emotivo che gli psicopatici robotizzati alla monti hanno eclatantemente soppresso. ma dipende, ci sono dei limiti. se non ci riesci mai, ho hai una sensibilità particolarmente accentuate, quasi da santo, ho hai avuto la fortuna di non aver incontrato chi quei limiti li ha travalicato e non sei stato costretto a difenderti per davvero. in entrambi i casi, complimenti
scusate il ripetuto "ho hai", era ovviamente o hai. errori da tastiera
RispondiEliminaMi riferivo ai commenti su Dubai ed a quelli sui servizi segreti dello sceicco arabo implicato con Siria e Cecenia. Per questo mi preoccupo per la tua testa... Prima o poi, con le banche e le convenzioni, si intrufoleranno anche nelle case di cura romane...
RispondiEliminaPer l'ultima cosa, sono solo uno che non riesce quasi mai a restare distaccato dalle vicende che incontro. Ed il mondo dei sociopatici farabutti che pullulano nel mio campo, anche nel mio campo, lo tengo a distanza finché posso, dai tempi dell'università. Dalla prima presa di coscienza.
Eppure, vi assicuro, tante volte, in certe situazioni, bisognerebbe fare come in quelle partite di calcio che per sbloccarle devi essere cinico anche se non giochi tanto bene.
Bah! Ad impossibilia nemo tenetur!
non capisco come si possa essere assertori della "teoria del circuito monetario" e non parlare di scuola austriaca, anzi affermare di essere eredi di keynes, in realtà vicino ai banchieri, e magari finire su soluzioni pubbliche
RispondiEliminaOvviamente sei ironico. La risposta te la sei già data nel tuo commento. Il new normal è proprio questo. L'assurdo funziona e l'ovvio langue.
RispondiEliminaUn attimo di attenzione, prego. Vi consiglio di leggere questo articolo di Business Insider perché apprendiamo come parte del denaro stampato dalla FED e prevalentemente accumulato nelle riserve in eccesso sia fuoriuscito andando ad inondare l'economia più ampia.
RispondiEliminaIn sintesi, è iniziato un nuovo processo inflattivo. "Releveraging."
This Is The Most Important Chart Of 2013
Ricordate quel grafico con l'acqua che tracima da un'anfora superiore in quella inferiore lungo una sequenza temporale? Adesso stiamo passando nella fase dei beni capitali. Poi ci sarà quella dei beni di consumo e l'inflazione sarà evidente anche ai più distratti e stolti pecoroni.
RispondiEliminaE quando arriverà alla ultima anfora, quella dei salari, i pecoroni saranno accontentati con aumenti nominali e spennati ancora una volta
RispondiEliminahttp://www.cobdencentre.org/2010/12/ludwig-von-mises-thoughts-on-inflation/
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